Camelot, la patria della cavalleria

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-   -   I Pilastri di Afravalone (http://www.camelot-irc.org/forum/showthread.php?t=2181)

Altea 26-05-2014 14.11.12

"A dire il vero, sir Rodolfo, ho visto io stessa Gvin riempire il bosco di tagliole, ricordo pure disse ai suoi uomini di muoversi per nascondere qualcosa, ma non capii bene..e questo avvenne prima presumo i mercenari scoprissero la carcassa...egli forse mirava a bloccarli".
Ma improvvisamente un rumore dai cespugli insospettì Rodolfo e Destrus lo seguì a spada sguainata...ma perchè quell' atteggiamento, non parlai..ma poteva essere pure un animale selvatico nascosto tra i cespugli.
Io rimasi indietro..era meglio..visto qui ci si doveva sorprendere di qualsiasi cosa, in caso di qualche attacco o sarei potuta intervenire oppure nel peggiore dei casi andare ad avvertire di ciò che era successo.

"Ora ti riconosco Altea...una dama ma uno spirito guerriero
e una sacerdotessa..per ricordartelo, visto non lo capisci saprò ricordartelo io."
Shalazam allungò le mani, un bagliore verde su di me e mi trovai priva delle mie vesti per poi trovarmi rivestiva della clamide..."Ti ho spogliata, di tutti i turbamenti dell' animo umano...e ti ho rivestita della nostra veste, cosi saprai superare gli ostacoli poichè solo i tuoi turbamenti ti bloccano..ovviamente solo tu e chi opera contro noi e il Bene può vedere le tue vesti da sacerdotessa..come lo smeraldo nella fronte..coraggio..e basta pensare..a sai chi...quello nemmeno ti pensa, forse..perchè io negli animi umani non posso leggere..ma nel tuo si..trova Thomas".

Mi guardai...come nel sogno ero a piedi nudi e con la clamide addosso...guardai Destrus e Rodolfo farsi avanti a quei cespugli, istintivamente frugai nella sacca tenevo appesa a Cruz ed estrassi l' arco e la feretra con le frecce...loro avevano la spada...io puntai la freccia con la feretra pronta..già poteva essere un innocuo capriolo..ma pure potevamo aspettarci qualcosa o qualcuno di strano, il cuore batteva forte..no, niente paura Altea.

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Clio 26-05-2014 14.41.25

Scossi la testa, ridendo.
"Ricordami di non provare mai più a farti un complimento... non mi riesce molto bene, a quanto pare.." sorrisi, seguendo con lo sguardo la sua mano sulla ciocca ribelle che mi scendeva sul viso.
"Beh, se davvero i tuoi guai sono cominciati quando mi hai conosciuta.." mormorai appena "Allora forse dovresti semplicemente andare per la tua strada, anche se.." sorrisi "Già una volta credevo di essermi liberata di te.. eppure le nostre strade si sono incrociate di nuovo..".
E ora non vorrei più farti andare via..
Ormai la faccenda della bestia poteva essere conclusa, io e i miei ragazzi avremmo ripreso il viaggio per Gioia Antiqua.
E lui?
Lascialo andare, Clio.. sarà tutto più semplice non averlo attorno...
Lui tornerà alla sua vita, tu alla tua...
Probabilmente è anche quello che vuole, non ha mai detto di voler restare, di volervi aiutare...

Finita questa storia, avrebbe ripreso la sua strada.
Ed era la cosa migliore.
Eppure...

Citazione:

“Un momento!” Saltando su uno dei palchi Gvin e parlando alla folla. “Siete tutti in festa, ma chi ci dice che la carcassa appartenga davvero alla bestia? Dobbiamo fidarci della parola di questi mercenari? Beh, io non mi fido! Altre volte qualcuno ha portato animali uccisi in città, spacciandoli per la vera bestia e ogni volta abbiamo visto com'è poi finita!”
“Nessuno vi ha chiesto di fidarvi della nostra parola!” Raggiungendolo Guisgard. “Per questo il nostro medico e alcuni uomini di fiducia di Sua Grazia stanno studiando la carcassa.”
Gvin lo fissò con astio e il cavaliere sostenne il suo sguardo.
Dopo un po' Nestos e gli uomini del vescovo tornarono in piazza.
Gvin interruppe i miei pensieri, e mi obbligò a staccare lo sguardo da quello del cavaliere.
Ci pensò lui a stanarlo.
Poi Nestos e gli uomini del vescovo uscirono.
Raggiunsi i miei compagni, che erano poco lontano.
"Attendiamo il verdetto..." sorrisi ai miei, alzando lo sguardo su Nestos.

elisabeth 26-05-2014 14.50.55

Adesso avevamo il quadro completo...Per trovare la tomba del Maniscalco dovevamo trovare il tesoro......Il denaro con la pace dell'anima...che strano connubio....la gioia del denaro e la pace di quell'anima sepolta....Certo che di strada ne avevamo fatta.....ed eravamo quasi arrivati al nostro scopo....Quando Flees scuro in volto ....il gesto di affetto di Daizer lo aveva spiazzato......se ne uscì con una discussione che nona aveva nulla a che vedere.......con quella situazione....se avessi voluto sistemare le cose con la magia....avremmo già finito da un pezzo......ma il cammino degli uomini non può essere spezzato dall'intercessione della magia.........ci era vietato.....l'uomo doveva fare le sue scelte...doveva soffrire e vincere per i propri scopi e per ottenere...Amore, pace e salute......quindi Flees aveva detto un'eresia grande quanto il mondo....." Daizer...scusami ma credo che Flees non abbia le idee chiare...e' necessario che non pensi di utilizzare Isolde.....vado fuori a parlare con lui..."......gli sorrisi...ed uscii fuori dalla cappella......il giorno si era fatto spazio e l'aria...portava i rumori del Borgo che si svegliava........a quanto pare ci eravamo destati tutti un pò nervosi...trovai Flees sotto lo stesso albero di quella notte...le sue spalle fremevano...e non era passione la sua era rabbia......non amava perdere.........."...Bene sentiamo un pò cosa ti succede Flees.......se permetti però vorrei dirti alcune cose che credo siano importanti.........Che io chiami tua madre...a meno che tu non voglia che noi due ci incontriamo...non credo che necessita...entrambe abbiamo le stessi facoltà..........La storia di avere figli....sai perfettamente che e' nata perchè dovevamo varcare il cancello di questo campo Santo.........Quello che tu mi daresti...e' passione.......non posso nascondere che io ardo vicino a te.......non posso nascondere che io ho sognato il tuo corpo nudo prendere il mio........Tua madre sa...che non amo la menzogna......ti ho detto dimostrami che mi Ami......dimostrami che riusciresti a scontrarti anche con lei per Amor mio..........Daizer non ha rischiato la vita per me......e' vero...ma al momento opportuno non si e' tirato indietro.....lui ha detto di amarmi.......Lui non ha vent'anni....e si comporta......come un uomo della sua esperienza...........Chiama tua madre se pensi che sia necessario.....io faccio la mia strada.........".....

Guisgard 26-05-2014 17.31.09

E mentre Eilonwy si immergeva in quel rigenerante bagno d'altri tempi, ad un tratto dalla finestra udì delle voci provenienti dal cortile.
Era giunto un cavaliere al castello, con vari scudieri al suo seguito che motteggiavano in modo sconcio e volgare.
“Sono ser Alaso d'Acchiappanza, paladino senza paura...” disse il cavaliere con tono sicuro “... sono qui per uccidere il Cavaliere Nero e prendere come moglie la bella lady Ymma!”

Guisgard 26-05-2014 17.40.31

Nestos giunse nella piazza insieme a due dei funzionari del vescovo e subito intorno a loro calò un profondo silenzio.
“Dagli studi condotti su quanto resta di quel corpo” disse il medico “abbiamo grosso modo riprodotto le misure di quell'esemplare... presentava, all'incirca, un'altezza complessiva di poco meno di un metro, un peso sui 90 chilogrammi e una lunghezza di quasi due metri...”
Tutti restarono impressionati.
“Che razza di animale era?” Fece Porturos.
“Questo è più difficile, se non addirittura impossibile a dirsi...” rispose Nestos “... di sicuro non si tratta di un orso e date le smisurate misure neanche di un lupo comune... la parte superiore dello scheletro, all'altezza del garrese, mostra delle formazioni particolari ed inusuali per i mammiferi, mentre invece sono più comuni in certi rettili che vivono presso le isole tropicali a Sud del Catai... inoltre è interessante constatare che le fauci erano capaci di esercitare sulla preda una pressione di oltre mille chilogrammi... insomma si trattava di un predatore formidabile, una vera e propria macchina per uccidere.”
“Si, tante belle parole” intervenne Gvin “ma come facciamo ad essere certi che siete stati voi mercenari ad uccidere quell'animale? Io non credo che una simile belva possa essere uccisa da una donna.”
“Invece è proprio così, milord.” Annuendo Nestos. “Come anche gli esperti di Sua Grazia hanno potuto studiare, l'animale presenta una frattura in più punti della mandibola, causata da un arma da taglio... inoltre” mostrando qualcosa avvolto in un lungo telo attorcigliato “abbiamo tirato fuori dal suo collo questa punta di spada spezzata... è l'arma usata da lady Guamarin per colpire l'animale.”
“Ora la carcassa” disse uno dei funzionari del vescovo “sarà trattata con una soluzione a base di alcool ed inviata a Capomazda, per essere studiata dagli esperti della Scuola Capitolare del ducato.”
Tutti allora ripresero ad esultare.
La bestia era morta e non c'erano più dubbi che ad ucciderla era stata Clio.
E la ragazza fu condotta di nuovo in trionfo dai suoi uomini per le strade della città.

