Camelot, la patria della cavalleria

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Guisgard 18-05-2017 02.24.14

Quel gioco mi se a dura prova Aegos, che si abbandonava a lunghi gemiti, tradendo il suo profondo godimento.
Elyse instancabile non smetteva quel suo eccitante svago, orgogliosa di vedere il suo uomo n balia di quel piacere estremo.
E continuava, continuava compiaciuta ed eccitata.
Ma fu proprio lui a fermarla, chinandosi e prendendola fra le braccia, baciandola avidamente, per poi farla sedere sul suo stesso trono, divaricandole le gambe e guardandola con uno sguardo pulsante per l'eccitazione.
I suoi modi erano virili, decisi, forti, autoritari e tradivano il suo stato alterato per la forte passionalità.
“Adesso tocca a me, altezza...” disse, deciso a prenderla forte.
Ma in quel momento qualcuno bussò forte alla porta della sala.

Guisgard 18-05-2017 02.26.04

“Si, hai ragione...” disse Elv a Cassandra, fissando l'uomo incappucciato.
Questi parlottò un po' con il locandiere, per poi finire il suo vino, pagare ed andare via.
“Chissà di cosa discutevano...” mormorò Elv.

Lady Gwen 18-05-2017 02.28.29

"Mah... Non saprei proprio..." osservando perplessa la pietra, dopo che l'uomo era andato via.
Poi, mi voltai verso Elv con sguardo curioso.
"Come mai hai saputo solo ora di quella casa in eredità?" gli chiesi, poggiando il volto sui palmi delle mani per ascoltarlo.
In fondo, lui sapeva tutto di me, ma io nulla di lui.

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Nyoko 18-05-2017 02.31.06

Un uomo anziano e cieco mi comparve alle spalle. Non lo presi per una minaccia e riposai il pugnale nella sua fodera. "Dovete perdonarmi, signore" dissi il più educata possibile. "Non avevo idea che si trattasse di un luogo... Antico..." dissi guardandomi intorno ancora un po' stordita. "Non sono venuta per infangare niente, signore. Stavo solo ammirando le sue infinite bellezze. Ad ogni modo, andrò via. Non intendo infastidirla..." dissi sorridendo con ancora il cappuccio addosso che nascondeva il mio volto e i miei capelli.

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Clio 18-05-2017 02.33.41

I suoi gemiti, sospiri erano come linfa vitale per me, che continuavo a nutrirmi della sua eccitazione, cercando quel folle piacere che lo scuoteva interamente, che lo uccideva lentamente.
Era meraviglioso, e la mia eccitazione cresceva sempre di più.
Poi quel gesto, quel fermarmi all'improvviso, prendermi tra le braccia, un gesto che mi apparve perfino tenero in un contesto così appassionato e bollente.
Poi quel mettermi sul trono, allargandomi le gambe, lasciando così che la mia mente immaginasse, fantasticasse su quanto sarebbe accaduto.
E lo fece, eccome se lo fece, alimentando così la mia eccitazione.
Lo guardai, con quell'espressione così intensa, passionale, alterata dalla passione, era folle, autoritario e virile, da perdere la testa.
Quelle parole, poi, quel tono, quello sguardo mi fecero perdere il controllo ancora di più.
Ma poi qualcuno bussò alla porta, destandomi da tutto quello.
Chi sarà?
Un morto che cammina, altroché...
Alzai gli occhi al cielo.
"Non adesso..." tuonai "Se ci tieni alla tua vita, farai meglio a tornare domattina.." con la mia voce impostata, imperiosa, furiosa.
Una voce che conoscevano a palazzo, una voce che non ammetteva repliche.
Ci mancava solo di venire interrotta in quel momento di pura eccitazione.

Guisgard 18-05-2017 02.43.47

“L'ho ereditata da un vecchio zio...” disse Elv a Cassandra “... ero impegnato, ma poi ho trovato il modo di venire a vedere la magione... il resto è storia.” Sorridendo a Cassandra.
Arrivò il locandiere col cibo.
“Perdonate...” Elv “... cos'è quella pietra incisa?”
E quello lo guardò per un lungo istante.

Guisgard 18-05-2017 02.45.37

“E' un luogo dormiente...” disse il vecchio ad Astral “... un luogo sconsacrato, dimenticato, maledetto... passeggiare tra questi rovi può essere pericoloso...”

Nyoko 18-05-2017 02.47.36

Tornai a guardare quelle fiammelle tanto belle per poi tornare a guardare l'anziano signore. "Immagino sia pericoloso anche per voi, signore. Come mai siete qui?" dissi preoccupata che potesse essere una facile vittima per il mostro di quei boschi.

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Guisgard 18-05-2017 02.48.11

Elyse urlò contro la porta, mentre Aegos era ancora vicino a lei, sempre stravolto per l'eccitazione ed impaziente di vincere la gara pattuita con la sovrana.
“Altezza...” disse una soldatessa fuori “... perdonate... perdonate... ma dovete venire subito... è giunto l'ambasciatore di Raton... minacciano di muovere guerra contro di noi...”
Raton era una città opposta a Beltas.
Un mondo patriarcale che da secoli aveva tentato di invadere Beltas per far sue le bellissime donne che vi abitavano.
“Ma che sta succedendo?” Aegos alla sovrana.

Lady Gwen 18-05-2017 02.49.37

Annuii alla sua risposta, per poi ricambiare il suo sorriso.
Stavo per iniziare a mangiare l, dopo che il locandiere era arrivato con la nostra cena, quando Elv gli chiese della pietra e quello fece una faccia strana, tanto che osservai Elv perplessa e vagamente preoccupata, con la forchetta ferma a mezz'aria.

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