Camelot, la patria della cavalleria

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Guisgard 02-03-2020 22.26.35

Il cancello cigolò lento, con i suoi cardini pesanti e resi ossidati dal tempo.
L'auto del direttore Corcion entrò così nel vialetto che dava sullo spiazzo antistante il castello dell'Imperium Nolhiae.
Teken, il capo delle guardie carcerarie, andò in contro alla macchina da dove scesero lui e sua nipote Gwen.
"Buongiorno, direttore." Disse Teken. "Signorina Gwen."
"Novità?" Chiese Corcion.
"Nulla di che, direttore, solo 2 nuovi arrivati, per l'ala 3." Rispose Teken. "Si tratta di 2 giovinastri appartenenti ad una banda che hanno avuto la brillante idea di tentare di rapinare la sede Episcopale."
"Una bravata." Scosse il capo Corcion.
Il castello dell'Imperium Nolhiae era diviso in tre grandi sezioni, soprannominate ale, ciascuna racchiusa da 2 delle 6 torri che racchiudevano l'edificio nobile e centrale della struttura, dove risiedeva l'ufficio del direttore, la caserma delle guardie carcararie e la Cappella dedicata alla Vergine Maria.
Nell'ala 3 erano rinchiusi i criminali meno pericolosi, solitamente con pene brevi, accusati di violazione verso luoghi o persone Religiose per scopo di lucro, quindi non colpevoli di ideologie anticlericali e antireligiose.

Lady Gwen 02-03-2020 22.35.22

Teken ci disse che due ragazzi erano stati portati in giornata, a causa di un furto.
Che scocciatura, i nuovi arrivi.
Scartoffie, burocrazia...
Entrammo nel carcere e ci condussero direttamente nell'ala adibita ai furti minori.
Sperai almeno che questa cosa annullasse il mio impegno giornaliero alla mensa, ma dubitavo.
Dopotutto, era quasi una regola che se c'era una possibilità che le cose andassero al contrario di come volevamo, ciò accadeva e così, sospirando, seguii lo zio per quei corridoi.

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Guisgard 02-03-2020 22.45.38

Corcion prese la direzione del suo ufficio, seguito da Gwen.
"Io dovrò passare la mattinata tra documenti e accertamenti." Disse alla ragazza. "Tu recati alla mensa, ho già parlato con la signora Frutt e saprà certo lei darti un buon incarico." Sorridendole, per poi andare nel suo ufficio.

Lady Gwen 02-03-2020 22.51.44

Seguii lo zio verso il suo ufficio e ovviamente mi ricordò i miei doveri di "volontariato".
Ma che volontariato età, se dovevo farlo per forza?
Bah...
Sospirai ed esibii un sorriso tirato.
"Molto gentile, a più tardi" dissi sorniona.
Gli diedi un veloce bacio sulla guancia e poi mi diressi alla mensa, percorrendo quel tragitto a memoria.
Ci mancava poco che conoscessi meglio quei corridoi piuttosto che quelli di casa mia.

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Guisgard 02-03-2020 23.01.32

Erano corridoi bianchi, tutti uguali, dall'aspetto monotono, a tratti angosciante.
Attraverso quei corridoi Gwen raggiunse la mensa dell'ala 1.
Qui vi erano diverse donna impegnate nelle cucine, insieme ad alcuni inservienti, con guardie carcerarie che controllavano i passaggi e le porte.
"Ti aspettavo, Gwen." Disse la signora Frutt. "Vieni, qui c'è sempre bisogno di una mano." Sorridendole. "E poi è incoraggiante vedere come la nipote del direttore si mette in gioco." E le indicò i piatti da riempire e poi da preparare per essere distribuiti ai tavoli dei tenuti già portati dalle loro celle alla mensa.
"Però lavorerai solo qui nelle cucine." Frutt a Gwen. "Tuo zio non vuole che tu vada nel refettorio dei detenuti."

