Camelot, la patria della cavalleria

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-   -   I Pilastri di Afravalone (http://www.camelot-irc.org/forum/showthread.php?t=2181)

elisabeth 28-05-2014 19.40.28

Daizer sorrise soltanto all'acidita'di Flees.......ma il giovane si infurio' e non poco......mi disse tutto quello che in cuor suo sentiva.......ma lui non riusciva comprendere......dimostrarmi di essere uomo non voleva dire portarmi a letto.....voleva dire tanto altro........" Flees ...non andare via infuriato.....non dimostrarmi l'impulsivita' della tua giovane eta'......non è vero che tu per me si un ragazzino......se scegli di andare via.....è soltanto per una tua scelta...io non te l'ho chisto...." lo vidi andar via......avevo una strana agitazione......Seguii il consiglio di Daizer....andammo con lui......non ci avrebbe venduti......non potevo mai credere che Flees...potesse arrivare a tanto.........Isolde tu sei nera come la notte.....ma forse tuo figlio......ha il senso dell'onore.......ero felice " Daizer..ti sei sbagliato.....ci ha spianato la strada......."Vi prego messere.....a noi non importa del tesoro......dobbiamo trovare questa tomba......se voi pensate di poter darci una mano.....forse un' idea...."...involontariamente guardai Flees.....se solo avesse letto la mia gratitudine.....

Guisgard 28-05-2014 19.43.12

“Beh...” disse divertito Guisgard a Clio “... allora vorrà dire che rispetto a tutti gli altri, e guardandoti non dubito siano stati in tanti a provarci, io posso vantarmi di non essere stato preso a calci...” rise “... anche se...” facendole l'occhiolino “... magari quello sarebbe stato il modo migliore per riprendere quel nostro discorso interrotto tempo fa ad Afravalone, quel certo duello...” rise di gusto “... dai, sto scherzando... giuro solennemente, con tanto di parola di gentiluomo, così cara a voi aristocratici, che da oggi ti guaderò solo come soldato nobilissimo e abilissimo... va bene? Beh, in realtà non ci sono molti soldati in giro con occhi come i tuoi, ma userò la fantasia...” scosse il capo soffocando una risata “... avevo promesso di aiutarvi a catturare la bestia, no? Dunque fino ad allora resterò con voi... e alla mia partenza nessuno più attenterà al tuo onore... nessuno tranne quel principe naturalmente...”
Poi Clio mostrò al cavaliere il dono di Roxanne.
“Il disegno è bellissimo...” osservandolo Guisgard “... anche se tu sei molto più bella...” lesse poi il biglietto.
Lo ripiegò con cura, restituendo il tutto alla ragazza.
“Beh, due sono le ipotesi...” mormorò “... se davvero la ragazza possiede gli stessi poteri della zia, allora chi ha deciso di mandarla al rogo non ha fatto poi così male...” ironico “... oppure lei, come sua zia, non ha nessun tipo di divinazione ed io allora resterò vivo e vegeto...” le fece di nuovo l'occhiolino “... anche perchè io non sono il vero Gufo e tu...” fissandola “... tu non piangeresti mai per me...” tornò a fissare la brughiera “... so che in caso di pericolo mi proteggeresti... lo faresti per ognuno dei tuoi soldati...”

Guisgard 28-05-2014 20.04.03

Moussarel fissò quei tre in modo pensieroso.
Flees invece aveva il volto cupo e lo sguardo basso.
Si avvicinò ad una delle finestre e restò a fissare il cielo che pian piano si imbruniva.
“Il tesoro...” disse Moussarel “... ovviamente non è per me... lo userei per aiutare il popolo e far del bene... per questo voglio recuperarlo... si, proprio così...”
Flees lo fissò sarcastico, per poi guardare Elisabeth per un momento.
“Avete un piano?” Aggiunse Moussarel. “Sentiamo allora...”

Guisgard 28-05-2014 20.07.33

Eilonwy e Riccardo si allontanarono, raggiungendo un angolo del cortile più tranquillo, che guardava in direzione del muretto Nord del misterioso giardino chiuso dal cancello.
“Quei miserabili...” disse Riccardo con rabbia “... mi hanno insultato... se non fossimo stati ospiti in questo castello li avrei sistemati io per bene...”
“Su, non pensate a loro.” Fece Tisin. “Ha ragione damigella Eilonwy, sono plebaglia.”
“Io però ho deciso...” alzandosi in piedi Riccardo “... voglio sfidare anche io il Cavaliere Nero... si,voglio farlo e dimostrare così il mio valore!”

Guisgard 28-05-2014 20.09.00

Altea e i due cavalieri uscirono da Solpacus e raggiunsero la foresta, fino alla casa del pastore.
E arrivando videro fuori alla porta due visi conosciuti.
Erano Older e Posteg che discutevano animatamente.
In realtà era il primo che rimproverava aspramente il secondo.
Ad un tratto, udendo il rumore dei cavalli, i due si voltarono di scatto e vedendo arrivare Altea con i due cavalieri smisero subito di discutere fra loro.

elisabeth 28-05-2014 20.19.47

Il cielo della Cornovaglia diventa plumbeo....e il vento soffia solo per muovere l'erba della brughiera......questo era Flees........si avvicinò alla finestra...per allontanarsi da me e Daizer.........Io...non volevo più pensare a nulla...come facevamo a dirgli che Moussarel conosceva perfettamente il luogo della sepoltura..........andai vicino a Flees.e lo guardai negli occhi erano splendidi...erano lì su quell'isola dietro una maschera che mi guardavano come mi stavano guardando in quel momento c'era l'uomo e non ilk ragazzino capriccioso ......." Aiutami.......aiutami .....a trovare la soluzione in questa storia....non mi era mai successo di avere la mente annebbiata...di pensare ad altro....di voler scomparire per sempre........Se fossi sincera con me stessa.....potrei giurare ...di aver perso anche i miei poteri.......io ho bisogno di capire...ed invece e' come se continuassi a acadere in un pozzo profondo"......abbassai gli occhi e tornai da Daizer....." Io...ecco in verità non saprei..ma ho sempre avuto un ottimo intuito.....potrei aiutarvi così...."...solo questo dissi ..e bastò....

Altea 28-05-2014 21.40.04

Che sorpresa..oggi tutti avevano deciso di far visita al pastore.
Scendemmo da cavallo, ma mi accorsi prima Older stava pesantemente reguardendo Posteg..."Quanto tempo...Posteg non dovevate farmi da...aiutante? Per fortuna sono arrivati i miei cavalieri da Capomazda...ah vero..sir Rodolfo..sir Destrus..vi presento messer Older e Posteg" e osservai Rodolfo..."E' grazie a Older che abbiamo trovato il ciondolo di Thomas, lo ha trovato in un cespuglio, proprio dove stavano mettendo le tagliole Gvin e i suoi uomini e uno strano cacciatore...e pensò bene di tenerlo al collo..per fortuna...eh si grazie a lui, me ne sono riappropriata".
Guardavo dentro alla casa di Enar..."Vi è nessuno dentro? Ho chiamato il pastore e sua nipote ma non rispondono, speriamo non siano in foresta...io e i miei uomini abbiamo, purtroppo visto quei due sventurati ragazzi, fummo noi a trovarne i corpi martoriati"..osservavo i loro sguardi, ogni piccolo dettaglio.
Older...Enar...e pure Posteg...sempre assieme...già.

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Eilonwy 29-05-2014 00.12.56

Sbarrai gli occhi a quella affermazione.
Citazione:

“Io però ho deciso...” alzandosi in piedi Riccardo “... voglio sfidare anche io il Cavaliere Nero... si,voglio farlo e dimostrare così il mio valore!”
No….no perché?.....Non fare lo sciocco Riccardo!
Non sei un codardo…..sei l’ uomo più meraviglioso di questo mondo. Come puoi dire una cosa simile!
Mi ero innamorata nella mia vita di molti ragazzi e uomini e dopo una settimana….scoprivo che erano insulsi, falsi e superficiali.
Tu sei diverso!....Nessun uomo mi ha mai fatto sentire così viva e felice. I tuoi gesti così nobili, irresistibili, raffinati, sicuri ed umani.
Quando sei felice….sembri in tutto e per tutto un arcangelo. Non solo per il tuo bel aspetto fisico, ma per la luce che emana la tua anima gentile e per la tua intelligenza.
E quando sei furioso diventi così freddo, più cupo e tetro del tuo stesso aspetto come se fossi il figlio della Notte in persona e dell’ Oscurità, così pieno di giustizia e vendetta nei confronti di chi ti sbeffeggia e di chi fa del male ingiustamente alle persone.
Amo il tuo carattere così scettico e allo stesso tempo pieno di fede, maturo, gentile, educato, raziocinante, moderato, orgoglioso, simpatico, leale, parsimonioso, coraggioso, volenteroso, caritatevole, temperato, giusto, umile, altruista, prudente e capace di soffrire e di sopportare.
Assomigli così tanto a mio padre per i tue virtu' ed ideali. Non ho mai conosciuto uomo con una tale amore per la vita umana e la rettitudine.
Tu hai valore ed onore più di qualunque altro uomo!
Hai un coraggio da leone!
Mi sentirei morire se….se ti accadesse qualcosa. Sicuramente ne morirei!
E poi anche se ti conosco solamente da un bel po’ di mesi è come se ti conoscessi da tanti anni.
Gli presi la mano e con un dito della mia delicata, affusolata e diafana mano gli chiusi le labbra.
“Allora io verrò con voi, Milord!” affermai con decisione.
Lo guadai intensamente con i miei grandi occhi neri da cerbiatta.

