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"Non credo..." disse Grenden a Gwen "... l'auto è andata... l'unica cosa da fare è avviarci verso il luogo dell'impatto, ci saranno certo altre persone lì... o almeno dovrebbero arrivare..." guardando in alto "... su, sarà meglio metterci in cammino..." scosse il capo e sorrise "... non era ciò che avevo in mente per oggi, ma tant'è..." sarcastico.
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Sospirai ed annuii.
Aveva ragione, almeno lì ci sarebbe stata altra gente, ero stata così affrettata da non pensarci. Ricambiai appena il suo sorriso malizioso, con una vena appena sarcastica, scuotendo la testa. "Cominciamo ad incamminarci, prima arriviamo meglio è..." dissi alla fine. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Sì anche io sospetto che lì possano esserci degli uomini del professore!" annuii all'uomo "Per quello ti ho chiesto del luogo dell'impatto, perchè so che stanno andando lì, so che sta tramando qualcosa e forse seguendo queste tracce potremo scoprire qualcosa..." mormorai senza alzare lo sguardo dalle cianfrusaglie, come se fossi molto interessata a comprare.
"Mi serve l'indirizzo dell'impatto e andrò a controllare!" spigai "Per il resto, è tutto sotto controllo". |
Gwen e Grenden si avviarono a piedi verso l'altura.
Il Sole era alto e caldo, il cammino angusto, con rampicanti ovunque, e radici giganti che spuntavano dal terreno. Intorno a loro c'erano i colori ed i profumi dei rari fiori tropicali, con il canto ed i versi di uccelli e animali di ogni tipo. Il calore e la fatica erano asfissianti e i 2 cominciavano a sudare, al punto che lo scienziatosi tolse la camicia e se la legò ai fianchi. Intanto alla villa di Barber, il falso venditore spiegò a Destresya il luogo preciso dell'impatto, ossia sull'altura del'isola. Fatto ciò andò via. |
Ci incamminammo e mai questo posto mi era sembrato più simile ad una giungla impenetrabile.
Era forse per quanto appena accaduto, per l'afa insopportabile che c'era, tanto che Grenden si tolse la camicia. Lo guardai di sottecchi, ripensando all'istante a ciò che era stato interrotto fra noi poco prima, ma dovevamo proseguire se volevamo tornare a casa, così feci finta di nulla e continuai a camminare. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Gwen e Grenden proseguirvano senza sosta, sotto un Sole inclemente ed un cammino reso difficoltoso e pesante da una vegetazione primordiale ed impenetrabile.
La vetta era davanti a loro, ma il caldo e la fatica sembravano rendere la distanza quasi incolmabile. E poco dopo Gwen cominciò ad accusare dei capogiri. Per lei quel cammino cominciò a farsi insopportabile ed insostenibile. |
Avevo saputo quello che volevo sapere, ora me ne potevo tornare alla mia villa e alle mie incombenze quotidiane del tipo: "Cosa mangeremo oggi?".
Da non poter vivere senza! Chissà come facevano le persone che davvero vivevano così! Sospirai ed entrai nella villa con in mano un paio di chincaglierie comprate dall'ambulante, nel caso qualcuno mi avesse visto sarebbe stato sospetto se me ne fossi andata di lì senza niente. Così mi ero comprata un paio di nastri per capelli e una borsetta. Pagava Fury, ovvio! |
Avanzare era difficile, complicato, il caldo mi schiacciava come una coperta troppo pesanti ed ingombrante e la vegetazione era opprimente.
Difatti, dopo poco iniziai a sentire dei capogiri e per quanto mi sforzassi, non era facile rimanere lucida, tanto che ad un certo punto cercai il sostegno dello scienziato. "Bert..." mormorai piano, con poca voce. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Grenden si voltò e vide Gwen barcollare quasi.
Subito si avvicinò per sostenerla e prenderla poi in braccio. Lei però aveva già perso i sensi. Si risvegliò dopo qualche ora. Era stesa su delle foglie larghe e morbide, con Grenden intento ad accendere un fuoco con arbusti ed erba. Intanto Destresya era rientrata nella villa. Il maggiormo la informò che la cena era ormai pronta. Da una delle finestre la ragazza notò un pennacchio di fumo che si alzava dall'altura. |
Mentre mi prendeva in braccio, ero già svenuta.
Era successo tutto così in fretta, in modo fluido, spontaneo. Mi risvegliai dopo non so quanto tempo e sentii sotto di me delle foglie morbide, a creare un soffice letto. Bert era lì, intento ad accendere un fuoco con degli arbusti. "Quanto ho tempo è passato?" mormorai, a mezza voce. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 21.42.36. |
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