Lady Gwen 02-03-2020 23.07.53

Un cancello avanti si apriva, uno dietro di chiudeva.
Così per almeno un kilometro, in quegli infiniti corridoi bianchi tutti uguali e sterili.
Sì, sterili.
Perchè ogni cosa, qui dentro, era destinata a morire.
Raggiunsi finalmente la mensa dell'ala 1 e li trovai la signora Frutt.
"Eh già..." commentai, con un sorriso di circostanza, quando invece avrei voluto urlarle tutto il mio disappunto.
Sbattei un paio di volte gli occhi.
"Di preciso, cosa dovrei fare in cucina?" chiesi sorpresa.


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Guisgard 02-03-2020 23.11.17

"Riempire i piatti, mia cara." Disse la donna a Gwen. "E poi distribuirli su quelle tavole. Gli inservienti le porteranno nel refettorio. Non esiste che una ragazza perbene come te vada fra quei detenuti." Con un tono gentile di circostanza.

Lady Gwen 02-03-2020 23.20.49

"Oh..." dissi solo "Va bene..." annuii.
Allora indossai il grembiule e mi misi all'opera.
Sperai che il tempo passasse molto in fretta, decisamente.
Era ciò che succedeva quando si era molto impegnati e se proprio dovevo stare qui, speravo almeno di esserlo per tutto il paio di ore che avrei dovuto passare qui dentro.
Avrei di certo preferito fare altro, uscire, andare al cinema, o anche semplicemente rimanere in biblioteca a leggere un libro, ma visto che dovevo, tanto valeva rimboccarsi le maniche ed iniziare subito.

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Guisgard 02-03-2020 23.49.55

Tutto cominciò e l'odore di cibo, di salsa al pomodoro, di carne e verdure lesse iniziò a diffondersi nella mensa.
In pochi minuti i vapori delle pentole, dei forni aperti increspò i rossi capelli di Gwen.
Poi man mano gli inservienti portavano poi i piatti nel refettorio.
Fu un lavoro duro, poco piacevole e decisamente stressante, ma dopo le 2 ore canoniche, con tanto di pulizie nelle cucine, Gwen ebbe terminato.
Ad un tratto però, accompagnato da Teken giunse un uomo in abiti clericali.
"Signora Frutt..." disse il capo della guardie carcerarie "... è giunto il nuovo parrocco... Don Guido... io non posso lasciare il braccio 29 adesso... acompagni tu Don Guido alla Cappella?"
"Certo." Rispose la donna. "Benvenuto, padre."
"Grazie." il chierico stringendole la mano.
"Lei è Gwen, volontaria qui alla mensa e nipote del direttore." Frutt presentando la ragazza.
"Un Angelo fra i penitenti." Il prete salutando Gwen.
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Lady Gwen 03-03-2020 00.00.08

Okay, non era il massimo della vita, anche se era meno disastroso di quanto pensassi.
O forse ero solo io a volermi convincere ad essere positiva nonostante tutto.
I miei capelli erano diventati crespi, elettrizzati,a causa di tutto quel calore, letteralmente impazziti per quell'incessante umidità e non immaginavo in che condizioni sarebbero stati, una volta tornata a casa.
Mi fermai anche a pulire dopo la fine del mio turno, e per questo lo zio mi avrebbe dovuto offrire una cena, decisamente.
Dopo un po', Teken arrivò con un prete, Don Guido.
Sorrisi alle sue parole.
"Piacere di conoscerla" lo salutai, stringendogli la mano.

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Guisgard 03-03-2020 00.03.51

"Gwen, mia cara..." disse Frutt "... io qui ho molto da fare mentre tu hai finito il tuo turno... accompagneresti tu Don Guido alla Cappella? te ne sarei grata." Sorridendole.

Lady Gwen 03-03-2020 00.07.53

"Ma certo" annuii.
Tolsi poi il grembiule e con un sorriso presi Don Guido sottobraccio, dirigendomi verso la cappella dedicata alla Vergine.
"Avrà molto da fare qui, temo... Questo posto è mille volte peggio di un normale carcere..."