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Clio 29-05-2014 00.29.23

Guardai Guisgard sempre più stupita.
No, decisamente non ci capivo nulla di come funzionavano i rapporti tra uomo e donna.
Scoppiai a ridere.
"Caspita.. se sapevo che bastava dirti che non posso concedermi così facilmente per farti desistere, diamine l'avrei fatto subito! - Ti guarderò come un soldato - Era esattamente quello che volevo sentirmi dire prima che iniziasse tutta questa storia.. accidenti, perché nessuno me le dice queste cose?" scossi la testa, ridendo "Ci saremmo risparmiati tutto quell'ardore, quella passione incontrollabile, quel fuoco che credevo mi divorasse l'anima.. le emozioni che cercavo in tutti i modi di nascondere in questi giorni, i brividi, il tormento del senso di colpa, morire sulle tue labbra.. non sarei arrivata a mettere in dubbio quello che provo, quello che sono, per te.. non sarei stata costretta ad esternare in quel modo i miei sentimenti.." risi, scuotendo la testa "Va bene che sono una senza peli sulla lingua ma.. Credi che me ne vada in giro a spiattellare i miei demoni come ho fatto con te?" lo guardai negli occhi "E se tu non ti fossi interessato a me, magari avresti potuto fare la corte a quella bella dama bionda che ho come l'impressione abbia un debole per te..." sorrisi, tornando seria per un momento "Ormai non credo sia così semplice.." mormorai appena, guardandolo intensamente.
Tu magari riuscirai a guardarmi solo come un soldato, ma io ogni volta che ti guardo torno in quella stanza, tra le tue braccia..
Nonostante tutti i dubbi, il senso di colpa, non ero spaventata, o furiosa ero... felice, e basta.
Non era giusto probabilmente, ma era così.
Mi bastava guardarlo sorridere, divertito, per esserlo a mia volta.
"Ah, ci rinuncio.." risi di nuovo "Non ci capisco un accidente di queste cose.. Lotta, pugilato, pancrazio, scherma, tattica, strategia, caccia.. questo so fare bene, nient'altro.. e, a proposito, sono sempre favorevole a finire quel duello.. anzi, probabilmente una bella scazzottata è quello che mi ci vorrebbe in questo momento.." risi, e distolsi lo sguardo "Non con te, però.. o rischierei di aver parlato a vanvera fino adesso.." facendogli l'occhiolino "Ed è inutile dire che se provi a vantarti, primo: nessuno ti crederà e secondo: la pagherai molto cara.." fissandolo torva, per poi sorridere di nuovo, divertita "Non credo che tu sia così incosciente..".
Presi un profondo respiro, e cercai di tornare seria "Comunque sia..." sospirai "Hai sicuramente più giudizio di me.." sostenni il suo sguardo "Andremo avanti come se non fosse successo nulla, uccideremo la bestia e poi ognuno andrà per la sua strada... è la cosa migliore.. e poi, non vedo altre soluzioni".
Sentii una fitta di dolore attraversarmi, come tutte le volte che pensavo alla sua partenza.
Non dissi nient'altro.
Lascialo andare, Clio.. è la cosa migliore..
Lascialo andare..
Più stai con lui, più non vorresti lasciarlo andare..

Sentii le lacrime premere agli angoli negli occhi.
Ancora? No, ma adesso mi stai proprio stancando...
Una singola lacrima riuscì ad uscire.
Come nel ritratto.
La fermai prima che mi rigasse la guancia, pregando che lui non mi avesse vista.
Misi via il ritratto, e scossi la testa.
"Non piangerei per te.." mormorai sarcastica, quasi a me stessa.
Lo sto facendo in questo preciso momento, idiota!

Guisgard 29-05-2014 00.52.11

A quelle parole di Altea, Posteg chinò il capo senza dire nulla, limitandosi a cercare, quasi intimorito, lo sguardo di Older.
Questi invece mostrò subito un gran bel sorriso alla dama ed ai due cavalieri che erano con lei.
“Oh, milady...” disse “... è stato solo un colpo di fortuna ritrovare quel ciondolo... la cosa importante adesso è però trovare vostro fratello... sento che sta bene e magari il ritrovamento del suo ciondolo è un segno, chi può dirlo.” Annuì. “Però, a proposito di quelle tagliole, bisogna fare attenzione quando si attraversa la foresta... ce ne sono davvero tante... venendo qua io e Posteg abbiamo visto che ben due caprioli erano finiti in altrettante di quelle trappole ed uno dei due era morto di stenti.” Guardò poi dentro la casa del pastore. “In verità in questo momento non c'è nessuno in casa. Il vecchio Enar è a chiudere il recinto del suo gregge, mentre sua nipote è andata a prendere dell'acqua al ruscello qui vicino. Noi due li stavamo aspettando. Ma non dovrebbero tardare, poiché presto sarà buio.”
E infatti, dopo qualche istante, videro apparire Roxanne con un secchio d'acqua che ritornava dal ruscello.

Guisgard 29-05-2014 01.35.27

Il sentiero, che attraversava l'intera campagna, lambendo i margini estremi della foresta, si snodava tra querce secolari, robusti noci e alti e slanciati pini.
Quel paesaggio, ormai tinto dai riflessi incerti e mutevoli del crepuscolo inoltrato, appariva in tutta la sua secolare e selvaggia bellezza, nonostante un senso di enigmatica malinconia che sfiorava quelle lande dalle forme primordiali.
Un silenzio quasi irreale era calato intorno a Guisgard e a Clio mentre attraversavano quei luoghi, rotto solo dal calpestio dei loro cavalli e dal cigolare delle ruote del carretto sul pietrisco e la sterpaglia.
“Questa poi...” disse Guisgard scuotendo il capo, con gli occhi fissi davanti a loro, forse per evitare di guardare Clio che gli era accanto col suo cavallo “... forse per la prima volta in vita mia mi comporto da perfetto gentiluomo e mi devo sentire etichettare quasi come uno di quegli sciocchi damerini di corte, imbevuti di alti, poetici ma del tutto impraticabili ideali, quali la pace universale, la libertà totale e la fratellanza fra tutti gli esseri di questo mondo, animali compresi...” sorrise sarcastico “... allora dimmi tu cosa devo fare... dopotutto sei la più alta in grado fra noi. E oltretutto nobile da chissà quante generazioni.” Sbuffò. “Su, Capitano del Re, cosa devo fare per non sembrare un rude soldato che non vede l'ora di saltarti addosso, o uno sciocco a cui basta sentirsi dire no per desistere da ogni proposito e velleità di conquista?” Poi rise appena. “O magari...” aggiunse “... magari riprendere davvero quel duello interrotto... perchè no? Combattere qui, nel bel mezzo di queste lande... e con una posta in palio di tutto rispetto, nonché favorevole per entrambi... vediamo... se sarai tu a vincere io mi cercherò una bella dama da corteggiare, dai capelli biondi come il grano e gli occhi chiari come le acque di un lago... se invece vincerò io, allora...” sorrise ironico “... allora mi sceglierò io un premio... una calda e lunga notte per scogliere il rigido soldato e liberare la donna che si nasconde sotto quella corazza...” si voltò a fissarla.
L'aria era limpida e fresca, con gli occhi di Clio che sembravano attraversati da una luce vivissima, dallo scintillio intenso ed ininterrotto.
E nel vederla così, il tono divertito e scanzonato del cavaliere svanì in un attimo.
“La verità è che mi confondi...” mormorò ad un tratto “... io non ho il tuo senso dell'onore, del dovere e cose simili... o forse, più semplicemente, li ho smarriti da quando ti ho conosciuta... a volte... si, a volte vorrei tu fossi una di quelle donne di cui parli spesso... quelle che si fanno pagare per essere amate prima e dimenticate poi... quelle che ti danno tutto tranne un bacio, per rammentarti che il sesso non è amore... si, vorrei tu fossi una di quelle... una bellissima prostituta da amare tutta la notte, per poi essere pagata all'alba, quando i sogni svaniscono col chiarore del giorno... quella notte in cui dormimmo alla locanda, tu in quel letto ed io a terra, non feci altro che fissarti... lo feci per chissà quanto tempo che imparai ogni tratto del tuo viso a memoria... e guardandoti in quella veste che di sensuale aveva ben poco, beh, finii con l'immaginare ogni parte del tuo corpo... e forse per non impazzire ho cominciato a fantasticare, a ripetermi che magari ti avrei incontrata ed amata in un'altra vita... senza le barriere dell'onore, del sangue e tutto il resto... amata per quel che sei...” rise piano “... chissà cosa ci riserva il futuro... chissà cosa saremo in una prossima vita...” restò per un lungo istante in silenzio.
E ad un tratto, seguendo il corso di quel sentiero, in un piccolo spiazzo per gran parte brullo, i due videro comparire una piccola locanda sulla cui facciata strideva al lento e fresco sibilo del vento un'insegna di legno, su cui era dipinta la scritta “Grappoloduva”.
E dalla staccionata che precedeva la rustica facciata con l'ingresso, seduti ad un tavolo di pietre grezze tenute insieme da malta, stavano i loro compagni che ridevano e cantavano al tintinnare dei loro bicchieri colmi di vino.
"Ehi, eccoli, finalmente!" Nel vederli arrivare Vortex.