Clio 26-05-2014 17.56.59

Trattenni il fiato.
Era tutto vero, ero riuscita a uccidere quel mostro.
Era finita.
La faccia di Gvin era impagabile.
Con chi credi di avere a che fare?
Potevo finalmente lasciarmi andare, ed esultare con i miei.
Infondo, non ci avevano chiesto di indagare, ma di uccidere il mostro.
E l'avevamo fatto.
Ora non ci restava che salvare il re.
Ma sicuramente quell'impresa ci avrebbe alzato il morale, e aiutato a vendicare nostro fratello caduto.
Fu impossibile frenare l'esultanza dei miei uomini.
"Godetevi i festeggiamenti fratelli.. domattina lasceremo Solpacus, e non so quando ci ricapiterà.." risi con loro.

Guisgard 26-05-2014 18.11.41

Risero, cantarono e ballarono a lungo.
Tutta Solpacus era in festa e quei mercenari erano visti ora come eroi e liberatori.
Gvin si ritirò con i suoi nei padiglioni, mentre gli uomini di Clio si abbandonarono a quei tanto attesi festeggiamenti.
Guisgard si congratulò con Nestos.
“Sei stato grande, amico mio...” disse il cavaliere “... davvero.”
“Ho solo detto ciò che ho visto.” Felice il medico. “Eh, pare che i nostri amici si stiano divertendo.” Guardando poi Clio e gli altri della compagnia.
“Signori e signori!” Prendendo la parola il Borgomastro. “Per festeggiare scorreranno ora litri di buon vino e tanti piatti come non ne avete mai assaggiati!”
Tutti esultarono.
“Ed inoltre” continuò il Borgomastro “come tradizione ora si aprirà il Ballo Cortese, dove ognuno degli uomini presenti potrà decidere quale grande amante impersonare insieme alla sua bella! Si aprano le danze!”
“Beh, allora andiamo a caccia delle nostre belle, ragazzi!” Esclamò Porturos. “Vedo ci sono tante belle figliole in questa città!”
“E sentiamo...” fece Ertosis “... tu chi amante saresti?”
“Io ho sempre amato Agamennone!” Ridendo Porturos.
“Attento alla tua bella allora!” Esclamò Dort.
“Io invece ho sempre amato Ercole!” Disse Vortex. “Ma chi era la sua bella?”
“Beh, ne aveva un bel po'...” fece Borel “... ed aveva anche una marea di figli.”
“Ottimo!” Ridendo Vortex. “Si è dato da fare!”
“Ma bada” Fece Astus “che aveva anche una buona quantità di suocere!”
Tutti risero.
“Beh, col vostro permesso” Porturos a Clio “noi andremo in cerca delle nostre belle. Vi unite a noi?”

Guisgard 26-05-2014 18.18.49

Elisabeth uscì dalla cappellina e raggiunse Flees sotto quell'albero, dove la notte prima lei si era ancora una volta mostrata nuda a suo nipote.
Lui le si avvicinò.
“Allora” disse piano, quasi in un sussurro “ardi davvero se io mi avvicino a te, zia? Anche adesso?” E con un gesto, tanto delicato, quanto sensuale, le accomodò la spallina dell'abito che era scesa sul braccio. “Dovresti stare più attenta... coprirti meglio... magari tuo marito è geloso della sua bella moglie...” sorrise “... ma forse questo vestito ti da quasi fastidio, vero? Vorresti toglierlo di nuovo?” Si avvicinò come a voler percepire il suo profumo. “Cosa devo dimostrarti? Non vedi che mi umilio per te? Al punto da farti quasi da schiavo... sai benissimo che lui non potrà mai darti ciò che voglio darti io... e tu stessa lo vuoi, ammettilo...” sospirò appassionato “... quanto a mia madre, so benissimo che come maga vali lei... lo so benissimo, visto che non ti paragono a nessun'altra donna... io intendevo che possiamo chiedere a lei un indizio... magari conosce qualcosa di questa storia... io però non posso evocarla... ma tu si... ma se pensi che sia inutile, allora va bene... faremo come vuoi tu, zia...” restando a fissarla tutta, con accesa bramosia negli occhi.

Guisgard 26-05-2014 18.41.03

Quella visione, poi Altea, destatasi, tornò a vedere Rodolfo e suo nipote che guardinghi si avvicinavano a quei cespugli.
“Uscite fuori al mio tre” disse Rodolfo “o cominceremo ad infilzare questi cespugli dietro cui vi nascondete!” E fece cenno a Destrus di avvicinarsi. “Uno... due... tre!”
“No, messere!” All'improvviso un giovane spuntando da quei cespugli. “Non fateci del male, per pietà!”
“Chi diavolo sei?” Stupito Rodolfo.
“Mi chiamo Adulfo...” rispose intimorito il giovane “... sono qui con la mia ragazza... non facevamo nulla di male...”
Un attimo dopo una giovane uscì anch'ella dalla vegetazione.
“Vedete...” continuò il giovane “... a Solpacus c'era la festa, c'era confusione... e noi due volevamo stare un po' da soli...”
“Da soli nella foresta?” Fece Rodolfo. “Non sapete che è pericoloso?”
“Ormai la bestia è morta...” mormorò il giovane.
“Si, sono stati quei mercenari ad ucciderla...” fece la giovane.
“In una foresta” fissandoli Rodolfo “ci sono comunque pericoli. Ora tornate a casa vostra, avanti.”
“Si, messere...” annuì il giovane e con la sua ragazza andò via.
“Idioti...” rimettendo a posto la spada Rodolfo “... è ormai pomeriggio” rivolgendosi ad Altea e a Destrus “e sarà meglio riprendere le ricerca di sir Thomas prima che faccia buio.”
E ripresero ad ispezionare con attenzione la foresta.
Intanto i due giovani, allontanatisi un po' dai tre, trovarono un altro angolo di foresta in cui nascondersi.
“Pensavo volessi tornare davvero in città...” lei a lui.
“Non ci penso affatto.” Sorridendo questi. “C'è troppa confusione ed io voglio stare solo con te...”
“Non hai paura?” Sorridendo lei.
“E di chi?” Abbracciandola lui. “La bestia è morta e tuo padre è in città a festeggiare...”
“Che discolo sei...” baciandolo lei.
E i due fecero a lungo l'amore tra le foglie e i fiori di quella foresta.
Restarono là fino a sera.
Poi si rivestirono per ritornare a Solpacus.
Ma lui, rimettendosi gli stivali, all'improvviso, finì con un piede in una tagliola, cominciando a gridare e a piangere per il dolore.
“Oh, Cielo!” Spaventata lei.
“Presto...” ansimando lui per il dolore “... cerca un ramo... fa presto... dobbiamo aprire questa tagliola... mi sta spezzando il piede...”
“Si...” cercando lei.
Ma ad un tratto si udì qualcosa, poi come ringhiare.
“Cosa è stato?” Guardandosi intorno lei. “Hai sentito anche tu?”
“Non ho...” a denti stretti lui “... sentito nulla... fa presto... non resisto più... trova un ramo...”
Ma proprio in quel momento qualcosa uscì dalla vegetazione.
Una sagoma nera, grossa e velocissima.
Aggredì la ragazza, mozzandole la testa con un artigliata, per poi far scempio delle sue carni.
Tutto questo davanti al suo ragazzo che terrorizzato neanche più sentiva il dolore al piede, tanto era preda della paura.
E dopo aver terminato di inveire sul corpo senza vita della giovane, la bestia si voltò verso di lui.
Cominciò ad avvicinarsi mentre lui gridava come un ossesso.
Lo trafisse allora con i suoi lunghi aculei, per poi scaraventarlo contro un albero.
E lo fece con tanta violenza che il piede si staccò dalla gamba, restando imprigionato nella tagliola.
E dopo aver riportato di nuovo la morte nella foresta, la bestia svanì nel buio circostante.
Dopo un po' Altea, Rodolfo e Destrus giunsero in quell'angolo di foresta, scoprendo quel terribile spettacolo.
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elisabeth 26-05-2014 18.48.35

Avevo la gola secca......le sue mani erano velluto sulla mia pelle......mi alzò la spallina del vestito e desiderai che non l'avesse mai toccata.......desiderai...che quel vestito non esistesse...desiderai essere in un altro luogo......

Desiderai maledirmi per quello che provavo.......

" Potrei paragonarti al demonio.......ma il demonio si combatte...e io sembro fare una fatica incredibile.............Cosa mi puoi dare lui non potrebbe cosa...Flees.....io non riesco a comprendere.........Sai come sono fatta...vivo una vita semplice...non amo ciò per cui tua madre sembra essere nata.......

Il sesso non e' l'unica cosa...Flees......una vita insieme e' fatta di complicità....e' fatta di sguardi...di sorrisi........Tu puoi ?.....vuoi essere un uomo umile ?...sei un Cavaliere....qualcuno ti ha insegnato l'umiltà........"....ero così vicina a lui che ne sentivo l'odore...l'odore animale della passione i miei occhi erano legati ai suoi...da fili inesistenti.......forse ero fatta per lui come lui per me.....ma come facevo a saperlo......Dovevo ascoltare il cuore...sembrava che lo avessi dimenticato......


" Invocherò tua madre....e si accorgerà di quello che ci sta capitando.....e si vendicherà con me.....sai come diventerà.......si piegherà la natura al suo orrore......sei sicuro di volerlo ?.....io sono sicura di scoprire questa storia per portare pace.......e tu ?...."...

