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“Se volete vi dirò la verità sul mio arrivo qui ad Afragolignone...” disse Misk a Dacey.
Ma un attimo dopo i due udirono vari rumori e grida. Erano alcune carrozze della gendarmeria che correvano veloci. “Deve essere un'emergenza...” mormorò Misk. |
Pendevo letteralmente dalle sue labbra incuriosita, purtroppo non ebbi il tempo di avere una risposta.
La polizia accorse alle grida che udivamo . " Pensate a un altro furto?" |
La carrozza cominciò a seguire i gendarmi.
“Come sei curiosa...” disse Trevor ad Altea. La vettura alla fine arrivò a destinazione. Le carrozze dei gendarmi erano ferme davanti alla chiesa del Cuore di Gesù ed un capannello si era formato davanti al porticato d'ingresso. “Vediamo cosa è successo...” mormorò Trevor. |
Guisgard guardò Vivian e poi di nuovo la strada, dove erano sparite le carrozze dei gendarmi.
“Potrebbe essere qualcosa di grave...” disse lui a lei “... magari che riguardi indirettamente anche la Taddeus...” |
"Non è curiosità...troppe vittime innocenti ci sono in città"..possibile non sapesse di casa mia o fingeva? Raggiungemmo una chiesa e già immaginai si trattasse di un furto purtroppo e si sperava senza vittime. Scendemmo e ci facemmo largo tra la folla almeno per sentire ciò che era successo.
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“Non lo so...” disse Misk fissando le carrozze dei gendarmi che sparivano nella strada “... potrebbe essere...” voltandosi poi verso Dacey “... spero però che ciò non vi abbia tolto la voglia di passeggiare, milady...” con un lieve sorriso.
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" No affatto. Non mi lascio scoraggiare, ho visto molto di peggio... Il vostro non è il solo paese ad avere ancora usi e costumi arretrati" senza smettere di camminare.
" Mi auguro solo che non ci sia nessun ferito o peggio" dissi sincera. " Io piuttosto spero che non abbiate cambiato idea...stavate per dirmi qualcosa" voltandomi verso di lui |
Trattenermi dal tirargli un pugno in faccia fu davvero difficile.
"Ma certo!" a denti stretti. Lasciando cadere le mani e serrando i pugni per la rabbia. "Allora andiamo.." indicando la direzione in cui erano andate le carrozze, senza riuscire a nascondere la rabbia. Ero davvero furiosa. Come creare qualcosa di meraviglioso e distruggerlo un minuto dopo. Perché? Perché c'era sempre qualcosa a dividerci? |
Mi vergognai di quella sua risposta. Non era mia intenzione sembrare infantile. Feci silenzio, in un primo momento. Poi, decisi di rispondere.
"Mi devi perdonare, caro Seth. Non sono infantile, non ho mai avuto modo di conoscere l'amore. Come ti ho già detto, sono andata via dal mio paese quando ero solo una ragazzina, ignara di quanto il mondo fosse crudele. Ho oltrepassato il mare trattata più come una serva, che come un membro dell'equipaggio delle varie navi. Nessuno, nemmeno la mia famiglia, mi ha spiegato cosa sia l'amore. Mi baso sui racconti che ho avuto modo di ascoltare dalla mia finestra. Qualche volta, delle donne si postavano lì sotto per ripararsi dal sole, e le sentivo parlare di questo forte sentimento. Ho avuto modo di capire che tutti ambiscono a questo sentimento, e ho avuto anche modo di sentire chi lo disprezzasse. Non so, quindi cosa sia l'amore, ma credo sia qualcosa che ci unisce, che ti fa sentire desiderato da qualcuno... per lungo tempo ho vissuto in una stanza, un piccolo mondo fatto solo di un letto, un bagno, un paio di tele e una finestra..." Fui fermata da un improvviso singhiozzo... stavo piangendo... ma perché? Asciugai la lacrima sperando che Seth non se ne fosse accorto. "devi scusarmi se ti sembro infantile, Seth. Infondo, non credo di essere mai cresciuta..." |
“Lo spero anche io.” Disse Misk gettando un ultimo sguardo nella direzione in cui erano sparite le carrozze dei gendarmi. “Io non cambio mai idea così facilmente...” voltandosi a fissare Dacey “... prego...” invitandola a passeggiare “... si, stavo per parlarvi del mio arrivo qui ad Afragolignone... gli affari non c'entrano nulla e neanche la mia professione di medico, milady...”