Guisgard 29-05-2014 01.56.36

Con la sua mano in quella di Eilonwy, Riccardo si voltò a fissare la ragazza.
“Non lo faccio solo per me...” disse poi con i suoi occhi in quelli di lei “... lo faccio anche per voi... ogni volta che mi guardate io vedo in voi il candore della giovinezza che idealizza tutte le cose, come se il mondo fosse un unico e immenso atto di magia... ed io non voglio apparire come un vile in quei vostri occhi, Eilonwy... ho deciso, sfiderò il Cavaliere Nero, ma senza di voi... è troppo pericoloso... se vi accadesse qualcosa, io non potrei mai perdonarmelo... mai, lo capite?”
“Messere...” volando Tisin sulla spalla di Riccardo “... io vi sconsiglio vivamente di affrontare tale impresa... prima ho fatto un volo presso la biblioteca di questo castello, approfittando che una delle delle finestre era aperta... ebbene i registri delle sfide contro quel misterioso cavaliere erano a portata di mano e ho potuto controllare un po' di cose... sappiate dunque che in centocinquanta incontri, il Cavaliere Nero ha riportata altrettante vittorie, uccidendo quasi sempre i suoi avversari o rendendoli storpi... ad occhio e croce le vostre possibilità di vittoria sono praticamente pari a zero...”

Clio 29-05-2014 02.11.43

"Se, adesso.. non esageriamo.. L'ultima volta che ho messo in palio così tanto.." risi, guardando lontano "Ho combattuto con un pugnale negli stivali, pronta ad uccidermi se mai avessi perso.. ma qualcuno ha pensato bene di darmela vinta, e sono ancora qui.." strizzando l'occhio al cavaliere "vedi, magari se avessi vinto tu quel duello, mi avresti visto morire sotto i tuoi occhi e nulla di tutto questo sarebbe successo... e poi.." mi interruppi, limitandomi a scuotere la testa.
Chi l'ha detto che voglio che ti cerchi un'altra dama? Mi viene un nervoso se solo parli con una donna..
"Io ti confondo?" chiesi, tornando seria "Tu hai stravolto la mia vita, dannazione.. " mormorai.
Restai ad ascoltarlo, parola per parola.
Mi mancò il fiato.
"Non lo so.." mormorai "Non lo so che devi fare.. così come non so cosa ci riserverà il futuro o la prossima vita.. ma sarebbe bello, davvero.." sorrisi "incontrarsi di nuovo, senza barriere..." sospirai.
Amata per quello che sei...
Cos'avevo sognato per tutta la vita se non quello?
"So solo che mi prende un colpo al cuore ogni volta che dici che te ne andrai..." ammisi.
Avvistammo la locanda e Vortex.
Fine della chiacchierata.
Ma avremmo avuto ancora una volta una camera tutta per noi, quindi era solo questione di tempo prima di poter stare di nuovo soli.
Certo, perché non ti viene in mente che hai cose più importanti a cui pensare.. non lo so, tipo... la bestia?
Cercai di nascondere il turbamento che provavo.
"Allora, canaglie..." salutai, smontando "Abbiamo dovuto raccattare tutta la vostra roba.." indicando il carretto "Com'è la nuova locanda? Ma soprattutto.." rubando il bicchiere ad uno di loro "Vino, dannazione.. vino..." bevvi un sorso profondo, sperando assorbisse tutti i sentimenti che mi dilaniavano.
"Che novità?" sorrisi, sedendomi in mezzo a loro, dopo aver restituito il bicchiere al legittimo proprietario.

Eilonwy 29-05-2014 02.21.40

Quelle parole….così indescrivibilmente paradisiache mi lasciarono senza fiato.
Purtroppo una vera e brava ragazza non può sposare un uomo che conosce appena, eppure cosa avrei dato per essere la sua sposa in quel momento ed essere sua in tutti i sensi.
Fortunatamente, il merlo Tisin cercava anche lui di persuaderlo a non battersi contro il Cavaliere Nero.
Lo abbracciai forte e sentì le sue braccia ricambiare quel gesto.
Eravamo l’ uno l’ opposto dell’ altra.
Il suo corpo caldo riscaldava il mio, mentre la mia natura gelida raffreddava la sua.
Una volta una mia amica del Catai mi aveva parlato dell’ equilibrio che c’è in tutte le cose. Questo equilibrio era dato dagli opposti……come io e Riccardo in quel momento: lo Yin e lo Yang, venivano chiamati nel Catai.

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Guisgard 29-05-2014 03.33.17

Riccardo ed Eilonwy si unirono in quel caldo abbraccio.
Ma poi, ad un tratto, udirono di nuovo la meravigliosa melodia ormai famosa in quel luogo.
Proveniva dall'altra parte del cancello chiuso, in quel lussureggiante giardino.
Riccardo allora, tenendo Eilonwy per mano, corse verso quel cancello.
I due così videro la misteriosa fanciulla dagli occhi chiari che suonava un'arpa, cantando con la sua straordinaria voce.
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Guisgard 29-05-2014 03.38.12

Elisabeth si avvicinò a Flees.
Guardò allora nel fondo dei suoi occhi e rivide le sensazioni che i due avevano provato su quell'isola incantata.
Il giovane nipote allora le sfiorò la bocca con le dita, accarezzandole piano e dolcemente le labbra.
Come a volerla tranquillizzare.
“Risolveremo questa faccenda della tomba insieme, zia...” disse in un sussurro.
Avrebbe voluto baciarla, ma c'era Daizer.
La maga allora ritornò da suo marito e da Moussarel.
“Il vostro intuito, davvero?” Fissandola il braccio destro del Gastaldo. “E come pensate di potermi aiutare?”
“Mia zia”intervenne Flees “ha la capacità di sognare cose che poi si avverano... ed in sogno ha visto la tomba... rivelateci dove sono state portate le ossa del maniscalco e là troveremo il tesoro...”
“Mi prendete in giro?” Adirato Moussarel. “Come potrei sapere di quella tomba?”
“Perchè mia zia ha sognato la sua violazione...” rispose Flees “... dunque basta sotterfugi... rivelateci della tomba e avrete il tesoro... mi sembra un patto equo...”
“Perchè dovrei pattuire con voi?”
“Per il tesoro, ovvio...” sorridendo Flees “... voi avrete il tesoro e noi la tomba...”

