![]() |
Il cocchiere partì alla volta di casa, ma dopo neanche un metro un forte boato riecheggiò nella via, facendola tremare.
Mi voltai di scatto, uscendo la testa oltre la tendina e vidi che un'esplosione aveva fatto saltare in aria proprio quello sgangherato edificio in cui Elv era entrato. Una colonna di fumo oscurava tutto e l'odore di bruciato appestava la zona. "Andate a vedere cos'è successo, in fretta!" al cocchiere. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Il cocchiere riuscì a stento a tenere a bada i cavali, spaventati dal forte boato.
Fermò la carrozza ed appena i cavalli furono un pò più calmi scese dalla vettura e cercò di avvicinarsi all'incendio. Tutto l'edificio bruciava. Tra le fiamme vide dei cadaveri. Cercò allora di scorgere qualche sopravvissuto, mentre si udivano i cavalli dei soldati che accorrevano, seguiti da altri cittadini corsi dopo l'esplosione. Molti corpi ustionati furono tirati fuori dalle macerie, mentre si cercava di spegnere l'incendio. |
I cavalli erano impazziti, ma il cocchiere riuscì a fermarli e scese dalla carrozza.
Osservavo quella scena dal sapore terribilmente apocalittico, le fiamme alte che ingoiavano tutto, i corpi ustionati e senza vita che venivano tirati fuori e cercavo di scorgere Elv con lo sguardo, sperando maledettamente che non fosse fra coloro che erano stati appena portati via. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Il fuoco bruciò per un bel pò prima che si riuscisse a spegnerlo del tutto, mentre i soccorritori tentavano ti tirare fuori dalle macerie ardenti i cadaveri.
Gwen assisteva a quell'Averno fi fuoco dalla carrozza, temendo per Elv. Dopo lunghissimi minuti vide sbucare dal fumo il cocchiere che portava in spalle qualcuno. |
Il fuoco rimase ancora lì, a bruciare e consumare tutto, finché non lo si riuscì finalmente a domare.
Altre persone vennero portate fuori, quando ad un tratto vidi il cocchiere portare qualcuno sulle spalle. Sapevo che era lui, me lo sentivo, ero certa che fosse Elv e che stesse bene. O comunque, meglio di certa gente carbonizzata che avevo visto tirar fuori da quell'inferno di fuoco e fiamme. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Il cocchiere raggiunse la carrozza, tutto sporco di cenere ovunque.
"E' lui, è vivo, ma messo male, damigella..." disse a Gwen, per poi mettere Elv nella vettura, steso accanto a Gwen. Era messo davvero male, con varie ustioni e tutto sporco di fumo. Borbottava e si lamentava nel dormiveglia. La carrozza partì velocissima verso il palazzo di Gwen. |
Partimmo per Afragopolis, estrassi il biglietto nel tovagliolo con l'indirizzo del palazzo di Roberttier "Madame.. Andiamo subito al Palazzo a parlare con questa Marselle?".
Inviato dal mio PRA-LX1 utilizzando Tapatalk |
Il cocchiere emerse dalla cortina impenetrabile di fumo denso e scuro, portando qualcuno sulle spalle.
Mi sentii sollevata a quella vista, perché voleva dire non solo che lo aveva trovato, ma che era vivo! Disse che era messo male, mentre lo stendeva vicino a me. Non stentavo a crederlo, si scorgevano ustioni, bruciature. Santo Cielo! Nel frattempo che la carrozza subito partiva per tornare a casa, presi il mio fazzoletto iniziando a pulirgli il viso dalle fuliggini e dai residui scuri del fumo. Iniziai ad accarezzargli lentamente i capelli ed il volto quando lo sentii agitarsi, nel tentativo di farlo calmare, seppur nel sonno. Non serbavo rancore nei suoi confronti, nonostante il suo atteggiamento scostante e astioso verso di me, ero sicura che non lo pensasse veramente. Ero certa del fatto che tutte le sue idee non fossero poi così a fondo radicate e che potesse capire che non aveva motivo per darmi addosso, o che lo aiutavo perché lo volevo e non per qualche riconoscimento supremo. Intanto, speravo che riuscisse a farcela. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Si, meglio non indugiare oltre." Disse la governante ad Altea. "Prima parliamo con questa madama Marselle e prima forse scopriremo la verità su vostro padre."
