Camelot, la patria della cavalleria

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Guisgard 07-08-2013 16.23.11

“Non sarà una mela o mille altri frutti” disse il guardiano ad Elisabeth “a rendere speciale questo Luogo...” la fissò, come se potesse leggerle nell'anima “... un frutto è poco più di un atto egoistico... l'Amore è ben altro... questa mela può riempire la vostra vita?” Le chiese. “Se è si, allora prendetela pure... quanto alla ragazza che cercate...”
“Talia!” Esclamò Guisgard.
“Non può essere qui” fece il guardiano “poichè questo Luogo sta per chiudere i suoi cancelli d'oro...” e cominciò a chiudere tutto “... nessuno più potrà entravi oggi...” aggiunse, come a volerli chiudere fuori.

Altea 07-08-2013 17.00.45

Lentamente entrammo nel castello di Yrko, da quel cappuccio vedevo le persone rabbuiate..per una persona del genere? Ma mi pentii subito e pregai per la sua anima, il castello sembrava quasi come fermo, incantato.
Mi guardai attorno, le guarde erano vicino al corpo e i molossi non erano in giro ovviamente per non essere un pericolo per le persone presenti.
Mi voltai e vidi una guardia proprio vicino al portone di ingresso..usare il pugnale sarebbe stato pericoloso, e già...dovevo rifare affidamento alle mie lezioni di karate, judo e ju-jitsu.
Appesa alla cinta vi erano delle chiavi notai.
Mi staccai lentamente dal gruppo che guardava la pira e il fuoco bruciare, proprio come usavano fare in India.
Mi avvicinai, lentamene e attraversando le siepi abbassata, alla guardia e quando fu di spalle gli diedi un colpo perfetto alla nuca e lo vidi stramazzare al suolo.
Perfetto..lo presi per i piedi sempre accuciata approffittando del momento in cui davano fuoco a Yrko..e lo portai fino dietro a una siepe.
Le inglesi erano molto alte e io lo ero pure quasi come la guardia, e cosi lo spogliai senza pudori, e mi tolsi le vesti e indossai la sua divisa e anche il cinturone con le chiavi e presi la spada..certo sapevo pure usare la spada visto le lezioni di karate, veloce come una canna di bambù nel kobudo.
Fatto questo gettai le mie vesti dietro la siepe ma presi il pugnale.
Mi alzai e mi misi di spalle di fronte alla gente senza prima guardare la torre..egli non suonava la sua ocarina.
Cosi inizia a provare tutte le chiavi nella serratura del portone.

elisabeth 07-08-2013 17.20.48

No...la mia vita non poteva essere riempita da una mela......e non volevo entrare in quel giardino per prenderla......" Credo che voi vi sentiate un po' sopra le righe......siete il guardiano di questo splendido giardino......e l'umiltà non fà parte delle parole da voi conosciute........"........pero' guardando bene c'erano un migliaio alberi di mele in quel giardino........e avevo fame......non mangiavo da un secolo.....allungai la mano oltrepassando le sbarre del cancello...." perchè non me la donate voi una mela....ho fame....e non voglio disturbarvi nel vostro lavoro......"..........

Guisgard 08-08-2013 02.25.45

“Non posso darvi le mele” disse il guardiano ad Elisabeth “poichè esse non sono mie, ma, come tutto ciò che si trova qui, appartengono al mio padrone.”
“Perchè chiudete questo cancello?” Chiese Guisgard. “Potrebbero giungere da Fisyem e voler visitare il Giardino.”
“Non vi è più alcuna Fisyem...” rispose il guardiano “... e neanche Chanty... non più per oggi...”
“Cosa vuol dire?” Stupito Guisgard.
Ma il guardiano non disse altro e chiuse definitivamente il cancello.
E pian piano quella meravigliosa melodia cominciò a calare sempre più.
Guisgard allora si voltò verso Elisabeth, Clio e Gem.
E un profondo senso di solitudine invase i loro cuori.

Guisgard 08-08-2013 02.38.18

Altea con abilità e coraggio era riuscita a mettere fuorigioco la guardia.
Ora era armata e aveva con sé le chiavi del portone.
Pazientemente cominciò a provarle tutte, mentre gli altri assistevano al fuoco che inceneriva il corpo di Yrko.
E alla fine la ragazza trovò la chiave giusta.
Il portone così si aprì.
“Ehi, tu...” disse una guardia alle sue spalle “... cosa fai?”
Ma un attimo dopo dal portone ormai aperto penetrarono i contradaioli della Pantera.
“Tradimento!” Gridò uno dei soldati del castello. “Siamo attaccati!”
E scoppiò un violento scontro.

Clio 08-08-2013 03.45.48

Non ero riuscita a dire una parola, avevo osservato quell'uomo mentre parlava con Elisabeth e Guisgard immobile.
Non capivo il senso di quelle parole.
Eppure una cosa era certa, Talia non era lì.
Poi, quando iniziò a chiudere il portone e ci disse che non vi era né Fysiem né Chanty spalacai gli occhi.
Cosa voleva dire? Che Chanty era perduta?
Ma poi, il cancello si chiuse e noi restammo di nuovo soli nella foresta.
Per un momento ci guardammo, spaesati.
"Talia non è qui.." Dissi poi, ritrovando la voce "...non so che senso possano avere le parole di quest'uomo né che posto sia davvero questo.. Ma dobbiamo tornare sui nostri passi e scegliere l'altra direzione, non trovate? Di qui non possiamo proseguire..".