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Seth fissò Nyoko, per poi avvicinarsi a lei.
“Finalmente una degna risposta.” Disse. “Finalmente hai parlato di te stessa senza chinare il capo.” Sorridendo. “Era ora, no? Dì la verità... ti senti meglio?” Poi divenne serio e si avvicinò ancora di più, fissandola negli occhi. “Dunque...” sussurrò “... non hai neanche mai baciato nessuno, giusto?” |
“Ehi, Vivian...” disse Guisgard avvicinandosi alle spalle di Vivian “... preferite restare qui? Continuare a ballare? Se volete lo faremo, resteremo qui... ma non credo che voi vogliate ignorare qualcosa che potrebbe riguardare anche i nostri interessi, no?” Sorridendole ed accarezzandole una ciocca di capelli resa ribelle dalla brezza serale.
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E'hiss si voltò verso Gaynor.
“Ah, Misericordia...” disse scuotendo la testa e gettando via il sigaro “... non c'è più Religione se una giovane non sa abbigliarsi alla moda di Parigi...” allargandole la scollatura e dando vivacità alle maniche a sbuffo “... non è un asilo per maestrine questo locale... canterete per uomini che vogliono ubriacarsi presto e magari fare sogni sconci su di voi...” sciogliendole i capelli tenuti da un piccolo fermaglio “... ecco... almeno avete perso un po' di quello sguardo da verginella di città... si, decisamente meglio.” Annuendo e sorridendole. |
Altea e Trevor cercando di farsi strada tra la folla, tentando di raggiungere l'ingresso della chiesa, ma un poliziotto era lì a sbarrare il passaggio.
“Qui non i passa, signori.” Disse. |
Riprendemmo a camminare con calma, godendo del clima sereno e limpido nonostante gli echi ancora presenti del passaggio dei gendarmi.
Ero sempre più incuriosita, in un qualche modo mi sentivo vicina a quell'uomo. Entrambi stranieri, entrambi spinti a mentire e a usare una copertura per giustificare il vero motivo della nostra permanenza a Capomadza. Lo invitai a continuare con un cenno di capo, ero certa che non mi avrebbe lasciata a bocca aperta come lui credeva |
Lo guardai e annuì alla sua domanda.
"Non essendo mai uscita..." dissi fissandolo. "Non ho avuto mai modo di conoscere un uomo per quello. Non ricevevo baci neanche dai miei genitori..." dissi senza smettere di fissarlo... |
Tutto era svanito, tutto, persino la confidenza.
Aveva ripreso a darmi del voi, aveva ripreso le distanze. Chiusi gli occhi per non piangere, sentivo le lacrime di rabbia attraversarmi. "A che servirebbe?" con un sorriso amaro "Ormai non siete più qui.." chinando il capo. Sentivo la sua presenza alle mie spalle, la sua mano sui miei capelli. Sospirai, portando la testa all'indietro per poterlo vedere. "Credevo di poterti rubare al mondo intero stasera..." con un sorriso triste "Ma probabilmente non ho questo potere". Forse ero stata una sciocca ad illudermi, a sognare quella cena e quella notte come se fossero la cosa più preziosa che potessi desiderare. "Andiamo.." con gli occhi bassi, prendendo un profondo respiro. |
"Dai, non è male" con un sorriso, mentre lo abbracciavo "Dì la verità, ti è andata bene che io fossi pagana" ridendo con una strizzata d'occhio.
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Come immaginai stessa prassi del Museo..un poliziotto ci fermò. .lo portai a parte.."Non è mia intenzione intralciare le indagini, posso aspettare..conosco l'ispettore Ozillon ma per motivi funesti..ieri sera hanno ucciso barbaramente un mio servitore e rubato le opere d' arte nel mio Palazzo..capirete vorrei saperne di più. .ho pazienza..anche perché mi interessa se ci sono stati testimoni e dicono la stessa versione della mia governante sul ladro assassino..sempre la cosa sia legata ai recenti furti ed omicidi" bisbigliai quasi per non farmi udire da Trevor.
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"Beh, se è un così gran peccato che io ignori come ci si abbigli all'ultima moda, portatemi a Parigi e datemi qualche lezione... accetterei volentieri..." risposi ad E'hiss con tono a metà fra l'indispettito e il provocatorio.
"Sono lieta di aver acquisito lo sguardo giusto a far inebriare più del vino i vostri avventori, almeno qualcuno qui dimostrerà un po' di apprezzamento per me..." Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
“Capisco...” disse soltanto Seth a quelle ultime parole di Nyoko, senza però smettere di fissarla negli occhi.