Altea 26-05-2014 18.53.48

"Oh santo cielo..pure gli amanti perfetti ci volevano, sir Rodolfo ma cosa vi interessa a voi, permettendomi, stanno solo amandosi..non avete sentito..la belva è stata uccisa".
Fu cosi continuammo il nostro cammino...eppure..la foresta era misteriosamente silenziosa..io quel silenzio lo ricordavo benissimo...avrei potuto invocare una maga benevola, visto noi sacerdotesse proteggevamo il Fuoco Sacro ma forse era meglio aspettare..mi ricordo Shalazam mi disse ne avevo il potere avendo il Libro Ancestrale..poi udii urla, qualcosa di strano, il mio sesto senso mi portò verso una direzione...presto..da quella parte...arrivammo in un punto della foresta davanti a noi un truce spettacolo..."Ma tutto questo è tremendo..mi avvicinai ai due poveri ragazzi visti prima" mi voltai verso Rodolfo..."sembrano quasi..macciullati dalla belva..cosa facciamo...andare a Solpacus..direbbero vogliamo rovinare la festa..ma qualcuno deve dire di questi ragazzi...oppure..guardate...vi è del sangue..forse..forse della belva dopo aver trucidato questi poveri ragazzi era sporca e gocciolava del loro sangue...io ho un piano se fosse cosi" e mostrai loro la bola, bloccare la belva per le zampe in modo non potesse muoversi e poi farla annegare..o infilzarla negli occhi diabolici..."Ma mi affido a Voi sir Rodolfo..alla vostra esperienza, io ho solo..il sesto senso, magari poteva solo essere un lupo famelico."

Guisgard 26-05-2014 18.58.36

“Io so solo” disse Flees ad Elisabeth “che voglio risolvere questa storia perchè lo vuoi tu... non ho altro interesse che non sia tu, zia... per me ci sei solo tu... e farei di tutto per te, per averti... usa la magia e portaci via da qui, in un luogo lontano ed inaccessibile, dove faremo l'amore tante di quelle volte da restare folli...” la guardava tutta con desiderio “... se solo mi dessi il permesso, ti strapperei questi vestiti da dosso adesso stesso... anzi, te li sfilerei piano, tanto piano da farti provare piacere come neanche immagini... mia madre? Non lo scoprirà se non vuoi... non le diremo nulla... hai detto ci deve essere complicità, no? Lo saremo e non lo capirà... ma se non vuoi, allora non lo invocheremo... deciderai tu... e deciderai anche cosa ne sarà di noi... dimmi ora che vuoi che vada ed io sparirò per sempre, lasciandoti alla tua vita con Daizer...”

Guisgard 26-05-2014 19.04.05

“Qualsiasi cosa abbia aggredito questi due giovani sventurati” disse Rodolfo ad Altea “non era certo un lupo... infatti non li ha sbranati... li ha trucidati, martoriando i loro corpi senza mangiarli... come se volesse sfogare il suo grande odio verso gli uomini...” scosse il capo “... le tracce di sangue non dureranno molto... si asciugheranno presto, essendo macchie... e poi sinceramente non sappiamo contro cosa ci stiamo battendo... dobbiamo tornare subito in città ed avvertire la popolazione che la bestia è viva... altrimenti altri potrebbero venire nella foresta e trovare morte certa...”

elisabeth 26-05-2014 19.09.04

Risi.....risi con le lacrime che scorrevano sul volto......" Flees tua madre sà ogni cosa di te......primo perchè e tua madre e appena ti guarderà negli occhi lei leggerà la tua passione e poi perchè abbiamo questo...maledetto dono......Flees non potrai nascondere nulla a lei come non sto nascondendo nulla a Daizer...tu pensi che lui non si sia accorto di nulla ?.....tu lo pensi davvero ?....lui sta solo facendo decidere a me...cosa fare....lui non vuole impormi nulla....forse in questo momento e' talmente insicuro di me......che vorrebbe ogni cosa finita per tornare alla sua vita.............posso fermare il tempo.....posso portarti in un luogo meraviglioso......e fare l'amore con te...sino a sfinirci....sino a non udire più il nostro battito di cuore........ma poi..nostro malgrado ..ci presenteremo a tua madre e a Daizer...e allora capirai cosè l' Amore......sei pronto per tutto questo ?..."...

Altea 26-05-2014 19.09.27

Annuii.."Avete ragione..è morta fin troppa gente, diremo poi dove trovare questi poveri ragazzi" e mi feci il segno della croce..pensando a cosa avrebbero provato i loro genitori nel saperlo..morti assieme per amarsi.
Prendemmo i nostri cavalli.."Cruz...avanti.." spronammo i cavalli..Destrus era col proprio zio visto il suo era morto, fortunatamente uscimmo indenni da quella foresta.
Corremmo verso Solpacus, la città era in festa, non si riusciva nemmeno a camminare..."Andiamo dal vescovo e avvisiamolo dell' accaduto" e cosi fu..gli raccontammo il tutto, ma dentro me ero ancora pensierosa..la belva era stata uccisa...e quindi? L'ho sempre detto io..prima si deve trovare il movente e chi muove la bestia che solo uccidere la bestia...di bestie ce ne saranno una infinità altrimenti a Solpacus.

Clio 26-05-2014 19.15.13

L'allegria della festa era contagiosa.
Esultai con i miei uomini alle parole del borgomastro.
Non ricordavo nemmeno da quanto tempo non vivevamo una festa del genere.
Ci voleva.
Addirittura un ballo, non che io li avessi mai amati.
Sorvegliavo solo quelli più importanti.
Non ballavo mai.
Beh, quasi mai.

Le luci scintillanti rendevano la sala da ballo eterea e irreale.
L'aristocrazia Afravolense si era riunita alla reggia, nel lusso più sfrenato.
La Guardia Reale vegliava su di loro, come fosse una sera come un'altra.
Ma non era così.
Avvolta nel mio raffinato abito nero, coperta dalla maschera, mi guardavo intorno, continuamente.
Nessuno mi rivolgeva la parola, e chi voleva invitarmi a ballare, riceveva solo un'occhiataccia, o un gesto di commiato.
Non mi avevano riconosciuto.
"Posso avere l'onore di questo ballo?" all'improvviso una voce alle mie spalle, sempre più vicino "Capitano.." sussurrò.
Mi voltai di scatto, e squadrai da capo a piedi il giovane uomo che mi sorrideva.
Era splendido, con il raffinato blu abito scuro come la notte.
La maschera lasciava comunque libere alcune ciocche d'oro.
Difficilmente lo vedevo vestito così formale.
Fischiai sommessamente "Ah, però.." sorrisi "Farai strage stasera..".
"Ma! Una signorina per bene non fischia in quel modo!" rise.
"Ahia.." risi a mia volta.
Lui mi porse la mano "Andiamo..".
Scossi la testa "Sei matto, io non ballo..".
"Beh, stasera sei vestita da donna..." scrutando il mio vestito "Andiamo?" mi guardò negli occhi "Ehi, sono io.. non ti cederò a nessuno, promesso... ho una reputazione da rispettare, se non ballo con nessuna sembro sospetto..".
"Sei di guardia..".
"Beh, ma nessuno lo sa..".
Mi porse la mano.
"E va bene..".
Rise e mi condusse in pista.
"Vedi nulla di strano?" chiese in un sussurro.
"No.. dannazione..".
La canzone finì e ci fermammo.
"Bene, Sir Dort di Lorendal.. non vorrete tenerla tutta la sera per voi?" una voce alle mie spalle, Dort sbiancò "Permettete?".
"Temo di essere ai suoi ordini, Altezza.." si inchinò "Non ho questo potere..".
Dovevo voltarmi, non potevo dare le spalle al principe.
Lo feci, e mi inchinai a mia volta.
Dort soffocò una risata.
Gli occhi di Karel, attraverso la maschera dorata, sembravano divertiti.
Riuscii in qualche modo a fare una riverenza.
Lui sorrise e mi porse la mano.
"Io...Sono una pessima ballerina, Altezza.." mormorai.
"Non mi importa... Non avrò un'altra occasione per ballare con voi... E non intendo lasciarmela scappare.." sorrise "E poi... non sarei al sicuro con nessun'altra dama, no?". Mi fece l'occhiolino.
"Se la mettete così.." sorrisi a mia volta, e presi la sua mano.

Alla fine, avevamo ballato tutta la sera, e nessuno si era fatto male.
Non avevo più ballato da allora.
Perché ti fai del male da sola, Clio? Perché?
Sentii come un macigno posarsi sul cuore.
Lui lotta per la vita, e tu...
Presi un profondo respiro e rubai un lungo sorso di vino al boccale di uno dei miei compagni.
Come potevo soffocare le emozioni che avevo provato in quei giorni?
Non mi interessa come, basta che lo fai, maledizione!

Citazione:

“Beh, col vostro permesso” Porturos a Clio “noi andremo in cerca delle nostre belle. Vi unite a noi?”
Risi, scuotendo la testa.
"E che me ne faccio di una bella io?" alzai le spalle "Sto per avere una spada leggendaria.. vuoi mettere?".
Il volto felice e spensierato dei miei ragazzi scacciò via la malinconia.
"Andate, andate.. divertitevi... sono curiosissima di vedervi tramutati in amanti perfetti... non fate sciocchezze.. e ricordate che sarete anche i Gufi Scarlatti ma, come sempre.. un no è no! Fate i bravi.. si beh, non troppo.." sorrisi.
Mi sedetti su una panca, ad osservare quella città in festa.
Quando tutto questo sarà finito, pensai, tornerò a Solpacus e dirò loro la verità.. che sono stati i soldati del re a liberarla.

Guisgard 26-05-2014 19.15.51

“Allora sarai tu a parlarle, non io...” disse Flees ad Elisabeth “... tu la invocherai ed io non ci sarò... lei non potrà leggere dentro di te, se tu non vorrai, come non puoi leggere nel suo cuore...” la fissò “... ma tu forse ami davvero quel Daizer... e sia... allora è tutto inutile... allora sarò io che andrò via, lasciandoti in pace...”

elisabeth 26-05-2014 19.36.01

Lo guardai...come se lo vedessi per la prima volta solo allora......." Tu ...non hai mai conosciuto il cuore di una donna...amato nipote......e' un mondo sconosciuto......mi hai tormentato per tante notti......ogni giorno il tuo sguardo mi ha resa nuda hai tuoi occhi.....per darmi il piacere che si prova pensando a quello che potrebbe essere ...il piacere vero........Sono confusa......non parlare d' Amore Flees......ti prego non farlo ...........Sei pronto...per andare nel' Isola incantata ? ...il tempo si fermerà......e poi saremo responsabili delle nostre azioni......"....