Guisgard 08-08-2013 05.14.27

Guisgard annuì a quelle parole di Clio.
“Si, torniamo indietro e prendiamo l'altra direzione...” disse poi.
E i quattro così fecero.
Tornarono di nuovo al bivio e imboccarono l'altra direzione.
Percorsero un tratto di foresta, fino a quando videro un pozzo poco lontano dal sentiero.
E accanto al pozzo vi era una fanciulla.
“Avete forse visto una ragazza dai capelli lunghi e chiari, damigella?” Chiese Guisgard.
“Vi risponderò solo se mi aiuterete a risolvere un arcano...”
Guisgard guardò agitato Elisabeth, Clio e Gem.
Poi annuì alla fanciulla.
“Laodamia e Protesilao, Orfeo ed Euridice, Afrodite ed Adone, Perseo ed Andromeda...” fece la fanciulla “... chi è l'intrusa fra queste coppie e perchè?”

Clio 08-08-2013 06.18.49

Seguii i miei compagni di viaggio nell'altra direzione.
Evidentemente, era l'unica cosa da fare, anche se non sapevamo dove ci avrebbe portato.
Sguimmo il sentiero e ci trovammo di fronte la fanciulla.
Alla sua risposta, sgranai gli occhi, allibita.
Un enigma? Voleva proporci un enigma altrimenti non ci avrebbe aiutato?
Che assurdità era mai quella?
Tutto mi sarei immaginata, tranne che dover ripensare al lavoro in quel momento.
Pensai alle storie e alle figure che aveva citato, riflettei per un momento.
Pensai che la prima risposta doveva essere quella giusta, perciò, prima di parlare alla ragazza, mi rivolsi sottovoce a Guisgard, Elisabeth e Gem.
"Vediamo un po'.. pensavo potesse essere la morte.. voglio dire, a parte Perseo e Andromeda, nelle altre coppie almeno un personaggio muore o fa avanti e indietro dall'Ade, o tutte e due le cose.." scossi la testa "..Però.. non lo so.. c'è una coppia che stona molto di più.. Nel senso, sono tutte coppie sposate, tutte tranne Afrodite e Adone.. Poi, beh.. mi sembra una coppia molto diversa dalle altre.. Non lo so.. eppure secondo me stona.. ma non mi è venuto in mente altro.." li guardai uno ad uno "..se avete altre idee..".

Guisgard 08-08-2013 17.18.50

Anche Guisgard, come Clio, restò pensieroso davanti alla fanciulla e a quel suo enigma.
“Si...” disse poi fissando Clio “... in effetti le coppie che citate hanno una particolarità... ma quale delle due scegliere?” Guardò poi anche Elisabeth e Gem.
“Ah, non guardate me...” alzando le mani il pilota “... io non ci capisco niente in questo genere di cose...”
La fanciulla, intanto, li fissava con una strana espressione.

Altea 08-08-2013 19.51.45

Il portone si apri e i contradaioli senza aspettare entrarono, erano veramente aggueriti...scoppiò una lotta tremenda.
Poi mi venne un pensiero...il Principe Ardena e mi avvicinai a alcuni robusti contradaioli..."Presto venite con me, dobbiamo andare a salvare il Principe mentre gli altri stanno combattendo, prima che qualche guardia lo uccida o lo porti via".
Feci cenno loro di seguirmi, e cosi salimmo le scale fino alla torre e ci trovammo di fronte al portone dove solitamente parlavamo..."Principe Ardena, sono Altea...il vostro piano ha funzionato. I contradaioli stanno combattendo per voi, Yrko di Bumin è morto e qui vi sono dei contradaioli per liberarvi...suonate...suonate la vostra ocarina date coraggio alla Pantera".
Mi rivolsi agli uomini.."Provo a vedere se queste chiavi fanno un secondo miracolo, altrimenti cercate una forte trave di legno e la useremo come un ariete per aprire il portone".
Iniziai a provare le chiavi nella serratura sperando si aprisse la porta di ferro e sentire il Principe.

elisabeth 08-08-2013 20.19.27

Niente mela...cancello chiuso....avevo una fame epica.....e dovemmo così tornare sui nostri passi.......vi era un pozzo sul sentiero e volle il caso che ci fosse una fanciulla...Guisgard.....cercò di chiedere qualche informazione sulla fanciulla da noi cercata..........non potevo credere alle miei orecchie.......un enigma....ella ci diede un enigma.......il mio istinto mi diceva...di salutare tutti.....andare in giro per il bosco e forse avrei trovato la bella addormentata....incredibile.....Gem...si tiro' fuori..lo guardai furibonda......però cominciai a riflettere sui vari personaggi citati dalla ragazza.........vediamo un pò....erano tutti innamorati...morti e passati dall'Ade.......ma....Perseo ed Andromeda....aveva una cosa di diverso nella loro storia.......Perseo aveva salvato Andromeda ......non erano morti e avevano avuto anche sei figli....lo spiegai alla ragazza....." Allora ..che ne dite...e' questa la differenza ?....."....

