Camelot, la patria della cavalleria

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Guisgard 09-03-2017 03.59.38

“Si, il suo vassoio è a parte.” Disse uno dei cuochi ad Altea. “Il direttore non vuole che abbia qualcosa in comune con gli altri detenuti.”
Nessuno si era accorto del trucco di magia fatto da lei e dal Vangelo ben nascosto nel tovagliolo. “Ha ordini ora, signora?” Chiese un altro di quelli alla segretaria.

Guisgard 09-03-2017 04.06.26

Il misterioso uomo mascherato non disse nulla a Gaynor.
Poi scosse il capo.
“Chi io sia non ha importanza adesso...” disse infine “... c'è qualcosa di molto più importante a cui pensare...” avvicinandosi al letto “... non bacia così frequentemente?” Fissandola con i suoi occhi azzurri. “Chissà...” vicinissimo a lei “... loro sono ovunque... ci osservano e ci parlano continuamente... non smettono mai di farlo... viviamo come cavie da laboratorio, come maiali che ingrassano per essere poi uccisi, come agnelli condotti al macello... le diranno molte bugie e lei finirà per crederci... io posso solo salvarla... altro, adesso, non è in mio potere fare...” lei vide quell'azzurro avvicinarsi ancora, ormai poteva quasi toccarlo.
Allora lui allungò la mano che raggiunse le lenzuola che l'avvolgevano.
Le strinse e poi le tirò giù, quasi senza che Gaynor se ne accorgesse.
Restò così nuda davanti a lui, davanti a quell'azzurro.
Le dita di lui allora si spostarono verso il seno nudo di lei.
Afferrarono la collanina che la ragazza aveva al collo e la strappò, aprendola in due.
“C'era un microchip...” mormorò “... nascosto dentro... per questo potevano rintracciarla e farle telefonate, mandarle biglietti...” gli occhi azzurri di lui scivolarono poi sui seni e sul corpo nudo di lei.
E Gaynor sentì quello sguardo su tutto il suo corpo.

Altea 09-03-2017 07.27.21

Rimasi perplessa a quella risposta ma senza dare impressione di stupore nel volto..quindi l'uomo dei libri o mister X non era lo stesso sotto le scale.."Devo controllare anche quello del detenuto tenuto a parte" freddamente, in modo che i miei dubbi fossero fondati perché entrambi erano misteriosi e non potevo sbagliare.."O dirò al direttore di una insoburdonazione da parte vostra. È ammalato che se ne sta solo?" sorridendo al più giovane cuoco.
Nel frattempo presi una bottiglia di vino rosso e la stappai.

Nyoko 09-03-2017 10.20.04

Continuammo la nostra strada fin quando, Pavel frenó di colpo. "Che succede?" dissi preoccupata. Il cuore iniziò a battermi forte, sentivo i ricordi riaffiorare nella mia mente, facendo salire in me una forte paura. "Pavel, andiamo via di qui" dissi con voce tremante sapendo che qualcosa non andava. "è crollato un tronco?" dissi alle sue parole. Ero ancora tremante e di certo, la scelta di cambiare strada, non mi allettava. "Va... Va bene..." dissi timorosa ma fidandomi di lui. Dentro di me, iniziai a pregare affinché non accadesse nulla, soprattutto a Pavel, che non c'entrava niente in quella storia.

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Lady Gwen 09-03-2017 14.29.30

Avvicinò la moto al muro per fermarla; ad un certo punto, mentre stavo per scendere, sentii che mi sollevava.
Quel gesto, di una tenerezza disarmante, mi spiazzò ed io cinsi il suo collo con le braccia, come trovando in lui l'unica mia fonte di sicurezza, di protezione, l'unica rimasta.
Poi, come aveva detto, si diresse in camera mia e mi adagiò sul letto.
Accarezzai il suo viso al suo bacio leggero, quasi premuroso, poi di slancio lo abbracciai, facendomi cullare dal battito del suo cuore, dal suo respiro, dal calore del suo corpo, affondando il volto nella sua camicia.
"Resta, ti prego... Non lasciarmi sola, stanotte..."

