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Era un'alcova di sfrenato ed incestuoso piacere.
I due ragazzi, armati delle loro virilità, tenevano in mezzo Destresya che con abilità e sfrontatezza si dimenava con invidiabile generosità per i suoi nipotini. Con la bocca dava sfogo all'eccitazione di Icarius e col piede a quella di Yanosh, che a quel contatto aumentò ancor di più il vigore con cui assaporava il suo bellissimo sesso biondo. Il ragazzo spingeva e strofinava il viso contro di lei,facendole sentire ogni centimetro delle sue labbra e della sua lingua, al punto che la zia fu sul punto più volte di gridare. Icarius invece non riusciva a fare altro che gemere, ansimare, sussultare, stringendo i pugni e portando la testa all'indietro tanto era forte il godimento. Ma con movimenti involontari di tanto in tanto tornava a guardare il corpo proibito della sua bellissima zia e ad un tratto si accorse di qualcosa. Di quella rosa rossa tatuata sulla sua schiena che lui aveva già visto e che ben aveva impressa nella mente e nelle sue insane fantasie. In un attimo perse l'ultimo alito di ragione e di controllo. “Zia... la rosa...” disse ansimando, ma l'emozione fu così forte, profonda e travolgente che un attimo dopo si ritrovò a gemere ancor più forte e ad esplodere completamente, liberandosi di tutto il desiderio e l'eccitazione accumulata da ore. |
Annuii entusiasta e lo portammo da Reddas.
Ma proprio Reddas in quel momento ci sfrecciò davanti con un uomo che non capii chi fosse. Si diressero di gran carriera verso Luis e la sua voce era ormai ridotta a poco più di un sussurro. Oh cielo... Sentii solo qualche altra parola, poi più nulla da parte di Luis. Ma lui... Ma... No! Mi strinsi ad Elv con le lacrime agli occhi, traumatizzata, angosciata e stravolta da quanto si era verificato in queste ultime ore e tutto per colpa di quel maledetto e della sua notizia! Ora si sarebbe sicuramente sentito soddisfatto! Non riuscivo a credere che la gente potesse essere così cattiva e crudele verso i propri simili, con che coraggio, poi? Come potevano farlo? |
La festa continuava.
C'era chi suonava, chi cantava, persino alcune giostre ambulanti avevano piantato le loro attrazioni davanti alla montagna. Ad un tratto Reddas uscì dalla grotta. Si arrampicò su una gru e raggiunse il caposquadra. “Fermate tutto...” disse a lui ed ai suoi “... fermate tutto! Tutto!” Gridò. La trivellatrice si arrestò all'istante. Il giornalista allora prese un microfono e guardò tutti quelli che erano nel campo. “Smettete!” Urlò. “Smettete!” Il chiasso pian piano cessò. “Luis è morto... un quarto d'ora fa! E' morto con la trivellatrice a due metri da lui! La festa è finita! Tornatene a casa! Tutti!” Molti si tolsero il cappello, altri si inginocchiarono, tanti cominciarono a piangere e tutti si fecero il Segno della Croce. Poi, lentamente, iniziarono ad andare via, come si fa in un teatro o in un cinema dopo che lo spettacolo o il film è terminato. Elv guardò Gwen negli occhi e la strinse a sé. Gli spiriti si erano presi il povero Luis, seppellendolo in quella tomba maledetta. Reddas in cima a quella montagna guardò tutti quelli andare via. http://farm3.static.flickr.com/2459/...ba958d8852.jpg |
Ero fuori di me, non capivo più niente.