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Guisgard 03-03-2020 00.23.10

Gwen accompagnò Don Guido alla Cappella.
"Un luogo come questo" disse il prete "non può essere peggiore di ciò che questi uomini hanno dentro. Ho imparato durante le mie missioni nel Terzo Mondo che non esiste la malvagità, ma solo la miseria ed il disagio. Questo carcere ha valore solo se ci permette di salvare queste persone." Annuendo.

Lady Gwen 03-03-2020 00.25.47

Riflettei attentamente sulle sue parole ed annuii.
"Penso che abbia ragione, sì..." convenni, annuendo con convinzione.
"Anche se non è esattamente questa la politica che vive qui dentro, ma la speranza è l'ultima a morire, si dice e vogliamo crederci..."

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Guisgard 03-03-2020 00.34.38

Don Guido guardò Gwen pensieroso.
"Gwen..." disse "... se ti chiedessi una cortesia? i accompagnarmi dai detenuti? Vorrei incontrarli, parlare con loro, instaurare un primo dialogo o almeno far sapere loro che sono qui non solo per pregare con loro, ma anche per parlare, affinchè si fidino. Non voglio andarci con le guardie, ma avere un primo incontro con loro senza sorbeglianti."

Lady Gwen 03-03-2020 00.43.47

Mi chiesi cosa gli passasse per la testa, mentre mi gaurdava con quell'espressione.
Alla sua richiesta, pensai a come avrebbe reagito lo zio, se avesse saputo che andavo dai detenuti e per di più senza guardie.
Beh, in ogni caso gli avrei detto che era stata un'idea del prete.
Nessuna responsabilità.
"D'accordo" annuii, sorridendo e lo accompagnai, deviando dalla strada per la Cappella.

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Destresya 03-03-2020 10.33.42

Quella mattina era particolarmente uggiosa e cupa, con le nuvole che si addensavano all’orizzonte quasi a voler presagire un temporale che avrebbe gettato altro grigiume in questa pare del mondo.
Un altro giorno in paradiso, dopotutto.
La finestra del mio studio dava sul cortile interno dell’Imperium Nolhiae, ma essendo nel piano piano più alto riuscivo ad intravedere uno squarcio di città oltre quelle mura altissime che contenevano i peggiori criminali contro la religione che la terra avesse mai visto.
Io lavoravo nel braccio dei criminali peggiori, quelli considerati irrecuperabili.
Ma era davvero così?
Come criminologa teologica mi venivano affidati quei criminali senza speranza, quelli per cui l’Imperium Nolhiae poteva fare ben poco.
La loro mente mi aveva sempre affascinato e fin da ragazzina mi ero applicata a studiare quelle anime inquiete, nate senza l’illuminazione del divino, o che l’avevano rifiutato volutamente.
Io che avevo sentito una chiamata antica e appartenevo a una minoranza tollerata dal governo, non mi davo pace nell’indagare a fondo le problematiche di questi disadattati.
Non è che ci fosse la fila per il mio posto, naturalmente.
Ci voleva stomaco per vivere praticamente nella prigione peggiore dello Stato, ma la mia era una missione, un’indagine che non mi dava pace.
I pazienti erano tutti fattori dei miei esperimenti, delle mie ricerche, pedine da muovere sullo scacchiere che mi avrebbe permesso di scoprire che cosa si celava dietro le loro vite patetiche e oscure.
Il tè si era quasi raffreddato, mi accorsi con rammarico, mentre portavo la tazza alle labbra per scaldarmi.
Prima di iniziare il mio giro di ispezione e le visite giornaliere passavo sempre del tempo nel mio studio, in solitudine, a rimuginare sui miei pensieri, riordinare le idee e discutere con me stessa della migliore strategia da adottare con quello o quell’altro paziente.
Era il momento migliore della giornata, sarà perché amavo la solitudine e il silenzio, mentre dovevo passare l’intera giornata tra le urla, le farneticazioni e i lamenti dei prigionieri.
A volte mi chiedevo se non fossi prigioniera anche io, di mia volontà.
Certo, io la sera, molto tardi a dire il vero, prendevo la macchina e me ne tornavo nel mio appartamento in centro, ma dopo poche ore ero di nuovo in quell’inferno di mattoni e lamenti.
Ma era la mia vita, l’avevo scelta, avevo lottato per averla vincendo tutta la reticenza che, anche se non apertamente, girava attorno a quelli come me, che vivevano ai bordi del convenzionale, che seguivano una via al divino diversa dalla maggioranza della gente.
Eppure, ero arrivata lì, nel più importante penitenziario criminale che esistesse, a dirigere tutta l’equipe del braccio più terribile che esistesse.
Finii il mio tè ormai tiepido, aprii il fascicolo davanti a me e lo studiai prima di alzarmi.
“Vediamo un po’ da dove posso cominciare oggi…” mormorai tra me e me mentre leggevo i miei appunti sul primo paziente della giornata.