Guisgard 29-05-2014 03.55.44

Quelle parole di Clio scossero non poco Guisgard.
Nel suo cuore sorse un profondo turbamento, un tumulto inarrestabile.
Avrebbe voluto dire molte cose, forse tutte le cose del mondo.
Avrebbe voluto saltar giù dal cavallo e prenderla fra le braccia.
Guardarla a lungo e poi baciarla.
Baciarla senza sosta, per poi ricominciare.
Ma quella locanda apparve all'improvviso e le voci degli altri membri della compagnia echeggiarono subito nella sua mente.
Probabilmente in quel momento li odiò tutti.
Uno per uno.
Quasi quanto detestava il principe Karel.
Ma in un attimo i due si ritrovarono di nuovo in mezzo a loro.
Clio subito prese posto fra i suoi compagni e cominciò a bere con loro, mentre Guisgard si sedette sulla staccionata.
“Prendi un bicchiere anche tu...” disse Astus al cavaliere.
Questi però si limitò a scuotete il capo.
Restò allora un po' in disparte, tirando fuori la sua ocarina e cominciando a suonarla voltato verso la foresta.
“La locanda è perfetta!” Esclamò Vortex. “Vero, amico mio?” Fissando Mime che accanto a lui ingurgitava vino su vino.
“Io credo” fece il rigattiere “che il Paradiso non sia poi così diverso da una serata come questa... la compagnia è ottima, infatti ci sono Angeli ovunque, l'ospitalità di primissimo livello ed è possibile tracannare vino senza diventare mai brilli!”
“Pezzo d'asino...” ridendo Vortex “... tu saresti capace ti scolarti l'intera riserva di vino conservata nei Campi Elisi!”
“Campi Elisi?” Ripetendo Mime. “Mai sentiti... dal nome però mi ricordano una famosa masseria in cui facevano dell'ottimo vino da tavola!”
Tutti risero forte.
Dall'interno allora giunse un uomo.
“Ah, ecco il mio migliore amico!” Alzandosi Vortex. “Il cordiale signor de Taban!” Indicando il locandiere. “Amico mio, vi presento il nostro capo... messer Gufo Scarlatto, quello che suona l'ocarina sulla staccionata... e lei” facendo segno a Clio “è la sua bella e giovane moglie, lady Guamarin!”
“Però, ricordare i loro nomi dopo tutto quel vino è da fenomeni!” Ridendo Porturos.
“I miei omaggi, messere!” Salutando il locandiere. “Milady, incantato! Questa locanda è casa vostra!”
“Visto?” Fece Vortex. “Questa si che è ospitalità!”
“Porto altro vino, signori?” Chiese il locandiere.
“Ah, adoro quest'uomo!” Esclamò Vortex.
“Si, altro vino, grazie!” Svuotando l'ennesimo bicchiere Mime.
L'uomo annuì e corse dentro, tornando poco dopo con altro vino.
“Suona qualcosa di allegro!” Vortex a Guisgard. “Qualcosa di regale che ci ricordi la bella corte Afravalonese!”
“Eh, magari ci fosse qui qualcuna di quelle dame che affollano la corte.” Mormorò Ertosis.
“Un brindisi al re” alzandosi Dort “ed al futuro erede, il principe Karel!”
Tutti allora alzarono in alto i bicchieri per quel brindisi, mentre Guisgard si voltò di scatto a fissarli, cercando poi il volto di Clio.
Un attimo dopo si voltò di nuovo verso la foresta e ricominciò a suonare.
“E dai, unisciti a noi!” Disse Vortex al cavaliere. “Cos'è quell'aria da cane bastonato?”
“E dai, lascialo perdere, importuno!” Fece Borel.
“Dove hai il tuo cuore, ragazzo?” Ridendo Vortex. “Magari a Solpacus, da qualche bella biondina?” Aggiunse allegro.
“Bada che il locandiere potrebbe tornare e sentirti...” fissandolo Dort.
“L'egregio signor de Taban” bevendo Vortex “è persona distinta e non origlia ai tavoli dei suoi clienti.”
“Io credo” smettendo di suonare Guisgard “che sia ora di smettere di bere... domani dobbiamo riprendere la caccia e sarà meglio essere lucidi al nostro risveglio.”
“Non sai che anche l'umore è importante fra i guerrieri prima di ogni impresa?” Sbottò Vortex. “E tu non fai nulla per allietarcelo... non hai neanche brindato alla salute dei nostri reali.”
“Al diavolo tu ed il tuo principe!” Guardandolo Guisgard. “Ora smetti di bere o finirai col mandare in fumo quel po' di cervello che ti è rimasto!”
“Su, si scherza fra noi, ragazzi...” mormorò Borel “... cerchiamo di non fare casini...”
“Non sei tu che dai gli ordini qui...” Vortex a Guisgard “... forse l'hai scordato, ragazzo...”
“Dici?” Con tono cupo il cavaliere. “Tu prova a bere di nuovo e vedrai cosa ne farò di quella bottiglia...”
“Ma cosa diamine sta dicendo?” Voltandosi Vortex verso Porturos.
“Su, diamoci tutti una calmata, ragazzi...” fece questi.
“Quando torneremo a cercare quell'animale” avvicinandosi Guisgard al tavolo “voglio poter contare su di voi, senza correre il rischio che miriate a qualche capriolo o cinghiale credendolo la bestia... perciò tu adesso smetterai di bere o ci penserò io a costringerti...”
“Posso bere fino a domani, senza dar conto a te...” riempendo un altro bicchiere Vortex “... ed essere comunque lesto e vispo come una lepre durante la caccia... piuttosto, forse dovresti andare tu a riposare per essere fresco come una rosa domani... perciò, lascia bere in pace noi uomini adesso.”
“Locandiere!” Chiamò allora Guisgard. “Altro vino!” Prendendo poi posto al tavolo.
Subito il locandiere portò altro vino.
“Il primo che crolla” con aria di sfida Guisgard a Vortex “ha perso.”
“E' una fesseria, amico mio!” Con una grossa risata Vortex. “Comunque auguri! E che vinca il migliore!” E buttò giù un grosso bicchiere di vino rosso, facendo poi cenno al cavaliere di fare altrettanto.
Guisgard annuì, svuotò tutto d'un fiato il suo bicchiere e poi si voltò verso Clio.
E la curiosa gara continuò.
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elisabeth 29-05-2014 14.41.14

Sentivo il battito del cuore infilarsi nella mia gola.......il suo dito disegnò le mie labbra come un pittore che amando la donna del suo ritratto volesse incarnarne la pienezza......" dobbiamo arrivare a capo di questa cosa......anche se l'essermi rivelata a loro come premonitrice di sogni....tra questi ferventi cattolici......non mi convince tanto...ma non potevo fare altro....."....lo guardai negli occhi e vidi me stessa....come se potessi specchiare in loro......lo lasciai a malincuore...e tornai da Daizer.........presi la sua mano e gli sorrisi.....ed ascoltammo insieme le parole che si scambiarono Moussarel e Flees.......Gia'...lui avrebbe avuto il tesoro e noi la tomba...................per un momento pensai a ciò che avrei avuto io.......Mi ero innamorata di quel ragazzo ?.....le mie reazioni mi facevano paura......c'erano due donne in me......la parte razionale e la parte sentimentale.......la mente mi richiamava a pensare...che Flees era mio nipote...che era più giovane......che poteva giocare con i miei sentimenti per qualsiasi motivo........che Daizer...non aveva mai dubitato di me...mai.......E il cuore invece ?.....il cuore mi avrebbe fatto correre tra le braccia di Flees.....
Ragionare..dovevo ragionare........

" Messer Moussarel......cosa avete da perdere......nulla, i miei sogni sono così limpidi che ho avuto la fortuna di poter vedere ogni cosa.......Voi avete fatto ciò che avete ritenuto opportuno per arrivare al vostro scopo...e non avete ottenuto...nulla..........provate ad arrivare alla fine del vostro lavoro...infondo a noi non dovete dare nulla..........Sapete quando si ha la capacità di sognare...si ha anche la possibilità di entrare nei sogni altrui...e molto spesso....questo fa impazzire....."...........Stavo sull'orlo per essere giudicata dalla Sacra Inquisizione......e ne ero così consapevole.....Ma dolce sarebbe stata la morte........se nessuno dei due avresse mai saputo ciò che avevo nel cuore..................Amare due uomini sembrava impossibile e molte donne avrebbero pensato che sarebbe stato da donna di facili costumi......Non mi era importato mai nulla dei pensieri altrui.....

Clio 29-05-2014 15.24.12

Stare in mezzo ai miei uomini, ridere con loro, riuscì a stemperare la tensione.
Guisgard non sembrava passarsela bene.
Che aveva intenzione di fare? Tenere il muso tutta la sera?
E poi suonò la sua ocarina, e gli altri iniziarono a punzecchiarlo.
Dapprima risi con loro.
Ma poi..
Karel...
Una fitta dolorosa mi attraversò il cuore.
Maledizione, Dort!
Non era colpa sua, non poteva sapere.
Dovrai raccontargli tutto prima o poi.. almeno ti leverai un peso..
Sì, quando avremo un po' di tempo da soli..

