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"San Michele Arcangelo protegge i cuori impavidi, non solo i nobili" sorridendo "A lui sono devota profondamente" vidi la rabbia nella marchesa "Vi devo dire una cosa, ho l' indirizzo di quel Roberttier, non ditemi chi me lo ha dato, tra un' ora ho appuntamento con una persona che è suo amico. Vorrei portarvi ma mi sembra questo uomo non voglia esporsi più di tanto, meglio andare cauti".
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"Non ho bisogno di sforzarmi." Disse Elv. "Io odio tutti i nobili. Indistintamente. Basta guardarvi per provare disgusto, odio. Siete la parodia di un mondo che non esiste più. Questa è la verità." A Gwen.
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"Io credo che solo la corporazione possa aiutarci, madama." Disse la governante ad Altea. "Verrò con voi ad Afragolopolis." Decisa.
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Lo osservai e ancora mi divertiva.
Anche in quei momenti di astio aveva il suo fascino, i suoi occhi neri brillavano di quella luce risoluta e determinata. Alla fine, alzai le spalle. "Perfetto." Uscii dalla stanza e tornai in biblioteca, aspettandomi da un momento all'altro un'altro episodio simile. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Bene....ma ora devo incontrare questo misterioso uomo qui a Maddola, amico di Robberttier, vediamo che mi dirà e soprattutto della amica che ora abita nel suo Palazzo..sembra questo Robberttier abbia molti amici, voi lo avete conosciuto?" incuriosita.
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Tutto accadde in fretta.
Troppo in fretta. Destresya aggredì e morse i due uomini in pochissimi istante. Ma il padrone ebbe il tempo di afferrare una carabina e puntarla contro la bella vampira. Esplose due colpi che raggiunsero Destresya al volto. |
"No, non l'ho mai conosciuto." Disse la governante. "Da quanto ho capito però Roberttier è stato incarcerato." Ad Altea.
Ormai era trascorsa l'ora come detto da Brain. |
Gwen lasciò la camera, ma nulla più accadde.
Verso il primissimo pomeriggio Mary andò da lei, dicendole che l'uomo aveva mangiato il pasto che gli era stato portato. "Forse lo stomaco in certi casi è più saggio di alcuni presunti ideali." Disse Mary divertita. |
"Si lo so, e sembra difficile scarcerarlo pure" mi accorsi il tempo era trascorso "Ci vediamo tra poco Madame, vado a parlare con questo famoso amico".
Scesi le scale indossando un pesante mantello di velluto rosso e mi diressi sotto il faggio pronta per andare alla visita. |
Passò un bel po' di tempo senza incidenti prima che Mary venisse ad informarmi che l'ospite aveva ceduto.
Sorrisi divertita. "Sì, credo sia assolutamente così. Era solo questione di tempo, dopotutto non poteva resistere in eterno" ridendo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Altea raggiunse il faggio e trovo ad attenderla Brain.
Insieme andarono verso il centro del borgo, in un'abitazione per nulla appariscente. Bussarono ed una donna venne ad aprire. Si presentò come Emma, moglie di Aldebardo. Furono fatti accomodare in una stanza col focolare e poco dopo arrivò proprio Aldebardo. "Lei è la figlia dell'astronomo..." disse Brain presentando Altea. "Non so come potrei esservi utile." Fece l'uomo. |
"Anche perchè morire di fame per simili questioni è da sciocchi." Disse ridendo Mary a Gwen. "Padre Hunn ieri mi ha detto che questi borghesi sono amici del Diavolo." Annuendo.
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"Sì, hai ragione, lo è" convenni.
Poi alzai gli occhi al cielo. "Mary, ti prego, non prestar l'orecchio a certe simili baggianate..." voltando svogliatamente la pagina del libro. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Arrivammo in una casa normale e si presentò una gentile signora e questo signor Aldebardo "Volevo ringraziarmi per avermi dato l' indirizzo, voglio assolutamente sapere come è morto mio padre, ho intenzione di andare a casa di tale Roberttier e so ci sta una donna, una amica del borghese...mi sapete spiegare perché quella donna dimora lì se dicono è impossibile quell' uomo esca di prigione?" perplessa.
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"L'unica cosa che posso dirvi, ignorando naturalmente chi abbia ucciso vostro padre, è che Roberttier è stato arrestato perchè lui è il fautore della corporazione, mentre Marselle è una delle sue amiche più fidate. Lei ora vive in casa sua e cura i suoi interessi. Altro non so." Disse Aldebardo ad Altea.