Guisgard 26-05-2014 19.51.23

La festa procedeva tra balli, canti e risa spensierate.
Gli uomini di Clio erano tutti a corteggiare giovani e belle ragazze, decidendo fra loro quali amanti impersonare.
“Dovresti invitarla a ballare credo...” disse Nestos sorridendo.
“Uh...” voltandosi Guisgard “... invitare chi?”
“La ragazza che stai guardando da quando è cominciata la festa” rispose il medico “e che probabilmente hai cominciato a guardare sin da quando è iniziata tutta questa storia ad Afravalone.”
“Tu ti confondi, amico mio.”
“Dici?”
“Sarai anche un asso in fatto di erbe, animali e un'altra mezza dozzina di materie e discipline” annuendo il cavaliere “ma dubito che tu sia in grado di leggere nella mente di un uomo.”
“Guarda che con te non occorre farlo.” Replicò Nestos. “Basta vederti per capire cosa pensi. Comunque, fossi in te, sceglierei un paio di amanti da romanzo e la inviterei a ballare, magari cercando di farla sentire come un'Isotta o un'Enide.”
“Guisgard alzò le spalle, senza rispondere nulla.
Tornò poi a fissare Clio.
“Massì!” Esclamò, per poi correre verso le botteghe. “Dite...” ad una donna che vendeva costumi per la festa “... avete ancora qualcuno dei vostri costumi?”
“Certo.” Annuì la donna. “Ne ho ancora tantissimi. A voi quale interessa?”
“Beh... non saprei...” fissandoli Guisgard “... non saprei proprio...”
“Magari sceglietelo in base alla vostra bella.” Sorridendo la donna. “Che ragazza è?”
“Beh...” fece il cavaliere “... ha dei bellissimi capelli che scendono come pendagli... talvolta sono biondi, altre volte bruni, come se mutassero nel giorno e nella notte... forse perchè ha degli occhi fatti di cielo... e basta fissarli per vedere mari lontani, isole sperdute e città dimenticate...”
“Siete forse un poeta?”
“Io?” Stupito Guisgard. “Assolutamente no!”
“Allora siete solo un innamorato.” Ridendo lei. “E ditemi... che passioni ha questa vostra dama?”
“In verità non ha passioni da dama...” mormorò Guisgard “... ama combattere... e sincerità per sincerità, non è neanche la mia bella...”
“Ah, capisco...” divertita la donna “... siamo ancora al corteggiamento. E da quanto ho capito non è un tipino facile.” Rise. “Beh, allora ho quel che fa per voi... Tancredi e Clorinda. Infatti ancora oggi i poeti dibattono se sia stato più facile per Tancredi conquistare la Città Santa o il cuore della bella spadaccina.” Rise di nuovo.
“Si, credo che siano perfetti!” Annuendo il cavaliere.
La donna prese i due costumi e li diede a Guisgard, che subito si diresse verso Clio.
Ma proprio in quel momento il Borgomastro, dal palco, ricordò ai presenti come quel ballo fosse prestigioso, dato che anche il principe Karel, tempo fa, passando per Solpacus lodò la sua organizzazione.
Nell'udire quel nome Guisgard si fermò e cercò lo sguardo di Clio.
E nel vederla con gli occhi sgranati dopo aver udito il nome del principe da parte del Borgomastro, restò turbato.
Scosse il capo e riportò i costumi alla donna.
“Non siete più il famoso Tancredi?” Stupita questa.
“Sono solo un famoso idiota.” Mormorò Guisgard, per poi andare via.
Raggiunse allora Nestos.
“Ascolta...” fissandolo “... la bestia è morta ed io qui non ho altro da fare... vado a preparare la mia roba in locanda... avverti Astus di raggiungermi... ci rimetteremo in cammino tra un'ora...”
“Così all'improvviso?” Meravigliato Nestos.
“Non ho altro da fare qui.” E tornò verso la locanda.
Ma dopo qualche minuto la festa fu interrotta bruscamente.
Sul palco allora salirono Altea, Rodolfo e alcuni messi del vescovo.
“Ascoltate...” fece il Borgomastro “... ascoltate... purtroppo sembra che la bestia abbia colpito ancora... sono stati trovati morti due giovani nella foresta... uccisi poco fa... la festa è finita e che nessuno lasci la città per la foresta.”
“Che storia è questa?” Gridò qualcuno tra la folla.
“Ci avete allora ingannati?” Un altro tra i presenti.
“Lo sapevo!” Salendo sul palco Gvin, con tono perentorio. “Sapevo che quella bestia era ancora viva!”
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Guisgard 26-05-2014 19.56.17

Flees si voltò verso Elisabeth.
“Si...” disse annuendo “... si, anche tu hai tormentato e tormenti ogni mia notte... tanto da farmi impazzire di desiderio... si, andiamo in quell'isola... incantata dall'ebrezza di Eros... andiamo... e lì sarò davvero il tuo servo, zia... così capirai quanto ti desidero...”

elisabeth 26-05-2014 20.14.15

Fermai il tempo...perchè esso non diventasse tiranno.....gli chiesi perdono ed Egli per Amore si fermò ad attendere......ed ogni cosa come d'incanto rimase sospesa.....presi le mani di mio nipote ...... " Chiudi gli occhi Flees e non pensare a nulla......"......volammo con la mente nel profondo della nostra anima.....lì risiedeva il nostro tormento........vi era un isola...lussureggiante....la sua spiaggia era bianca........e la vegetazione era mossa da un leggero vento tiepido....." Apri gli occhi Flees........e' stupendo questo posto....spero ti piaccia...e' l'isola del Capo di Monte.....la chiamano così perchè al centro vi e' il luogo che accoglierà il nostro desiderio......da lì potrai vedere....un mondo in'aspettato ".....ci avviammo......sino a quando arrivammo in un piccolo Tempio......il fuoco all'entrata era acceso...per illuminare.....l'immenso spazio che accoglieva una fontana ........ la cui acqua calda.....e le piccole bollicine..profumavano di vaniglia e mirra........." Ti sognai la prima volta in luogo come questo......essere maghe molto spesso fa comodo....."......Mi allontanai da Flees.....e andai dietro ad un paravento........mi spogliai...mettendo una clamidi color della porpora...ma era così fine il suo tessuto.......che entrando nell'acqua calda della vasca sembrò sciogliersi.......e rimasi coperta della sola acqua......" Vieni......ecco che il sogno si avvera.....".........

Guisgard 26-05-2014 20.40.31

Quell'isola lussureggiante ed incontaminata sembrava essere stata evocata dalla più profonda magia di Elisabeth.
Come se in essa nessuno potesse agire senza il suo consenso.
Forse neanche Isolde.
E lì, come una dea pagana, Elisabeth si muoveva bellissima tra i bianchi marmi e i fumi afrodisiaci di quel suo bagno.
Flees la vide immergersi in quelle acque, dove subito dopo sua zia restò nuda, avvolta solo da quelle calde ed infinite bollicine.
Il giovane nipote, allora, si avvicinò al bordo di quella vasca e si spogliò completamente.
Prese poi una ciotola d'olio di sandalo e cominciò ad ungersi il corpo, come in un antico rituale, divenendo così simile ad un dio, con la pelle lucidissima.
Tutto questo mentre sua zia, giocando in acqua con quelle bollicine calde, lo fissava con attenzione.
Ad un tratto, dai fumi dell'acqua, Elisabeth vide apparire qualcosa.
Un'immagine che poi divenne un volto.
Era Isolde.
La strega però non poteva vedere interamente quel tempio, se non la sola figura di Elisabeth e neanche sentire altra presenza se non quella di sua sorella.
Quel luogo era infatti incantato dalla magia di Elisabeth.
La strega giaceva in un magnifico letto di seta e oro, con accanto uno dei suoi numerosi amanti addormentati.
“Cara sorella...” disse ad Elisabeth “... ho percepito questo tuo tempio, in cui pari esserne la dea... me ne compiaccio... finalmente hai compreso che siamo simili agli dei noi maghe...” rise appena.
Flees, intanto, udendo la voce di sua madre, restò immobile ed in silenzio accanto alla vasca, dove lei non poteva vederlo, completamente nudo e con gli occhi fissi su sua zia.
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Altea 26-05-2014 20.52.14

Salii sul palco e il vescovo disse la notizia..la gente era infervorita.
"Silenzio" dissi "qui nessuno vi ha ingannato...io e...i miei cavalieri siamo andati in foresta per cercare mio fratello, sparito misteriosamente...vi erano due ragazzi..." e raccontai come li trovammo.."Mi spiace per la loro famiglia..pensate vi hanno ingannato? Un giorno incontrai un Abate...Abate Nicola..mi disse queste parole...qualcuno ti sta mentendo...ora pensate a queste parole mentre ve ne andate...se qualcuno vi sta mentendo..pensateci bene..solo uniti possiamo combattere la bestia."
Vidi Gvin saltare parlando a tutti..."Ho già detto tutto io..non sono affari vostri, siamo stati io...e i miei uomini a scoprire tutto..si i miei uomini".
Scesi dal palco e intravidi Guisgard entrare nella locanda, chiesi alla figlia del locandiere dove era...dovevo parlargli..dovevo spogliarmi come aveva detto Shalazam..entrai per vedere nelle stanze e lo intravidi di sfuggita.."Sono Altea...Gufo...so volete andarvene..la belva forse non è morta, ma non sono qui per questo..solo..io volevo dirvi..insomma..il mio promesso sposo lo avete descritto male..egli è rimasto a proteggere i suoi feudi e non è venuto a difendermi come voi..so dovete andare via...ma volevo dirvi..quello che provo per voi non l'ho provato per nessun altro..".
Rimasi in silenzio...si...lo avevo detto..mi ero spogliata di ogni turbamento e timore come disse Shalazam..con coraggio.

