Camelot, la patria della cavalleria

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Guisgard 31-05-2014 00.44.06

Flees fissò Elisabeth ed annuì, per poi sorridere.
Era ormai giorno e dall'esterno cominciarono ad arrivare delle voci.
“Credo siano gli uomini di Moussarel...” disse Flees “... sarà meglio andare...” le prese la mano e risalirono in superficie.
Qui trovarono non solo gli uomini del braccio destro del Gastaldo, ma anche Daizer.
“Siamo pronti, Elisabeth...” fissandola suo marito “... manca poco e questa storia giungerà alla sua conclusione...” guardò poi gli uomini di Moussarel.
Questi annuirono e fecero segno loro di seguirli.

Guisgard 31-05-2014 00.47.16

“Si...” disse Older ad Altea “... vi sono alcune locande lungo la strada che porta fuori dalla foresta, verso altri borghi... però io ricordo perfettamente il luogo in cui ho visto il carretto preso dai mercenari... non è molto lontano da qui, ma è una strada poco battuta di solito... se volete vi ci accompagno, milady...”

Guisgard 31-05-2014 00.49.34

“Io non credo che siano egoisti il Cavaliere Nero e la sua amata...” disse Fin Roma ad Eilonwy e a Riccardo “... sono consci del loro Amore e della sua assolutezza... a proposito di questo vorrei chiedervi una cortesia... potreste consegnare a lady Marangel questa missiva?” Mostrando loro una lettera chiusa. “E' di grande importanza e ve ne sarei eternamente grato.”
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Eilonwy 31-05-2014 01.03.59

Una lettera?....Conosceva Lady Marangel?
“Certo…..lo farò con piacere per un menestrello simpatico e sensibile come voi. Non sapevo che conosceste Lady Marangel?.......Come è iniziata la storia d’ amore tra lei e il Cavaliere Nero? Voi sembrate essere suo amico. Ditemi come sconfiggere il suo amato senza ucciderlo o fargli del male. Vi prego…..ve ne sarei debitrice!....Molte persone soffrono a causa della loro maledizione. La loro concezione dell’ amore può essere la più giusta di tutte, ma forse allo stesso tempo può essere sbagliata. Il fatto è che non possono costringere le persone in questo modo. A me hanno sempre insegnato che si spiega con dolcezza una propria idea e si esporre il “perché” di essa e, in special modo, bisogna essere tolleranti con chi ha altre idee, buone o cattive che siano. Vi scongiuro, ditemi come fare!....Chi è in verità il Cavaliere Nero?” ripresi fiato e mi accorsi di avere le mani congiunte come per pregare.

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Altea 31-05-2014 19.43.16

Guardai fuori dalla locanda..ormai il giorno si stava levando..."Eh sia..aspettate, devo prendere alcune cose in camera...e con me verranno i miei cavalieri" ...ovvio non è che mi fidassi molto di Older..quell'uomo era un enigma, non riuscivo a capire chi fosse,da che parte stava.
Rientrai nella camera e presi la sacca col Libro Ancestrale e altri miei oggetti..poi andai a bussare alla porta di Destrus..."Presto svegliatevi vi aspetto subito giù, dobbiamo andare con messer Older..si, sto cercando un mercenario..andate subito a chiamare vostro zio, e nessuno sappia...".
Scesi a terra e vidi poco dopo Destrus ancora assonnato e trafelato che usciva guardandomi...."Usciamo messer Older..qui vi sono troppi..soldati ubriachi" e sorrisi.
Presi Cruz e poco dopo ci raggiunsero Destrus con Rodolfo..."Sir Rodolfo, devo cercare un mercenario, si trova in una locanda fuori Solpacus, non so quale ma messer Older ha visto il carretto da loro usati..non è un motivo insensato..sapete non farei nulla per frivolezza".
Salimmo sui cavalli e seguimmo Older..lui era avanti e io dietro coi miei uomini..."Ho voluto avere voi..sapete non mi fido andare sola attualmente fuori..chissà se lo troveremo"...chissà..il Destino lo saprà.

