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“Quindi” disse guidando Fessen “è così ligia al lavoro? Così insensibile al luogo che la circonda? Attenta... qualche diavoletto potrebbe tentarla e poi dovrebbe ammettere di essere una donna mortale.” Sarcastico a Destresya.
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Rimasi calma e impassibile, tranquilla, alla sua domanda.
Poi presi un sorso di vino. "E sia. Ho intrapreso la mia carriera in oncologia medica a causa della mia malattia autoimmune" risposi, con tono pacato e l'espressione curiosa che studiava tutte le reazioni alla mia risposta. Non era una bugia, solo una versione molto molto edulcorata di una verità che non avrebbe mai voluto sapere, di questo ero più che certa. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
" Una testa calda, eh?"
Chiesi con fare retorico visto che la risposta mi pareva piuttosto evidente. "Perché no? Dobbiamo collaborare per un po' quindi possiamo anche conoscerci nel mentre? O di solito tu con le donne non sprechi tempo a parlare?" |
"Beh, qualcuno deve pur esserlo, no?" sorridendogli.
"E sarebbe lei il diavoletto tentatore? Non ce la vedo ad affrontare una sfida come questa... mi dà l'idea di essere uno che vuole tutto e subito, facile facile!" ridacchiando. "Non sono insensibile a questi luoghi, solo molto devota alla mia missione, dovrebbe esserlo anche lei... non le farebbe male, sa?" fissandolo per un momento in quegli occhi azzurri che ricordavano il mare così vicino a noi. |
“Mi spiace, sono stato inopportuno a voler curiosare troppo...” disse Elv a Gwen “... mi scusi, sono stato indiscreto...” fissandola.
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Asso rise.
“So che era una frecciatina, ma la prenderò invece come un complimento.” Disse facendo l'occhiolino a Dacey. “Comunque...” guidando “...se proprio se così curiosa... facciamo una scommessa... io dico che se ti rivelo i motivi per i quali sono finito a spasso tu poi finirai per scrivere a Maston e chiedere la mia sostituzione come addetto alla sicurezza... accetti?” Divertito. |
“Ma io sono devotissimo alla causa.” Disse Fessen ricambiando lo sguardo di Destresya. “Mi metta pure alla prova, capo.” Ironico e con tono enigmatico.
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Ascoltai con vivo interesse la conversazione tra i due, quindi il maggiordomo conosceva il lavoro del Capo o padrone.
Chissà dove doveva andare ma sorrisi quando uscì dalla vasca. Era completamente nudo e presi un asciugamano pulito da un cassetto. Lo guardai da capo a piedi.. Perfetto come una scultura e presi ad asciugare ogni minima parte del suo corpo, pure la più intima. Poggiai l'asciugamano su una sedia e tolsi l'accappatoio facendoglielo indossare.."Se ne va.. Ha degli ordini per me mentre è fuori" rimanendo davanti a lui. Inviato dal mio PRA-LX1 utilizzando Tapatalk |
Lo fissai con un sorrisetto come a dire che con me non attaccava quel discorso.
Ma guarda un po' che sfacciatello! "Oh lo farò, non ne dubiti...." con voce calda e sguardo malizioso. |
Accennai un sorriso.
"Non si preoccupi, non poteva saperlo" lo rassicurai, con voce calma. Non lo biasimavo, non si può certo sapere tutto della gente alla prima occhiata. E poi, tendevo a tenere il più possibile la gente fuori oltre un certo limite. Non sapevo se più per istinto protettivo verso di loro o verso di me, anche se una piccola parte remota della mia testa mi diceva che nel suo caso valevano entrambe le ipotesi, soprattutto ora che la mia sete continuava ad infiammare la mia gola. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
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