Continuavo a muovermi, come in trance, godendomi quei contatti così diversi e contemporaneamente così eccitanti. Icarius era allo stremo, potevo sentirlo, potevo percepirlo, avrei dovuto dosarmi, lo so, ma ero troppo presa, troppo persa per farlo. Ero immersa in quell'istante fatto di lussuria sfrenata, perversione assoluta, voglia incontrollabile. Sentivo la sua virilità riempirmi completamente, farsi sempre più immensa, salda e virile, ancora e ancora. Continuai e continuai, rendendo quel gioco sempre più intenso, sempre più folle. Più Yanosh mi faceva impazzire, più io ero folle, persa, non capivo più niente. Sentivo la sua lingua che mi tormentava, la bocca che la assaporava, e io che perdevo ogni controllo. Il piede era sempre più umido mentre tastavo la virilità di Yanosh dietro di me, continuai e continuai a tormentarlo, anche se con un solo piede potevo fare poco, il ragazzo si era meritato di meglio, oh si, molto di meglio. Ma non ebbi il tempo di fare niente, perchè i gemiti di Icarius si fecero più intensi. Poi la sua voce, le sue parole. La rosa? Alzai lo sguardo su di lui, riuscendo a fissarlo proprio nel momento in cui esplose nella mia bocca. Assaporai tutta la sua eccitazione, facendola scorrere lungo la mia gola, ma poi mi fermai. Lo fissai intensamente, con uno sguardo strano, indagatore. "Icarius.." sussurrai "Sei... sei tu, piccolo?" troppo sconvolta dall'eccitazione e dalla voglia per riuscire a dire altro. |
Vedemmo Reddas ergersi sopra la folla, che ignara proseguiva nel suo drammatico diletto e annunciare la morte di Luis.
Tutto si cristallizzò improvvisamente, come per macabra magia. Molti piansero, altri invece andarono via come se nulla fosse e mi chiesi come facessero. Io cercavo conforto fra le braccia di Elv e mi sentivo sconvolta, non capivo come facessero le persone a far finta di nulla... Era terribile... Non vedevo l'ora di andare via, era una situazione che non conoscevo e che non riuscivo a sostenere. Non avrei mai immaginato che una persona potesse soffrire così tanto e per giunta per mano di un altro... |
Io e Hiss ci tenevamo stretti in quel bacio prolungato e voglioso.
Ad un tratto sentii silenzio, mi sembrava la voce di quel Reddas. Mi staccai dalle labbra di Hiss e sentii la notizia macabra e guardai Hiss.. "È tremendo.. Forse dovremmo dire che il capitano di polizia aveva dato l'incarico a quel Reddas di scendere e dare direttive? Quello è un giornalista non un esperto." aspettando la decisione di Hiss. Inviato dal mio PRA-LX1 utilizzando Tapatalk |
A quella notizia tutto il campo fu attraversato da tristezza, inquietudine ma anche vivacità.
Infatti mentre la gente andava via e i vari divertimenti smontavano le loro tende ed i loro stand, tutti i giornalisti presenti cominciarono a correre in ogni direzione, adoperando in maniera ossessiva cellulari, tablet, computer ed altri accessori e strumenti. Gwen si strinse ad Elv, così come Altea a Hiss. “Non so...” disse lui a CR9 “... per me è tutto così assurdo ed inumano...” La morte di quel povero ragazzo sembrava echeggiare nell'indifferenza di quel grande show messo su ad arte. “Che strano...” Elv a Gwen “... perchè mai Reddas ha dato la notizia così alla svelta? Ora tutti gli altri giornalisti staranno già preparando i loro articoli ed ogni anteprima ed esclusiva è andata persa... non lo trovi strano anche tu, Gwen?” |
La follia e lo stupore.
Il senso di proibito e dannazione, misto a quel momento che in un attimo divenne intimo, affettivo e familiare. Icarius dopo quel momento di godimento estremo ed incestuoso ora fissava Destresya, incredulo per averla ritrovata e riconosciuta. Infinite sensazioni, tutte forti ed estreme, stravolsero la sua mente ed il suo cuore. “Zia...” disse “... zia... sei proprio tu...” |
Alla notizia, tutti i giornalisti accorsero per accaparrarsi l'esclusiva.
Guardai Elv, asciugandomi il viso. "Sì, è strano... Non so perché potrebbe averlo fatto..." mormorai, stranita. Era strano che rinunciasse alla sua notizia, per quale motivo? Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
I suoi occhi, la sua voce, il suo sguardo, il suo corpo ancora scosso dalla passione incontrollata che lo aveva scosso fino a un attimo prima.