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Clio 31-05-2014 20.34.44

Eravamo soli.
Sentivo il cuore battere forte, sempre di più.
Battere così forte da far male.
Le mani salde sulla balestra.
Gli occhi nei suoi.
Quegli occhi...
Era così difficile sostenere il suo sguardo.
Ma dovevo essere forte.
Come hai potuto fare questo a me?
Come hai potuto rovinare tutto così?
Come hai potuto?

La donna dentro di me era delusa, triste, disperata.
Potevo quasi vederla, ancora avvolta in quel lenzuolo, la veste orientale ridotta a brandelli, il viso rigato dal pianto.
Il soldato si chinò su di lei, cercando di calmarla come aveva fatto Dort con me.
Forse è stato meglio così.. Ti stavi legando troppo a lui.. troppo..
Se non l'avesse fatto, saresti ancora qui a sospirare..
Non saresti mai riuscita a mandarlo via e tu lo sai..
Non avevi chiesto un aiuto divino per decidere?
Più chiaro di così..
Se era lui che volevi, era il momento giusto per sceglierlo.. per rinunciare a tutto per lui..

Presi un profondo respiro.
Lo ascoltavo parlare.
Più parlava, più avrei voluto prenderlo a pugni.
Ah, meno male che non cercavi di giustificarti..
"Ti avevo detto di non bere.." mormorai, tra i denti, quando disse che era ancora ubriaco.
Ma va, davvero? Secondo te perché ti ho detto di non bere? Era questo che temevo, razza di idiota..
Sì, avrei davvero voluto incenerirlo con lo sguardo.
Non ti avrei mai toccata.. Non ti avrei fatto del male..
Adesso lo ammazzo!

Ti credi un eroe perché ti sei fermato? Ma tu guarda..
"No!" secca, con gli occhi nei suoi "Non mi hai presa contro la mia volontà, è vero... Che bravo.. Vuoi anche una medaglia?" alzai le spalle "Qui nessuno dice il contrario.. Anche perché, in quel caso ti avrei fatto torturare a morte, poi l'avrei fatta finita.. e non saremmo qui a parlarne.." Restai a guardare i suoi occhi "Ma hai un bel coraggio a dire che non mi avresti toccata nemmeno con un dito, visto che hai usato entrambe le mani...".
Potevo quasi sentire le sue mani su di me, dappertutto.
I suoi occhi sul mio corpo, le sue mani che mi sfioravano.
Tremai, per un momento, ripensando a quella notte.
No, non davanti a lui.
"Ma non osare pensare.. neanche per un istante.." la voce carica di rabbia "Di non avermi fatto del male.. tu non hai la minima idea del male che mi hai fatto.." gli occhi nei suoi.
Ero furiosa, credeva davvero di non aver fatto niente di male?
Magari sei tu ad essere esagerata, magari un'altra donna non avrebbe reagito così..
Che assurdità!
Non sono sua, non può sfiorarmi, e non ha diritto di vedermi, punto!

Restai in silenzio mentre mi augurava il meglio.
Non la voglio quella spada.
Penserei a te ogni volta che la vedo... E io voglio dimenticare ogni cosa di te..
Anche se non sarà così facile.

Restai sorpresa quando tirò fuori il fiore.
Un fiore?
Sentii le lacrime affiorare.
Tesoro mio, ti stai dando la zappa sui piedi.
Tutti sanno qual'è il mio fiore preferito.. Mio padre l'ha aggiunto allo stemma di famiglia in mio onore..
Non piangere, Clio.. non adesso..