Clio 08-08-2013 21.02.02

"Beh, dipende da quale criterio ha usato per formare quella lista.. Voglio dire... È vero, per me stonano tantissimo Afrodite e Adone, é un amore diverso dagli altri, più fisico, artificiale..." Mi fermai "..però, però mi chiedo che senso abbiano le altre due coppie.. Laodamia e Protesilao non sono nominati spesso.. E accanto ad Orfeo ed Euridice la questione dell'Ade spicca terribilmente... Anche Adone, infondo passa del tempo da Persefone.. " sospirai "... Allora forse mi conviene tornare indietro alla mia prima idea Perseo e Andromeda... Sono gli unici che vissero per sempre felici e contenti... Anzi, per l'eternità, non nell'Ade ma tra le stelle...".
Sorrisi, rendendomi conto che le mie parole erano state un eco di quelle di Elisabeth.
"Esatto.. È quello che penso anche io.. E voi.." Rivolta a Guisgard "..troppo facile non pronunciarsi.." Sorridendo.

elisabeth 09-08-2013 10.33.20

Sorrisi divertita alle parole di Clio....aveva nominato le stelle.....quanto era vero...noi avevamo fatto un viaggio, mi chiedevo se nel passaggio le stelle ci avessero sfiorato.......non ricordare nulla non era una cosa piacevole......pero' il senso del pesnsiero femminile era unico...la storia e la risposta potevano essere diverse...ma in quel momento ci eravamo aggrappate alla vita...." Mi sa Guisgard...che dovrai dare una risposta....caso contrario.....anche noi rimarremo in questa parte di Inferno......"......ci eravamo bloccati.....e come succede nella vita...ti blocchi sempre ad un bivio....

Guisgard 09-08-2013 16.26.10

In breve nel castello scoppiò un durissimo scontro.
I contradaioli si lanciarono contro le guardie dei Rossi e ovunque ci furono grida di rabbia e di agonia.
Ma senza Yrko ed il Nero, quei militari sembravano incapaci di fronteggiare l'ardore dei contradaioli.
E davanti ai suoi uomini che cadevano sempre più numerosi, Steno cercò rifugio su una delle torri.
Qui però fu raggiunto da Marco di Monsperon, che si era unito alla gente della Pantera insieme al barone Sanion.
“Avanti...” puntandogli la spada contro “... salta giù da questa torre... o preferisci la lama della mia spada?” Fissandolo Carlo. “Gli uomini come te si fanno beffe dell'Aldilà e del Giudizio Divino, dunque cos'hai da perdere? Salta giù ed eviterai una morte disonorevole! Ma forse quelli come te non solo non conoscono Dio... ma neanche il coraggio!”
“Pietà!” Gridò Steno.
Ma Carlo lo infilzò con la sua spada.
E ferito, l'eretico servitore dei Rossi cadde all'indietro, precipitando dalla torre.
Intanto Altea, insieme ad altri contradaioli, aveva raggiunto la porta dietro la quale si trovava il misterioso prigioniero che lei credeva essere Ardena.
Provò allora ad aprire quella porta con le chiavi che aveva, ma nessuna di essa si rivelò quella giusta.
“Buttiamola giù!” Urlò uno dei contradaioli.
Presero una grossa trave di legno e cominciarono a sfondare la porta.
Alla fine ci riuscirono ed entrando nella cella vi trovarono il prigioniero.
http://www.freewebs.com/curseofthepearl/will%201.jpg

Guisgard 09-08-2013 16.41.33

Guisgard guardò Elisabeth e Clio.
“Beh...” disse lui “... in verità sono tutte coppie baciate da Amore... e quasi tutte hanno a che fare con una morte tragica... a me però colpisce una cosa... Orfeo e Perseo chiesero la medesima cosa alle loro amate... credere in loro e nel loro amore... Orfeo però alla fine fu lui a cedere... e perse la sua Euridice... Perseo invece si dimostrò eroico anche nell'amore, sconfiggendo non solo la nostruosa Medusa, ma anche gli incubi di Andromeda personificati dal terrificante Mostro Marino... e infatti poi i due amanti vedranno il loro amore sopravvivere per sempre fra le stelle... io dico dunque Perseo ed Andromeda...”
All'improvviso si udirono delle campane lontane, poi dei canti confusi, che, man mano si avvicinavano, divenivano sempre più chiari.
Era una litania religiosa cantata da numerose persone che però tuttavia non si vedevano, trovandosi in una zona della foresta celata ai loro occhi.
E nell'udire tutto ciò la fanciulla si alzò di scatto.
“Non c'è più tempo...” disse “... devo andare...”
“Andare dove?” Domandò Guisgard.
“L'ora è quasi giunta...” fece la fanciulla “... devo andare o mi chiuderanno fuori...”
“Non vi interessa più conoscere l'esito del vostro enigma?” Chiese Guisgard sorpreso.
“Io conosco la risposta” guardandolo lei “e siete voi a non conoscerla. Cercatela pure se tenete davvero alla Gioia.” E pronunciate quelle enigmatiche parole, svanì tra la vegetazione.
Un attimo dopo, un colpo di vento attraversò l'intera foresta.
Durò pochi istanti e lasciò dietro il suo passaggio un profondo ed innaturale silenzio.