Era lui... quel ragazzino che mi aveva seguito sulla nave, che mi stava sempre appiccicato, quel ragazzino che aveva risvegliato in me fantasie e desideri nuovi, proibiti, torbidi, quel ragazzino che avevo perso tra le pieghe del tempo. Ero ancora a quattro zampe, ancora con la virilità di Yanosh che mi toccava il piede. "Icarius, piccolo.." sussurrai "Vieni qui amore della zia.." allargando le braccia. |
Prima che Gwen ed Elv si dessero una possibile risposta uno stravolto e cupo Reddas si avvicino loro.
“Venite con me, ragazzi.” Disse con un tono che non ammetteva repliche. I tre raggiunsero così la stanza del giornalista nel ritrovo. Reddas digitò un numero di telefono ed attese. “Pronto? Signor Grezz... sono io...” mormorò al telefono “... mi lasci parlare e non urli... lo so lo so... tutti i giornali e le agenzie stanno battendo la notizia... si, so anche che la nostra esclusiva è svanita come la baldanza degli antijuventini alla fine di ogni campionato... ma mi stia a sentire... lasci perdere tutto... ho qui la vera notizia... un colpo alla Reddas... si, di quelli che fanno l'effetto di un cazzotto nello stomaco... prenda nota... ecco la vera esclusiva... Lius non è morto in un drammatico incidente... non urli e mi stia a sentire, vecchio gufo! Luis è stato ucciso... assassinato... prenda nota... reporter tiene sepolto un uomo per giorni solo per sfruttarne la notizia... corrompendo operai e poliziotti...” “Si sta auto denunciando, Gwen!” Esclamò Elv. In quel momento una frana si sentì dalla montagna dei 7 avvoltoi, come se a crollare fosse il mondo intero ed il suo sistema di ingiustizie e bugie. Un boato sordo e fragoroso. Tutto iniziò a tremare e Gwen ed Elv videro il mondo girare forte intorno a loro. In modo sempre più vertiginoso. Infiniti colori presero a correre rapidissimi in ogni direzione e l'aria divenne pesantissima. Sentirono lo scorrere del Tempo, il suo dilatarsi e con esso lo spazio curvarsi, deformarsi. Nello stesso istante gli sguardi di Icarius e di Destresya si ritrovarono e si fusero insieme, come se il Tempo stesso si fosse rinchiuso infine in cerchio intorno a loro due. Ma non ebbero un momento di più che tutto cominciò a ruotare sempre più velocemente. Sempre di più. http://www.ilsecoloxix.it/rf/Image-l...2011.37.34.jpg |
Reddas ci venne incontro e senza ammettere repliche ci portò nella sua stanza.
Chiamò Grezz ed io rimasi senza parole. Allora lo ammetteva! Ammetteva di averlo lasciato lì sotto a morire solo per i suoi comodi! Lo confessava spudoratamente! Guardai Elv senza sapere che dire o che fare ma, improvvisamente, tutto tremò, iniziando a vorticare. Stava cambiando. Di nuovo. Mi strinsi ad Elv, perché qualsiasi cosa fosse successa, l'importante era rimanere sempre insieme. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Era proprio lui.
Il Tempo si era deformato ma mi aveva riportato dal mio piccolo. Lo avevo detestato così tanto, non lo sopportavo quando era sempre intorno, non desideravo altro che levarmelo di dosso. Era insopportabile, era appiccicoso, era... era il mio piccino. Mi persi nell'azzurro dei suoi occhi, che mi guardavano in quel modo adorante che mi faceva venire sempre strane idee perverse, e poi tutto iniziò a tremare, volteggiare, girare. Ancora. Ma almeno questa volta eravamo insieme. La parola più bella di tutte. |
Gwen riaprì gli occhi.
I raggi del Sole pomeridiano zampillavano sul suo viso e fra i suoi capelli rossi, col cinguettio degli uccellini che tutt'intorno fringuellava allegramente. Si svegliò, ritrovandosi in una verde foreste dai tratti a lei familiari. Elv era ancora svenuto accanto a lei. Ma ciò che la sorprese e la sconvolse era quello che adesso vedeva poco lontano da loro: Olion. Il suo villaggio era là, verde e pacifico, incantato e rassicurante come avveniva da secoli. Era tornata a casa. E sugli alberi notò che le pere di Clymt erano tornate ad essere verdi come erano sempre state. http://thetravelization.com/wp-conte...07_960_720.jpg |
Mi svegliai.