E per un attimo mi ritrovai nell' Antico Tempio di Petra con le sacerdotesse e ancelle e le Gransacerdotesse, i bracieri che ardevano aspettando il rituale di unione.."Io non posso leggere nel suo animo..potresti ricevere un rifiuto..ma noi Sacerdotesse siamo forti, superiamo le debolezze di spirito ricordati Altea..e se invece egli ti sceglierà siamo pronte ad accogliervi col Rituale di Unione per benedirvi" disse Shalazam sorridendo.

Rimasi li immobile..aspettando..dignitosamente un suo rifiuto o almeno un cenno positivo..era come una partita a scacchi

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elisabeth 26-05-2014 21.00.15

Meraviglioso....il suo corpo...era stupendo........aveva il corpo di un Dio.........lo vidi prendere dell' olio di sandalo e massaggiare ogni suo muscolo.....brillava alla luce...della stanza.......quando fu pronto ad entrare in vasca.....il volto di Isolde apparve ai miei estasiati occhi..........sorrisi compiaciuta....poteva vedere solo me...e null'altro........la vidi felice per la mia scelta...ed io ero infinitamente felice per la mia......" Cara sorella...vedo che anche tu sei in dolce compagnia......ho compreso....che siamo frutto di un unica essenza....ora se permetti vorrei dare inizio a questo gioco fantastico......ti prometto...che ti faro' sapere...".......vivi il suo sorriso compiaciuto......scossi l'acqua ed Isolde svani'...ma bisognava essere pronti ad ogni evenienza......uscii dalla vasca ...e presi una maschera.....e senza entrare in acqua...........se l'interferenza non ti ha fatto cambiare idea....indossala........potrà vedere solo me......ma sarà piu' eccitante coprendoti il volto......"......gli diedi la maschera..e rientrai in vasca.............godendo di quella figura........non mi immersi...rimasi nuda.....davanti a lui.......ora era lui che doveva prendere una decisione......" Questa e' la tua prima prova........quanto sei uomo......"........

Eilonwy 26-05-2014 22.47.55

Non mi ero mai sentita così bene in quel rilassante bagno.
Poi, di colpo, sentì qualcuno annunciarsi:
Citazione:

“Sono ser Alaso d'Acchiappanza, paladino senza paura...” disse il cavaliere con tono sicuro “... sono qui per uccidere il Cavaliere Nero e prendere come moglie la bella lady Ymma!”
Risi come una matta a quelle parole.
Povero scemo, non ci sarà verso per te di sposare la mia nuova amica.
Il suo cuore è stato rapito da Sir Peruin!
Mi spazzolai la fluente chioma borgogna, mi misi tra i capelli una rosa gialla, strinsi come non mai il corsetto per rendere la mia vita più sottile e decisi che avrei indossato un abito maschile giallo e viola.
Mi misi la cintura con la Spada di Fuoco Fatuo dentro la sua fodera.
Scesi con regalità, leggiadria ed agilità le scale e raggiunsi in un salone Lady Ymma e quegli odiosi uomini.
“Buongiorno, Milady!.....Che succede?....Questi signori vi importunano?” dissi con sicurezza militare.
Quegli uomini mi guardarono con meraviglia e sorpresa come se non avessero mai visto niente di simile a me e mi scrutavano con stupore e curiosità.
“Beh….che vi prende?....Allora cosa volete dalla mia amica?” domandai come una fiera Pentesilea.

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Clio 26-05-2014 23.37.38

La festa scorreva tra colori, gioia e canti.
Osservavo i miei uomini corteggiare le ragazze, adoravo vederli felici.
Eppure... lui dov'era?
Lo vidi parlare con Nestos, sorrisi e distolsi lo sguardo.
Potrebbe venire ad invitarmi, però...
Ma se tu non balli?
Sì beh... ma lui non lo sa'..

Sospirai.
Sei impossibile.. non avevi appena detto che dovevi smetterla?
Lo so.. lo so..

Cercai invano di distrarmi osservando le danze festose.

“Piccola...” voltandosi Guisgard verso Clio “... vieni qui...” ed aiutò la ragazza a raggiungere lo spuntone roccioso, facendola poi sedere dove la luce della Luna era più luminosa.
“Io non ti toglierò gli occhi di dosso” fissando la ragazza il cavaliere “e non permetterò che si avvicini a te più del necessario... tu però non fare nulla di imprudente, chiaro? So che sei abile e coraggiosa e non devi dimostrare nulla a nessuno... non sappiamo con cosa abbiamo a che fare, né se sia davvero un animale, dunque qualsiasi cosa accada tu sii prudente...” i suoi occhi erano in quelli di lei.
E restò così, per qualche altro istante, a fissarla. Ma poi, con un gesto improvviso, la baciò.
Un bacio lungo, caldo, intenso, appassionato.
“Non accadrà nulla di male a nessuno...” sospirò, staccando appena le sue labbra da quelle di lei “... te lo prometto...”
Riaprì gli occhi, la guardò ancora una volta e poi con un salto scese dallo spuntone roccioso e raggiunse gli altri della compagnia, che intanto si erano ben nascosti nella vegetazione, ciascuno al proprio posto
.

Quel bacio. Caldo, intenso, passionale.. vero.
Perché mi emozionavo così tanto quando mi baciava?
Perché sentivo la pelle fremere se solo mi sfiorava?
Non è giusto, Clio..
Parli come se fosse colpa mia..
Non lo è?
Sei davvero una frana come donna!

Poi lo intravidi tornare, e sorrisi.
Aveva in mano dei vestiti, e veniva verso di me.
Magari sta per invitarti.. chissà che vestiti ha scelto...
Oh, andiamo.. perché dovrebbe venire da te? Non fai che trattarlo male..
Non è vero! Io... è difficile..
Lo so..

Sorrisi, seguendolo con lo sguardo.
Karel..
Karel..

In un istante, la mia mente tornò indietro nel tempo, o forse si immerse nei sogni, avevo vissuto davvero quegli istanti?

“Presto sarà l'alba...” fece lui “... e sarà giorno... ma ci sarò anche io domani ad assistere al tuo duello... se cercherai i miei occhi fra la folla, allora li riconoscerai... sta tranquilla, sarò prudente e nessuno potrà vedermi...” la fissò e sorrise “... quanto sei bella, Clio...” sospirò “... perderei la testa non solo per i tuoi occhi azzurri come il cielo, ma per ognuna di quelle tue cicatrici...” rise appena “... sei bella come la pioggia inclemente di questi giorni, che cela forme e colori, lasciando al cuore l'immaginazione per fantasticarci su...” le accarezzò dolcemente i capelli “... si dice che Amore adoperi delle frecce per le sue imprese... ma a te è servita una spada per trafiggermi il cuore...” il suo sorriso svanì ed i suoi occhi penetrarono ancor più in quelli di lei “... voglio sposarti...” mormorò “... si, sposarti... domani sera, lontano da tutti e da tutto... si, domani, dopo quel duello... così capirai quanto io mi fidi di te... di te e della tua abilità... così che tu non possa più dubitare che non ti vorrei diversa da ciò che sei, Clio...” ed un caldo bacio consacrò quelle parole d'amore.

Cosa? Chi.. chi l'aveva nominato?
Temetti ingenuamente che potessero tutti leggermi nel pensiero.
Uno di quei terribili incubi in cui i tutti sanno i tuoi pensieri più segreti.
Di solito usavo una parola poco lusinghiera per definire una donna che pensa a due uomini.
No, non io... mai... a costo di restare sola..
Andiamo Clio, stai esagerando... Non hai permesso nessuno di sfiorarti... su... Sei insopportabile!

Ma era una lotta impari e lo sapevo. Avevo passato molto tempo con Karel senza poterlo sfiorare, senza potermi avvicinare a lui, senza che lui sapesse.
Quanto tempo avevamo avuto per stare insieme, nemmeno una notte?
Ora lui era lontano, immobilizzato ad Afravalone.
Guisgard invece era lì, poteva stringermi, baciarmi, farmi venire i brividi.
Karel era solo un ricordo. Non poteva lottare per me.
L'avrebbe fatto? Non avrei mai potuto avere una risposta.
Anche perché, chi ti dice che Guisgard si interessi a te?
Ma che razza di donna lascia che tutto questo la condizioni?

Alzai lo sguardo, Ma Guisgard non c'era più.
Lo vidi poi tornare da Nestos e allontanarsi.
Mi prese un colpo. Dove stava andando?
Non ebbi il tempo di alzarmi per rincorrerlo, che il borgomastro spiegò che la bestia era ancora viva.
Per poco non sputai il vino.
"Cosa?" urlai, scattando in piedi.
Mi guardai intorno, Guisgard non c'era da nessuna parte.
Nonostante la situazione, mi venne da ridere.
"Dovevi salvarmi dal linciaggio.." mormorai tra me e me.
"Gufi!" urlai, facendo cenno di avvicinarsi.
Andai da Nestos "Dove diavolo è andato?" tuonai.
Scossi la testa. "Ah, dopo... vieni con me, dobbiamo parlare col vescovo..".
Altea parlò, e raccontò la faccenda, sottolineando che non erano stati ingannati.
Grazie, milady...
Raggiunsi il vescovo con Nestos.
"Vostra Grazia.. perdonate.." mi inchinai educatamente, non sapevo che dire.
"Non era nostra intenzione ingannare nessuno.. avete visto la carcassa... aveva la mia ferita, è la bestia che ci ha attaccato.. tuttavia, come vi ha spiegato il nostro medico, qualcuno ha bruciato quella carcassa... nessuno se ne è vantato, dunque credo che sia stato il suo stesso padrone... se aveva a disposizione un'altra bestia, è ancora più logico.. anche se, questa volta è strano.. la bestia che noi abbiamo affrontato non ha mai ucciso di giorno.. Ecco.. solo questo vi chiedo.. non crediate che vi abbiamo ingannato, mandate comunque la carcassa alla scuola di Capomazda.. per il resto, la caccia continuerà dove l'abbiamo interrotta..." mi inchinai di nuovo "I miei omaggi, Vostra Grazia..".
Faticavo a crederci. Era un incubo.
Ma almeno la caccia mi teneva la mente occupata.