Clio 09-08-2013 18.26.44

Annuii a Guisgard.
"Beh, la pensiamo allo stesso modo.." dissi sorridendo.
Ma poi, quegli strani rumori, quella litania si diffuse intorno a noi.
E la reazione della ragazza mi colpì profondamente.
Non c'era tempo.
Tempo per cosa?
Cosa voleva dire con: "Mi chiuderanno fuori"?
Tutto in quella foresta sembrava aver perso il nume della ragione.
Quando si allontanò, e un innaturale silenzio si sparse intorno a noi, un senso di inquietudine e una fitta dolorosa mi investì.
Già, pensai, anche per me non c'era più tempo, ne era passato troppo.
Ormai, sapevo che la mia missione era perduta, che non avrei mai visto il principe nè avrei potuto lottare per lui.
Abbassai gli occhi e cercai di respirare piano, non dovevo più pensarci ormai, importava solo che lui fosse libero e migliore.
Dovevamo trovare Talia ora, solo questo contava.
Sperai soltanto che i miei sforzi non fossero stati vani, che i contradaioli fossero riusciti a liberarlo, anche senza di me.
Infondo, non ero nessuno, anche se io avevo giocato le mie carte come meglio potevo, le cose erano andate diversamente da come immaginavo, non avevo avuto la possibilità di fare la mia parte, probabilmente quel biglietto non significava niente.
Cercai di fermare la tristezza che mi invase, ma mischiata alla desolazione e al silenzio lasciato da quel vento, era davvero troppa.
E per fermarla mi aggrappai, quasi senza accorgermene, al ricordo più felice che possedevo.

"Ben svegliato.." dissi sorridendo, vedendolo entrare nella stanza.
"Buongiorno.." rispose lui con voce assonnata, poi sgranò gli occhi "..e tutta quella roba?".
"Frittelle per farmi perdonare.." sorridendo.
"Perdonare che cosa? Anzi, ti devi addormentare sul mio divano più spesso, se queste sono le conseguenze..".
Mi voltai perchè non vedesse la mia espressione.
"Caffè?"
"Si, grazie..".
Mi sedetti accanto a lui, e mi servii.
"Tranquilla, capisco che veder giocare il Chelsea sia noiosissimo… eh.." disse strizzando l'occhio.
"Ma va che l'ho vista tutta la partita, cosa credi.. sono stati i festeggiamenti a farmi crollare.." ridendo "Voglio dire.. vuoi mettere..".
"Ci pensi? Chi li sopporta più adesso?" scuotendo la testa.
"Andranno avanti per tutta la stagione, te lo dico io..".
"Ci pensi mai?" disse, pensieroso.
"A cosa?".
"A quanto è diverso per quelli come loro..".
Sgranai gli occhi "Adesso sei invidioso del Chelsea?".
"No non dico quello, stai scherzando.. è solo che..".
"Ti dico una cosa.." lo interruppi "…non cambierei la nostra festa per il ritorno in Premier con la loro da Campioni d'Europa neanche tra un milione di anni… dicano quello che volgiono".
Lui annuii, sorridendo.
"Anzi, ti dico di più…" brandendo la tazza del caffè come minaccia "..aspetteremo i Campioni d'Europa, tutti tronfi.. e gli toglieremo quel sorrisino compiaciuto in meno di novanta minuti.. sono pronta a scommetere adesso..".
"Vai, andata.." disse ridendo.
"Qua la mano..".
"Ottimo.." stringendo la mano che gli porgevo.
Mi alzai per mettere i piatti nel lavandino.
"Cosa fai oggi?" mi chiese, voltandosi all'indietro.
"Ricerche, e studio.. ormai.. il mio Morfeo mi attende..".
"Giusto.." sorridendo.
"Tu?"
"Lavoro..".
Annuii.
"Ti va un cinema stasera? So che gli altri hanno una festa di alcuni loro amici.. andiamo io e te soli?".
Mi bloccai col piatto in mano, e lo posai molto lentamente.
Da soli, da soli io e lui.
Il cuore accellerò e sentii le guance avvampare all'improvviso.
Dovevo stare calma, non era mica la prima volta che stavamo soli, anzi.
La situazione mi stava sfuggendo di mano, dovevo riuscire a controllare, ad ingabbiare quel sentimento prima che mi portasse sull'orlo del baratro.
"Clio? Mi hai sentito?" disse piano.
Non risposi, non riuscivo a parlare.
Era così difficile essere calma e naturale in sua presenza, non sentire le gambe che mi cedevano e il cuore che batteva talmente forte da farmi male.
"Allora.." una voce alle mie spalle.
Sobbalzai.
Lo sentii dietro di me, cingermi con le braccia e posare il viso sulla mia spalla.
Trattenere le lacrime fu davvero difficile. Non ero mai stata tanto felice.
"Scusa.." dissi infine "Cos'hai detto?".
"Se ti andava di andare al cinema.. però, ti dicevo, siamo soli..".
Mi posò un lieve bacio sulla guancia e si allontanò.
Dovetti respirare più volte prima di riuscire a rispondere.
"Si, certo.. scegli pure tu.. tanto conosci i miei gusti..".
"Meglio di chiunque altro.." disse, ridendo.
Aveva ragione.
"Beh, devo andare ora.." dissi, riuscendo finalmente a guardarlo negli occhi.
Lui annuii.
"Aspetta, ti accompagno alla porta..".
Così fece.
"Grazie ancora e, scusa.." dissi sorridendo.
"Mica mi serviva il divano..".
"Beh, potevi svegliarmi…".
"Ma se dormivi come un angioletto.. sei la mia migliore amica, mica ti mando via mezza addormentata nel cuore della notte..".
Sorrisi, guardandolo negli occhi.
"Adesso.. non esageriamo.. comunque grazie..".
"Grazie a te della splendida colazione.. fortunato l'uomo a cui la preparerai ogni giorno..".
Sorrisi, un sorriso doloroso e triste.
"Cosa sono quegli occhioni?" Disse, accorgendosi che avevo cambiato espressione.
Tuttavia, fraintese fortunatamente il suo significato.
"Niente, niente.." mi affrettai a dire.
"Vieni qui..". E senza che potessi replicare, mi abbracciò forte, e per un momento rimasi stretta a lui.
E per un momento, il cuore smise di far male.
"Ti voglio un bene dell'anima, Clio.. lo sai?" disse dolcemente "Non voglio vederti quegli occhioni tristi..".
Ecco, quello mi avrebbe dato la forza di affrontare un anno intero.
"Ma non dirlo mica in giro eh.. ho una reputazione da rispettare…" continuò ridendo.
"Che scemo! Beh, anche io ti voglio bene, Lucio.." dissi "..non sai quanto.." mormorai.
Per quanto mi costasse, mi divincolai dall'abbraccio e lui mi sorrise.
"Allora ci vediamo alle otto al solito posto?".
Annuii.
"Buona giornata, Lucio.. a dopo..".
"Buona giornata, Clio..".