Sentivo il tepore del Sole sul viso, gli uccellini che cantavano e il prato fresco e morbido sotto di me. Sbattei un paio di volte le palpebre e mi guardai intorno. Non potevo crederci. Ero a casa! Ero ad Olion! Oh cielo! Ero tornata a casa! E per giunta le pere di Clymt avevano riacquistato il loro vero colore! Dunque, voleva dire che la minaccia era sparita! Felice, mi voltai e vidi che Elv era ancora svenuto. "Elv! Elv, per l'amor del cielo! Svegliati!" lo scossi per svegliarlo, più felice che mai. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Il rumore delle navi che entravano nel porto, i gabbiani e la resa sul molo.
Le onde che si infrangevano piano sul basamento portuale ed una fresca brezza salata che soffiava da Ponente. In questo scenario Icarius e Destresya, come dopo un sogno ad occhi aperti, si ritrovarono. La Trylussia era ormeggiata nel porto e pronta ad accogliere su i passeggeri. Bisognava sbrigarsi, muoversi a salire a bordo. Ad un tratto il ragazzo strinse la mano della zia. “Zia, aspetta...” disse cercando i suoi occhi “... forse è meglio non partire...” con il viso arrossato dal suo perenne imbarazzo, ma che stavolta voleva ignorare “... potrebbe ricominciare tutto dall'inizio... hanno anche cambiato nave e questo si dice porti male in mare...” fissandola “... ma la verità è che... ecco... io non voglio separarmi da te in un altro naufragio assurdo e perderci nel Tempo...” la sua mano era sudata “... io... io non voglio perderti, zia... sono...” prendendo un lungo respiro “... io... sono da sempre... innamorato di te... sin dall'inizio... da quando mi accompagnavi a comprare i fumetti o guardavamo cartoni e film insieme... anche quando mi sgridavi, mi ignoravi o ti prendevi beffe di me... io... io ti amo, zia...” deglutendo “... io... ho cercato te in ogni ragazza che vedevo... i tuoi modi, il tuo viso, persino la tua voce... io... io... si, questa è la verità e non posso fare nulla per cambiarla... neanche voglio cambiarla... io... ti amo, zia...” |
Gwen svegliò Elv che dopo qualche istante di intontimento cominciò a guardarsi intorno.
“Dove...” disse “... dove siamo finiti? Di nuovo a spasso nel Tempo?” |
Finalmente si svegliò.
"No, no amore. Siamo ad Olion" risposi felice e trillare, indicandogli poi la vallata oltre il lago, con la collina verde impreziosita dalle piccole casette colorate. "Non riesco a crederci!" esclamai, abbracciandolo forte.https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...a16fc6812a.jpg Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Elv sorrise a Gwen, la prese per mano e corse sull'erba verde.
Corsero fino ad un albero. Era un pero in fiore messo a guardia dell'ingresso secolare di Olion. Lui colse una pera da un ramo e la divise con lei. Allora la baciò. La baciò forte, stringendola a sé, mentre quello scenario fiabesco li avvolgeva con la sua magia. Una magia antica come il Tempo. |
Corremmo veloci sull'erba, fino ad arrivare ad un albero posto davanti all'ingresso del villaggio, quello poco prima del piccolo ponte in pietra.
Ne prendemmo un frutto, dividendolo a metà e poi mi baciò. Un bacio forte, passionale, ricco di trasporto e di Amore. "Ti amo... E sono felice di essere di nuovo qui insieme a te... È il futuro più bello del mondo..." Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Anche Hiss ed Altea furono sbalzati via dal futuro, attraversando quel vortice temporale che deformava lo spazio ed il Tempo.
L'odore del mare sulla dorata spiaggia di Vivaras era forte, intenso, imperlato di sale. Altea riaprì gli occhi ed il profumo di salsedine quasi sembrò un incanto che svaniva e riportava tutto come nella realtà. Accanto a lei c'era Hiss, seduto a fissare le onde giungere sulla sabbia poco lontana. “Ben svegliata...” disse voltandosi. Non aggiunse altro, si chinò su di lei e la baciò. Fecero allora l'amore per tutto il pomeriggio, fino al crepuscolo e poi all'arrivo del tramonto, amandosi forte. E di nuovo il Tempo si fermò. Ma stavolta non era a causa di una geniale invenzione scientifica, ma solo grazie all'amore. |
Aprii gli occhi e mi ritrovai in un posto familiare, anche se non sapevo dire dove fossi.