Erano vicinissimi, forse troppo. Lei guardava quei suoi occhi scuri che ad un tratto divennero più grandi, immensi, avvolgenti. E la baciò. Un bacio profondo, audace, improvviso e lungo. Molto lungo. Un bacio per la prima volta sulla bocca di Nyoko. |
“Ognuno ha la sua strada tracciata, il suo Destino...” disse Guisgard fissando Vivian.
Il piccolo panfilo si fermò e i due scesero a terra. Lui prese lei per mano e si avviarono verso la direzione seguita dai gendarmi. Dopo un po' arrivò un calessino e Guisgard lo fermò. “Avete udito le carrozze dei gendarmi?” Chiese al conducente. “Si, certo...” annuì questi “... correvano come diavoli, signori.” “Sapete dove fossero dirette?” Guisgard. “Alla Chiesa del Sacro Cuore di Gesù.” Rispose il conducente. “Portateci là.” Ordinò il Taddeide. E il calesse partì. |
“Si...” disse annuendo Theris a Gwen “... perchè non sopporto i bigotti ed i fanatici... la signora Filoena è una brava donna, ma col suo modo di fare ci ha messo solo in ansia...”
Zolà intanto raggiunse la finestra ed uscì sul cornicione, mentre sotto nel cortile Filoena andava via. |
Senza che io lo smettessi di fissare, i nostri volti furono così vicini che i nostri nasi e le fronti si sfiorarono. Poi, posò le labbra sulle mie e qualcosa mi salì dal profondo. Un brivido immenso, passò per tutto il corpo, lasciandomi apprezzare e provare quella strana e intensa sensazione. Le sue labbra erano... belle. Fu così improvviso che non riuscì a rinnegarlo e mi lasciai andare. Probabilmente, ero così goffa durante quel bacio. Era quindi così che ci si sentiva? Era questo che si provava durante un bacio? Mi venne l'istinto di chiudere gli occhi, ma ero curiosa e trattenni quella strana voglia. Persino le mie mani, parvero muoversi d'istinto... Rimasi ferma, nonostante quei strani impulsi, lasciandomi guidare dalle labbra di Seth.
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“Io ho l'ordine di non far passare nessuno, madama.” Disse il poliziotto ad Altea. “Se volete attendere, forse arriverà dopo l'ispettore Ozillon. Di più non poso dirvi per ora.”
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Non risposi a quelle parole. Che avrei potuto rispondere, dopotutto?
Chi ero io per poterlo rubare al mondo? Nessuno, ecco cos'ero. E il Destino non faceva che ricordarmelo, ma io come un idiota continuavo a sperare, così ogni volta mi facevo male da sola. Lo seguii a terra, e poi sulla carrozza, diretti alla chiesa, che a quel punto immaginai avesse subito un furto. |
"Va beh, sono sicura che non era sua intenzione..."
Poi Zolà uscì di nuovo sul cornicione. "Ma è proprio un vizio..." sbuffando e scuotendo il capo. Inviato dal mio Archos 90 Copper utilizzando Tapatalk |
Annuii..."Si certo, aspetterò l' ispettore Ozillon, sicuramente mi darà informazioni"...era vero..sempre nel luogo del delitto ci incontravamo.
Mi avvicinai a Trevor e gli dissi io avrei aspettato Ozillon e se voleva poteva rimanere o lo avrei fatto portare a casa da Louis. |
“Su, non buttatevi giù.” Disse E'hiss a Gaynor. “Qui dentro tutti vi apprezzano. E se sarete in gamba allora lo faranno anche i nostri clienti. Nero...” al pianista di colore “... suona qualcosa che la nostra star possa cantare...” si voltò di nuovo verso la ragazza “... su andate... Nero vi accompagnerà con le sue note. Andate.” E le diede un leggero e goliardico schiaffo sul fondo schiena.
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Nyoko restò in balia di quelle sensazioni ed emozioni così nuove e travolgenti.
“Lasciati andare...” disse Seth staccando appena le sue labbra da quelle della ragazza “... non è un esame o una prova... non pensare a nulla ed aprì appena le labbra... al resto penserò io...” e tornò a posare la sua bocca su quella di lei. |
Il calesse raggiunse la chiesa del Sacro Cuore di Gesù, dove una folla circondava il Sacro Edificio.
