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Vale annuì e poco dopo con Clio lasciarono l'albergo, raggiungendo infine l'agenzia di cacciatori di demoni.
Le porte erano chiuse, com'era facile immaginare. “Dobbiamo trovare il modo di entrare...” disse il robottino. |
Arrivammo all'agenzia ma era chiusa, come immaginavo.
Poco male, pensai, prendendo una piccolissima arma intergalattica, silenziosa e letale, e puntandola sulla serratura. "Questa dovrebbe funzionare.." dopotutto era banale legno terrestre e quella era fatta per perforare le armature dei Faroliani, in acciaio Caerisiano. |
Il miliardario sorrise e poi rispose con ardore e slancio al bacio di Altea.
Un bacio caldo, avvolgente. E nel baciarla le accarezzava le gambe lasciate scoperte dallo spacco. Si baciarono a lungo. Fino a quando l'auto raggiunse la villa nella campagna. |
“Io invece” disse Elv a Gwen, accarezzandole la mano delicatamente “credo tu sia perfetta per questo mestiere... le tue cure fanno miracoli su di me...” guardandola negli occhi.
“Cosa ne faccio?” Ad un tratto un infermiere ad uno degli inservienti. “Sono appartenute al vecchio morto poco fa... è un Vangelo...” “Se nessuno li reclama” l'altro “portale giù in accettazione...” |
Era come se quei baci fossero un nostro linguaggio segreto...accarezzava la mia gamba che usciva dal cappotto, con quella intimità che era nostra dal primo momento ci eravamo parlati.
Raggiungemmo la villa in campagna e le nostre labbra si staccarono per raggiungere la villa.."Bene, ora saremo soli e lontani da occhi indiscreti, e potrò sapere di più di voi...o di te" sorridendo maliziosamente dandogli del tu. |
Sorrisi a quel suo dolce complimento, mentre mi restituiva le carezze sulla mia mano.
"Questa è una buona motivazione per proseguire..." mormorai, con gli occhi nei suoi. Poi mi voltai, mentre ascoltavo due persone parlare in corridoio. "Stanno parlando degli effetti personali di quell'uomo..." dissi, pensando a voce alta. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Con la sua arma, Clio aprì la porta chiusa e con Vale si ritrovarono all'interno dell'agenzia.
Molti cassetti ed archivi erano stati messi sottosopra, con fogli, matite e quaderni vari a terra. “Non è che abbiano avuto molto tatto...” disse il robottino “... beh, cerchiamo qualcosa di interessante...” Dopo un po' saltarono fuori alcune carte, una sorta di appunti sui vari clienti. Erano elencate soprattutto delle ragazze, classificate in base all'avvenenza ed al denaro. “Ecco chiarito il tutto...” fece Vale “... credo i poliziotti avessero ragione... erano due imbroglioni... del resto sulla Terra il denaro ed il sesso muovono ogni cosa...” |
Entrammo nell'agenzia, che era stata messa sotto sopra dai poliziotti, verosimilmente.
Era davvero un disastro. Fogli e carte dappertutto, sparsi sul pavimento nei cassetti, sui mobili. Mi misi a cercare, di buona lena, qualcosa che potesse esserci utile. Fu Vale a trovare qualcosa: appunti sui clienti, con delle ragazze classificate in base all'avvenenza. Scoppiai a ridere. "Dai questa è buona, fa vedere.." prendendo così i fogli e osservandoli "Beh, il fatto che Tyson fosse un morto di fame non li rende automaticamente degli imbroglioni.." scossi la testa "Lui... Icarius.. mi sembrava diverso.. non so, una sensazione.. dai, cerchiamo ancora". |
Altea ed il suo miliardario arrivarono nella villa.
Era grande, lussuosa ed aristocratica. I due entrarono e raggiunsero un vasto e sfarzoso salone. Lui si lasciò cadere su una robusta poltrona in noce e foderata alla moda delle Fiandre. E finalmente si tolse la mascherina, mostrandosi ad Altea. https://s-media-cache-ak0.pinimg.com...d6213ab874.jpg |
Quella casa era enorme e trasudava ricchezza e nobiltà.
Mi voltai e lo vidi seduto in una sedia...e vidi il suo volto, i suoi occhi azzurri come il mare impetuoso e il cielo mutevole ma pure sereno. "Finalmente ci vediamo negli occhi" sedendomi sopra le sue gambe.."Dimmi il tuo nome ora...o è un segreto...voglio chiamarti per nome" appoggiandomi a lui. |
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