Ormai se ne stava andando.
Più si avvicinava a quella porta, più mi sembrava che mi stessero strappando un pezzo di cuore.
"Il giglio bianco.." dissi, con voce lontana.
"La purezza.." i suoi occhi incrociarono i miei per l'ultima volta , straziandomi "Che tu mi hai portato via..".
E non solo perché mi hai visto nuda.
Poi lui uscì, chiudendo la porta dietro di sé, il dolore divenne insopportabile, e crollai.
Non l'avrei più visto.
Mai più.
Mi lasciai cadere per terra, le ginocchia al petto, cinte dalle braccia, la testa nascosta.
E piansi.
Piansi fino a non avere più lacrime.
Ma il dolore non se ne andò.
Fu in quel momento che capii.
Non se ne sarebbe mai andato.
Mi aveva spezzato il cuore.
Nel peggiore dei modi.
Colpendomi dov'ero più vulnerabile, più sensibile.
Distruggendo la cosa a cui tenevo di più.
Ma per farlo, doveva esserci entrato.
Nel profondo.
Che lo volessi o no.
Anche se avevo fatto di tutto per nasconderlo a me stessa.
Un cuore si rompe solo dall'interno.
Se fosse stato un altro, ci sarebbe rabbia, furore, vendetta.. ma non questo dolore.
"Razza di idiota.." mormorai, scuotendo la testa "Perché? Perché sei stato così stupido?".
Avanti Clio..
Mi alzai, e mi avvicinai al giacinto.
Di quello che hai intenzione di farne?
Il dolore aveva assorbito tutto: la rabbia, il furore, il disprezzo, la vergogna.
Presi il fiore tra le mani, dolcemente.
Restai a fissarlo per un lungo istante.
Lo portai alle labbra, sfiorandolo appena.
Sapevo che non voleva farmi del male, che era ubriaco e fuori controllo.
Ma sapevo anche che non avrei mai permesso a nessuno di comportarsi in un quel modo con me.
Mai.
Il dolore era sempre più forte.
Accarezzai dolcemente il fiore, con gli occhi tristi, e capii cosa ne avrei fatto.
Sorrisi appena, per la prima volta.
Risalii le scale.
Posai la balestra dove l'avevo trovata.
Poi presi un profondo respiro davanti alla porta della stanza.
Mi feci coraggio ed entrai.
Era tutto come l'avevo lasciato.
Tremai.
Il letto sfatto, la finestra rotta, i brandelli della mia veste sul letto.
Ne presi uno, e lo arrotolai sul gambo del giacinto.
Frugai poi tra la mia roba, e presi il mio diario.
Che non usavo mai, in realtà, ma a volte era utile annotare nomi, luoghi.
Schiacciai il giacinto tra le sue pagine, e lo rimisi nella borsa, ma nel farlo urtai qualcosa con la mano: il disegno di Roxanne.
Lo aprii e lo guardai di nuovo.
Quell'espressione, era la stessa che avevo.
Forse non si riferiva alla morte fisica, ma a quella nel cuore.
Per un momento, sorrisi ricordando gli attimi di passione alla locanda, il sorriso di Guisgard quando aveva visto il disegno.
La sua risata.
Il suo sguardo.
"Idiota.." sussurrai, mettendo via il disegno.
Avanti, Clio.. hai una bestia da catturare...
Presi il fagotto con la spada, e scesi di sotto, raggiungendo i miei uomini.
Sorrisi nel vederli, mi sedetti in mezzo a loro.
"Grazie fratelli.. non avrei mai voluto che mi vedeste in queste condizioni.." mi guardai intorno "Vino, vi prego.. e qualcosa da mangiare... finiamo questa storia della bestia una volta per tutte..".
Srotolai sul tavolo il mio mantello, rivelando il panno insanguinato e la spada.
"Questa mi aspettava nella camera del locandiere a Solpacus.." una fitta mi attraversò.
Il suo sguardo, le mie parole, i suoi baci, il fuoco che mi divorava.
Basta pensare a lui, Clio..
"Sappiamo che la bestia non è risorta dai morti, e che il suo padrone mi sta cercando... quindi non ci sarà bisogno di fare da esca.. E' chiaro che il luogo della lapide è il punto focale di questa faccenda.. direi di tornare lì, e prepararsi al peggio.. Voi che dite, idee?".