Funzionava sempre.
Il ricordo di quella mattina, di quei gesti d'affetto inaspettati e spontanei, riusciva a cancellare ogni tristezza.
Soprattutto se evitavo di pensare a ciò che era successo dopo.
Quel viaggio mi aveva decisamente indebolita, la mia corazza di ghiaccio sembrava essersi sciolta al sole, e troppe emozioni mi colpivano. Troppe, non potevo permetterlo.
Respirai, piano, per ritrovare quella calma e quel distacco che mi erano vitali per andare avanti.
Alzai gli occhi e guardai i miei compagni di viaggio.
"Andiamo avanti.." dissi piano "dobbiamo ancora trovare Talia.. questo posto ha sempre meno senso ma lei è qui da qualche parte, sempre che il Nero non l'abbia già trovata" sorrisi "..magari anche lui si è perso in questa foresta..".
Restai per un momento pensierosa. "Se tenete alla Gioia?" dissi, corrucciando la fronte.
"Quale Gioia? Che cosa avrà voluto dire?".

Guisgard 09-08-2013 20.45.00

A quelle parole di Clio, Guisgard la fissò.
“Non ho idea di cosa possano significare...” disse il Taddeide.
“La Gioia” all'improvviso una voce dietro i quattro “è la felicità più alta, quella totale. E niente può riempire il cuore, l'anima e l'intera vita come essa.” Era un giovinetto dai boccoli biondissimi e gli occhi azzurri. “E' per raggiungerla che si cerca il Fiore Azzurro. E quando chi, come voi, non giunge ancora a trovarlo e a vederlo, il cuore gli si riempie di malinconia e tristezza, avvertendo un vuoto senza fine...”
“Il Fiore Azzurro?” Ripetè Guisgard.
“Si...” annuì il giovinetto “... per questo siete qui...”
“Come sarebbe a dire?” Fissandolo Gem. “Noi non sappiamo neanche cosa sia!”
“Ogni ricerca” sorridendo il giovinetto “ignora la sua meta...”
“Dov'è Talia?” Chiese Guisgard.
Il giovinetto lo guardò e sorrise nuovamente.