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Guisgard 03-03-2020 16.31.19

Era la mattina di un nuovo giorno di lavoro e Destresya si accingeva a consultare il fascicolo dei detenuti.
Fu però subito colpita da una X riferita ad un nuovo arrivato, rinchiuso nell'ala 1, ossia quella dei criminali religiosi più pericolisi.



Don Guido sorrise a Gwen e così insieme raggiunsero il cortile, visto c'era l'ora di luce per i detenuti dell'ala 3, gli unici a poterne usufruire perchè erano ritenuti i meno pericolosi e scontavano pene lievi, non legate all'ideologia, ma solo al codice penale.
“Forse per te sarà difficile stare in mezzo a quegli uomini...” disse il prete alla ragazza mentre erano nell'androne che dava al cortile “... se vuoi non sei obbligata a venire fuori in cortile con me, Gwen...”

Lady Gwen 03-03-2020 16.39.11

Raggiungemmo il cortile dove i detenuti dell'ala 3 godevano della loro ora d'aria, diritto concesso loro in quanto prigionieri ritenuti non pericolosi, a causa dei resti minori che avevano commesso.
"Non si preoccupi, è tutto a posto, davvero" sorrisi annuendo.
In realtà ero un po' nervosa, ma dovevo smetterla di pensare sempre male e state più tranquilla.
Dopotutto, non doveva per forza succedere qualcosa.
Giusto?

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Guisgard 03-03-2020 16.46.01

Don Guido annuì a Gwen ed insieme uscirono nel cortile.
C'erano almeno una cinquantina di individui per quell'ora di libertà, con una decina di guardie armate tra il cortile ed il camminamento sui muri di cinta.
Nel vedere la ragazza tutti ovviamente si voltarono incuriositi.
"Qui non si può stare." Disse una guardia avvicinandosi a Gwen ed al prete.

Destresya 03-03-2020 16.48.55

Mentre consultavo il mio fascicolo, dove segnavo tutte le attività dei miei pazienti e decidevo da che parte cominciare, sentii il computer trillare per l'arrivo di una mail.
Di solito non ci badavo particolarmente perchè se mi fossi fermata a rispondere a tutti avrei passato più tempo in ufficio che tra i miei pazienti.
Lanciai una rapida occhiata al monitor e mi accorsi che era una comunicazione dalla segreteria, della massima priorità.
Ecco come scombussolare la mia giornata!

Si trattave della scheda di un detenuto, uno nuovo che era entrato nell'Area 1, quella di cui mi occupavo io.
Lo stato non spendeva certo risorse preziose per semplici teppistelli che rubavano in chiesa.
La scaricai e la stampai, inserendola nel mio fascicolo insieme alle altre.
A quel punto mi accorsi che al posto del nome c'era una X.
Curioso, molto curioso.
Decisi di dare a quella storia la priorità assoluta, guardai il numero di cella, mi alzai e mi diressi a conoscere il prigioniero senza nome.