Poco dopo la carrozza entrò finalmente in città. La notte si apprestava a breve a vedere il posto all'alba. La carrozza correva veloce, mentre la notte si apprestava ormai ad entrare nel suo ultimo quarto. Elv era steso sul sedile, accanto a Gwen che gli puniva il viso e lo accarezzava. Tornarono al palazzo ed il cocchiere lo portò al piano di sopra, mettendolo adagio sul letto. Il giovane avvocato era messo davvero male. "Bisogna chiamare subito un dottore, damigella..." disse visibilmente impressionata Mary a Gwen. |
A momenti sarebbe stata l'alba e la carrozza ancora correva verso il palazzo.
Arrivammo finalmente a casa e il cocchiere porto Elv dentro. "Beh, fallo allora! Non indugiare oltre!" con tono nervoso. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Allora date l' indirizzo al nostro cocchiere, e ditegli di non fermarsi poi ma di andare a Palazzo, meglio non destare sospetti".
Finalmente eravamo arrivati ad Afragopolis, mi sentivo nervosa stranamente, sapevo dominare i miei sentimenti ma qualcosa mi turbava. |
Mary corse a chiamare il medico che accorse poco dopo.
Subito cominciò a curare il giovane avvocato, bendando le parti ustionate dopo averle curate con una particolare pomata. "È ridotto male, madamigella..." disse poi a Gwen "... per fortuna le ustioni sono distribuite in parti circoscritte del corpo... ora deve riposare in modo tassativo. Le bende le cambieremo domani." Fissandola. "Tuttavia siate prudente, damigella... nel luogo dell'incendio c'era una sorta di riunione segreta... ora i soldati stanno cercando i sopravvissuti che vi hanno partecipato..." La carrozza di Altea arrivò dove si trovava il palazzo di Robertter quando ormai albeggiava. Il cocchiere bussò al cancello ed un domestico venne ad aprire, domandando cosa desiderassero. |
Il medico arrivò e dando una sbirciata mentre lo curava, ebbi modo di vedere che era davvero ridotto malissimo, ancora peggio della prima volta ovviamente.
Annuii al dottore, sentendo che il giorno successivo avrebbe cambiato le bende. Fino ad allora, avrei fatto in modo che riposasse. Poi, sentii parlare di riunione segreta. "Cosa sapete, più?" curiosa ma inquieta al contempo. La cosa in sè non mi sorprendeva, dopotutto avevo idea di quali fossero gli affari di Elv, ma volevo saperne di più. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Giungemmo al Palazzo e bussai al portone. Aprì un domestico e mi presentai come la figlia dell' astronomo Todor e che desideravo parlare con la signora Marselle e che venivo proprio da San Michele di Maddola.
|
"Non so molto, ma di sicuro erano borghesi..." disse il medico a Gwen "... ed è dunque probabile che la riunione avesse carattere sovversivo... siate prudente, damigella..."
"È l'alba e per disturbare madama Marselle deve esserci un buon motivo." Disse il domestico ad Altea. Ma poi, sentendo che lei era la figlia di Todor, cambiò subito espressione e fece entrare le due donne. "Attendete qui, prego..." ancora il domestico "... madama Marselle è andata a Messa. Lei va sempre alla prima Messa del giorno. Andrò subito ad avvertirla, visto non manca molto alla fine della Funzione." |
Annuii lentamente.
"Farò attenzione, non temete" lo rassicurai "E grazie ancora per il vostro tempestivo intervento." Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Sorrisi al maggiordomo ed entrai nel Palazzo, ricordai il Borgomastro mi disse che Marselle era una donna pia...o forse il suo andare a messa nascondeva qualcosa.
"Vi ringrazio molto, infatti sono qui per parlare di mio padre, anche se sono a conoscenza messer Robertter è in prigione" osservando l' uomo in modo freddo. https://pad.mymovies.it/cinemanews/2...mathurman1.jpg |
Il medico salutò Gwen, le lasciò le ultime indicazioni su Elv ed andò via.