Clio 09-08-2013 21.29.34

A quelle parole, mi voltai di scatto, osservando l'uomo che le aveva pronunciate.
Già, la gioia completa che riempie l'anima e la vita stessa.
Probabilmente non vedevo il Fiore Azzurro perché non sapevo cosa fosse.
Ma, riflettei un momento, il Fiore Azzurro?
Era per quello che ero arrivata a Chanty, ero così presa dai Rossi e i Blu da averlo dimenticato.
Non ricordavo l'iscrizione nel tunnel sotto la chiesa a Sant'Agata di Gothia, ma parlava di un giardino, che fosse stato quello dietro il cancello d'oro?
Sembrava surreale.
Annuii, e guardai gli altri.
"È vero, è stato il Fiore Azzurro a condurmi qui, ma.. Per caso.. Non lo stavo cercando.. Almeno, io.." Dissi, pensierosa.
Mi tornarono alla mente gli interrogativi che avevo all'inizio del viaggio, prima che faccende più grandi di me mi coinvolgessero.
Solder e Masan che mi avevano fatto credere di non conoscere il Fiore, la loro strana missione, la pistola, le iscrizioni nella chiesa e poi nel tunnel.
Tutto portava al Fiore Azzurro, e quel tunnel mi aveva condotto a Chanty.
Mi chiesi dove fossero i due archeologi, ma mi accorsi che non mi importava affatto.
"Ma..." Dissi poi al giovane "..qui dove? Dove siamo? Siamo ancora a Chanty?".

Altea 09-08-2013 23.45.40

Sentivo le urla sotto dello scontro e poi anche un urlo tra le torri...che stava succedendo?
Provavo le chiavi con tensione ma non entravano...finchè arrivarono i contradaioli con la trave..lascia loro posto e con forza sfondarono la porta.
Mi affacciai e lo vidi...era un ragazzo..e gli sorrisi..lui aveva il volto della gioia di chi era stato salvato, mi voltai verso i contradaioli..."E' lui...E' il Principe Ardena?".

Guisgard 10-08-2013 04.59.29

Intanto, nel castello di Yrko di Bumin, Altea e i contradaioli avevano trovato il misterioso prigioniero rinchiuso nella fortezza.
“Maestà...” disse Bariel e tutti loro si inchinarono davanti al principe.
E il vecchio contradaiolo fece cenno ad Altea di fare altrettanto.
Ma ad un tratto il principe Ardena guardò la porta della cella.
Sulla soglia infatti era apparsa una figura fiera e superba.
“Vedo che ti hanno trovato...” disse Giacomo il Nero al principe “... ma non uscirai vivo da qui... puoi giurarci...” ed estrasse la spada.
“Attendevo questo momento da molto tempo...” fissandolo Ardena.
Poi con un cenno chiese ad uno dei suoi contradaioli la spada.
Un attimo dopo lui e il Nero cominciarono un duello all'ultimo sangue.

Guisgard 10-08-2013 05.00.46

Il giovinetto fissò Clio continuando a sorridere.
“Chanty...” disse “... cos'è Chanty? Il nome che si da ai propri sogni? La voce che cantano le sirene durante l'esilio da ciò che più amiamo? Ma non angustiatevi per Chanty... i suoi duchi e le sue donne si sono già afflitti troppo per esso...” si incamminò verso la fitta vegetazione circostante “... mio Padre Ha disposto che il cancello venga chiuso all'ora stabilita... e devo andare anche io...” svanì tra i girasoli e un vento fresco si alzò sulla foresta...

elisabeth 10-08-2013 12.49.41

Alla fine anche se per motivi diversi sembrava la vedessimo tutti alla stesso modo...almeno sull'enigma......ma la ragazza non ci diede alcuna risposta......o per lo meno a quello che il nostro cuore volesse sentirsi dire....ci parlo' di Gioia.........e doveva andar via..prima che non le sarebbe stato più possibile entrare....ma quale posto dsi chiudeva a tempo........anche se avevo pensato che il vecchio al cancello fosse San Pietro......che pensiero bizzarro......però la gioia io la conoscevo...negli occhi dei bimbi...negli occhi dei genitori e nella loro fiducia...la speranza e la gioia sembrava camminassero allo stesso piano.....guardai Gem......lo stare insieme a lui mi aveva donato un momento di gioia sconfinata...così la mattina dopo quando facemmo insieme colazione e..........e..poi arrivo un giovanetto...con i capelli biondo oro e gli occhi azzurri.....anche lui aveva qualcosa da dirci...il Fiore Azzurro.....e lui nell'andare via parlò di suo padre...doveva andare via prima che si chiudessero i cancelli..........perchè mi sentivo sempre con un piede da una parte e un piede dall'altra.....vivevo il mio secolo per la mia conoscenza...ma vivevo anche un'altra dimensione...e se quella dimensione non fosse altro...che qualcosa che si proiettava nel tempo.....dove ognuno di noi aveva avuto nei secoli la possibilità di cercare qualcosa............sarà stato questo Fiore azzurro ?......ma io non ero li' per questo...io non sapevo neanche di che stava parlando......io ero lì..per cosa........" Scusate.....Clio ...ma io non so di che stiamo parlando...mi spiace ma io non sono qui per nessuna missione......almeno......ho letto qualcosa..su questo fiore......su un libro tempo fa.....ma non avrei mai immaginato....di andarlo a cercare...e in questo modo poi.......forse io credo che la cosa da cercare immediatamente sia Talia.......ho paura per lei........e il fatto di non riuscire ad orientarmi...e' come sentirmi chiusa.....in una bolla di sapone...."....guardavo Guisgard ed il suo volto....aveva solo il nome di Talia sulle labbra...doveva essere veramente in pena per lei

Altea 10-08-2013 18.08.58

Era proprio lui..il Principe Ardena..tutti si inchinarono e Bariel mi disse di fare altrettanto e li seguii.
Ma come sempre, in tutte le storie, arriva il malvagio pronto a combattere e non arrendersi e in questo caso Giacomo il Nero.
Il Principe si fece passare una spada e iniziò un duello con Giacomo e mi rivolsi ai contradaioli..."Presto facciamo da scudo al Principe, tirate fuori tutti le vostre spade...possiamo ucciderlo se sta ferendo il Principe o uccidendolo". E io estrassi pure la spada che avevo preso alla guardia e feci cenno ai contradaioli di avvicinarci al Principe..."Arrendetevi messer Giacomo! Siete uno contro tutti noi...non avete scampo".

