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Annuii alle parole delle ragazze.
Poi schioccai le dita a quelle parole di Vivian. "Su, allora, prendere la mappa e studiarla... abbiamo oziato già tutto il giorno!" le ripresi. "Lys, tu occupati di studiare le leggende di quel castello, le useremo per fingerci dei fantasmi... vi va?" con un sorriso. "Voglio partire da qui il prima possibile!" sentenziai. |
Alzai un sopracciglio a quella richiesta e annuì.
"E va bene, signor scettico" dissi staccandomi da lui e mettendomici davanti. Lo guardai appena e presi nel pugno la collana che contava i miei poteri, la mia grazia, giusto un po' per darmi energia e poi schioccai le dita, facendo apparire quanto mi ha chiesto ai suoi piedi. "Ecco a te" sorrisi soddisfatta. Inviato dal mio LG-M160 utilizzando Tapatalk |
Lessi il biglietto...il mistero....i miei sospiri...la prima volta, forse come quella di Guisgard.
Guardai la Luna dalla finestra..chi era mai questo uomo, che voleva da me. Posai le rose blu...bellissime e quel biglietto..quei messaggi misteriosi e segreti..osservai Guisgard e le rose blu..vivi nei miei sospiri...allora ora vivrai..mi guarderai...avrai gelosia di me e combatterai per avermi..si se mi vuoi dovrai lottare e mostrarmelo. Non volevo rovinare quel momento, non sapevo nemmeno se quella persona esistesse ma appunto...se veramente era reale, se non era un imbroglio avrebbe dovuto presentarsi e lottare per avermi. Poi vidi il bel volto di Guisgard arrossato e sorridendogli mi avvicinai facendo finta di nulla...no, questo momento era per noi ora. Gli scarmigliai i capelli..."Tutto sarà naturale...non temere ...la prima volta..è magica". E per un attimo poggiai il capo nuovamente sulla sua spalla..."Voglio sentire le tue mani caldi su di me...avanti spogliami" per rialzarmi con sguardo di invito.."Abbiamo la maschera e celerai i tuoi imbarazzi...osa" con voce decisa ma non autoritaria. |
Elv rise, senza alzare la testa dai seni di Gwen, continuando a baciare piano i suoi capezzoli.
Baci dolci, lenti, umidi. “Colpa tua...” disse “... vuoi che smetta?” Pavel vide tutto ciò aveva chiesto apparire davanti a lui. “Ehi... un momento...” disse a Nyoko “... come hai fatto? Sei un'ipnotizzatrice o qualcosa di simile?” A quelle parole di Clio le sue amiche apparvero compiaciute ed eccitate. Vivian si mise all'opera col suo tablet, mentre le altre già assaporavano una nottata diversa dal solito. Una notte per il loro lato oscuro. Dopo circa un'ora Vivian aveva già raccolto un bel po' di leggende intorno a quel castello. Ovviamente la Gioia dei Taddei e quella del gufo, secondo la quale secoli fa un duca aveva voluto un gufo addestrato a difenderlo. La tradizione narrava che alla morte del gufo il suo spettro fosse rimasto nel castello per difendere i Taddei. Quel biglietto e quelle rose avevano turbato Altea. Poi lei tornò da Guisgard, sempre imbarazzato. “Si...” disse lui rossissimo in viso. Ma non c'era pace. Il telefono in camera squillò. |
"Si..lo voglio" dissi sospirando di eccitazione.
Poi squillò il telefono.."Ma che accade stasera?" guardando Guisgard e poi mi venne un pensiero ribelle.."Mentre rispondo...tu spogliami...fammi sentire le tue mani...ti voglio, lo sai...ho paura pure io...di perderti, o non lo so..."...io ho paura di amare Guisgard, non lo sai, nessuno lo sa. Risposi al telefono.."Pronto sono Altea de Bastian" mentre accarezzavo il petto di Guisgard e vogliosa delle sue mani che sfilavano la biancheria per ammirarmi ancora di più e desiderarmi. |
Sorrisi e non risposi subito.