elisabeth 31-05-2014 20.53.54

Misi la mia mano nella sua......le miei bianche piccole...le sue mani forti...sicure in quel momento ...io..stavo vivendo una prova...la più grande della mia vita.....
Dimmi Madre...quando ti chiesi di conoscer l'Amore ?.....Dimmi Madre...quando ti chiesi di vivere la sofferenza ?........Uscii dalla cripta abbagliata dalle prime luci...vidi i soldati di Moussarel...e con loro mio marito...Daizer.......ebbe un tono di voce che non ammetteva discussioni ...." Sono pronta.......dopo la preghiera ....si e' certi di poter agire per il meglio......finirà questa storia.........finirà non preoccupatevi........"...ero dietro Daizer.....e seguii lui e le guardie......controllavo Flees....speravo fosse dietro di me e invece....le guardie stavano facendo in modo....che lui rimanesse sempre più indietro..." Scusami Daizer...ma perchè le guardie si stanno stringendo attorno a noi due e stanno estromettendo Flees.........dovrebbe essere il contrario e' stato lui ad ottenere gli accordi con Moussarel......eri accanto a me..sembravi sempre schivo ....eppure oggi mi sembri a capo di questa situazione............"....Daizer era rigido...silenzioso.......e io pensavo di capire.......o speravo di capire male.............Sembrava che Daizer fosse arrivato al suo scopo o a ciò che gli era stato comandato............ma non poteva essere.......Daizer non poteva essere così falso.....e dove mi stava portando......

Guisgard 02-06-2014 00.23.28

Altea, Rodolfo e Destrus seguirono Older verso il luogo in cui l'anziano uomo aveva visto il carro del locandiere prestato ai mercenari.
Uscirono così dalla città, fino a raggiungere una fitta boscaglia.
Qui, seguendo un sentiero che la tagliava in due, arrivarono ad una locanda, la cui insegna recava la scritta “Grappoloduva”.
E fuori il suo ingresso vi era proprio il carretto del locandiere.
“Ecco il carretto, milady...” disse Older ad Altea, indicando il carretto “... i mercenari alloggiano qui. Non può che essere così, vista la presenza del carretto del locandiere.”



All'interno della locanda, intanto, Clio, dopo che Guisgard era andato via, aveva raggiunto i suoi compagni e con loro riprese a parlare della bestia.
“Si, anche io credo che il luogo in cui si trova quella pietra incisa” disse Dort “sia probabilmente il centro di questo mistero.”
“Aspettate un momento...” fissando il panno insanguinato Borel “... questa minaccia non deve essere presa sottogamba e andare al luogo dove si trova quella pietra potrebbe essere un po' come scavarsi la fossa da soli...”
“In effetti Borel ha ragione...” fece Trastis “... al di là di congetture ed ipotesi, noi ancora non sappiamo con cosa abbiamo a che fare... non dimentichiamo che la bestia era morta e nonostante ciò ci sono stati altri morti...”
“E di quella carcassa sparita” intervenne Porturos. “l'unica cosa rimasta è la questa spada insanguinata...”
In quel momento arrivò il locandiere.
“Buongiorno, signori...” salutandoli con un bel sorriso “... ho appena preparato focacce calde per la colazione. Ho anche del latte appena munto e della frutta fresca.”
“Il latte puoi darlo pure al gatto, amico mio...” mormorò Vortex “... io voglio dell'altro vino e un po' di quelle focacce!” Ridendo.

Altea 02-06-2014 00.28.15

Sorrisi compiaciuta...eravamo arrivati alla meta eppure qualcosa mi turbava.."Grazie Older..siete stato di parola.." scesi da cavallo e dissi ai due cavalieri di seguirmi ed entrai nella locanda..qui vidi i mercenari e Vortex, erano assieme ma il cavaliere non vi era, chiesi a una domestica di dirmi gentilmente dove fosse il Gufo.

Guisgard 02-06-2014 00.41.04

Altea, con Rodolfo e Destrus, entrò nella locanda, mentre Older decise di attenderli fuori.
“Milady...” disse la domestica alla dama “... ero affaccendata in cucina e non so dove sia messer Gufo... ma lì a quel tavolo ci sono sua moglie ed i suoi uomini...” indicando il tavolo di Clio e dei suoi compagni “... chiedetelo direttamente a loro... ora scusatemi ma devo tornare in cucina...” e si allontanò.