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Clio 09-03-2017 14.36.06

Quel bacio così dolce, così tenero, che da una parte contrastava con la foga appassionata che ci aveva sconvolto, e dall'altra la sublimava, rendendola ancora speciale.
Le sue labbra mi apparivano ancora più dolci, nel sentire il suo respiro irregolare, e i suoi occhi ancora più belli se vi leggevo l'appagamento tanto sognato.
Quando si spostò, e allungò una mano perchè potessi raggiungerlo, mi fiondai tra le sue braccia, accoccolandomi contro di lui, con la testa sulla sua spalla.
Mi sembrava di non aver mai provato tanta pace in vita mia.
Lo baciai piano, sulla spalla, e poi, dolcemente, vinta da quella passione incontrollata che ci aveva avvolto, mi abbandonai, e mi addormentai.

La guerra imperava ormai da anni, l'universo era sull'orlo del baratro, vinto dal potere di Cormonios, che voleva assoggettare tutti i pianeti della galassia.
Il concilio dei Sette si era riunito, e si vociferava a gran voce.
Ogni leader galattico voleva dire la sua su Supernova: chi la considerava un abominio, una terribile disgrazia, chi sottolineava il fatto che non avessimo altra scelta e che quell'arma era per noi l'ultima speranza.
Io ascoltavo in silenzio, dal mio alto scranno dorato.
Ascoltavo e immagazzinavo le idee di tutti.
Loro mi guardavano, ma quasi non mi vedevano, abituati com'erano alla mia presenza eterna e inamovibile.
Alla fine i Sette votarono, e la Supernova venne messa in funzione.
Ma chi.. chi avrebbe avuto l'onere di scagliare quella formidabile arma verso Cormonios?
Uno chiedeva all'altro, l'altro all'altro ancora.
Nessuno voleva questa responsabilità.
Temevano ritorsioni, vendette, temevano per la propria anima.
Sciocchi e patetici mortali.
Quando mi alzai dallo scranno, tutto intorno a me si ammutolì.
Ogni capo galattico restava in religioso silenzio davanti alla Regina delle Muse, Comandante dell'esercito interstellare, (etcetera, etcetera).
Tutti loro mi avevano visto restare immutabile nei secoli, avevano sentito le storie raccontate dai nonni, dai bisnonni, dai pronipoti.
In pochi però potevano dire di aver sentito la mia voce.
"Il comando dell'esercito interstellare è affidato a me.." tuonai, nel silenzio generale "Andrò io..." porgendo la mano all'inventore di Supernova, che me la porse.
Non avevo mai visto, in millenni, una tale potenza, una tale arma carica di energia stellare.
Ricordavo quel momento, quello in cui Cormonios era davanti a me.
Eravamo soltanto io, la Supernova, Cormonios, e l'universo sterminato.
Ma poi...
Rimanemmo soltanto io, la Supernova, e la Morte.
Mentre guardavo il pianeta morire, però, mi accorsi che c'era qualcosa di diverso.
Quello che stava implodendo, consumato dall'energia della Supernova non era Cormonios.. ma la Terra.
La Terra.. un pianeta insignificante.
La Terra.. il pianeta di Icarius.
La Terra.. l'unico posto al mondo di cui mi importasse in quel momento.
Una sola creatura poteva decidere le sorti del suo pianeta, dopotutto.
Quanto era grande il potere dell'Amore.