Mi misi a cavalcioni su di lui e spensi la luce sul comodino. "Sì..." sussurrai "Voglio che tu smetta di disegnare, per adesso... Stanotte ti voglio solo per me... Solo mio..." sulle sue labbra, mentre sfilavo il velo trasparente che avevo avvolto in vita. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Ero lieta di vedere che le ragazze apprezzavano la mia idea.
Dopotutto le avevo trascinate in una mattinata pessima, avevo promesso loro che ci saremmo rifatte. Avevamo tutte le informazioni, era ora di agire. "Benissimo, andiamo allora, poi una volta lì useremo il castello come nascondiglio, troveremo il rampollo e quando cadrà la notte inizieremo a spaventarlo e ad eccitarlo... vedremo se credendo di essere solo si darà una mossa.. ha dannatamente bisogno di una botta di vita!" ridendo. Finii di preparare tutte le cose. "Pronte? Andiamo?" alle altre. |
"Te l'ho detto! Posso anche fare cose più complesse, come portarti in un posto lontano da qui, sia nel presente che nel tempo e posso mostrarti le mie ali ma non la mia vera forma, darei fuoco a quei bei occhi azzurri che ti ritrovi!" dissi guardandolo sorridendo.
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Guisgard annuì ad Altea.
Lei ripose al telefono e lui si inginocchiò ai suoi piedi, però impacciato restò a guardare le sue gambe lunghe, le sue mutandine, senza avere il coraggio di toccarla. “Pronto...” disse una voce al telefono “... parlo con miss de Bastian? Sono l'avvocato Bell... l'ho chiamato per mantenere il mio impegno, ricorda? Il mio cliente sta arrivando con l'ultimo treno e sto andando a prenderlo in stazione... vuol venire con me per conoscerlo? Passo a prenderla?” Gwen si sedette a cavalcioni su Elv che subito portò il suo volto tra i bei seni di lei, cominciando a giocarci con la bocca e la lingua. Lei sentiva le labbra di lui che baciavano tutti i suoi seni, la sua lingua che lambiva, premeva e assaporava i suoi capezzoli. Era inebriante, eccitante. “Ti voglio...” disse lui eccitato. Ma ad un tratto si udì un grido giungere da fuori, dalla stradina di fronte all'alberghetto. Pavel era turbato. “Forse sto sognando o sono solo pazzo...” disse a Nyoko “... andiamo a casa tua, ti prego... mi sento confuso... ti prego...” “Si, andiamo.” Disse eccitata Kyra. “Si, prepariamoci e curiamo il piano nei minimi dettagli.” Viki. “Wow!” Ridendo Jackie. “E vai!” Ridendo Vivian. Tutte guardavano Clio. |
Guisgard rimase lì inebetito...e giocherellava col piede.
Udii la voce dell' avvocato Bell...ma che caso eh...ora...stava arrivando ora..in stazione? Guardai Guisgard...non potevo rinunciare, quello si prendeva pure il castello. "Si...si si...venga a prendermi...col treno, oh noto la stazione è molto ben affollata attualmente, andremo con la sua auto". Chiusi la chiamata.."Tesoro" accarezzando il volto di Guisgard "Io ho un appuntamento e ho dato la mia parola, per lo più devi sapere la persona in questione che sto andando a prendere è uno .... che vuole prendersi il castello..sai che significa?Che tu te ne andrai via da qui..quindi devo lavorare pure per te" lo guardai a malincuore e gli sussurrai..."Mi baci prima di andare via...d' altronde penso abbiamo raggiunto una certa intimità...sai pure io ho paura, ho paura di innamorarmi e rimanere ferita..ora lo sai" e lo guardai "Domani mattina colazione da te?" e mi avvicinai aspettando mi baciasse "Io...vorrei...si essere la tua ragazza, ora te l' ho detto" sospirando. |
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