Clio 02-06-2014 00.41.29

Ascoltai le considerazioni dei miei uomini.
"Sì, certo.. ma è l'unica pista che abbiamo.. beh, gli animali non resuscitano, abbiamo ucciso la bestia, ma non abbiamo mai preso in considerazione l'ipotesi che ce ne fosse più di una.. l'abbiamo vista sanguinare.. è un animale.. dovrà pur aver avuto una madre e un padre, e magari non è stato l'unico pargolo della cucciolata.. Anche volendo, non saremmo mai riusciti a distinguere l'una dall'altra.. una cosa è certa.. c'è una mano umana dietro tutto questo.. è ormai ovvio.. Nè le bestie né i demoni scrivono.. c'è anche da dire che sono riusciti a trafugare la carcassa dal Palazzo Vescovile, entrare nella camera del locandiere.. Insomma, si muovono inosservati.. Immagino che sia il locandiere che il personale del palazzo vescovile si sarebbe insospettito nel vedere un estraneo.. scommetto che c'è dietro qualcuno della città.. qualcuno ben conosciuto.." sospirai, non avevamo più la nostra guida locale.
"Beh, l'alternativa è che torni a trovare Roxanne, la figlia del pastore che è sopravvissuto alla bestia, la Janara era sua zia.. è stata gentile con me.. e avrei il pretesto per andare da lei.. potrei addirittura parlarle della minaccia, mostrarmi spaventata.. ha un tatuaggio con uno dei simboli della lapide.. dunque, qualcosa c'è sotto per forza.." alzai le spalle "Non ho altre piste.. Dov'è Nestos?" Chiesi, guardandomi intorno.
Volevo il parere del medico, dopotutto, lui aveva esaminato la carcassa.
Arrivò il locandiere e sorrisi.
"Muoio di fame.." prendendo una focaccia "Ma concordo, vecchio mio.." facendo l'occhiolino a Vortex "Oggi ci vuole proprio del vino..".

Altea 02-06-2014 00.47.24

Ringraziai la domestica e guardai i miei uomini con un cenno di intesa..li guardavo uno ad uno..stranamente per arrivare a lui dovevo avvicinarmi a chi di più non mi fidavo molto...non che non mi fidassi di loro, avevo più volte preso le loro parti in pubblico ma mi tenevano alla larga.
Mi avvicinai al tavolo..."Salute a voi messeri...lady Guàmarin...scusate se vi disturbo, vedo siete presi in discorsi importanti ma sono pure io qui per un motivo importante...sto cercando il Gufo..non vedo neppure Mime..e Astus".

Guisgard 02-06-2014 00.51.28

I soldati scortavano Elisabeth , Daizer e Flees verso la tomba.
Il giovane cavaliere però pian piano cominciò ad attardarsi, restando così molto indietro rispetto al resto del gruppo.
E quando Elisabeth chiese a suo marito di Flees, questi si limitò solo a voltarsi indietro per un momento, continuando poi a seguire i militari.
Giunsero infine davanti ad una piccola cappella, dove gli uomini di Moussarel, spostando un vecchia base di colonna cilindrica, liberarono un piccolo pozzo ormai in disuso.
“Bisogna scendere.” Disse uno di quelli indicando l'entrata del pozzo.
Si calarono allora una volta, essendo quel varco stretto ed angusto, discendendo così attraverso un valico tutt'altro che ampio, fino a ritrovarsi in una nicchia sotterranea.
Flees però non era sceso con loro.
Uno dei soldati accese una torcia e cominciò a percorrere un ristretto corridoio che dalla nicchia sembrava condurre in una piccola cella.
In questa gli uomini di Moussarel accesero un'altra torcia, facendo si che quel piccolo ambiente si illuminasse.
Era una sorta di vestibolo, con una tomba aperta e varie raffigurazioni alle pareti.
Le immagini illustravano episodi di martiri.
Sul soffitto a volta, invece, comparivano altre illustrazioni, raffiguranti episodi e scene del Vecchio e del Nuovo Testamento.
All'altezza della tomba aperta si poteva vedere dipinto in triplice scena l'episodio del giovane Tobia accompagnato dall'Arcangelo Raffaele, con il viaggio, il ritorno dai suoi genitori e l'incontro con colei che diventerà sua moglie.
E sotto il dipinto vi erano queste parole:

“Guarda, pellegrino di questa vita, il mondo con gli occhi del cuore e non con quelli della ragione, cosicché tu possa trovare qualcosa di veramente prezioso.”