Mi svegliai di soprassalto, ancora turbata da quell'incubo.
Lo sguardo spalancato, il respiro affannato, il cuore che batteva all'impazzata.
Tutto quello sparì, nel vedere Icarius accanto a me.
Era lì, era reale, restai a guardarlo incantata per un lungo istante.
Quasi senza accorgermene, iniziai ad accarezzarlo piano, dolcemente.
"Quanto sei bello.." sussurrai.
E più lo guardavo, più lo accarezzavo, più il mio cuore brillava e pulsava di un'intensa e pura felicità.
I miei occhi si accesero, vispi e maliziosi.
Allora mi alzai, e scivolai sopra di lui, delicatamente, restando per un momento seduta a guardarlo, così tranquillo e sereno.
Era sempre più bello.
Avrei potuto guardarlo all'infinito, nutrirmi di quell'immagine e non aver bisogno di nient'altro al mondo.
Allora sorrisi, un sorriso felice e innamorato, e mi chinai su di lui, iniziando a baciarlo piano.
Baci dolci, teneri e delicati, sul suo corpo sudato e perfetto, infiniti attimi di devozione e amore.
Nascosti tra quelli, come buttati lì per caso, alcuni baci languidi e appassionati, dove alle labbra si aggiungeva la lingua impertinente e vogliosa, e allora il mio sguardo incrociava il suo, uno sguardo malizioso, lo sguardo di qualcuno che sa di giocare col fuoco.

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Lady Gaynor 09-03-2017 16.31.53

"Loro? Loro chi?" Risposi quasi urlando, innervosita da tutto quel mistero. "Di chi parla e di quali bugie? Ma soprattutto, salvarmi da cosa? Ma non capisce lei che le sue parole per me sono arabo? Se avesse la decenza di spiegarmi, magari potrei sapere in quale pasticcio sono andata ad infilarmi..."
Per tutta risposta, l'uomo dagli occhi azzurri mi tolse il lenzuolo di dosso e mi strappò la catenina dal collo, dicendo che conteneva un microchip per rintracciarmi. Il suo sguardo mi percorreva tutta e, sentendomi estremamente a disagio, ripresi il lenzuolo e me lo rimisi addosso.
"Un microchip? E chi ha potuto metterlo? La catenina è sempre al mio collo e nessun estraneo mi si è avvicinato abbastanza... nessuno, eccetto Guisgard..."

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Guisgard 09-03-2017 17.19.09

Lui guardò Gwen con i suoi occhi neri attraverso la maschera e sorrise teneramente.
“Tranquilla...” disse “... resterò qui... ora riposa... sei stanca ed anche turbata... al tuo risveglio mi troverai qui...” accarezzandole dolcemente il viso.

Guisgard 09-03-2017 17.25.25

“Si, dobbiamo cercare una strada alternativa...” disse Pavel a Nyoko “... di qui non si passa... dannazione!”Tirando un calcio contro il tronco.
Risalì sul furgoncino e tornò indietro, cercando una strada alternativa.
Percorsero un paio di miglia e lui notò una stradina seminascosta dalla vegetazione.
“Lì a sinistra sembra esserci una stradina...” mormorò Pavel “... proviamo a vedere dove ci porta...”
E lasciando la strada principale, ormai impraticabile, si addentrarono nel cuore più selvaggio e misterioso della sconfinata brughiera.

Lady Gwen 09-03-2017 17.25.42

Mi sorrise e mi accarezzò il viso, promettendomi che sarebbe rimasto con me.
Annuii e mi rifugiai fra le sue braccia, mentre chiudevo gli occhi e tentavo di chiudere fuori anche quello che era successo quella notte.
Quell'incontro, quella donna, tutto quello ora era fuori, lontano, lontano da noi e dal nostro piccolo angolo insieme.
Già, perché ora combattevamo insieme: non ero più io contro di lui, che mi aveva rapita, eravamo noi contro gli altri.
Insieme.

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Nyoko 09-03-2017 17.28.34

Avevo paura. Stava succedendo tutto come la prima volta con Marios. "Facciamo attenzione, però..." dissi turbata cercando di reggermi per il troppo tremolio. "Non voglio che riaccada..." dissi come un sibilo. "Di solito non mi spaventa l'ignoto o il tetro... Ma dopo quello che mi è successo..." dissi girando la testa un po' ovunque. E nel frattempo, Pavel aveva imboccato il vicolo indicato.