Lady Gwen 03-03-2020 16.51.55

Giungemmo in cortile, affollato da circa una cinquantina di carcerati approfittavano dell'ora libera fuori dalle loro celle.
Istantaneamente, mi sentii come un pezzo di carne gettato in mezzo ad un branco di lupi, sentendo gli sguardi di tutti su di me.
Una guardia ci disse poi che non potevamo stare lì.
"Io sono la nipote del direttore Corcion" lo informai "Ma se è un problema, io posso restare qui. Ho solo accompagnato Don Guido che voleva incontrare i detenuti" ammisi con onestà, rimanendo in disparte fuori dal cortile recintato dalla rete metallica.

Guisgard 03-03-2020 16.58.44

Destresya vide che quel prigioniero era rinchiuso nella cella 69.
Si trovava nella parte estrema dell'ala 1, quasi più una zona da isolamento, segno quindi che il detenuto era ritenuto particolarmente pericoloso.
Così la bella psicologa attraversò diversi corridoi, bianchi, monotoni, angoscianti, dall'odore di anestetico, fino a raggiungere la zona oltre la quale c'era la cella 69.
A sorvegliare l'ingresso vi erano 2 robuste guardie armate.



"Io fossi in te non entrerei qui dentro." Disse la guardia a Gwen.
"Ci penso io, è tutto ok." Arrivando Teken. "Che ci fai qui, Gwen?" Chiese alla ragazza.
"Le ho chiesto io di accompagnarmi." Fece Don Guido. "Sono certo che una ragazza qui può rappresentare un filo di speranza ed anche uno sprone a voler uscire quanto prima e godersi le cose belle che la vita può dare, come una rgazza o una moglie e poi una famiglia."

Lady Gwen 03-03-2020 17.04.41

Quelle parole della guardia mi misero i brividi, letteralmente, terrorizzandomi.
In quel preciso momento mi pentii di aver accettato di accompagnare Don Guido.
Poi, arrivò Teken.
"La prego, non lo dica a mio zio. Sarebbe di matto, se lo sapesse" lo pregai, sperando mi ascoltasse.
Per fortuna, il prete aveva sottolineato di essere stato lui a chiedermi di accompagnarlo, altrimenti sarebbe stato anche peggio.

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Guisgard 03-03-2020 17.08.28

"Si, non lo dirò, ma tu resterai qui." Disse Teken a Gwen. "Aspetta nell'androne, accompagnerò io Don Guido nel cortile."
E così Gwen attese lì.
Passò circo mezz'ora, poi il prete e la guardia tornarono.
"E' stata una bella esperienza e credo di aver raccolto qualche primo risultato." Don Guido sorridendo a Gwen.

Destresya 03-03-2020 17.11.56

Camminavo sovrappensiero tra i corridoi che per quanto potessero sembrare angoscianti per alcuni, per me erano talmente familiari da non accorgermene.
Eppure, non andavo tutti i giorni nella parte più isolata dell'Area1.
Raggiunsi la cella 69 dopo poco e mi rivolsi alle guardie.
"Quando è arrivato il prigioniero?" Chiesi "Di cosa è accusato?".
Il mio fascicolo era molto scarno a riguardo.

Lady Gwen 03-03-2020 17.13.49

Annuii a Teken, vedendo che comprendeva.
Mi era andata decisamente bene.
Il prete restò un po' a parlare coi detenuti, poi tornò e sembrava parecchio soddisfatto.
Sorrisi di rimando al suo commento.
"Bene, me ne parlerà lungo il tragitto, allora. Vorrei evitare che mio zio mi trovasse qui" vi rammentai "E grazie mille, Teken" dissi alla guardia, guardandolo con gratitudine.

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Guisgard 03-03-2020 17.33.03

Don Guido annuì a Gwen ed insieme si avviarono verso la Cappella della Vergine.
"Si, alcuni erano indifferenti, altri mi hanno ignorato del tutto, altri ancora credo fossero sul punto di insultarmi ma i manganelli delle guardie li hanno fatti desistere. Qualcuno però si è dimostrato disponibile se non proprio al colloquio almeno a parlare un pò. Così mi sono detto disponibile ad ascoltare chiunque voglia giungere nella Cappella per parlare." Disse Sorridedo alla ragazza.