Serrai la mascella per nascondere la rabbia, e respirai appena.
Sentivo lo sguardo di Guisgard su di me.
Lo fulminai con lo sguardo e alzai la mia coppa, accennando un sorriso.
Ma come aveva colpito me, quel riferimento al principe aveva colpito anche il finto Gufo.
Iniziò a prendersela con Vortex, stavo per intervenire, quando chiese il vino, e decise di fare la gara.
Ci mancava solo quello.
Si voltò a guardarmi, dopo aver bevuto il primo bicchiere di vino.
Sentivo la tensione impossessarsi di me.
Dovevo fare qualcosa.
Ero stanca, ma sapevo che se mi fossi ritirata in quel momento non avrei avuto pace.
Volevo solo non pensare per un momento.
Mi alzai, senza togliere lo sguardo da Guisgard.
"E' chiaro che non sai come funzionano le cose tra noi, i ragazzi sanno benissimo che possono bere, azzuffarsi, fare ciò che vogliono a patto che questo non intacchi le loro capacità.. e sanno regolarsi.." sorrisi "Ora di domattina, staranno benissimo.. vero gufi?" chiesi, cercando pace nei loro sguardi, invano.
"Ma questo non vale per te..." dissi al cavaliere, con gli occhi nei suoi "Non posso darti ordini, va bene.. ma una cosa è certa.. non voglio un uomo ubriaco nel mio letto.. se quando torno ti trovo ubriaco, pianterò su una terribile scenata di gelosia, e ti mando a dormire con loro.. le mogli lo fanno, no?" voltandomi verso lo spostassimo Trastis.
Ma guai a te se fai una cosa del genere..
"Domani riprenderemo la caccia, se dovete scacciare dei demoni, fatelo stasera.." guardando tutti "Domani, saremo lucidi e pronti per la caccia..".
Per la serie, chi ha orecchie per intendere intenda..
Però lo capivo, il vino era un buon modo per riuscire a non pensare.
Ma io avevo potuto eccedere solo pochissime volte, in cui potevo permettermi di non essere perfettamente lucida, ma non era una di quelle volte.
Anzi!
Avevo solo un modo per liberarmi di tutta quella tensione, pensieri, emozioni.
Lentamente, mi tolsi la giubba, la misi sulla sedia, poi mi sfilai la camicia, restando col corpetto.
Slacciai la cintura della spada, e la posai sul tavolo.
Finii il mio bicchiere in un sorso, e poi raccolsi i capelli sulla nuca.
"Ho decisamente bisogno di fare a botte con qualcuno..." sorrisi.
O rischio di impazzire..
Raggiunsi Dort, mi chinai su di lui, cingendogli il collo con le braccia.
"Ciao bel biondino.. ti va di ballare?" sorrisi al mio amico "E' da un sacco che non ci divertiamo un po'.. O sei troppo gentiluomo per picchiare una donna?" risi.
Da ragazzi, ci allenavamo insieme.
I nostri genitori avevano assoldato lo stesso maestro d'arme, fissato con le tecniche antiche: il mitico maestro Forterios.
Negli anni, ci aveva insegnato l'importanza dell'atletica pesante nell'educazione, aveva persino convinto quelli dell'accademia.
Diceva che nell'antichità era fondamentale.
Ed effettivamente, non sempre si poteva usare la spada.
Così, anno dopo anno, imparavamo insieme, ci allenavamo, tra l'orrore della sua raffinatissima sorella, e gli incitamenti del maestro.
"Avanti.." alzandomi "Via quella camicia, dolcezza.. fammi vedere che sai fare..".
Mi allontanai un poco, nella brughiera, in modo da avere spazio a sufficienza.
L'erba era soffice, l'aria frizzante ed avvolgente.
Sì, combattere con Dort a mani nude era esattamente quello che mi ci voleva.
Tra tutti, era quello che poteva davvero essere mio fratello.
Così simile a me, nella vita, nell'aspetto.
Gli occhi più grandi dei miei, ma chiari anch'essi.
Potevo specchiarmici e vedere me stessa, come fossimo provocatori nell'arena, l'uno lo specchio dell'altro.
Conosceva le mie stesse tecniche, gli stessi colpi, la stessa difesa.
Era come combattere contro me stessa.
Il soldato contro la donna.
Karel contro Guisgard.
La Guardia Reale contro i Gufi Scarlatti.
Clio contro Guàmarin.
Sapevo che il mio amico non si sarebbe tirato indietro.

Altea 29-05-2014 15.40.02

Guardavo i due uomini e lanciavo occhiate d' intesa a Rodolfo...Older è vero o sei un perfetto attore?.."Infatti, ma voi, Older, vi siete arrischiati ad andare in foresta però, avete visto i caprioli uccisi, non avete paura delle tagliole voi, ma terremo il consiglio".
Da lontano vidi arrivare Roxanne con una tinozza pesante di acqua..."Destrus, andate ad aiutare gentilmente damigella Roxanne".

"Una figura apparve davanti a me..in quell'angusto giardino,
era Shalazam e mi fissava seria, mi avvicinai a lei..eravamo in un posto dove non ci potevano notare.
"Shalazam..forse sono stata irriverente..perchè mi hai cacciata dal Tempio, non sono una brava sacerdotessa? Ti ho delusa? Se fosse cosi sono pronta a restituirti la clamide, il Libro Ancestrale e tutto ciò che mi hai affidato. Io...ero venuta al Sacro Tempio..per chiedervi qualcosa di più potente per sconfiggere la bestia e il Male, tu questo mi hai chiesto di fare..noi sacerdotesse siamo guardiane di antichi e potenti oggetti e dobbiamo salvaguardarli a costo della nostra vita, lo so. Io ero e sono pronta a rischiare la mia e vi ho solo chiesto di fare una eccezione per quel cavaliere..affinchè pure esso ne possa fare uso e mi veda per quel che sono non come una dama...egli ho visto..ha valore, coraggio e onestà e lui potrebbe aiutarci in questa lotta, ho solo aspettato il verdetto del Grande Consiglio". Ci guardammo per secondi in silenzio.."Si, Shalazam le tue parole sull' Amore sono giuste, ma so non mi ama..altrimenti potrebbe vedere le mie fattezze reali se ricambiasse, come Legge vuole" risi poi di gusto "il mio sesto senso dice..anzi è certo qualcuno mi sta nominando." e pure Shalazam rise a quelle parole che solo noi potevamo capire "Eh, probabilmente sono temuta come rivale in Amore..d'altronde sono stata io a farmi avanti per prima col cavaliere rivelandogli i miei sentimenti, e pure gli ho salvato la Vita donandogli il mio velo..ma all'Amore ci penso io" ed ella mi guardò fiera.
"Ora ti ho rispiegato i miei motivi..tocca a te decidere Shalazam, è il mio ultimo appello..come spetta a te parlargli e decidere cosa darci per sconfiggere i Demoni..io lo custodirò ma sono certa egli non ne farà cattivo uso..ora spetta a te..io sto mettendo a repentaglio la mia vita".

Destrus mi chiamò per andare in casa del pastore, Roxanne era vicino a lui e sorrideva..sembrava..lei era sempre cordiale ma dentro se era inquieta e cosi entrai in quella casa...ma sentivo aleggiare strani spiriti..spettri del passato, quella casa dalla prima volta ci avevo messo piede mi aveva sempre messa a disagio.

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Eilonwy 29-05-2014 15.46.01

Citazione:

Riccardo ed Eilonwy si unirono in quel caldo abbraccio.
Ma poi, ad un tratto, udirono di nuovo la meravigliosa melodia ormai famosa in quel luogo.
Proveniva dall'altra parte del cancello chiuso, in quel lussureggiante giardino.
Riccardo allora, tenendo Eilonwy per mano, corse verso quel cancello.
I due così videro la misteriosa fanciulla dagli occhi chiari che suonava un'arpa, cantando con la sua straordinaria voce.
Ascoltai con il tenebroso paladino la musica e la bella voce di quella donzella dagli occhi celesti e i capelli neri.
Non era vicina al cancello, ma un po’ più lontana.
Quando finì la canzone della giovane donna, come per risposta incominciai a cantare una canzone di quando ero piccina.
Ad un tratto, alla mia voce cristallina si aggiunse quella potente, ma limpida, di Riccardo.
Non sapevo che sapesse cantare così bene anche lui e che conoscesse quella canzone.

CANZONE DI MIA E DI RICCARDO:

http://www.youtube.com/watch?v=ayfqF8xu8FY

Eilonwy:
Once a lass met a lad
You're a gentle one, said she
In my heart I'd be glad
If you loved me for me

You say your love is true
And I hope that it will be

Riccardo:
I'd be sure, if I knew
That you loved me for me

Eilonwy:
Could I be the one you're seeking?
Will I be the one you choose? Can you tell my heart is speaking?
My eyes will give you clues

Riccardo:
What you see may be deceiving
Truth lies underneath the skin

Eilonwy:
Hope will blossum by believing

Insieme:
The heart that lies within

Riccardo // Eilonwy:
I'll be yours! // Who can say where we'll go,
Together we shall always // Who can promise that we'll be
Be as one // But I'll stay by your side
I'll be yours! // Who can say where we'll go,
Together we shall always // Who can promise that we'll be
Be as one // But I'll stay by your side

Insieme:
If you love me for me
If you love me for me

Guisgard 29-05-2014 17.51.05

Elisabeth ed i suoi uomini.
La sua ragione contro il suo cuore.
Il sogno Flees e la realtà Daizer.
Ma poteva amarli entrambi?
No, non poteva.
Non si possono amare due uomini contemporaneamente.
L'Amore è il donarsi completamente ad un altro o ad un altra.
Un donarci che ci porta a riempire ogni vuoto.
Perchè l'Amore, e solo esso, riempie l'intera nostra esistenza.
Il donarsi a chi può accogliere e realizzare ogni nostro sogno, conducendoti alla vera felicità.
Donarsi per la vita in attesa dell'Eternità, da condividere in due.
Forse può esistere l'amore unilaterale, ma non è possibile amare due uomini o due donne contemporaneamente.
Ed Elisabeth doveva scegliere o li avrebbe persi entrambi.
Moussarel la scrutava con attenzione, fissandola negli occhi.
Non era interessato a leggere nel suo cuore, ma solo nella sua mente.
“Ma voi” disse alla maga “cosa siete? Forse una veggente? O magari una sorta di strega?”
“Mia zia è una donna...” facendosi avanti Flees “... una donna vera... una donna con le sue passioni... una donna che vi sta tendendo la mano... aiutatela ed ella aiuterà voi...”
“E sia...” dopo un lungo momento di silenzio Moussarel “... vi darò tre uomini armati più uno dei miei fedeli consigliere che conosce l'ubicazione di quella tomba... vi condurranno là. Ma voglio il tesoro. Altrimenti pagherete con la vita.”
Flees annuì, per poi fare un passo indietro e voltarsi verso la porta.
Ma prima di uscire, passando accanto ad Elisabeth, le sussurrò qualcosa.
“Ti voglio, zia...” piano al suo orecchio “... da impazzire...”