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Guisgard 09-03-2017 17.28.36

“Miss...” disse il giovane cuoco ad Altea “... non ci sono due detenuti tenuti in isolamento perenne... si tratta di uno soltanto, quello cioè a cui il direttore ha impedito di poter leggere libri...”

Altea 09-03-2017 17.32.29

Centro...quindi erano la stessa persona..addirittura l' isolamento perenne.."Bene..grazie ragazzo" sorridendogli "E chi serve il rancio..i soldati immagino. Sapete, nemmeno a me è concesso superare quelle scale, un pò temo..è così terribile questo uomo?" guardando loro..magari qualcuno sapeva di lui altrimenti scattava l' altro piano.

Guisgard 09-03-2017 17.40.39

Il calore del corpo di Clio su di lui, il sapore delle sue labbra languide e quello ardente della sua lingua destarono, come per incanto, Icarius dal suo riposo.
Aprì gli occhi e l'azzurro del loro mare si fuse con quello chiaro dello sguardo di lei, malizioso ed impertinente.
Poi guardò il corallo delle sue labbra che lo deliziavano con quei baci.
“Che bel risveglio...” disse lui sorridendo “... ho fatto qualcosa di speciale per meritare tanta generosità da sua altezza?” Godendosi quelle belle e sensuali sensazioni.

Clio 09-03-2017 17.53.32

Vedere i suoi occhi aprirsi piano piano, era un miracolo prezioso e unico.
"Buongiorno Amore..." chinandomi su di lui per sfiorare il suo viso col mio.
Poi lo baciai piano, su quelle labbra così belle e morbide.
Sorrisi, dolcemente a quelle parole del mio splendido Amore.
"L'hai resa la donna più fortunata del mondo..." dolcemente "E non riesce a starti lontano.." divertita, per poi tornare a baciarlo dappertutto, cercando di tanto in tanto il suo sguardo col mio.

Guisgard 09-03-2017 18.02.27

Gli occhi azzurri dell'uomo mascherato restarono su Gaynor per tutto il tempo che occorse a lei per riprendere le lenzuola e ricoprirsi.
“Immagino...” disse lui “... non pretendo lei mi creda... tuttavia voglio sia più prudente da oggi in poi... quel microchip non può essere finito per caso nella sua catenina... comunque lei non si è cacciata in nessun pasticcio... ci siamo tutti dentro, sia chi conosce la verità, che chi, come lei, la ignora e la crede assurda...”
Allora si avvicinò ancora a Gaynor, così tanto che lei restò quasi ipnotizzata dall'infinito azzurro di quel mare racchiuso negli occhi misteriosi di lui.
Un attimo dopo sentì le labbra del misterioso uomo sulle sue.
Un bacio intenso, penetrante, profondo, che sembrò arrivare fino al suo cuore.
Cuore che batteva all'impazzato.
E solo il battito infinito del suo cuore sembrava scandire quell'attimo infinito.

Un istante dopo un grosso applauso destò Gaynor.
Le luci si riaccesero in sala, col pubblico in visibilio per quella prima scena del film.
Gaynor era sempre al suo tavolo, con Curtis, Laiwa e naturalmente anche Guisgard, che la fissava.
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Guisgard 09-03-2017 18.34.51

Pavel sentò Nyoko farfugliare.
“Ehi...” disse “... tutto bene? Ti vedo scossa? Tranquilla, troveremo una strada, vedrai.”
Ad un tratto in lontananza videro una luce.
“Ecco, visto?” Pavel. “Seguiamo quella luce.
Allora apparve davanti a loro un castello.
Un maniero che Nyoko aveva già visto.
Era quello del barone.

Guisgard 09-03-2017 18.38.12

Gwen , rassicurata dalla vicinanza di lui si addormentò...