Ma poco dopo qualcuno bussò al cancello del palazzo. "Madamigella..." disse Mary a Gwen "... ci sono alcuni soldati e chiedono di poter parlare con voi..." spaventata. Il domestico annuì ad Altea ed andò via, lasciando lei e la sua governante ad aspettare. Dopo circa una mezz'ora la porta si aprì ed entrò una donna col volto coperto da un velo. |
Non passò molto prina che arrivassero i soldati, dopo che il dottore andò via.
Allora presi un respiro profondo e scesi giù, tranquilla e preparata a rispondere a domande ogni domanda. Dovevo apparire tranquilla se non volevo destare sospetti. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Rimanemmo un po' ad aspettare seduta su quel divanetto "Nemmeno un thè, dei biscotti" perplessa.
Ad un tratto entrò una donna coperta da un velo, forse era Marselle e mi alzai con un leggero inchino. |
Erano alcuni soldati, capeggiati da un caporale dall'aspetto borioso e volgare.
“Salute, damigella...” disse questi a Gwen con un gesto della mano volto ad apparire un saluto poco garbato “... stiamo cercando un pugno di sovversivi... qualcuno di loro potrebbe essere ferito a causa di un incendio... avete notato qualcosa di strano qui intorno? Movimenti sospettosi attorno alla vostra residenza?” |
La donna entrò e salutò Altea e la sua governante con un leggero cenno del capo.
“Prego...” disse togliendosi il velo e mostrando il suo volto “... posso fare qualcosa per voi?” Fissandole. https://mr.comingsoon.it/imgdb/Serie.../54568_ppl.jpg |
Si tolse il velo, era una donna davvero semplice..."Voi siete milady Marselle, piacere io sono Altea, la figlia dell' astronomo ucciso, Todor, mi hanno indirizzato lei ma so messer Roberttier è in prigione, vorrei sapere se è vero la Corporazione dei Borghesi abbia messo una ricompensa su chi troverà il colpevole, ma non si può scarcerare Roberttier?" guardandola in viso.
|
Marselle si sedette davanti ad Altea ed alla sua governante, posando il Rosario che aveva in mano in uno scrigno sul tavolino fra le poltrone.
“Mi è dispiaciuto tantissimo per vostro padre, madama.” Disse alla figlia dell'astronomo. “Uomini come lui sono rari. Si, è vero... la corporazione dei borghesi ha promesso una forte ricompensa a chiunque troverà il responsabile della sua morte. Speriamo bene.” Fissando Altea. “Purtroppo messer Robertter non può essere scarcerato. Non si conosce neanche il nome della prigione in cui è imprigionato.” |
"Sono lusingata voi tutti vi preoccupate di mio padre, presumo lo conoscevate meglio di me visto io ero in un collegio fino a quando ho saputo della sua morte. Di cosa è stato incolpato messer Roberttier?".
|
“E' stato arrestato per omicidio, madama.” Disse Marselle con tono freddo ad Altea, quasi non cercasse giustificazioni per Robertter. “L'omicidio di un marchese. Volete sapere perchè, madama? Perchè il marchese freddò con un colpo di pistola un bambino per aver rubato una mela nella sua terra. Messer Robertter allora gli ha sparato. Come il marchese aveva fatto col bambino. Per questo ora è in prigione. Ad Afragolopolis non si può uccidere un nobile. Un bambino povero si, un nobile prepotente e malvagio invece no.”
|
Quella storia mi fece rabbrividire.."E' sconvolgente, che giustizia può esserci..no questa non è giustizia, quel bambino era un innocente, possiamo in entrambi i casi però l' omicidio non era una ottima soluzione. Davanti a Nostro Signore siamo tutti uguali. Temo per la mia incolumità, magari vogliono entrare nel mio Palazzo dove viveva mio padre, nessuno dei borghesi potrebbe farmi..diciamo da scorta?" leggermente preoccupata, d' altronde ero una donna sola.
|
“Dovete chiedere aiuto e protezione alla corporazione, madama.” Disse Marselle ad Altea. “Loro forse non sanno della vostra esistenza, visto siete stata in collegio fino a poco tempo fa. Credo sia giusto che incontriate i suoi membri. Non vorrei darvi ansia, ma essendo figlia di messer Todor forse correte qualche rischio...”
|
"Lo avevo pensato, ho agito in incognito pure a San Michele di Maddola, dovrete voi portarmi da questi membri della corporazione milady, io non saprei dove trovarli" guardando la governante.
|
“Vi farò accompagnare dal mio domestico.” Disse Marselle ad Altea. “Egli ben conosce dove vivono i membri principali della corporazione.” Con tono garbato.
|
Riuscii a sgattaiolare via dal castello appena in tempo.