Guisgard 29-05-2014 18.05.35

Clio e Dort lasciarono la staccionata davanti alla locanda e si avviarono verso la boscaglia, dove regnava il silenzio e un'incerta e vaga penombra.
Guisgard li seguì con uno sguardo cupo ed inquieto.
“Sono come due fratelli...” disse Borel “... credo si conoscano da così tanto tempo da averne perduto il conto...”
“Già, come no...” bevendo il suo bicchiere di vino Guisgard “... come la vecchia storia dell'amicizia tra uomo e donna...”
“Perchè, non si può avere una donna come amica?” Fissandolo Vortex.
“Tu credi a troppe favole...” sbottò Guisgard.
Forse voleva convincersene lui stesso, esserne geloso, ma sapeva che forse Clio pensava solo a Karel.
Vortex svuotò il suo bicchiere e ne riempì altri due, per poi far cenno a Guisgard di continuare.
E la gara tra i due proseguì.
“Messere, forse non dovreste più bere...” fece Mime “... anche lei lo ha detto...”
“Ma sta zitto...” mormorò il cavaliere “... ubriaco o no, vuole altro nel suo letto stanotte...”
“Anche io credo sia meglio smettere e andare a letto.” Disse Trastis. “Altrimenti si finirà per udire un bel po' di sciochezze.”
“Ma chi sei tu?” Fissandolo Guisgard. “Forse il capo della combriccola?”
“Io vado a letto...” alzandosi Borel “... vieni anche tu, Vortex.”
“Prima devo battere questo novellino.” Ridendo l'omone.
“Bevi e sta zitto...” con sguardo truce Guisgard, per poi scolarsi l'ennesimo bicchiere.
E così continuarono.
Intanto, nella boscaglia Clio e Dort avevano cominciato a battersi.
Proiezioni, prese, colpi alti e bassi, mosse speciali, schivate che servivano non solo a tenerli in allenamento, ma anche e soprattutto a rigenerarsi mentalmente.
“Allora?” Schivando i colpi di lei Dort. “Cos'è accaduto da giustificare questa lotta a così tarda ora, quando domani ci attende una dura caccia? Forse paura della bestia?” Afferrandola e sollevandola. “No, siete troppo incosciente per averne...” evitando il colpo della ragazza che si era liberata dalla sua presa “... allora magari l'ansia di non giungere in tempo a Gioia Antiqua? O vi è dell'altro?” Respingendo un paio dei suo colpi volanti.

elisabeth 29-05-2014 18.20.55

Conoscere la parola Amore......pretenzioso.....ogni giorno ero al confronto della pietà e dell'Amore del Divino...ma avevo imparato che pur rinchiudendomi nel silenzio e nella costante meditazione......in me c'era quel lato umano che non potevo non ascoltare...L'Amore e' la cosa che ci fa vivere o morire...che ci fa respirare che ci fa credere o disperare..........L'Amore e' il perno su cui gira l'intero universo.........Non si possono Amare due persone.....ed e' per questo.....che non si può far soffrire se stessi........In quel momento.....qualsiasi decisione avessi preso.....non sarebbe stata leale.....Bisogna Amarsi per poter Amare......chi non conosce ........non sa...e io ..mi stavo facendo del male......
Risposi a Moussarel......".....Il punto e' che volete solo il denaro.....e che io sia una strega oppure no....in questo caso , a voi che importa ........ Le promesse le mantengo......i miei sogni sono limpidi come l'acqua di sorgente.......e non si può non vedere bene quando c'e' limpidezza........magari vi leggerò la mano...appena finiamo...."........Flees...s' intromise...facendo si che l'affare si concludesse.....e quando mi passò vicino......mi rinnovò la sua impazienza......il suo imminente desiderio....guardai Daizer.....che aveva pronunciato pochissime parole, non conoscevo il suo stato d'animo......infondo.....non c'eravamo mai conosciuti....eppure mi aveva sostenuta......così come aveva fatto Flees...........era tutto così strano...avrei voluto io ...una maga che mi leggesse il cuore....

Guisgard 29-05-2014 18.21.17

Quando Eilonwy e Riccardo terminarono quel loro meraviglioso duetto, la ragazza dagli occhi celesti, che era rimasta ad ascoltarli, applaudì, per poi avvicinarsi al cancello.
“Siete molti bravi...” disse “... si vede che cantate col cuore e con l'anima... come una cosa sola... grazie di avermi fatto udire questa melodia.”
Ma quella ragazza, così misteriosa, incuriosiva non poco Riccardo e Tisin.
“Posso chiedervi il vostro nome, milady?” Chiese il cavaliere.
“Il mio nome è Marangel...” rispose lei.
“E perchè vivete in quel giardino?” Ancora Riccardo.
“Perchè questa è la nostra dimora d'Amore...” sorridendo lei.
“Nostra?” Ripetè Riccardo.
“Si, mia e del mio amato, il Cavaliere Nero.” Svelò lei.

Guisgard 29-05-2014 18.31.25

Quella visione.
Intensa reale.
Poi la gran sacerdotessa parlò ad Altea.
“Allora” disse “ti sarà accordato di condurlo al tempio in una visione, dove tu gli parlerai di ciò che hai scoperto e scoprirai sui demoni che perseguitano Solpacus. E questo sarà il tuo compito... parlargli, lasciandogli poi il Libero Arbitrio per decidere... il resto sarà una tua scelta...” le sorrise e svanì.

Altea, destatasi, vide arrivare Roxanne aiutata da Destrus.
La ragazza li salutò cortesemente e invitò i tre viaggiatori ad entrare in casa.
Older e Posteg invece restarono fuori.
“Tra poco” rivolgendosi la ragazza ai tre “sarà pronta una tisana speciale che ho messo a bollire sul fuoco.” Sorrise. “E' fatta con erbe di bosco, timo e petali di vaniglia.”
“Sembra deliziosa.” Annuendo Destrus.
“Lo è, cavaliere.” Gaia la ragazza. “Ora scusatemi, devo dare del formaggio ai due uomini la fuori. Con permesso.” Ed uscì.
“Avete fatto ciò che vi è stato chiesto?” Fissando Older e Posteg.
“Si...” annuì Older “... abbiamo sistemato tutto. Ogni cosa è stata fatta.”
“Bene.” Annuendo Roxanne, attenta a non farsi udire da Altea e dai due cavalieri che erano in casa. “Ora andatevene, sarà meglio che mio zio non vi trovi qui.”
“Ci sono tagliole ovunque nella foresta...” fece Older “... troppe e troppo pericolose...”
“Cercatele e cospargetele di quel sale rosso...” disse Roxanne “... sarà un segnale...”
“Si.” Con un cenno del capo Older.
“Ora andate, mio zio sta per tornare.”
E i due andarono via.
Roxanne allora rientrò in casa e servì la tisana ai suoi tre ospiti.

Guisgard 29-05-2014 18.35.57

Moussarel mantenne la parola.
Poco dopo, tre soldati ed un funzionario del braccio destro del Gastaldo raggiunsero la sala.
“E' ormai notte.” Disse Moussarel. “Domani allora andrete tutti al cimitero, alla tomba. Per stanotte voi tre alloggerete alla locanda. Naturalmente a mie spese.”
“Non è meglio andare ora al cimitero?” Fece Flees. “Di notte non c'è gente ed il luogo è più tranquillo. A meno che i vostri soldati non temano di incontrare qualche fantasma.” Rise.
Moussarel fissò i suoi uomini, che apparivano vagamente inquieti all'idea di trascorrere la notte al camposanto, poi guardò Elisabeth e Daizer.
“Voi cosa ne dite?” Chiese alla maga. “Vi sentite di andarci ora, o preferite attendere il giorno?”

Eilonwy 29-05-2014 18.42.08

La pulzella dagli occhi chiari ci fece i complimenti, ci disse di chiamarsi Marangel e che era l’ amata del Cavaliere Nero.
“Grazie, Lady Marangel!......Avete detto che questo giardino è il nido d’ amore vostro e del Cavaliere Nero!?! Che cosa romantica ed estremamente tenera. Oh, giusto! Il vostro amato ha già punito quell’ arrogante cavaliere con i suoi tre scudieri? Vedete, Lady Ymma ha detto che chiunque sconfiggerà il Cavaliere Nero lo sposerà. La poverina non manda il suo amato Sir Peruin perché lo ama alla follia. Così preferisce maritarsi con chiunque pur di non perderlo. Noi siamo stati accolti da lei a causa di questo, ma il fatto è che se il vostro amato non avesse degli ottimi ideali e fosse veramente malvagio, combatterei volentieri contro di lui. Ovviamente non lo ucciderei!....” la guardai dispiaciuta “ Il punto è questo. Lui ha buon cuore….non si può credere in qualcosa di meraviglioso come il Vero Amore ed essere crudeli…..tuttavia vuole che tutti ci credano uccidendo i vari amanti e fidanzati. Come si può coronare la propria storia d’ amore senza finire al Creatore?.....Ha letto la mia lettera, Milady?” chiesi infine.