Si svegliò di colpo e lui non c'era più.
Era però giorno e dalle tendine filtrava la luce del Sole.
Gwen si alzò stiracchiandosi, ma poi si accorse che la stanza era diversa.
Più grande e bella.
Avvertì una sorta di panico irrazionale.
Di profonda incertezza.
Ad un tratto sentì qualcosa, come una strana sensazione di non essere sola.
“Ciao, Gwen...” disse una voce.
La ragazza si voltò di scatto e vide quel volto.
Il volto del conte.
“Non sei più ospite al suo castello...” fissando i suoi occhi “... ma nel mio...” con un sorriso ambiguo.

Gwen si svegliò di scatto.
Era stato un sogno.
Lui era accanto a lei addormentato, tuttavia il ricordo di quel sogno, del volto del conte, non riusciva ad abbandonarla.
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Guisgard 09-03-2017 18.39.23

“Neanche noi sappiamo molto di lui, miss...” disse uno dei cuochi ad Altea “... si dice, tra i secondini e gli altri detenuti, che sia pericoloso... al punto che deve restare in isolamento perenne... forse è già impazzito per questo... inoltre è anche vietato parlargli... nessuno deve dargli confidenza... ordini del direttore...”

Guisgard 09-03-2017 18.40.49

“Ehi...” disse Icarius divertito da quel risveglio regalatogli da Clio “... non è ancora giorno e già la sveglia è così bella?” Sorridendo. “Uhhh...” godendosi i languidi baci della regina galattica “... così viene voglia di addormentarsi ancora e godersi un altro risveglio così...” mentre i boccoli chiari di lei gli accarezzavano la pelle.

Nyoko 09-03-2017 18.43.56

Non risposi, ero troppo preoccupata all'idea di ritrovarmi in quel posto. Sentì poi le sue parole, ad ogni sillaba aumentava la mia ansia. Poi si fermò "dove siamo?" dissi io preoccupata e cieca...

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Altea 09-03-2017 18.45.56

Ascoltai il cuoco sempre fingendo.."Addirittura...pericoloso e pazzo..certo essere in una cella in isolamento può rendere pazzo una persona...nemmeno parlargli e dargli cofidenza. Si, il direttore mi ha detto nessuno si deve avvicinare...bene...io vi lascio, a domani mattina per le colazioni..mi porto questa bottiglia di vino pregiato, glielo avevo chiesto al direttore".
E salutandoli sorrisi loro ma non troppo.
Andai nella mia stanza e rovistai nella borsetta e finalmente la trovai e risi tra me e me...era il sonnifero che usavo quando dovevo mettere ko Raimonde quando tentava un approccio..funzionava sempre e avrebbe funzionato sul direttore..e poi forse una via libera l' avrei avuta.
Misi il sonnifero dentro la bottiglia e la chiusi bene e presi i due calici e bussai alla sua porta entrando senza problemi.."Direttore..sono Altea...ho fatto tutto...ho portato del vino per rilassarci di questa giornata pesante di lavoro".

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Lady Gwen 09-03-2017 18.54.34

Mi addormentai, aspettando solo di svegliarmi per ritrovarlo accanto a me.
Improvvisamente, però, mi svegliai e vidi che non c'era.
Mi sentii sprofondare.
Possibile che non riuscisse ad essere di parola almeno una volta?
Poi però mi accorsi che non ero in camera mia.
Ero in un'altra stanza.
Poteva essere la sua, dopotutto quando ci ero entrata era buio, quindi poteva esserlo; tuttavia mi sembrava strano che permettesse alla luce del Sole di entrare.
Speravo che si fosse veramente ricreduto e che fosse riuscito a superare l'ostacolo delle cicatrici.
Però avevo una sensazione strana, mi sentivo inquieta.
All'improvviso, una voce.
Mi voltai di scatto e la vidi, quella donna.
Il sangue si gelò nelle vene, quando disse che ero nel suo palazzo.
Lì, mi svegliai, spaventata e con quell'immagine ambigua e terrificante della donna che non mi abbandonava.
Con grande sollievo capii che era stato tutto un sogno, ero ancora nella mia camera e lui dormiva accanto a me, tranquillo.
Era stato un sogno orribile, la sensazione di smarrimento e poi di terrore ancora non mi abbandonavano, tuttavia tornai a stendermi sul suo petto, tentando di calmarmi e guardando lui dormire, mentre accarezzavo dolcemente il suo viso e poi mi allungavo verso di lui per baciarlo, troppo impaziente per aspettare che si svegliasse.


