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" A dirla tutta non è un buon momento" guardando Tardes sul divano.
" Uhm non lo so, ti faccio sapere qualcosa al più presto comunque. Forse verrò da sola. Grazie intanto" e chiusi la chiamata girandomi verso mio marito . " Era mia sorella Priya, voleva sapere se ci saremo per la festa del bambino che nascerà tra un mese... " scuotendo appena la testa, " come se non le avessi già spiegato che bisogna vedere se puoi prenderti qualche giorno libero." La mia non era proprio una menzogna visto che mia sorella su quella questione mi stava assillando da qualche giorno, assistita da mia madre. " Scusa se ho dovuto interrompere... Dove eravamo rimasti?" |
“Dimmelo...” disse Elv fissando Gwen negli occhi, senza smettere di toccarle il braccio, non più ora con un dito, ma con tutta la mano che muoveva in modo molto sensuale “... o vuoi che lo indovini io leggendoti la mano?” Abbozzò un sorriso. “Ahimè, non sono un mago e neanche un principe... solo un cattivo ragazzo... a te piacciono i cattivi ragazzi?” Vicinissimo al suo viso.
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Sorrisi alle sue parole.
Il mio nome. Sì, il mio nome. "Gwen... Mi chiamo Gwen..." risposi, facendo fatica pure a ricordare il mio nome quando tutta la sua mano prese a scivolare sensualmente sul mio braccio. Mi bloccai quando il suo viso fu vicinissimo al mio. Era bellissimo; ed io mi sentivo così impacciata, io, che ero sempre stata sicura di me stessa e determinata. "Cattivi ragazzi? Se ne può parlare..." sussurrai sorridendo. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
“Si, chiederò dei giorni di permesso...” disse sorridendo Tardes “... dove eravamo rimasti? Mi sembra a te che fremevi per buttarti fra le mie braccia...” facendole l'occhiolino “... si, proprio così ed io che invece cercavo di tenerti buona...” divertito.
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" Sicuro? Vuoi davvero passare qualche giorno con la mia famiglia? Al completo? Sei proprio un uomo coraggioso sai?" dissi divertita ma grata perché io non vedevo l'ora di ritrovare la mia famiglia.
" Questa storia fa acqua da tutte le parti tenente" e risi scuotendo la testa. " Piuttosto mi sembrava che lei non vedesse l'ora di baciarmi" avvicinandomi tanto che la punta dei nostri nasi si sfiorò. " Allora tenente, conferma la mia versione dei fatti?" |
“Si, potremmo...” disse Elv ormai vicinissimo alle labbra di Gwen “... Gwen...” sussurrò “... mi piace, sai?” Guardandole gli occhi e poi la bocca, senza lasciare il contatto col suo braccio. “Sappi però che sono molto cattivo... da piccolo sognavo di fare il pirata...” sorridendo piano.
Allora toccò le labbra di lei con le sue. E la baciò. https://dn3pm25xmtlyu.cloudfront.net...VGSUJFNRFZBBTA |
“Sai” disse Tardes sorridendo a Dacey “che potresti fare la poliziotta? Sei molto persuasiva...” abbracciandola col suo modo virile e passionale di fare “... e poi staresti molto bene con una di quelle uniformi attillate...” avvicinandosi alle labbra di lei “... naturalmente sculetteresti solo per me...” e la baciò.
Un bacio caldo, profondo, appassionato. Un bacio che tolse il fiato a Dacey, facendola sentire donna ed amata fra le braccia di lui. |
"Ah sì?" sorridendo, quando parlò del mio nome.
Risi piano poi alla sua frase successiva ed ebbi il tempo di fare solo questo, ridere. Ridere, prima che mi baciasse. Mi baciò e fu meraviglioso. Le mie mani raggiunsero il suo viso, scorrendo più volte fra i suoi capelli, la nuca, poi di nuovo il viso, il collo, fino a raggiungere il colletto della maglietta, attirandolo un po' a me, per quanto permettesse il tavolo fra noi, ora più che mai ingombrante. Assaporare le sue labbra, fu quasi come ritrovarle, assaporarle di nuovo, come il suo nome. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
" Forse potresti procurarmi una di quelle famose divise...così vedresti quanto mi stia bene per davvero" sentendomi stringere da lui e istintivamente mi sedetti sulle sue gambe guardandolo negli occhi.
" Naturalmente solo per te" acconsentii con un sorrisetto sentendo le sue labbra sulle mie. Risposi a quel bacio in modo spontaneo, quasi necessario. Era un bacio agognato a lungo, di cui sentivo il bisogno, un bacio in grado di risvegliare in me sensi e sensazioni assopite da troppo tempo. |
Il poliziotto controllò i documenti di Altea.
“Lei” disse “è una parente? Una conoscente?” Fissandola. |
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