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Altea 29-05-2014 18.45.13

Ella uscì e bisbigliai..."State attenti a quella tisana..sa usare bene le erbe noto", fingete di bere..e ora osservate la casa, qualche dettaglio".
Mi alzai e mi avvicinai alla porta e vidi Roxanne parlare coi due uomini..udii solo poche parole...andatevene prima mio zio arrivi qui..il vento era traditore a volte..già..mai raccontare nulla al vento e ai bambini diceva mia mamma.
Ella stava tornando e feci cenno ai due uomini di tornare al tavolo...mentre pensavo alle parole di Shalazam..dovevo apparirgli sotto forma di visione, quindi dovevo consultare il Libro Ancestrale come fare e portarlo al Tempio..li avrei potuto parlargli..ce la puoi fare Altea...e la mia mente per un attimo cercò la telepatia, mi toccai lo smeraldo pensando al cavaliere..si...lui doveva decidere se schierarsi con noi, solo cosi dopo avergli raccontato i miei dubbi Shalazam avrebbe potuto leggere il suo animo e concedergli la fiducia".

"Dove si trova vostro zio...penso abbiate saputo di quella belva..pensavano di averla uccisa...voi che pensate Roxanne." mi guardai attorno e sorridendo falsamente dissi..."Ehh..in questo posto non so...ma mi sento...Serena" ecco, lo avevo nominato il nome di sua zia.

Clio 29-05-2014 18.57.00

Ci volle un po' di tempo, ma a poco a poco tornai a respirare.
Colpi, schivate, volani.
Ormai i nostri corpi sapevano esattamente cosa fare.
Era così semplice.
Finii a terra, mi rialzai, lottai.
Per non so quanto tempo, non parlai, non ci riuscivo.
Dovevo pensare per parlare, e non era quello che volevo.
Volevo solo dimenticare, perdermi negli occhi di Dort, ed escludere il mondo intorno a noi.
Il maestro Forterios diceva sempre di andare in ipnosi con il nostro avversario.
Era una danza, una pirrica senza fine.
Sarei andata avanti tutta la notte, ma ad un certo punto cedetti.
Riuscii con l'ultimo sforzo a far cadere Dort ma poi mi arresi, e caddi a mia volta.
Restai per un momento con gli occhi chiusi, a sentire l'erba e i rametti secchi fregare sulle mie braccia.
"Grazie.." dissi, voltandomi verso Dort steso accanto a me "Stavo impazzendo.. volevo solo.. non pensare..".
Sospirai "No, non è per la bestia, per Gioia Antiqua o altro..".
Era ora di dirgli la verità.
"E' più.. personale.. Non so se faccio bene a raccontarti tutto ma.. io non ci capisco niente, ho davvero bisogno di confidarmi con un amico.." sorrisi "So che non mi tradiresti mai..".
Mi tirai su a sedere, con lo sguardo perso nella foresta.
Risi "Diamine non so nemmeno da che parte cominciare.. non credevo che avrei mai dovuto fare una confessione simile.. beh, vedrò di sceglier la versione breve.. ricordi, tempo fa, facemmo da scorta al principe Karel dalla capitale ad una residenza estiva.. ci fu un'imboscata.. riuscimmo a debellarla ma io rimasi ferita..".
Gli confessai di essermi innamorata di lui, della confidenza con cui lui mi trattava, anche se non dovetti enumerare molti esempi, dato che in molte occasioni Dort era presente.
Poi il ritorno dal suo viaggio, la casetta, la sera prima del duello, la promessa delle nozze.
Più parlavo, più mi sentivo stringere il cuore. Ad ogni parola, lui diventava più reale, non un ricordo sbiadito.
Cos'avrei dato per averlo lì, per poterlo vedere, stringere, per rendermi conto che il sentimento che provavo per lui era più forte delle emozioni degli ultimi giorni.
Cos'avrei dato per averlo lì..
Forse sarebbe stato tutto più difficile, certo, ma magari sarei riuscita ad ascoltare il mio cuore.
"Poi sai com'è andata.." conclusi "Non ho detto niente a nessuno perché beh.. lui era incosciente... non volevo sembrare un'arrivista o altro.. poi sai che amo sembrare insensibile.. ma questa è la parte più semplice.." risi appena.
A fatica, ammisi poi le sensazioni di quegli ultimi giorni, i dubbi, le emozioni, fino ad arrivare al mio sfogo nella locanda, agli attimi di passione.
Scossi la testa "Morale della favola, mi sento un verme.." mi presi la testa tra le mani "E.. non so che fare.. non riesco a pensare, a ragionare.. sono diventata una terribile lagna, mi viene da piangere come una donnetta.. non so cosa devo fare.." mormorai "Cioè, so che cosa devo fare, lasciarlo andare per la sua strada e riprendermi la mia vita.. ma sto male se solo ci penso, e sto sempre peggio.." alzai lo sguardo verso il cielo "Lui è lì, immobilizzato per colpa mia.. e io.. sono orribile.. orribile..".
Mi lasciai cadere di nuovo sull'erba.
"Questo è tutto.. Sei libero di insultarmi.." mormorai infine "E piantala di darmi del voi, mi da sui nervi.. non posso raccontarti queste cose, e ricevere una risposta formale.. non sono il tuo comandante adesso..".
Il cuore faceva sempre più male, ma sicuramente parlare poteva farmi bene.
Ma potevo essere razionale in un momento simile?

elisabeth 29-05-2014 19.13.33

Tutto era predisposto....anche la nostra sosta in locanda......mentalmente ringraziai Moussarel ....avrei potuto pensare...sarei potuta rimanere sola con Daizer era tanto che non lo facevo.......Flees era contrario......ma quell'uomo aveva dato a me la scelta......." Non ho paura dei morti...ho il terrore dei vivi.....ho bisogno di riposare.....magari in sogno mi verrà qualcosa di importante......grazie per l'accoglienza....".......fummo accompagnati da una sola delle guardie........e ci furono date due stanze vicine...mi avvicinai a mio nipote" Dormi Flees per questa notte dormi.......domani sarà una giornata pesante....."....La stanza era semplice.....il letto aveva le lenzuola pulite...e dell'acqua con cui potersi lavare........tolsi il mantello e lo poggiai sulla sedia.....fuori era già sera...aprii la finestra e feci entrare l'aria pulita......avevo voglia di respirare aria pulita......incrociai le braccia..come per proteggere me stessa dai miei pensieri........sentivo la presenza di Daizer alle mie spalle...."....in questi giorni...parli così poco...dov'e' il bell'imbusto che gioca d'azzardo......dove sei Daizer......".......quella notte......era dedicata solo a noi......

Guisgard 29-05-2014 19.17.09

Dort sorrise, per poi girarsi con la schiena in giù e fissare il cielo buio e stellato. “Credo sia la cosa più naturale del mondo...” disse “... dopotutto sei una donna, nonostante i titanici sforzi fatti fino ad oggi per nasconderlo... e ora quella donna grida di voler uscire fuori... quella corazza comincia a soffocarla...” rise appena “... non immaginavo... il principe Karel...” la fissò per un momento, per poi tornare a guardare la volta celeste “... un soldato ed un pacifista convinto, beh, il detto non si sbaglia... gli opposti si attraggono...” si fece serio “... cosa c'è nel tuo cuore lo puoi sapere solo tu... magari tutto questo è solo un attimo di debolezza... il viaggio è lungo, la fatica tanta, poi questo posto e i suoi morti, quella bestia che pare giunta dall'Oltretomba... infondo, per forte ed abile che sei, resti pur sempre un essere umano, una donna... i Cristiani raccontano che anche il loro Dio, Gesù Cristo, quando divenne uomo, provò solitudine e paura... è la natura umana... e vale per tutti... si, forse sei solo avvilita e stanca... avverti la sua mancanza, ma egli è lontano, moribondo... quel cavaliere invece è qui e a quanto pare tu non gli sei indifferente... devi guardarti dentro, Clio... guardare nel tuo cuore, poiché solo tu puoi... e se è davvero Karel colui che ami, allora alla fine di questa storia lascia andare via Guisgard... ma è una scelta che spetta a te... poiché dopo non potrai più tornare indietro, qualunque sarà la tua decisione...” tornò a guardarla “... ora sei stanca... va a letto, domani ci attende un lungo giorno...” si alzò e le tese una mano per aiutarla a fare altrettanto.