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Lady Gaynor 09-03-2017 23.07.21

No, non poteva essere... il cuore batteva così forte che temevo potesse scoppiare da un momento all'altro. Ero come andata in trance, mi ero talmente immedesimata nel film da aver creduto di viverlo sul serio.
Stavo uscendo di senno, come chi scopre di essere al primo stadio della pazzia. Mi guardai intorno e vidi volti entusiasti e ridenti, mentre le voci si mescolavano agli applausi. Solo una persona era rimasta seria e mi guardava... si trattava di Guisgard, i cui occhi azzurri mi fissavano enigmatici come l'uomo del film, l'uomo che alla fine della scena mi aveva baciata appassionatamente. O meglio, aveva baciato l'attrice, ed io mi ero sostituita a lei nella mia mente malata. Si, quella era l'unica spiegazione... stavo perdendo il senno...

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Guisgard 10-03-2017 00.06.30

“C'è un castello...” disse Pavel a Nyoko “... la luce proveniva proprio da una delle sue torri... forse è il caso di raggiungerlo e chiedere indicazioni a chi vi abita...”

Nyoko 10-03-2017 00.08.32

"No!" urlai quasi gettandomi su di lui. "è il castello dove sono rimasta cieca. Ti prego andiamo via di qui... Troveremo un'altra strada" cercando il suo viso con le lacrime che mi pungevano gli occhi.

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Clio 10-03-2017 00.11.12

Risi con lui, spensierata, mentre continuavo a baciarlo dolcemente.
Finchè poi non crollai su di lui, scivolando al suo fianco, senza però mai lasciarlo.
"Lo sai che siamo proprio egoisti?" ridendo, mentre mi accoccolavo contro di lui "Abbiamo il mondo intero da salvare e ce ne stiamo qui tutti soli..." divertita, mentre cercavo le sue labbra con le mie.
"Che bella idea!" risi, dolcemente, prima di baciarlo piano.

Guisgard 10-03-2017 00.11.39

Gwen si strinse a lui, baciandolo, serena e felice di essere lì con quell'uomo, lontana da quell'incubo.
Poi, ad un tratto, lui si svegliò, trovandola sul suo petto.
“Ehi, ciao...” disse lui sorridendole “... non è ancora l'alba...” guardando la finestra “... già sveglia? Come mai?”

Guisgard 10-03-2017 00.16.38

Icarius rise, mentre Clio continuava a cercare le sue labbra ed a baciarlo.
“Si...” disse assaporando la bocca di lei “... dovremo andare, sai? Tra carabinieri e tutto il resto, forse ce la stiamo prendendo un po' comoda, no?” Con la regina che su di lui continuava a provocarlo.

Lady Gwen 10-03-2017 00.18.30

Finalmente si svegliò e gli sorrisi.
Poi in realtà mi mortificai quando disse che non era ancora l'alba.
Ormai giorno e notte si confondevano, essendo quella casa costantemente al buio.
"Scusami, non volevo svegliarti..." mormorai, dispiaciuta "Ho fatto un brutto sogno..." accucciandomi su di lui.

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Guisgard 10-03-2017 00.20.23

“Ehi...” disse stupito Pavel “... come fai a dirlo? Come fai ad esserne certa? Tu non puoi vedere questo castello... e poi nella brughiera ce ne sono parecchi, sai?” Fissando Nyoko.