“E' questa la tomba del maniscalco.” Mormorò uno dei soldati indicando la tomba vuota.
“Allora è questa la tomba profanata...” fissandola Daizer.

Clio 02-06-2014 00.57.39

Alzai gli occhi sulla dama che mi aveva chiamato.
Gufo...
Guisgard..

Un colpo al cuore.
Maledizione, sto facendo di tutto per non pensare a lui.
Cercai di essere più gentile possibile.
"Milady..." salutai, alzandomi educatamente "Mio marito non è qui.. non so dove sia.. ha lasciato Solpacus e non tornerà più.. Astus è andato con lui.." alzai le spalle "Non ho idea di dove sia Mime.. avevate bisogno di qualcosa in particolare? Possiamo aiutarvi noi?" sorrisi.
Cominciai a comprendere che avrei dovuto trovare una versione per la sua dipartita, per quanto male facesse.
Perché, in effetti, "Mio marito mi ha strappato i vestiti di dosso.." non aveva molto senso.

Guisgard 02-06-2014 01.05.05

“Si, credo sia una buona idea quella di tornare dal pastore e da sua nipote...” disse Dort a Clio “... se davvero poi ci sonoquesti particolari tutt'insieme, beh, io non ho mai creduto troppo alle coincidenze, dunque...”
Sono d'accordo con voi...” Borel a Clio “... è molto plausibile la pista che avete tracciato... se come ormai sembra certo dietro questa storia non ci sono solo animali, ma anche loschi figuri, allora è chiaro che conoscono benissimo l'ambiente di Solpacus, perchè con ogni probabilità lo frequentano...”
“Intanto vado a chiamre Nestos...” alzandosi da tavola Ertosis “... credo stia ancora dormendo. Non è fatto per i turni di guardia e le notti insonni il nostro medico.” Ed andò a chiamarlo.
In quel momento arrivarono Altea e i due cavalieri che erano con lei.

Altea 02-06-2014 01.06.42

Sorrisi a lady Guàmarin che gentilmente prese parola, ma le sue parole mi turbarono, ma la guardai bene in volto..sparito? lasciato Solpacus..oh se voi sapeste milady del fatto che so benissimo lui non è un mercenario nè vostro marito..e volete aiutarmi..e che dovrei dirvi...devo condurlo a un Tempio attraverso un cerchio magico?
Sospirai cercando di non perdere la concentrazione..."Mi spiace milady...spero non sia successo nulla di grave e vi ringrazio del vostro aiuto, non preoccupatevi..magari un giorno..si un giorno se volete potrete aiutarmi a trovare il mio caro fratello..perchè qui a Solpacus..ci si deve guardare bene alle spalle..." e i miei occhi azzurri si incrociarono coi suoi...almeno tu comprendi?
Salutai i mercenari, non vi era tempo da perdere e uscimmo..."Sir Rodolfo..è partito..ora dovete mettere in pratica tutta la vostra bravura di cavaliere...le orme dei loro cavalli...se sono appena partiti...possiamo seguirli..non può andarsene così".
Mi toccai lo smeraldo implorando...Shalazam mi stai mettendo alla prova? Dammi almeno un segnale per trovarlo.