Guisgard 29-05-2014 19.26.50

“Non temete...” disse Marangel ad Eilonwy “... nessun cavaliere riuscirà mai a sconfiggere il mio amato. Neanche voi due.” Fissando lei e Riccardo. “Egli non è malvagio, ma vive solo per i miei occhi. Ed è tanto grato ad Amore per avermi incontrata che ucciderà tutti coloro che non mettono l'Amore davanti a tutto. Si, li ucciderà senza pietà. Quanto alla vostra lettera, damigella, egli l'ha letta, purtuttavia senza trovarla interessante o degna di nota. Voi tutti ci siete indifferenti e chiunque giungerà a sfidarlo andrà a far visita al Creatore. Ma sarà una visita breve, poiché poi brucerà all'Inferno. Con mia somma contentezza.” Aggiunse fiera.
“Un simile amore” sbottò Riccardo “non è un sentimento puro, ma malato. L'Amore non porta morte.”
“Non è Amore che chiama morte, cavaliere...” replicò la ragazza “... ma morte chiama morte... chi non mette Amore al centro di tutto, allora non merita di vivere.”
“L'Amore assoluto non esiste, perchè la vita è fatta di compromessi.” Fissandola Riccardo.
“Siete sciocco” ridendo lei “ma fortunato, visto che non figurate tra i gaglioffi che osano sfidare il mio amato.”

Guisgard 29-05-2014 19.31.31

Roxanne sorrise ad Altea e poi riempì una tazza di quella tisana anche per lei.
“Forse” disse notando le tazze ancora piene dei suoi ospiti “la tisana non è di vostro gradimento?” E sorseggiò dalla sua tazza.
Destrus allora, per non apparire scortese e visto che anche la ragazza aveva bevuto, sorseggiò anch'egli un po' di quella tisana.
“Davvero ottima.” Sorridendo.
“Ne sono lieta.” Annuendo Roxanne. “Si, abbiamo saputo della bestia e dei due giovani uccisi...” chinando il capo “... una tragedia... forse quella bestia non svanirà mai, temo...”
In quel momento rientrò Enar.
“Zio...” andandogli incontro Roxanne “... ben tornato... sono passati il signor Older e messer Posteg per quei formaggi... ah, mi hanno detto delle tenaglie e ho consigliato loro di usare del sale rosso.”
“Hai fatto bene.” Annuendo il pastore. “Così non correremo il rischio di vedere le nostre pecore o i cani azzoppati.” Guardò poi i tre ospiti. “Salute a voi. In cosa posso aiutarvi?”

Guisgard 29-05-2014 19.34.24

Daizer si avvicinò alle spalle di Elisabeth e la strinse forte a sé.
“Anche tu eri diversa in questi giorni...” disse il contrabbandiere a sua moglie “... non so, distante... forse questa storia ti ha preso troppo... ma mi manca mia moglie... mi manca il suo calore, il suo corpo...” e cominciò a baciarle il collo, lentamente e dolcemente, mentre le sue mani le accarezzavano le braccia, per poi scendere lungo i suoi fianchi.

Altea 29-05-2014 19.42.23

Vidi Destrus bere la tisana..era ottima disse.."Vi ringrazio damigella..ma stanotte non sono stata bene di stomaco..pensando a quella barbaria vista in foresta, fummo noi a trovare..ciò che era rimasto di quei poveri ragazzi".
Entrò Enar..già gli raccontò aveva compiuto il suo dovere, dare il formaggio a quegli uomini e come fare per non finire nelle tenaglie..sale rosso...strano..era di importanza vitale farglielo subito sapere? Che aveva eseguito un ordine.
"Oh messer Enar...ho pensato bene di venire a trovarvi, è molto non ci si vede, sapete bene siamo tutti preoccupati per voi cittadini di Solpacus.." guardai Rodolfo ed egli era li, fermo con lo sguardo vigile..."Ma forse siamo di troppo e non vorremmo attardarci..visto la belva è ancora viva, ha già fatto troppe vittime..eh si qualcuno la ucciderà, vostra nipote è stata gentilissima con noi come sempre".
Mi alzai e indicai ai due cavalieri di seguirmi per andare...Rodolfo aveva forse visto qualcosa..Destrus forse era preso più dalla bellezza di Roxanne? risi a quel pensiero..e osservai attentamente prima di andare sia il pastore che la ragazza.."Roxanne, non dimenticherò mai ciò che mi avete donato..sapete ha una dote per la pittura..i suoi quadri sono realisti..".

Clio 29-05-2014 19.48.52

Sorrisi a Dort "Sì, forse hai ragione.. me lo auguro, almeno.." prendendo la sua mano, per poi rialzarmi.
"E' strano, lo so.." sorrisi, pensando alle parole su me e Karel "Non è ciò che sognavo da ragazza... sognavo un cavaliere che combattesse al mio fianco, coraggioso e cortese, pronto a fare qualcunque cosa per me..." soffocai una risata "Ma diamine, poi sono diventata io stessa un cavaliere.. credevo di non trovare nessuno che riuscisse a colpire il mio cuore.. Ma lui.." scossi la testa "Con lui.. trovo la pace che non avrò mai dentro di me.. e posso essere me stessa..." sorrisi.
"Grazie.. di tutto.. e mi raccomando, non una parola.." fissandolo negli occhi.
"Dai, torniamo alla locanda.. vediamo un po' chi ha vinto la gara di bevute.." risi appena.

elisabeth 29-05-2014 19.50.48

Ero lontana....ero lontana...aveva ragione........come potevo dirgli...quello che era successo.........come potevo dirgli che il mio corpo aveva tremato tra le mani di un altro......di un'altro che lui odiava....mi abbracciò e chiusi gli occhi....le lacrime scesero sul mio viso......Amare voleva dire non tradire....voleva dire non nascondere....e io mi stavo comportando come quella che non era mai stata.........parlai a lui rimanendo abbracciata facendo scorrere le lacrime sul suo collo....."......Non merito il tuo rispetto.......non merito nulla...di tutto quello che nella tua semplicità mi hai donato......Non sono la donna che tu pensavi che io fossi.........meriti una donna migliore....meriti una donna che possa stringerti senza piangere..........adesso...riposa Daizer.....e domai..spero sia finita......andrò in un'altra stanza.......".......piangevo...piangevo perchè mi vergognavo...da morire..perchè l'avevo perso...presi il mio mantello...e aprii la porta.......sotto c'era ancora il locandiere.....

Eilonwy 29-05-2014 19.58.01

“Riccardo….non dite così!.....Sul serio credete che l’ Amore non vada oltre la morte. Mi deludete!.....Sapete cosa vi dico che sia voi che il Cavaliere Nero e la sua amata sbagliate. Voi perché siete come tutti gli uomini. Vi credevo diverso!....E voi Milady e il vostro amato, perché siete egoisti e pensate solo al vostro amore. Mi disgustate tutti quanti!” quelle parole furono artiche e polari come l’ Inverno.
Scappai via.
Corsi verso la mia stanza e dissi a Lady Ymma che non avrei pranzato e sarei tornata a palazzo prima del tramonto.
Mi armai di arco, frecce e faretra e scesi verso le stalle.
Montai in sella a Dante e galoppai…..galoppai per i prati e le colline.
Alla fine mi fermai e sguainai la Spada di Fuoco Fatuo.
Me la presi con gli alberi e con gli enormi massi di quel posto.
Non era possibile!
E’ vero nella vita non c’ è solo l’ Amore…..c’ è l’ Onore, lo Studio, il Lavoro, la Sapienza, il Denaro che serve per vivere e far studiare i propri figli ed altre cose, ma questo non significa che l’ Amore….il Vero Amore non sia eterno come può esserlo il Regno dei Cieli o il Fiore Azzurro.
Non la smettevo di colpire a destra e a manca.
Mi ritrovai davanti a una roccia che aveva la forma di un uomo. Incominciai a colpirla con la soprannaturale spada. Quando mi stancai, tesi la mano verso di essa e la ibernai.
Chiudendo la mano a pugno, il ghiaccio divenne così forte che la roccia antropomorfa si sbriciolò.
Delle lacrime mi rigarono il cristallino viso simile alle mani della rosea dea Aurora.
All’ improvviso, sentì una risata malvagia e femminile.
Mi voltai e vidi Lady Isolde.

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Guisgard 29-05-2014 20.16.40

“Siete molto cara, milady...” disse Roxanne ad Altea “... è stato un piacere donarvi quel disegno. E tornate presto a trovarci.”
E i tre lasciarono quel luogo.
“Cosa ne pensi, zio?” Chiese Destrus a Rodolfo. “A me sembrano brava gente.”
“Anche io lo penso.” Annuendo Rodolfo. “E la tisana era davvero ottima.”
“Cos'è la storia del sale rosso?” Domandò Destrus.
“Alcuni pastori e mandriani lo usano.” Spiegò lo zio. “Si fa annusare ai propri animali per evitare che finiscano in qualche trappola o mangino cose avvelenate. Infatti tutto ciò che poi viene cosparso con quel tipo di polvere causa repulsione agli animali che o hanno annusato in precedenza.”


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