Guisgard 27-05-2014 00.46.17

Eilonwy raggiunse la corte del castello, dove trovò Ymma ed i suoi familiari.
Ma insieme a loro vi erano anche quel cavaliere appena giunto ed i suoi chiassosi scudieri.
E nel vedere Eilonwy subito quei palafrenieri cominciarono a motteggiare su di lei, con frasi che di cortese e cavalleresco avevano ben poco.
“Tenete a freno le lingue, bestie.” Disse con rabbia Riccardo.
“Cosa avete detto?” Uno di quegli scudieri. “Come osate offenderci così? Forse pensate che, essendo voi un cavaliere e noi semplici scudieri, vi è consentito di trattarci come servi? Noi siamo in tre e voi solo in uno, dunque attenzione o vi bastoneremo a dovere!”
“In questo castello” prendendo la parola Ymma “non solo l'educazione è richiesta, ma anche il rispetto. Soprattutto verso i miei ospiti.”
“Ha ragione lei, amici miei.” Ridendo sir Alaso. “E' casa sua e dunque dobbiamo rispettare le sue regole...” si avvicinò a lei e ad Eilonwy “... vi chiedo umilmente scusa, mie signore, per ciò che hanno detto i miei scudieri. Abbiate la compiacenza di perdonarli. Non sono abituati alla vita di corte, ma sono bravi ragazzi.” E mostrò un lieve inchino alle due ragazze.

Eilonwy 27-05-2014 01.01.14

Arrossì leggermente quando Sir Riccardo prese le mie parti e fui grata a Lady Ymma per il suo intervento.
Guardai freddamente e con sufficienza Sir Alaso: “Scuse accettate. Per quanto riguarda il Cavaliere Nero ci stiamo pensando io, Sir Riccardo e il fidanzato di Lady Ymma, ossia il valoroso Sir Peruin. Avete fatto molta strada per nulla, Milord!.....E poi, Milady anche se voi vinceste contro il Cavaliere Nero non vi amerà mai. Lady Ymma non è un trofeo ne tanto meno uno oggetto!.....Dico bene, Milady?” affermai con orgoglio e regalità.

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Guisgard 27-05-2014 01.10.36

Il vescovo ascoltò con attenzione ogni parola di Clio.
“Si, credo alla vostra buona fede” disse “e so che non c'era inganno nella vostra impresa. Oltretutto anche i miei funzionari hanno esaminato quella carcassa e dunque non ho motivo di credere in una vostra menzogna. Comunque quel corpo sarà portato a Capomzada.” Fissò poi Nestos. “Ma voi come vi spiegate tutto ciò? Milady” indicando Clio “crede che colui o coloro che si nascondono dietro questa storia” infatti ormai si era affermata la convinzione che qualcuno manovrasse la bestia, visto che oltre Clio anche i suoi uomini avevano visto quella figura che richiamò l'animale durante la notte della trappola “possano avere un altro animale da manovrare. Voi siete d'accordo? A me, specie dopo la vostra descrizione di quella bestia, pare impossibile che possano esistere due animali simili. Uno era già incredibile, figuriamoci due.”
“Vostra Grazia ha ragione” fece Nestos “ma al momento ogni ipotesi è fattibile, così come la sua negazione. Ma come ha appena detto lady Guamarin, noi riprenderemo subito la caccia.”
“Bene.” Annuì il vescovo, per poi congedarli.
"Guisgard è tornato improvvisamente alla locanda, non so perchè..." Nestos a Clio mentre uscivano dal residenza del vescovo.
Ma, appena usciti dal Palazzo Vescovile, subito alcuni facinorosi li circondarono.
A guidarli vi era Gvin.
Presero allora con la forza Nestos e lo portarono verso un albero.
Gli legarono un cappio al collo, minacciando di impiccarlo.
Scoppiò il caos.
Porturos e gli altri uomini di Clio tentarono di intervenire e subito scoppiò un piccolo tumulto.
I cavalieri del duca si lanciarono sui falsi mercenari ed in breve una furiosa rissa si accese.
“Impiccate quell'uomo” gridò Gvin “perchè ha tentato di imbrogliarci! Questi dannati mercenari farebbero di tutto pur di avere la spada!”
La folla, inviperita, era tutta col duca.
Seneca affermava che la folla è una bestia e con le bestie non si ragiona.
E diceva il vero.

Guisgard 27-05-2014 02.16.40

Flees sorrise ad Elisabeth e fissò sua zia uscire nuda dall'acqua e prendere una maschera.
Si avvicinò al giovane nipote e questi chiese che fosse lei a mettergliela sul volto.
E mentre la maga la legava alla sua nuca, il vigoroso nipote cominciò ad accarezzarla tutta, delicatamente.
“Se solo mia madre” disse piano lui “sapesse che ora sono sotto le cure della mia bella zia, si sentirebbe più sollevata...” aggiunse malizioso.
Poi la donna, quasi fuggendo per gioco, ritornò in acqua, restando però in piedi nel mezzo di quella fontana.
E lo chiamò.
Voleva metterlo alla prova.
E Flees non aspettava altro che dimostrare il suo vigore a sua zia.
Entrò anch'egli in acqua e cominciò a lavarla con cura.
Prima inginocchiato ai suoi piedi, poi alzandosi e raccogliendo con le mani l'acqua che faceva scivolare su ogni parte del suo corpo.
Sul capo, sulle spalle, sui seni, sulla schiena, sulle gambe.
Erano nudi e vicinissimi, con i loro corpi che si sfioravano continuamente.
Poi, ad un tratto, dai caldi ed afrodisiaci vapori della vasca, di nuovo prese forma il volto di Isolde.
E vide quella scena, con Elisabeth ed il suo fortunato amante mascherato, entrambi nudi, con lui intento a lavarla con cura, procurandole brividi senza fine.
“Ottimo, sorella...” divertita Isolde che non poteva riconoscere Flees con quella maschera “... vedo che hai un servo tutto per te... e sembra completamente devoto alla tua volontà... i miei complimenti, sorella... ero troppo curiosa di vedere il tuo prescelto...” rise compiaciuta, ignorando del tutto che quello fosse suo figlio Flees.
Ed il giovane cavaliere continuava a far scivolare acqua sul corpo della bella zia.

Guisgard 27-05-2014 02.29.11

A quelle parole di Eilonwy, Ymma chinò il capo.
“Forse non sapete” disse Alaso alla nobile principessa spadaccina “che lady Ymma ha promesso la sua mano a chiunque ucciderà il Cavaliere Nero. Dico bene, milady?”
“Si...” mormorò la ragazza.
“Bene.” Ridendo Alaso. “Dunque mi aspetto che rispettiate la parola, milady.”
“Se ucciderete il Cavaliere Nero” rispose Ymma mestamente “rispetterò quanto detto.”
E tutti gli scudieri di Alaso esultarono, per poi motteggiare così:

“Il Cavaliere Nero è un gran marrano
ed avrà diverse pedate nel deretano!
Sir Alaso, vero cavalier e gran signore,
vincerà si con vero coraggio ed ardore.
Della cavalleria, si sa, è di certo il vanto
e come sfida lancerà al Nero il suo guanto!”

Guisgard 27-05-2014 02.38.49

Guisgard tornò nella locanda e qui subito la figlia del locandiere gli consegnò il ciondolo che Altea aveva dato a lei.
Il cavaliere andò nella sua stanza e osservò con attenzione quell'oggetto, pur non comprendendo fino in fondo il significato di quel gesto.
Poco dopo Altea si presentò nella sua camera.
“La bestia” disse alle prime parole della dama, mentre preparava la sua roba per la partenza “è morta, invece. Forse siete giunta tardi in città, ma quella festa è stata proclamata proprio per celebrare l'evento. Già, proprio una gran bella festa... persino il principe ereditario ne ha lodato l'organizzazione...” scosse il capo con un sorriso sarcastico.
Altea poi continuò a parlare, ma lui la fissò, per poi avvicinarsi.
“Ascoltate...” accarezzandole il viso “... io... io sono onorato di ciò che avete detto, ma...” esitò “... ma io sono già sposato e voi lo sapete... volete forse far scoppiare uno scandalo in città?” Ridendo e facendole l'occhiolino. “E poi voi siete una dama di corte, bella e colta. Meritate un aristocratico e non certo un soldato di ventura come me.” Sorrise e prese il ciondolo che lei aveva affidato alla locandiera per farglielo avere. “E questo vostro dono è molto bello ed io...”
Ma proprio in quel momento arrivò di corsa Astus, palesemente agitato.
“Cosa accade?” Fissandolo Guisgard.
“Presto, vieni...” ansimando per la corsa Astus “... è scoppiato il caos in città... pare che la bestia abbia ucciso ancora...”
“La bestia?” Ripetè incredulo il cavaliere. “Ma com'è possibile?”
“Non lo so...” scuotendo il capo Astus “... ma il peggio è che vogliono linciare Nestos... lo stanno impiccando ad un albero per ordine di Gvin... gli altri stanno cercando di difenderlo, ma hanno contro non solo i cavalieri del duca, ma anche una folla inferocita...”
“Ora devo andare, milady...” Guisgard ad Altea, per poi prendere la spada e seguire Astus verso la piazza.