Clio 11-08-2013 20.01.43

Guardai il giovane allontanarsi, e non riuscii nemmeno a comprendere il senso delle sue parole.
Non dovevamo angustiarci per Chanty? Forse aveva ragione, ma negli ultimi giorni non era esistito altro, che fosse davvero soltanto un sogno?
Non capivo.
Sentii le parole perplesse che mi rivolse Elisabeth e sorrisi.
"In verità.. nemmeno io lo stavo cercando.." dissi scuotendo la testa "Nessuna missione.. almeno, non io.. è solo che, le circostanze che mi hanno condotto qui.. ecco, erano fortemente legate alla leggenda del Fiore Azzurro.. mi spiego meglio, stavo visionando degli scavi in una chiesa, in una città molto lontana da qui, probabilmente non l'avrete mai sentita nominare.. e lì c'erano iscrizioni, affreschi e pitture che si riferivano senza dubbio al Fiore Azzurro.. ed è lì che ho trovato il passaggio per Chanty, o meglio.. lui ha trovato me..".
Sorrisi "Non saprei dirvi esattamente cosa sia, rischierei di banalizzare o confondermi.. ma il Fiore Azzurro è.. una leggenda, una reliquia, ha un potere sconfinato.. nessuno sa nemmeno che tipo di fiore sia, o se sia davvero un fiore normale e non una metafora.. ma, è custodito nella letteratura.. nessuno, storicamente, ha mai trovato il Fiore Azzurro.. almeno, finora non ne abbiamo trovato traccia..".
Alzai lo sguardo verso Guisgard, e divenni serissima improvvisamente, come se un ricordo importantissimo mi fosse tornato alla mente.
"Non molto tempo fa, a Sant'Agata di Gothia, un vecchio mi disse che nessuno di noi avrebbe mai potuto capire il Fiore Azzurro, che soltanto i Taddei ne conoscevano il significato, perchè esso era la loro unica salvezza.." sorrisi "..credo che la faccenda vi riguardi, dunque...".
Sbarrai gli occhi, quel vecchio che avevo completamente dimenticato mi aveva detto anche qualcos'altro, qualcosa che avevo deciso di dimenticare, era un avvertimento, ma non riuscivo a ricordare altro.
Scossi la testa "Stiamo perdendo tempo, dobbiamo trovare Talia… avete ragione, Elisabeth, probabilmente ci siamo persi, e orientarsi è inutile.. senza contare che questa foresta sembra sempre più insensata.. da che parte andiamo ora?".

Guisgard 12-08-2013 04.30.56

Guisgard fissò Clio.
“E' tutto così strano qui...” disse poi guardandosi intorno “... a tratti sembra un sogno, una grande visione... eppure, non so... vi è qualcosa intorno a noi... avverto un senso di déjà vù... come se tutto seguisse dei tempi prestabiliti... come se tutto si ripetesse... per volgere verso qualcosa... ma ignoro cosa...” tornò a guardare la ragazza e poi Elisabeth e Gem “... forse ora comprendo alcune delle parole di mio zio... forse per lui il Fiore Azzurro era una sorta di elisir, di antidoto... a cosa?” Scosse il capo. “E' difficile dirlo... forse impossibile da comprenderlo... ed mi sarei sentito pazzo anche solo ad immaginare una cosa simile qualche tempo fa...” restò un attimo in silenzio “... ora però dobbiamo trovare Talia... al resto penseremo dopo...”
Per un istante il vento si fermò e la foresta si ammutolì del tutto.
Poi, per un momento, riprese a soffiare il vento.
E dopo ancora quel profondo silenzio.
“Seguiamo il sentiero...” fece Guisgard.
E dopo un po', i quattro videro una casa nel bel mezzo del bosco.

Guisgard 12-08-2013 04.34.53

“Altea...” disse Ardena mentre rispondeva agli attacchi di Giacomo il Nero “... Altea, state indietro... e anche tutti voi!” Urlò poi agli altri contradaioli. “E' una faccenda tra noi due!”
“Tranquillo...” fece il Nero, mentre menava i suoi fendenti “... dopo averti infilzato, sistemerò anche la ragazza ed i tuoi compagni...”
“Non sarà tanto facile infilzarmi...” replicò il principe.
E così i due continuarono a battersi, senza esclusione di colpi.
Le loro spade scintillavano al chiarore delle torce, liberando bagliori e riflessi, che sembravano poi dissolversi in pioggia di scintille ardenti, tanta era la foga dei loro colpi.
Poi quel vento che aveva fatto spalancare le finestre riprese a alitare, quasi a voler soffiare su quei bagliori che sembravano come accendersi sempre più.
Ma mentre il duello procedeva, ad un tratto si udirono delle grida.
“Il castello va fuoco!” Gridarono coloro che erano ancora nel cortile.

