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Elv sorrise, senza smettere di disegnare su quel foglio bianco.
“Beh, a giudicare da ciò che vedo su questo foglio direi che procede tutto molto bene...” disse a Gwen con sguardo malizioso “... si, proprio niente male...” facendole occhiolino. Tutto mandò Guisgard in tilt. Le carezze di Altea sulla sua schiena nuda, i suoi baci sul petto di lui, poi il tono, i modi. Il volto del rampollo era paonazzo ormai. Poi lei abbassò la zip dei suoi jeans ed allora il ragazzo apparve interdetto. “Ah... Altea... io...” disse mettendo le mani davanti alla zip imbarazzato ed incredulo “... ecco … io... io...” col respiro rotto “... io... ho... ecco... ho paura... Altea...” quasi con tono da pulcino bagnato, quasi in cerca di aiuto e sicurezza. Ma in quel momento qualcuno bussò alla porta della camera. “Signora...” da fuori la governante. |
"Non ti voglio fare del male sai...perché devi aver paura...sarà tutto naturale, e poi ti sentirai finalmente libero" possibile fosse la sua prima volta.
Poi sentii la governante e sbuffai.."Cosa succede?" dissi, accarezzando i bruni capelli del rampollo per rassicurarlo...volevo fosse un momento fantastico "Aspetta qua" sussurrai all' orecchio mordicchiandolo. Indossai una vestaglia e aprii appena la porta con uno sguardo di intesa a Petronilla.."Dimmi che succede, vorrei essere lasciata tranquilla" sorridendole. |
Ricambiai il sorriso malizioso.
"Mi farai sbirciare, prima della fine?" mormorai, con tono mellifluo e convincente, un tono che di solito non usavo con nessuno. Soprattutto se quel "nessuno" riguardava il mio lavoro. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Ascoltai attentamente le ragazze.
"Non mi importa un accidente, trovate un modo perchè quella non ne ha avute abbastanza!" tuonai, versandomi nuovamente da bere. Non mi ero affatto calmata, no, per niente. "Quella si merita una lezione, una che non scordi facilmente..." sempre con lo sguardo su un angolo del muro. "Ci deve pur essere un modo.. se la casa è troppo sorvegliata vediamo.. avrà un atelier, andrà a pranzo, a delle feste, trovate un modo, chiaro? Studiate l'agenda, controllate mail e telefonate voglio sapere tutto!" battendo il pugno sul tavolo. No, la verità era che non mi ero affatto calmata. Anzi, continuavo a pensare al castello, a lui e a quelli che ci avevano separato. Dovevo trovare un modo di tornarci, da sola, e portarlo via con me, un passo dopo l'altro verso l'oscurità. "Voglio tornare al castello..." dissi poi "E portare via con me il ragazzo.." annunciai. |
Pavel rise.
Era scettico, anzi peggio. Era ateo e pure convinto. “Le ali non mi interessano granchè...” disse divertito a Nyoko “... ma se davvero sei un Angelo allora perchè non fai apparire qui per magia chine, fogli e tempere per i miei disegni?” Sarcastico. Quelle carezze di Altea nei bruni capelli di Guisgard lo resero ancor più imbarazzato, rosso in viso e con le mani strette sui pantaloni nel tentativo di tenerli su. Poi lei indossò una vestaglia ed andò ad aprire la porta. Lui restò sul letto a guardarla. “Signora...” disse Petronilla “... sono arrivate queste rose blu con un biglietto per lei...” Elv sorrise, si alzò e si avvicinò a Gwen, mostrandole il foglio. “E' solo un bozzetto per ora...” disse facendole vedere il disegno "... e c'è solo la tua testa..." https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...5f4bb6612b.jpg “Beh, allora per il momento concentriamoci sul rampollo...” disse Kyra a Clio “... no?” “Massì, poi vedremo il da farsi con la stilista.” Annuendo Viki. |
Petronilla mi diede le rose blu e la ringraziai e chiusi la porta.
La mia mano tremava..no...non era possibile...non potevano essere le stesse che aveva l' avvocato Bell da parte di quel cliente. Mi morsi le labbra...questa storia sembrava quasi un tango argentino...ovvero un dialogo intimo e sensibile tra due individui. Guardai Guisgard e gli sorrisi.."E' sempre un mio ammiratore per i miei abiti" e lessi il biglietto. |
Gli feci posto quando si avvicinò e rimasi piacevolmente sorpresa nel vedere il disegno.
"È belliissimo" mormorai con un sorriso incantato, poi poggiai il viso sulla sua spalla "È davvero così che mi vedi?" dissi piano, guardandolo negli occhi. Anche io mi vedevo diversa, come se lui avesse una nuova chiave di lettura, che mi faceva riscoprire un'altra me. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Annuii alle ragazze.
"Viene guardato a vista dai due tizi, Ozllon e Lion, che vanno neutralizzati..." spiegai "Il custode mi impensierisce meno, ma anche quello va considerato..". Dovevo trovare il modo di entrare nel castello. "Abbiamo una mappa del castello?" chiesi ad Ellie che era l'esperta informatica del gruppo. "Impianti di sorveglianza?" a Vivian. "Devo trovare il modo di entrare, poi sfrutterò le leggende dei fantasmi..." sorridendo "Giocarci un po', diventare un'ombra così seducente da fargli desiderare di morire per raggiungermi.." sorrisi. |
Altea prese il biglietto e lo lesse:
“La rosa blu nel linguaggio dei fiori simboleggia il mistero... Il mistero è ciò che viviamo per la prima volta, perciò è magico... Ci rende indifesi... Ci rende sognanti... Il mistero è figlio della notte, fugge ad ogni alba e ritorna quando scende la sera... Il mistero vive nella Luna e nelle stelle... Il mistero è ogni suo sospiro, Altea... Ed è lì che mi nascondo per guardarla in segreto... Io sono il mistero...” Di nuovo era firmato dall'ammiratore segreto. Elv era seduto accanto a Gwen. “Ti vedo bella come nessun disegno o ritratto potrà dire mai...” disse accarezzandole il suo seno “... ti vedo come un sogno... ti inseguo tra gli schizzi della mia matita e le sfumature dei miei colori...” giocando col suo capezzolo “... ti vedo come non potrò dirti mai a parole, ma solo con infiniti baci...” chinandosi e baciandole appena quel capezzolo rosato. “Beh, quei due sono degli idioti...” disse Kyra a Clio ed alle altre “... se sorvegliano loro il castello allora entrarci sarà più facile che introdursi in un asilo nido...” ridendo. “Si e comunque mappe del castello si possono trovare on line” Vivian “visto quel maniero è un sito riconosciuto e studiato.” “Bingo!” Esaltata Viki. |
Rabbrividii al tocco che accompagnò le sue parole.
Quel tocco dolce e delicato e quelle parole così belle, semplici, ma belle, bellissime. Chiusi gli occhi e sospirai al suo bacio, affondando le mani nella sua chioma corvina che adoravo. "Ti stai distraendo, grande artista..." sussurrai sospirando e accarezzando i capelli, con un leggero sorriso beato. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
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