Guisgard pagò il conducente e con Vivian scesero dalla vettura, avvicinandosi alla folla e poi mischiandosi in essa, fino a raggiungere infine il porticato d'ingresso, sorvegliato dalla polizia. Poco distante Altea era con Trevor, quando notò il ricco Taddeide e la sua bella segretaria vestiti in maniera molto elegante. “Resterò a farti compagnia, tranquilla.” Disse Trevor alla vedova. |
"Ho solo... un po' paura..." dissi staccando appena le labbra dalle sue...
"è tutto così... strano..." continuai... ma le sue labbra aprirono la mia bocca rigida facendomi tremare... cosa stavo provando esattamente? Dovevo averne paura? Sentivo che ne ero completamente coinvolta ma qualcos'altro, dentro di me, mi spingeva ad allontanarmi da quelle labbra forti, come una voce che mi urlava dentro (o fuori) di staccarmi da lui... alla fine mi lasciai andare, come guidata da quella stessa forza, che mi fece staccare da lui... "Perdonami... non ne sono capace... io... credo di avere paura di ciò..." dissi toccandogli appena il petto. |
Per tutta risposta, gli lanciai uno sguardo inceneritore e mi affrettai a raggiungere Nero al pianoforte. Presi il microfono e tirai un bel sospiro, per poi intonare le prime note di una canzone. Cercai di dimenticare ogni cosa per regalare fermezza alla mia voce, pensavo soltanto a cantare e trasmettere emozione a chi mi stava ascoltando. Alla fine del brano, guardai in direzione di E'hiss e terminai l'ultima nota.
https://youtu.be/LbwjQSBH0sE Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
Presi la sua mano e scesi dal calesse, seguendolo verso la chiesa, dove c'era un bel po' di gente, attirata dalla polizia.
Polizia che piantonava l'edificio. "Che vuoi fare ora?" voltandomi verso Guisgard "Chiediamo informazioni?". |
Zolà uscì e poi sparì sul cornicione.
“Tranquilla, poi torna sempre...” disse Theris a Gwen “... piuttosto, è tardi e forse dovremmo dormire... domattina andrai dal professor Ordifren a chiedere il suo parere.” |
Annuii a Trevor.."Come vuoi..non volevo farti tardare..immagino si aspetterà, Ozillon deve ancora arrivare" sospirando quando il mio sguardo cadde su Guisgard e la ragazza che era la sua segretaria.
Ora Trevor farà commenti...sono entrambi molto eleganti...devono essere stati fuori...eh, d' altronde che ti aspettavi .. lo avevano detto era un donnaiolo da Madama Tessot. Sorrisi a Trevor e feci cenno lui di seguirmi..."Milord Taddei..pure voi qui...sto aspettando l' ispettore Ozillon, permettete vi presenti milord Trevor" e pensavo sapesse già chi fosse "Eravamo a cena e andando a casa abbiamo visto la gendarmeria" guardandolo nei suoi occhi azzurri per poi distogliere lo sguardo. |
Annuii a Theris, anche se ero un po' tesa, ma dovevamo provare.
Feci portare via ciò che era rimasto dalla cena e poi ci coricammo. "Buonanotte" sussurrai dolcemente, baciandolo. Quel bacio fu per me il più bello di tutti, un bacio che avevo desiderato e sognato più di ogni altra cosa in quei due giorni, quando lui non voleva nemmeno guardarmi negli occhi. Inviato dal mio Archos 90 Copper utilizzando Tapatalk |
Gaynor terminò il suo brano, accompagnata dalle note del pianoforte di Nero, in un Giglio Verde gremito.
Ed un applauso entusiasta scoppiò alla fine della canzone. “Meravigliosa, signorina.” Disse applaudendo anche il pianista di colore. https://s-media-cache-ak0.pinimg.com...90a69f6e00.jpg |
“E sia...” disse Misk, invitato ad aprirsi da quel cenno di Dacey “... come vi ho detto non sono qui per affari economici, né per esercitare la mia professione di medico... io sono stato ingaggiato dal professor Ordifren, come una sorta di guardia del corpo... sono infatti un abilissimo spadaccino e lui è finito nelle mire di una setta di assassini conosciuta come Narciso Nero...” fissandola “... vi prego, ditemi cosa state pensando ora...”
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Nyoko si tirò via, staccandosi da Seth e dalle sue labbra.
“Sei tutta arrossata...” disse lui fissandola “... dai, la smetto, non vorrei turbarti...” ridendo piano “... credo sia ora di tornare al castello...” |
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