"Dottoressa..." disse una delle guardie a Destresya "... sappiamo solo che il nuovo arrivato deve restare in isolamento fino a nuove disposizioni del direttore. Per questo è chiuso nella cella 69. Tuttavia si rifiuta di mangiare e bere fino a quando non saranno soddisfatte alcune sue richiete. Noi però non siamo autorizzati a concendergli nulla."

Destresya 03-03-2020 17.39.55

"Ma davvero?" la cosa mi incuriosiva, appuntai quanto detto dalle guardie sul mio taccuino.
Non era insolito che un prigioniero reagisse in quel modo, ma senza un quadro d'insieme io non potevo fare il mio lavoro.
"Andrò a parlare col direttore allora!" sorridendo "Che richieste ha fatto?" chiesi alle guardie.

Lady Gwen 03-03-2020 17.40.33

Lo ascoltai con interesse, annuendo.
"Certamente è notevole, come prima volta. Sono certa che andrà sempre meglio" Sorridendo fiduciosa.
"Credo infatti che abbiano bisogno di qualcuno che creda ancora in loro, qualcuno disposto a fargli capire che questo può essere un momento di passaggio per una nuova opportunità, piuttosto che un castigo a vita. Sono molti, infatti, i detenuti che riescono ad essere reintegrati nella società, comprendendo l'errore iniziale che hanno commesso e riuscendo ad andare avanti" commentai, mentre camminavamo.

Guisgard 03-03-2020 18.01.44

"Esatto." Disse Don Guido a Gwen. "I crimini religiosi non devono essere un punto di non ritorno. La Religione è un'opportunità di rinnovo che vale per tutti, altrimenti vengono meni i suoi Principi fondamentali, come la Carità e la Speranza." Arrivarono davanti alla Cappella della Vergine, dove trovarono 2 guardie sull'ingresso.
"Che accade?" Chiese il prete.
"Un detenuto si è infilato nella Cappella..." una delle guardie "... ma non tema, padre... ora andremo a prenderlo e gli daremo una lezione." Impugnando il manganello.
"Assolutamente no!" Esclamò il chierico. "Niente violenza nella Casa del Signore!"



"Richieste bizzarre, dottoressa..." disse una delle guardie a Destresya "... dei libri ed una maschera..." perplesso.
"Roba da matti..." scuotendo il capo l'altra guardia.

Lady Gwen 03-03-2020 18.11.44

Annuii, assolutamente d'accordo con lui.
Arrivammo davanti alla Cappella, la quale però era presidiata dalle guardie.
Pareva che un detenuto vi si fosse nascosto dentro.
"Faccia provare il prete, prima, magari lui riesce a darvi una mano, senza che dobbiate ricorrere a misure estreme" dissi alla guardia, sperando mi desse ascolto.

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Guisgard 03-03-2020 22.24.35

"No, è troppo rischioso." Disse la guardia a Gwen.
Ma Don Guido non restò lì a discutere e senza dire nulla entrò nella Cappella.
La navatella era deserta ed il chierico si avvicinò al piccolo transetto.
Sentì frignare e vide nel confessionale un uomo sudato e visibilmente agitato.
"Cosa fai lì, figliolo?" Il prete.
"Aspetto!" Agitato l'uomo. "Aspetto! Sta arrivando! Non manca molto!" Scuotendo il capo. "No, non molto!"
"Chi aspetti, figliolo?"
"Non posso dirlo!" Agitando il dito l'uomo. "Lui non vuole!"
"Nel confessionale nessun altro lo saprà, oltre noi 2."
"E chi lo dice?"
"Lo dice la Chiesa." Annuendo il prete.
"Lui non crede in Dio!" Replicò l'uomo. "Qui dentro Dio non esiste!"
Tirò allora fuori un rasoio e cercò di squartarsi il collo.
Don Guido allora lo bloccò, riuscendo a togliergli quella lama di mano.
Entrarono le guardie carcerarie che afferrarono l'uomo, lo ammanettarono e poi lo portarono via.
"Qui dentro non ci sono pecorelle smarrite da salvare, padre." Prima di andare via una delle guardie carcerarie.