Eilonwy 27-05-2014 10.33.45

Non potevo credere alle parole di Lady Ymma.
Si lasciava trattare così e aveva promesso di sposare solo colui che avrebbe ucciso il Cavaliere Nero.
E Peruin?
Me ne andai dalla sala tanto era inutile ormai difenderla da quegli zoticoni. Uscì fuori nel giardino a guardare le rose e le ninfee a galleggiare in un laghetto artificiale con dei cigni.
Povero Sir Peruin! Gli avrebbe spezzato il cuore. Ma anche lui perché non la difendeva dagli altri cavalieri?
Sentì dei passi alle mie spalle e sullo specchio d’ acqua vidi Sir Riccardo fissarmi con preoccupazione.
Scossi la testa e dissi: “Ma come può fare questo al suo amato!?!....Perché è così debole?....Perché non si ribella?....Perché ha dato la sua parola?” lanciai un sassolino nel laghetto.
Sentì le forti e virili mani di Riccardo accarezzarmi con tenerezza il vellutato e diafano volto e le opalescenti spalle.
Ebbi un fremito quando mi riempì di baci il lungo e niveo collo.
“Comunque….” affermai con serenità mentre mi plasmava con i suoi baci “….forse ho capito come sconfiggere il Cavaliere Nero!....Non sarà la spada, ma le sue stesse parole dette a Lady Ymma. Forse non è poi così malvagio!.....Dopotutto lui ha fatto tutto ciò perché crede nell’ eternità del Vero Amore. In questo siamo molto simili. Anche io credo in ciò!....E voi….voi credete anche voi nell’ immortalità del Vero Amore o pensate che sia qualcosa di effimero, Milord?”.

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Clio 27-05-2014 11.05.29

Il caos.
Nestos non era un soldato, facile prendersela con chi non può difendersi.
Perché non assalire anche i chierici del vescovo?
Oh, certo, perché sai che non puoi farlo..
Sarebbero bastate poche parole.
Fermi in nome del re..
Non mi ero mai accorta di quanti vantaggi portasse la mia posizione e la mia nascita.
Ecco, l'incognito offre anche la possibilità di non dare mai niente per scontato.
Maledetto Gvin, se sopravviveremo entrambi, sta pur certo che farò di tutto per toglierti terre e titoli.. non meriti il nome che porti...
I ragazzi si battevano, ma la folla era inferocita.
Non c'erano soldati in quella città? C'era il vescovo, dov'era la Guardia Ecclesiastica?
Avrei dovuto essere spaventata, o almeno furiosa.
Invece, sorrisi, un sorriso di sfida, gelido come il ghiaccio dei miei occhi.
Il soldato dentro di me, spinse via la donna e mi sorrise a sua volta.
Così ora la pianti di lagnarti.
Estrassi la spada di Dort, ed iniziai a combattere.
Uno, l'altro, l'altro ancora. Colpi veloci, rapidi, mentre cercavo di avvicinarmi a Nestos, potevano essere cavalieri, contadini non mi importava.
Nessuno tocca uno dei miei uomini!
Tutti i pensieri si annullarono, tutti i problemi erano lontani.
Esisteva solo la mia spada, il mio corpo che si piegava, si distendeva, colpiva, schivava.
"Nestos!" urlai arrivando all'albero, poco distante.
Tutti erano impegnati a combattere.
Cercai di tirarlo giù.
"Aggrappati a me, avanti.." tendendo la mano al medico, senza mai dare le spalle al nemico.
Il palazzo vescovile era vicinissimo, dato che eravamo appena usciti di lì.
Il vescovo non si era accorto di nulla? Ah, perché avrebbe dovuto difendere degli assassini?
Ma Nestos era solo un medico.
"Vieni.." urlai, facendogli da scudo "Il palazzo vescovile.. dovrebbe avere diritto di asilo come la chiesa.." ansimai, continuando a colpire.
"Corri... ti coprirò io.." senza fermarmi.
Maledette, stupide, ignoranti capre belanti... vi meritate la bestia..

Altea 27-05-2014 14.19.59

Vidi addosso a lui il ciondolo creato da Ahmel..quel simbolo di cui ignoravo il significato ma legato all' amore, le parole in arabo e solo scritto "Amore" nella nostra lingua..avrei voluto spiegarglielo lui mi disse di darlo quando ero sicura di provare vero Amore...ma lui era troppo sulla difensiva, mi lasciai solo trasportare da quella carezza sul viso ma poi sostenni il mio sguardo sul suo ed enigmaticamente dissi.."Sposato? Mercenario? Potete mentire a voi stesso ma non a me"..Ho visto nel Sacro Fuoco di Petra, Altea, non è sposato e nemmeno mercenario ma sei una sacerdotessa e devi mantenere il segreto...Astus arrivò dicendo ciò che stava succedendo ed egli, giustamente, corse a vedere ciò che stava succedendo, corsi fuori pure io e vi erano Rodolfo e Destrus e chiesi a loro informazioni, rimasi a bocca aperta quando mi raccontarono di ciò che stava avvenendo nel Palazzo vescovile e poi mi portarono a conoscenza di ciò quel dottore aveva detto sulla belva...

Citazione:

Originalmente inviato da Guisgard (Messaggio 62788)
“Dagli studi condotti su quanto resta di quel corpo” disse il medico “abbiamo grosso modo riprodotto le misure di quell'esemplare... presentava, all'incirca, un'altezza complessiva di poco meno di un metro, un peso sui 90 chilogrammi e una lunghezza di quasi due metri...”
“Questo è più difficile, se non addirittura impossibile a dirsi...” rispose Nestos “... di sicuro non si tratta di un orso e date le smisurate misure neanche di un lupo comune... la parte superiore dello scheletro, all'altezza del garrese, mostra delle formazioni particolari ed inusuali per i mammiferi, mentre invece sono più comuni in certi rettili che vivono presso le isole tropicali a Sud del Catai... inoltre è interessante constatare che le fauci erano capaci di esercitare sulla preda una pressione di oltre mille chilogrammi... insomma si trattava di un predatore formidabile, una vera e propria macchina per uccidere.”

Ebbi un fremito e guardai i miei due cavalieri.."Vi ricordate Wulin, l'uomo venuto dal Catai che faceva da scudiero nella mia famiglia, forse vi è ancora..mi raccontò molto del suo paese...ma da ciò che mi narrate..sembra si..una specie di drago..oddio non voglio dire i draghi esistono..parlava di un grosso rettile..di una isola delle sue parti..il drago di Komodo...la descrizione è uguale...Rodolfo dovete chiedere a mio fratello di far venire altri cavalieri e di far riportare una descrizione dettagliata e di come si uccide quella bestia da Wulin...forse sbaglio..ma abbiamo tentato tutto..proviamo".
Entrai nel Palazzo vescovile, non potevo crederci e urlai.."Ma cosa state facendo...questi uomini..io li ho visti si sono battuti contro la bestia, si sono feriti e quel medico,che volete ora uccidere, ha curato le loro ferite, ci ho parlato io stessa..e penso la bestia da lui ha descritto sia reale..si...e poi" guardai Gvin con odio puntandogli il dito.."Voi, duca Gvin, amate aizzare il popolo..sappiate ho pure visto questo uomo..riempire il bosco di tagliole, per colpa sua il cavallo di un mio soldato si è azzoppato e lo abbiamo dovuto sopprimere e vicino al corpo del ragazzo vi stava una tagliola uguale..con vicino un arto del giovane..forse è rimasto impigliato..e non hanno avuto via di fuga e la belva li ha uccisi...a che scopo quelle tagliole? Ora..gente di Solpacus oltre la belva si deve pure stare attenti ad andare in foresta perchè piena di tagliole..avanti duca Gvin spiegatecelo..non ditemi siete stato cosi sciocco ed avventato da pensare di uccidere cosi la belva mettendo a repentaglio la vita delle persone e dei cavalli e degli animali di cui queste persone vivono" e lo guardai con sfida..Thomas fratello mio...ti troverò..si non ti ho dimenticato..come potrei.

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elisabeth 27-05-2014 14.43.37

Che gioco stupendo era quello.....la mente sembrava sciogliersi ai pensieri più appassionati...legai la maschera al volto di Flees...........ed incominciò ad adorare ogni parte del mio corpo.......entrai in acqua ridendo come una ragazzina....e la sua devozione fù totale.......lasciava che fosse l'acqua a scaldare il mio corpo...." Se tua madre sapesse.......non immagini la sua furia.....vedresti il mondo della magia...mostrarsi......e non nel migliore dei modi......e la guerra durerebbe nei secoli........per noi la morte non esiste.......ma non pensiamoci....rovinare questo momento sarebbe stupido...".......aveva le mani sui miei seni........quando il volto di Isolde riapparve.....era felice...di questa sorella che incominciava ad assomigliarle.....voleva conoscere il prescelto....." Cara sorella........devo confessarti che avevi ragione......i giovani schiavi.....hanno delle capacità straordinarie...giocano col corpo.....in modo lodevole......e il mio schiavo devo dire ha delle capacità straordinarie...........non mi va di fartelo conoscere ora........voglio tenerlo per me.....come un segreto da tenere nello scrigno fino alla fine........sappi comunque...che ha un corpo stupendo..e delle capacità amatorie che non immaginavo.....comunque........visto che sei qui, ti avrei chiamato.....ti ricordi di quell'osso...che avrei dovuto aggiungere in una tomba nel cimitero di Lamein ?......ho una certa difficoltà a rintracciare la tomba.....tu potresti darmi una mano ?......ho bisogno di te...e' una buona azione.....non farà male alla tua anima.......e' così nera che non riuscirà a contaminarti.........parlami ..io ti ascolto.....".........niente fermarono le mani di Flees......la sua bocca...aveva esplorato ogni lembo di me......e io non lo lasciai deluso...........se Isolde avesse parlato..........avrei ottenuto ciò che volevo......ma per ottenere questo......avrei rischiato di perdere molto di più......