Clio 12-08-2013 09.47.50

Annuii alle parole di Guisgard, ed evitai di dire ciò che pensavo.
Ricordavo le ricerche fatte per Luke, a Capomazda City, e i legami tra la Gioia e il Fiore Azzurro.
Avevo sospettato fin dall'inizio che esso potesse essere l'antidoto alla maledizione, ma ora aveva ancor più senso.
Anche se, infondo, non erano che leggende.
Eppure, il mondo intono a noi sembrava essere uscito da uno di quei libri antichi.
Come potevo capire ciò che era reale e ciò che non lo era, non ero appena stata catapultata nel XVI secolo?
"Avete ragione, dobbiamo trovare Talia!" Dissi.
Poi, quel vento e quel silenzio riempirono ogni angolo della foresta.
Quando però apparve una casetta, sorrisi.
"Guardate.. Una casetta..." Dissi indicandola "...magari Talia vi ha trovato riparo, o l'hanno vista passare... Direi che è un ottimo segno, andiamo a chiedere!".

Guisgard 12-08-2013 17.59.42

E mentre quel duello continuava senza esclusione di colpi tra Ardena e Giacomo il Nero, dalle travi cominciava ad uscire un fumo sempre più intenso.
Le grida poi dei contradaioli chiarirono ciò che stava accadendo: il castello era in fiamme.
Tutti allora cercarono di spegnere il fuoco.
Il fumo però era penetrato nella cella e in breve cominciò a rendere l'aria irrespirabile.
E Altea finì per perdere conoscenza...



Guisgard, Elisabeth, Clio e Gem si avvicinarono così a quella casa trovata nel bel mezzo del bosco.
L'erede dei Taddei bussò, ma nessuno rispose.
Bussò ancora ma ancora senza risultato.
Allora fissò i suoi tre compagni di viaggio e poi provò ad aprire la porta.
All'interno, con loro stupore, videro solo una fanciulla addormentata su un lettino: era Talia.
Ad un tratto però udirono un rumore dall'esterno.
“Ma, non può essere...” disse Gem “... non può essere...” e corse fuori.
E incredibilmente vide un elicottero che sorvolava la foresta.
Cominciò allora ad agitare forte le braccia e a gridare per attirare la sua attenzione.
Alla fine dall'interno del mezzo lo videro e l'elicottero cominciò a planare nella radura.
Da esso scesero alcuni uomini, tra cui Liam.
“Finalmente!” Esclamò il massone nel vedere Elisabeth e poi Gem. “Vi abbiamo cercato ovunque... praticamente battendo per giorni tutta questa zona! Ma è difficile riconoscere qualcosa qui che è solo vegetazione!”
“Non avete visto la città di Fisyem?” Chiese Gem.
“Fisyem?” Ripetè stupito Liam. “Ma qui non vi sono città nel raggio di km!”
“Impossibile!” Esclamò Gem. “Noi proveniamo proprio da lì! Sarà ad una dozzina di miglia da qui al massimo!”
“Vi stiamo cercando da giorni” replicò Liam “e non ci sono centri abitati nel raggio di diverse miglia.”
“Va tutto bene...” scendendo dall'elicottero un uomo anziano “... va tutto bene...”
“Questo è il signor Usco...” presentandolo a tutti loro Liam “... è lui che ci ha portati qui... conosce queste terre come nessun altro.”
“Direi di andare ora.” Disse Usco.
Così, tutti loro salirono a bordo dell'elicottero e poco dopo Talia riprese i sensi.
Sull'elicottero vi era un'altra ragazza, ancora senza conoscenza.
“L'abbiamo trovata nel bosco ad una decina di miglia da qui...” spiegò Liam “... aveva con sè un documento nascosto addosso... è una studentessa... Altea Trevor...”
L'elicottero si alzò e riprese la strada del ritorno.
Guisgard fissava dall'alto l'intera foresta, senza però scorgere più tracce di Fisyem o di altri centri di Chanty.
“Questa zona” fece Usco accorgendosi dell'inquietudine del Taddeide “è ricca di miti e leggende... la più famosa parla di un reame incantato che si anima ogni cento anni e vive per soli tredici giorni, fino a ricadere ancora in quel magico sonno... la tradizione vuole che questo incantesimo sia dovuto al meraviglioso Fiore Azzurro e solo quando sarà trovato e colto da qualcuno l'incantamento terminerà...”
“E' vero tutto questo?” Domandò Guisgard per poi fissare Talia.
“Chi può dirlo, ragazzo mio...” sorridendo Usco “... forse si, forse no... chi può dirlo...”
E l'elicottero sorvolò l'intera foresta, per poi far ritorno nella civiltà moderna.
http://www.aquilatv.it/uploads/snaps...estale_big.jpg



Fine...?



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