Fortunatamente era ancora notte, e potevo tornare a casa senza problemi. Mi voltai a guardarlo, ora era così silenzioso, come se non ci fosse nessuno. Oh ma dal sangue di quei due potevo affermare con certezza che non si trattava di fantasmi. Sospirai, che strana storia! Scuotendo piano la testa mi diressi verso la mia dimora, l’alba era troppo vicina. |
Erano un gruppetto di soldati capeggiati da un uomo apparentemente volgare e rozzo.
Strinsi appena la sua mano con un sorriso tirato, ritirandola subito dopo. Ovviamente, chiedevano informazioni circa quanto successo durante l'incendio. "Oh no, nulla. A dir la verità, sono stata gran parte della serata in biblioteca a leggere in attesa che la cena fosse servita, ma certamente la servitù ed il giardiniere mi avrebbero avvisata se fosse successo qualcosa qui" annuii Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Vi ringrazio milady Marselle, posso contare pure su di voi se ne avessi bisogno? Potreste dire al maggiordomo se potrebbe portarmi subito da loro?" con un lieve cenno del capo di ringraziamento.
|
"Per quel che posso, sarò sempre lieta di potervi aiutare." Disse Marselle ad Altea, per poi chiamare il suo domestico.
Allora gli ordinò di accompagnare la figlia di Todor e la sua governante da messer Maladai, uno dei membri più importanti della corporazione. Così l'uomo condusse Altea e la governante all'abitazione del borghese, a cui era collegata la piccola fabbrica che lui gestiva. |
Destresya lasciò quel palazzo, diretta verso la sua dimora visto l'alba non era lontana.
Eppure avvertiva lenti capogiri ed un vago senso di bruciore agli occhi. Come se avesse assunto una qualche sostanza allucinogena. |
“Bene, madamigella.” Disse il caporale a Gwen. “Alcuni testimoni affermano di aver visto il vostro cocchiere condurre sulla vostra carrozza un uomo ferito. Io naturalmente taglierò loro la lingua per aver tentato di infangare il vostro buon nome, damigella, tuttavia il mio ruolo ed i miei superiori mi impongono di seguire e dar credito ad ogni testimonianza. Per questo sono costretto a domandarvi il permesso di poter controllare in casa vostra.” Con tono velatamente viscido.
|
C’era qualcosa di strano, qualcosa che mi faceva sentire strana.
Era come se qualche sostanza avesse fatto effetto sul mio corpo morto. Impossibile, eppure era come mi sentivo. Continuai a camminare, anzi, accelerai il passo per arrivare presto a casa. |
Fondi un'espressione sconvolta a quelle parole.
"Certo che no, è impossibile!" esclamai. "Avranno certo visto chissà cosa, ne sono certa!" annuendo. Cercai di mantenere la calma quando dissero di voler perquisire la casa. Oltre a quel tono che continuava a non piacermi. Sorrisi con educazione. "Ma certo..." facendogli cenno di entrare. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Quando Destresya tornò nella sua dimora, quelle sensazioni erano ormai svanite, come se avessero esaurito il loro effetto.
L'alba era prossima e nel rincasare la bella vampira trovò ad attenderla il suo fedele servitore. “Ben tornata, signora.” Disse con un inchino. |
Il caporale sorrise a Gwen e con i suoi soldati entrarono in casa.
Cominciarono così a controllare tutto il piano terra del palazzo, per poi guardare anche nelle cantine. “Ora vorremmo vedere il piano superiore, madamigella.” Disse il caporale alla ragazza. Mary, che era presente, per poco non ebbe un mancamento. |
Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 02.32.26. |
Powered by vBulletin versione 3.8.11
Copyright ©2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.
Copyright © 1998 - 2015 Massimiliano Tenerelli