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"Invece è così, damigella..." disse Mary a Gwen "... loro vogliono far scoppiare una rivoluzione, uccidere tutti i nobili, prendersi le loro terre e distruggere le chiese!" Facendosi il Segno della Croce.
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Sospirai.
"Sono certa che al diavolo non importi nulla dei nostri tumulti, Mary..." sarcasticamente "La lotta di classi ha basi fin troppo terrene, purtroppo..." Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Sangue, eccolo, lo sentivo tutto attorno a me, su di me.
Potevo sentire il suo odore, il suo sapore che mi si scioglieva dentro, che rinvigoriva la mia pelle morbida e gelida come la morte. Il sangue è la vita, il sangue è tutto, il passato, il presente e il futuro . Quel liquido caldo che mi rende più forte e potente, mentre priva gli uomini della vita. Gli uomini, esseri insignificanti, inutili. Non sono altro che carne e sangue, così deboli e così mortali. Non avevo fatto a tempo a godermi il momento, che il terzo uomo mi sparò. Che dolci, ci provano sempre, evidentemente il morso sul collo e il sangue che mi scorreva sulla pelle bianca non erano bastati a fargli capire di aver davanti un vampiro. I colpi della carabina mi colpirono, ma non era certo quello il modo di uccidere un vampiro, troppo facile. Lasciai cadere a terra i due senza vita, e iniziai a fissare il padrone. "Per curiosità, dopo avermi ucciso, che cosa pensavate di fare?" fissandolo con due occhi vitrei e un sorriso perfido. Allora balzai su di lui e lo inchiodai al pavimento. "Vediamo... potrei darti una possibilità..." voltando la testa su di lui "Dimmi che ci devi fare con quella mistura!" mentre il sangue era tutto su di me e cominciava a scendere anche sui suoi abiti. https://i-h1.pinimg.com/564x/00/a3/e...7e65ac069f.jpg |
Annuii.. "È della ricompensa su chi trova l'assassino di mio padre.. Sono stato loro a decidere questo. Pensate questa Marselle possa aiutarmi?"
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"Il buon prete" disse Mary a Gwen "dice che le lotte di classe e le rivoluzioni vogliono ribaltare l'ordine naturale e gettare il mondo nel caos." Ripeteva a cantilena, come chi impara le cose a memoria senza comprenderne a pieno il vero significato, per giusto che sia.
Destresya saltò addosso all'uomo mascherato, blaccandolo sul pavimento. "Chi..." disse lui cercando di divincolarsi "... chi diavolo sei tu?" |
Non pensavo che capisse veramente ciò che diceva, ripeteva a memoria senza comprendere.
"Spesso le rivoluzioni sono necessarie, molte cose sono nate da esse. Comunque, a noi importa solo che il nostro ospite sì rimetta e vada via" tornando a leggere. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Si, la corporazione dei borghesi teneva molto a vostro padre" disse l'uomo ad Altea "e farà di tutto per scoprire il suo assassino. Quanto a Marselle, lei godeva della massima fiducia di Robertter e ciò la rende la migliore donna di questo mondo."
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Mary annuì a Gwen e poi mostrò un rispettoso inchino.
Andò via e lasciò la sua padrona a leggere. Ritornò dopo circa un'ora. "Madamigella..." disse "... ecco, quell'uomo... dice di sentirsi meglio ed afferma che vuol andare via... ma a me non sembra stia davvero meglio..." |
Mary uscì, poi dopo un'ora tornò, dicendo che l'ospite voleva andare via.
La qual cosa non mi sorprendeva. "Andrò a controllare" dissi alzandomi. Raggiunsi la camera ed entrai. "Dunque andate via" dissi, con tono calmo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Perfetto, mi rechero' oggi ad Afragopolis. Avete qualche missiva?"
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Gwen arrivò nella camera del suo impetuoso ospite, trovandolo che si sforzava per alzarsi dal letto.
"Si, devo..." disse lui dolorante "... ho un impegno... è questione di vita o di morte... c'è qualcuno dei vostri servitori che può aiutarmi?" "Nessuna missiva, solo gradirei voi pirtaste il mio saluto a madama Marselle." Disse l'uomo ad Altea. "Vi auguro di scoprire quanto prima l'assassino di vostro padre. Con tutyo il cuore, signora." |
Si sforzava di alzarsi e no, non stava affatto bene.
Ma chi ero io per dissuaderlo? Non mossi un muscolo, limitandomi a fare un gesto ad uno dei domestici nel corridoio affinché lo aiutasse ad alzarsi. Non ero per niente convinta che fosse una buona idea andar via adesso, ma avrebbe ricominciato col suo monologo se lo avessi detto, quindi lo lasciai libero di andare ammesso che ce la facesse. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Il domestico aiutò Elv ad alzarsi, ma dopo qualche passo l'avvocato cominciò a vacillare e dovette aggrapparsi ad un mobile per non finire a terra.