Lady Gwen 03-03-2020 22.31.24

Don Guido andò dritto per la sua strada.
Sbirciai dentro la piccola Cappella e vidi un uomo parecchio agitato.
Non riuscii a sentire tutta la conversazione, ma vidi poi il luccichio di una lama e lì mi spaventai davvero, ma poi l'uomo venne portato via dalle guardie.
"La invidio per come ha mantenuto il sangue freddo, io non ci sarei riuscita..." dissi sospirando.
"Ma cosa stava succedendo? Cosa voleva fare? Uccidersi?" chiesi, curiosa e impaurita al contempo.

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Guisgard 03-03-2020 22.52.41

"Era molto scosso, sull'orlo dell'ossessione..." disse Don Guido a Gwen parlando dell'uomo portato via dalle guardie "... si, ha cercato di tagliarsi la gola... qui purtroppo i detenuti non hanno speranza..." scuotendo il capo "... e siamo nell'ala meno dura... non oso immginare come si viva nelle altre 2... il mio sangue freddo? Quando si è stati missionari in varie parti del mondo si impara ad averlo, purtroppo... scusami, ho bisogno di bere qualcosa... resterai tu qui? Io tornerò fra un paio di minuti."

Lady Gwen 03-03-2020 22.59.26

Sospirai scuotendo la testa.
"È una condizione terribile da vivere..." commentai, non sapendo che altro dire.
Non riuscivo proprio ad immaginare così si dovesse commettere per finire in una condizione simile.
"Certo, vada pure" sorridendo educatamente.

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Guisgard 03-03-2020 23.04.27

Il prete andò a bere qualcosa e Gwen restò da sola nella Cappella.
Dopo qualche istante vide arrivare qualcuno.
"Ehi..." disse entrando nella navatella un detenuto bruno, dalla barba appena incolta, alto e dall'aspetto giovanile "... c'è nessuno?"
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Lady Gwen 03-03-2020 23.19.20

Restai sola nella Cappella.
Non ero una persona particolarmente avvezza alla religione o alle chiese, ma mi piacque questo silenzio pacifico ed immobile, in questo luogo così oscuro e bacino di un Inferno senza ritorno.
Mi sedetti su una delle panche in legno e rimasi così, in silenzio, più in meditazione o contemplazione che in preghiera, ma andava bene così.
Sussultai al sentire una voce, tanto ero assorta.
Mi girai ed incontrai un volto.
Un volto dai tratti bruni, marcati, illuminato dagli occhi neri e luminosi.
Solo dopo mi riscossi.
"Oh... Cerchi... Cerchi Don Guido?" chiesi, quasi retoricamente, visto dove ci trovavamo.
"È andato via un attimo, ma tornerà tra poco... Puoi aspettarlo qui, se vuoi..." guardandolo.https://uploads.tapatalk-cdn.com/202...044cafcf5f.jpg

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Guisgard 03-03-2020 23.37.56

"Si, aveva detto di venire qui da lui..." disse il detenuto a Gwen "... e tu invece?" Guardandola con un certo interesse dopo averla notata ben bene. "Chi saresti? Una novizia? O magari... aspetta... non dirmelo... sei una nuova insegnante di Catechismo?" Divertito. "Allora è vero che il prete vuol farci tornare tutti all'ovile..." fissandola tutta.

Lady Gwen 03-03-2020 23.44.19

"È andato un attimo alla mensa, ma torna subito" sorrisi.
Poi, stavo per rispondere, ma la sua favella mi investì.
Aveva una bella parlantina, poco ma sicuro.
Accennai un risolino divertito e silenzioso, scuotendo il capo e abbassando pe run attimo lo sguardo.
Poi guardai di nuovo lui.
"No, non mi è mai piaciuta l'idea di coprire i miei capelli col velo..." commentai sorniona e sarcastica.

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