Guisgard 02-06-2014 01.21.34

“Il Cavaliere Nero” disse Fin Roma ad Eilonwy “non può essere sconfitto, poiché egli è protetto da Amore. Nessun'arma di questo mondo riuscirà mai ad intaccare la sua corazza. Quanto alle persone che soffrono, esse subiscono questo dolore non a causa di quel cavaliere, ma solo di se stesse. Infatti senza Amore non vi è felicità nella vita. Chi pretende di vincolare il proprio Amore con compromessi, adattandolo alla vita invece di adattare essa all'Amore, non conoscerà mai la vera felicità.”
“Mi sembrano parole alquanto irrealizzabili, menestrello...” fece Riccardo “... si, l'Amore è bello ed importante, ma non si può vincolare l'intera vita ad esso. La realtà è diversa dai romanzi.”
Fin lo guardò, per poi sorridere.
“Avete fatto bene, cavaliere, a non sfidare il Cavaliere Nero.”
“Perchè mai?” Fissandolo Riccardo.
“Se non lo capite da solo” rispose Fin “io non posso spiegarvelo.”
“Come fai a conoscere così bene quel cavaliere?” Incuriosito Riccardo. “Sei davvero suo amico?”
“Io sono amico di tutti coloro che credono nell'Amore e lo innalzano al di sopra di tutto.” Svelò Fin.
Ad un tratto si udirono delle voci.
Un attimo dopo sulla strada apparvero delle suore, dirette al loro monastero, che intonavano canti e salmi.
Era infatti il giorno dell'Ascensione in Cielo di Nostro Signore.
Le suore passarono e continuarono il loro cammino, fino a sparire dalla loro vista.
Riccardo allora si voltò indietro, ma Fin Roma non c'era più.

Clio 02-06-2014 01.31.28

"Mi dispiace, Milady che non abbiate ancora trovato vostro fratello..." sorrisi alla donna, evitando di rispondere alla domanda su Guisgard.
"Credo che questa città nasconda segreti molto oscuri.. perdonate ma.." esitai "Non può più essersi perso semplicemente ormai, e non credo nemmeno che sia morto, o avremmo trovato il corpo.. forse il modo migliore per trovarlo, se non l'unico, è riuscire a risolvere i misteri di questa città... e so che ci riusciremo..".
Se ne andò con i due cavalieri che erano con lei.
La seguii con lo sguardo.
Si può sapere cosa vuoi tu da mio marito?
Non è più tuo marito, idiota..

Sospirai.
Non lo è mai stato.
Basta, pensa alla bestia.

"E' deciso allora, andremo da Enar e Roxanne.. ma non posso certo portarvi in massa.. dovrò andarci non dico da sola ma.. in pochi.. Dort.. lo so che non mi sopporti più ma devo chiederti un altro favore.. se te lo chiedono, sei mio fratello.. di sangue, intendo.. resto una donna sposata.. Non sta bene che me ne vada in giro con tanti begli ometti... Qualcuno deve pur vegliare su di me.." sorrisi, amaramente "Evitiamo che la gente pensi male di me più di quanto non faccia io stessa.. Così potremo andarcene in giro in due tranquillamente..." presi un respiro "Bisognerà trovare una versione per la dipartita di Gufo... i casi sono due, o stiamo sul generico dicendo che aveva da fare.. oppure cerchiamo qualcosa di simile alla verità.. tipo.. non lo so.. che mi ha tradita.. che in un certo senso è vero.. anzi, a Roxanne dovrò per forza dire una mezza verità, mi ha fatto un ritratto in cui piangevo per la morte di Gufo.." esitai "Ed era la stessa espressione che avevo questa notte.. è questo il mio pretesto.. e se mio fratello mi accompagnerà non ci sarà nulla di male.. no? Ma potrei comunque dirglielo come una confidenza, avvisandola che agli altri abbiamo raccontato un'altra versione.." risi appena " Tanto più che lei crede che sia incinta, e che non sia un mezzo segreto... " scossi la testa "Voi sarete comunque nei paraggi.. studiamo bene il piano, anche con Nestos..".