"Dannazione..." disse con rabbia, per poi guardare Gwen. |
Il domestico lo aiutò ad alzarsi, mosse qualche passo, ma poi dovette aggrapparsi ad un mobile per non cadere ed io mi avvicinai subito tenendolo da un braccio.
"Strano, non avrei mai detto che esistesse qualcuno testardo quanto me..." dissi, appena divertita. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Sorrisi.. "Grazie, me lo auguro di cuore e pure di uscire indenne. Possiamo andare Brain, a breve partirò per Afragopolis e non mancherò di salutare Marselle" sorridendo all'uomo, Aldebardo.
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"Non sono testardo, ma ho preso un impegno ed io mantengo sempre la mia parola..." disse seccato Elv a Gwen, mentre si reggeva al mobile "... avanti, dammi una mano tu..." al domestico.
Ma nonostante l'aiuto, Elv non riusciva proprio a stare in piedi. "La ferità così potrebbe riaprirsi..." fece il domestico. |
Altea e Brain lasciarono la casa di Aldebardo e tornarono alla locanda, dove la governante aspettava la figlia dell'astronomo per partire alla volta di Afragolopolis.
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Sospirai silenziosamente, non era sbagliato ciò che diceva, ma proprio non poteva, gli era impossibile.
E infatti non riusciva a muovere un passo. Guardai il domestico. Poi Elv. "Beninteso, i vostri affari non mi riguardano, ma c'è un modo, per me, per aiutarvi a sbrigare questa faccenda? Quella ferita potrebbe aggravarsi più di quanto non lo fosse all'inizio, lo dico per voi..." mi proposi, sperando accettasse. "Se farete troppi sforzi i tempi di ripresa aumenteranno, e voi dovete lasciare questo posto quanto prima, e di certo non ve lo fate ripetere due volte" sarcasticamente Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Divincolarsi dalla mia stretta, con la forza di un vampiro, era pressochè impossibile.
Povero uomo, sembrava un animale in trappola. Era un animale in trappola. Sono così simili agli animali gli umani, dopotutto, hanno solo un sapore migliore, decisamente migliore. Come risposta alla sua domanda gli mostrai i canini ancora sporchi di sangue. "Ti ho fatto una domanda..." ripetei, fissandolo con gli occhi quasi bianchi "La pasta vitrea, a che serve?". Possibile che quella nullità non comprendesse l'importanza di assecondare i miei capricci? https://media.giphy.com/media/HgRAF1IJkLSXS/giphy.gif |
"Non ho molto tempo, dannazione..." disse con rabbia Elv a Gwen "... per stasera devo trovarmi in un certo posto... se mancherò all'appuntamento non avrò altre occasioni!" Fissandola.
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Sospirai ancora, riflettendo e accomodando una ciocca dietro l'orecchio.
"Posso chiamare il dottore, se volete. Gli chiederò di darvi qualcosa per il dolore, fare in modo che possiate reggervi in piedi" proposi ancora. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Gli occhi di quell'uomo attraverso le fessure della maschera si specchiarono nel rosso vivo dei canini di Destresya.
“Ma...” disse lui impressionato “... chi... cosa sei tu? Una visione? Sono forse impazzito? L'aspetto di una bellissima donna ma l'istinto di una bestia feroce?” Cercando inutilmente di divincolarsi. |
E niente, questo non voleva proprio saperne.
Ma che razza di essere davanti all'unica possibilità di salvarsi continuava a far perdere la pazienza al suo aggressore? "Vuoi proprio morire eh.." alzando gli occhi al cielo "...peggio per te, lo scoprirò da sola, se non rispondi alle mie domande non mi servi!" con indifferenza. A quel punto allora mostrai nuovamente i canini e mi chinai verso il suo collo, pronta ad azzannare anche lui. |
"Grazie..." disse Elv a Gwen "... ma voglio pagarvi il disturbo. Non voglio avere debiti con gli aristocratici. Nè materiali e neppure morali." Deciso, per poi tornare nel letto con l'aiuto del domestico.
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"Chiama il medico" dissi al domestico.
Poi guardai Elv. "No, perdonate, ma non posso accettare. Non considero affatto che voi siate in debito con me, volevo aiutarvi e l'ho fatto" dissi, con tono onesto "Se proprio volete, evitate di rendere pubblica la vostra permanenza qui, sarà un ottimo modo per ripagarmi" aggiunsi poi sedendomi sul bordo del letto. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
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