C'era una strana frenesia intorno a me e non sapevo bene come spiegare il fatto che mi sembrava di doverla sentire anche io, sebbene fossi confusa, molto confusa. Poi piano piano capii, riconobbi il porto, la nave, ricordai il mio autista che mi aveva lasciato poco prima. Era poco prima o era un'eternità fa? Avevo sognato tutto? La nave, Icarius, il naufragio, la statua della libertà, lo strano castello, la Taddei Corporation del futuro e... Icarius? Era stato tutto nella mia mente? Improvvisamente ricordai la Conventio, la sua importanza, l'azienda, il mio ruolo, la mia responsabilità. Dovevo andare, dovevo sbrigarmi. Avrei ricordato la presentazione? Ma poi mi sentii prendere la mano, e mi voltai di scatto. Sgranai gli occhi. Lui era lì, era davvero lì, il mio nipotino. Certo era più... vestito dell'ultima volta che lo avevo visto. Un attimo prima o tra cinquant'annni? "Icarius.." sussurrai, senza capire, fissando i suoi bellissimi occhi azzurri, come quelli di nessun altro al mondo. Ma non ebbi tempo di dire niente, venni rapita dalle sue parole. Era tutto vero allora, tutto quello che avevamo vissuto era tutto vero... e anche di più. Più parlava più sentivo il cuore battere forte. Il mio piccolo.. Quello che portavo a vedere i fumetti, quello a cui sceglievo sempre un regalo ogni volta che andavo in qualche posto. Sorrisi piano, nel ricordare quella volta in cui gli regalai a sorpresa il fumetto di un supercattivo dei supereroi. Era così felice, se lo portava dappertutto. Mentre parlava rivedevo ogni cosa, rivedevo tutti gli anni passati insieme, tutti i momenti in cui non lo sopportavo, in cui lo mandavo via in malo modo, ma anche tutte le volte in cui mi aveva portato un bigliettino o dato un bacino timido. E poi rivedevo la passione sfrenata esplosa, l'eccitazione che mi provocava, la perversione che risvegliava in me più di chiunque altro al mondo. Lui mi aveva visto davvero. E mi amava... Sentivo il cuore che batteva come mai prima di allora. "Oh Icarius.." sussurrai e per tutta risposta lo presi tra le braccia e lo baciai. Un bacio caldo e dolce, tenero e appassionato. Un bacio che racchiudeva tutte le parole che mi salivano dal cuore. Un bacio che raccontava tutte le fantasie perverse che potevo condividere solo con lui. Un bacio che da solo ne valeva mille e mille altri, che ci saremmo dati nelle notti e nei giorni a venire. Un bacio di quelli che tolgono il fiato e rubano l'anima. "Sì, piccolo mio.." sussurrai poi, sulle sue labbra "Ora siamo insieme e non ti lascerò andare via..." baciandolo ancora. "Mai più, amore mio, mai più..." sussurrai, con il cuore che conobbe un battito nuovo e un bacio che suggellò quella promessa d'amore. Un amore più forte del tempo, delle convenzioni, delle distanze e delle avversità. Un amore che non è per tutti, nemmeno per pochi, solo per noi. http://i64.tinypic.com/aeb5lv.jpg |
Il Tempo.
Mirabile virtù. Eppure probabilmente non esiste, o meglio non è come noi lo immaginiamo. Ulisse disse a Circe che non contava il tempo in cui un uomo viveva, ma il modo. Il Tempo è fatto di passioni e di valori, di principi e di ideali. Il Tempo è un viaggio verso la conoscenza e la felicità. Vedere il futuro è un grande dono. Lo abbiamo visto. Un possibile futuro. Forse non troppo diverso da ciò che il mondo è oggi. Ci piace il mondo oggi? Vale la pena lasciarlo così? Può essere migliore? Chissà. https://www.rochadvogados.com.br/wp-...heta-tempo.jpg FINE +++ |
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