Guisgard 27-05-2014 17.16.32

Il caos.
La folla, come una bestia indomabile, si era scatenata, aizzata come una muta di cani da Gvin e dai suoi uomini.
In quella scena era rappresentata la totale negazione del nostro mondo, quello aristocratico ed esclusivo.
Quello in cui gli uomini, pur essendo uguali davanti a Dio per valore, differivano poi ai Suoi occhi per capacità ed ideali.
Aristocratico deriva dal Greco antico e significa migliore.
Uomini migliori, poiché di più avevano ricevuto in dono dal Cielo.
Un dono però che andava messo al servizio di tutti gli altri.
Anche della massa bestiale e ignorante.
Clio ed i suoi compagni in un momento si ritrovarono circondati da quegli esagitati, armati di forconi, zappe, bastoni e torce.
Era una vera e propria caccia all'uomo.
La ragazza però riuscì ad aprirsi un varco tra quella furiosa calca, raggiungendo Nestos e strappandolo così da morte certa.
E con i suoi cercò poi riparo nel palazzo del vescovo.
“Dannati...” disse Vortex respingendo i colpi della folla “... che il diavolo vi porti via tutti...”
“Diamoci una mossa” urlò Dort “o il diavolo porterà via noi...”
“Presto, manca poco all'ingresso del palazzo...” facendo strada Ertosis, subito dietro Clio e Nestos.
“Avanti...” combattendo Porturos “... ci siamo tutti? Non vedo Borel...”
“Sono qui...” rispose questi “... ma non posso correre, uno di questi dannati mi ha ferito ad una coscia... andate avanti voi, io vi raggiungo...”
“Bah...” prendendolo sulle spalle Vortex “... non hai mai avuto la stoffa dell'eroe... sei troppo petulante e filosofo...”
E così riuscirono tutti a raggiungere il Palazzo Vescovile.
Le porte furono chiuse e la folla si ammassò davanti all'ingresso, gridando vendetta.
Il vescovo allora apparve da una delle finestre.
“Vergognatevi!” Gridò. “Profanare così questo palazzo!”
“Sono quei mercenari che lo stanno profanando con la loro presenza, Vostra Grazia!” Urlò Gvin. “Come cani cercano riparo bella vostra dimora! Fate aprire il portone e verremo a prenderli!”
“Nessuno prenderà questi uomini!” Sentenziò il vescovo.
“Sono un duca, la più alta autorità dopo quella del re!” Replicò Gvin. “Esiguo dunque la loro consegna, eccellenza!”
“Vi rammento che il reame di Afravalone e tutti i suoi ducati” disse il vescovo “figurano quali feudi della Chiesa di Roma e come tali il re ed i suoi duchi sono vassalli della Santa Sede!”
Gvin masticò amaro.
“Ora voglio che ognuno ritorni nella propria casa!” Continuò il vescovo. “La bestia è il nostro nemico e non questi uomini!”
“Ci hanno ingannato!” Con rabbia Gvin, sostenuto dalla folla. “Noi rispetteremo il vostro palazzo, eccellenza, ma quando usciranno ci faremo giustizia!”
Ad un tratto giunsero Altea e i due cavalieri che erano con lei.
“Milady...” rivolgendosi a lei Gvin “... io ed i miei uomini abbiamo riempito la foresta di tagliole proprio per catturare la bestia! Non è colpa nostra se gli sciocchi vi si avventurano e poi finiscono dentro quelle trappole! La foresta non è un luogo per gite! Ora più che mai! E vi rammento che vostro fratello è sparito proprio a causa vostra, che siete fuggita in quel luogo senza una ragione!”
In quel momento uno dei presenti trovò in una grossa botte Mime.
Il rigattiere si era nascosto lì per scampare alla furia della folla.
Allora lo presero e lo portarono all'albero dove poco prima stava per essere impiccato Nestos.
Gli misero il cappio al collo e poi lo lasciarono penzolare come un volgare criminale.
Ma tra le loro risate si udì un sibilo e poi la corda al collo di Mime si spezzò, facendolo ruzzolare a terra.
“Grazie mio Dio...” ansimando il rigattiere “... ancora un momento e addio al mio osso del collo...”
Tutti allora si voltarono stupiti e videro Guisgard con ancora il suo arco in mano.
“Gvin...” gridò il cavaliere “... assali i miei uomini in mia assenza! Ora te la vedrai con me, se avrai il coraggio di batterti da uomo a uomo!”
“Un duca contro un volgare assassino?” Con disprezzo Gvin. “Ti farò infilzare invece dai miei uomini! Voi mercenari ci avete ingannato col solo scopo di avere la spada! Il corpo che avete portato in città non apparteneva alla bestia, poiché essa ha colpito ancora stanotte!”
Ma in quel momento uno dei funzionari vescovili arrivò in piazza agitato.
“La carcassa...” fuori di sé “... è sparita...”
“Come sarebbe a dire?” Fissandolo Gvin.
“Non c'è più...” scuotendo il capo l'uomo “... è... svanita nel nulla...”
Tutti restarono increduli.
“E' risorta!” All'improvviso una voce. “La bestia è risorta e stanotte ha colpito ancora!” Era la sacerdotessa pagana incontrata in precedenza a Solpacus. “E' immortale e punirà i colpevoli!”
La folla cominciò così a calmarsi, nonostante la paura ora prendesse in essa il posto della rabbia.
Ci fu un nuovo appello del vescovo e finalmente la situazione si calmò definitivamente, con ognuno diretto a casa propria.
Guisgard e Astus allora corsero a soccherrere Mime.
"Tutto bene, amico mio?" Gli chiese il cavaliere.
"Si, messere..." tossendo il rigattiere "... che Dio vi benedica... e benedica la vostra mira..."

Guisgard 27-05-2014 17.24.50

“Beh...” disse Riccardo ad Eilonwy “... io credo che lady Ymma faccia tutto questo proprio per amore di sir Peruin. Infatti lui vorrebbe sfidare il Cavaliere Nero, ma lei gli ha fatto giurare di non farlo proprio perchè teme di perderlo. E tuttavia vuole che la sua casa sia liberata da questo incanto. Perciò ha promesso la sua mano a colui che vincerà il Nero.” Fissò il cielo blu attraversato da grandi nuvole bianche. “Se io credo all'Amore Vero? Non so...” mormorò lui “... credo che, come per tutte le Cose Sacre, occorra avere fede e dunque credere in qualcuno con tutto se stessi... una cosa mi ha sempre colpito e che trovo profondamente ingiusta... perchè l'Amore Vero non spetta a tutti? Perchè mai è soltanto per pochi eletti?”
“Perchè” all'improvviso una voce proveniente dall'altra parte del cancello d'ottone, quello che chiudeva il giardino e non permetteva di accedervi “l'Amore Vero è un privilegio e come tale non spetta a tutti.” Era la misteriosa fanciulla dagli occhi celesti, che Eilonwy e Riccardo avevano visto la sera precedente.

Eilonwy 27-05-2014 17.40.14

Raggiunsi la bella e misteriosa donna della sera precedente: “Milady!?!....Oh che gioia rivedervi!....Sentite mi spiace di aver detto quelle cose ieri sera al Cavaliere Nero. Non lo dico perché all’ alba mi ha punito, ma perché ho capito che siamo molto simili. Non credo neanche che sia tanto malvagio come tutti dicono poiché un vero Cavaliere Nero non crederebbe nella durevolezza del Vero Amore….anzi non crederebbe che l’ Amore esista davvero!...Ditegli che mi dispiace e che se l’ ho sfidato è perché ritengo ingiusto che per degli sciocchi ci debbano rimettere coloro che ci credono davvero come Lady Ymma e Sir Peruin. Prendete è….è solo una lettera per lui!” e detto questo gli porsi una lettera dove mi scusavo.

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(LETTERA PER IL CAVALIERE NERO)

Guisgard 27-05-2014 17.42.10

Continuò, davanti ad Isolde che li fissava, quella sensuale danza tra Elisabeth ed il suo giovane schiavo mascherato.
Faceva caldo, molto caldo, tra quei fumi che sembravano capaci di mandare in estasi la zia ed il suo energico nipote.
Isolde aveva parlato, ma Flees, indifferente a lei, continuava invece ad occuparsi del corpo di Elisabeth.
Come se non esistesse niente altro al mondo.
Poi tornò a sedersi in quella fontana, di nuovo ai piedi di sua zia.
Prese allora una ciotola d'oro con sali ed essenze, vi fece colare dentro dell'acqua, per poi scogliere il tutto.
Cominciò così ad insaponare ogni parte del corpo della maga, sempre in assoluto silenzio, come se gli ordini e i desideri di quella sua padrona fossero il suo solo scopo.
“I miei complimenti, sorella...” disse Isolde, anch'ella eccitata davanti a quella scena “... più che uno schiavo sembra tu abbia trovato un vero e proprio devoto... come se fossi la sua dea...” rise appena “... e sia, ti aiuterò nella tua impresa...” soffiò tra i fumi della vasca e altre immagini si formarono.
Apparve così il cimitero che avevano visitato ed una gran quantità di loculi abbandonati.
“Sappi” continuò Isolde “che il braccio destro del Guastaldo ti ha mentito... egli è responsabile della violazione della tomba che stai cercando...” aggiunse la strega.
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