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Lasciai parlare il Cavaliere anche perché la domanda del sarto pareva proprio rivolta più a lui che a me.
E chiaramente non ero esperta come il gentiluomo che prese a parlare di stoffe e tessuti con molta naturalezza. Io mi limitai ad ascoltare e finalmente esaminai alcuni abiti tra cui scegliere. Sfiorai una gonna con le dita, mai avevo sentito un tessuto così morbido e leggero. Mentalmente mi immaginai con i vari abiti addosso, escludendo quelli dai colori più austeri. In orfanotrofio portavamo tutti una divisa scura e quando me ne andai decisi che avrei sempre indossato dei bei colori vivaci. Di tanto in tanto osservavo Amit e il Cavaliere, come a cogliere la loro opinione ma poi fui catturata dal purpureo abito che stava in fondo alle proposte. I miei occhi brillarono per un istante . Avevo deciso. Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
Guisgard sorrise a Clio, ma prima che potesse dire qualcosa i due udirono qualcuno urlare forte.
“Ehi, si direbbe il vostro capocomico...” disse lui a lei “... sembra parecchio arrabbiato... cosa può essere successo? Andiamo a vedere...” alla ragazza. |
Gli sorrisi, gli occhi nei miei.
Poi quelle grida, spalancai gli occhi preoccupata. "È Ozzillonne.." esclamai "Presto andiamo a vedere.." prendendo la sua mano e voltandomi verso dove eravamo arrivati. |
Nyoko e suo padre andarono a cena.
“Il tuo amico” disse l'uomo a sua figlia “sta mangiano in cucina con i domestici. Da oggi si ciberà lì con loro. Credo sia più appropriata la cosa e più degna.” Finirono la cena, restarono un po' nel salone poi l'uomo diede la buonanotte alla giovane, chiedendo alle badanti di accompagnare sua figlia in camera per la notte. |
Annuí a mio padre e quella sera mangiai ben poco. Finita la cena, prima di lasciare mio padre, desiderai chiedere una cosa. "Posso... Ecco... Chiedervi se..." titubante "...se posso chiamare comunque Pavel in caso di bisogno? Insomma, è ancora il mio valletto?" chiesi dolcemente senza più rabbia nel cuore.
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“Sono terre vaste queste...” disse Elv a Gwen, mangiando “... ma dubito anche fuori da queste lande ci siano ragazze belle come te...” sorridendo “... gelosa? Andiamo, che sciocchezza... perchè dovresti esserlo? Dovresti odiarmi invece... sono il tuo rapitore e carceriere, no?” Fissandola.
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Il cavaliere si accorse dello sguardo di Dacey nel vedere quell'abito purpureo.
“Provatelo, vi prego.” Disse poi alla ragazza, indicandole un vestibolo laterale in cui indossare l'abito. |
Obbedii prendendo il vestito, ammirando ancora per poi nascondermi dietro al vestibolo.
Mi cambiai con calma, chiedendomi quando mai mi sarebbe ricapitata una occasione del genere. Era un abito lungo, con una sola spallina, che scendeva stretto a fasciare il mio corpo per terminare allargandomi un poco sul fondo. Accarezzai ancora una volta il fine tessuto, controllai di avere sistemato tutto, aggiustai i capelli in un raccolto affrettato e mi decisi a mostrarmi agli altri. Ero un po' imbarazzata sapendo che avrei avuto gli occhi di tutti puntati addosso e così mi concentrai solo su mio fratello, sperando che non se ne uscisse con una delle sue battutine. https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...b832f020b7.jpg Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
Cristiano prese Clio per mano e corsero verso la corte interna, trovando Ozillonne e gli altri commedianti.
Il capocomico sbraitava con forza, inveendo contro tutto e tutti. “Su, capo...” disse Lione cercando di farlo calmare. “Basta!” Urlò Ozillonne. “E' la volta buona che lo caccio a pedate!” |
Arrivammo nel cortile interno, e trovammo gli altri.
Ozillonne sbraitava come un matto, peggio del solito. Mi guardai intorno, cercando una spiegazione. Che non tardò ad arrivare, nelle parole del capo. "Che ha combinato stavolta?" alzando gli occhi al cielo. Ovviamente si riferiva a Tafferouille, immaginai. |
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