Clio 10-03-2017 00.21.09

Sbuffai, dolcemente, a quelle parole di Icarius.
Aveva ragione, sapevo benissimo che aveva ragione, eppure avrei voluto fermare il tempo e restarmene lì a coccolarlo per tutta l'eternità.
"Sì.." sospirai "Dovremmo andare..." mentre mi chinavo su di lui ancora, baciando dolcemente il suo collo.
"Eh.." sospirai di nuovo, senza smettere di baciarlo "Dovremmo alzarci.." sbuffai.
Era davvero terribile, ma sapevo che non avremmo risolto niente standocene lì, allora, con uno sforzo immane, scivolai alla destra di Icarius, senza toccarlo.
"Eh..." un terzo sospiro "Dobbiamo capire che cosa volevano da te..." pensierosa "Che cosa vogliono, perchè dubito che abbiano smesso di cercarti..".

Nyoko 10-03-2017 00.23.41

"Non lo so..." dissi col fiato corto... "Ho solo paura... Non voglio che sparisca anche tu..." dissi mordendomi leggermente le labbra. "Non so se è lo stesso castello, so che io ed il mio accompagnatore lo avevamo trovato dopo aver percorso un sentiero desolato..." stiengendomi le spalle in un abbraccio.

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Guisgard 10-03-2017 00.26.04

Lui sorrise.
Poi quelle parole di Gwen.
“Un brutto sogno...” disse guardandola “... che sogno? Ti va di raccontarmelo?”

Guisgard 10-03-2017 00.30.29

Clio scivolò via da lui, che cercò per un istante tuttavia di fermarla, per poi desistere.
Il fuoco del camino stava per spegnersi, ma fuori era ancora buio.
“Mi credono un assassino i carabinieri...” disse Icarius “... non so come siano arrivati a questa assurdità, ma io non intendo tornare in cella...” seccato, per poi guardare la brace nel focolare.

Lady Gwen 10-03-2017 00.30.44

Lo guardai per qualche secondo, poi abbassai lo sguardo, muovendo casualmente il dito sul petto di lui, in silenzio.
Dopo alcuni minuti buoni sempre in silenzio, mi decisi a raccontarglielo, nel tentativo di non farmi travolgere da quelle orribili sensazioni.
Sapevo che non avrebbe mai permesso che mi accadesse qualcosa, ma la paura mi attanagliava ugualmente.

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Clio 10-03-2017 00.34.14

Staccarmi da lui fu davvero difficile, ma dovevamo pensare a risolvere quella situazione.
Così pensai, attentamente, a quanto era successo.
"Sì, ti credono un assassino..." sospirai "Per via del tuo costume... forse potremmo partire da quello.." guardandolo "Ricordi dove l'hai acquistato? Effettivamente è strano che un costume abbia delle frecce in titanio, no? Magari c'è stato qualche errore o che so io.." azzardai.

Guisgard 10-03-2017 00.34.32

“Ti hodetto...” disse Pavel prendendo la mano di Nyoko “... ci sono molti castelli nella brughiera... e poi sei con me, ti proteggerò io... tranquilla... dimmi piuttosto... chi era il padrone di quel maniero?”

Nyoko 10-03-2017 00.36.11

"Un barone..." dissi tremando al calore di quelle mani sulle mie. "Ma c'era anche un altro uomo... Era chiuso in una stanza, legato ad una catena..." dissi portando il viso verso il suo.

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Guisgard 10-03-2017 00.41.14

Gwen raccontò quel sogno e lui ascoltò ogni sua parola con molta attenzione.
“Immagino quell'incontro ti abbia turbata...” disse infine lui “... cerca di non pensarci, era solo un sogno... un brutto sogno... su, è ancora buio... cerca di riposare un altro po'... tra non molto albeggerà...” accarezzandole i rossi capelli.


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