Guisgard 02-06-2014 01.49.16

Dort annuì a quelle parole di Clio.
“Sarò tuo fratello, sorellina.” Disse facendole l'occhiolino. “Però noto che nutri molta fiducia in quella Roxanne, al punto di volerle dire quasi la verità. A questo punto sono curioso di conoscerla.”
In quel momento scesero Nestos con Ertosis.
“Ci siamo tutti.” Fece Borel.
“Avanti, sapientone...” mormorò Porturos “... fuori un bel piano.”
“Beh...” disse Borel “... io direi di dividerci in due gruppi... voi due, come detto, andrete dal pastore...” fissando Clio e Dort “... mentre io, Porturos e Nestos cercheremo tracce nel luogo in cui si trova la pietra... cosa ne dite?”
“E noi altri invece?” Chiese Ertosis.
“Voi resterete qui ad aspettarci.” Rispose Borel.
E perchè mai?” Infastidito Vortex.
“Perchè muovendoci in troppi” spiegò Borel “daremo inevitabilmente nell'occhio, dando la possibilità a qualche curioso di trovare questa locanda. Rammentate che il duca Gvin non mollerà la presa su di noi.”
In quel momento, dall'esterno, si udì qualcuno canticchiare.
Era la voce di Mime.

Guisgard 02-06-2014 01.54.28

Tornando a quanto accaduto in precedenza...
Guisgard udì quelle ultime parole di Clio riguardo al giglio ed al dolore che lei gli rinfacciava.
“Mi spiace...” disse lui chinando il capo “... mi spiace, perdonami...” chiuse la porta ed andò via.
Lasciò la locanda e ritornò dove lo stavano attendendo Astus e Mime.
Era la casa dove vivevano la donna che lo aveva medicato e suo figlio Albio.
Quest'abitazione sorgeva in un luogo appartato e solitario, lontano dalla strada maestra e dunque sicuro e tranquillo.
Il cavaliere ritornando trovò i suoi due compagni ancora intenti a sellare i cavalli ed a preparare il tutto per la partenza.
“Guisgard, finalmente...” disse Astus vedendolo tornare “... com'è andata?”
“Sono vivo, no?” Sorridendo il cavaliere.
Ma era un sorriso amaro.
“I cavalli sono quasi pronti.” Fece Astus.
“Bene.” Annuendo Guisgard.
“Siete proprio decisi a partire, messeri?” Fissandoli Mime.
“Già...” sistemando la sua sella il cavaliere “... perchè, vuoi venire con noi? Guarda che è un viaggio lungo.”
“Il mio posto è qui.” Mormorò il rigattiere. “Non credo di essere mai uscito da queste terre... in verità neanche saprei di cosa vivere lontano da qui.”
“Io invece credo” sorridendo Astus “che tu sia legato a questo posto solo per la bontà dei suoi vini, vecchia spugna.”
“Che il Cielo mi fulmini se è così!” Esclamò Mime.
“Attento a non starci troppo vicino...” fissandolo Astus “... non mi va di arrostire insieme a te.”
Ad un tratto si udì un rumore alle loro spalle e Guisgard si voltò di scatto, portando la mano sulla spada.
Il piccolo Albio a quella scena restò quasi interdetto.
“Ah, sei tu...” fece Guisgard, tornando ad occuparsi del suo cavallo “... sai che mi hai fatto paura?”
“Scusate, non volevo...” a capo chino il piccolo.
“Bella la tua spada di legno.” Sorridendo il cavaliere.
“Posso avvicinarmi e guardare la vostra spada da vicino?”
“Certo.” Annuendo Guisgard.
“Un giorno vorrei saper tirare di spada come voi...” disse il bambino “... voi siete bravo?”
“Non c'è male...” ridendo appena Guisgard.
“Secondo me siete abilissimo con la spada.”
Il cavaliere gli fece l'occhiolino.
“Prima che andiate via...” imbarazzato il bambino “... vorrei... si, insomma... mi piacerebbe... voglio dire... mi insegnate a tirare di spada?”
Guisgard lo guardò con tenerezza, per poi accarezzargli la testa.
“Prendi la tua spada di legno allora.”
“Si!” Raggiante il piccolo, che subito la mise nella cintura.
“La spada” sistemandogliela il cavaliere “la porti troppo in basso... così facendo nell'estrarla sarai costretto a piegare completamente il braccio, perdendo così molto tempo... ricorda, la spada va sistemata in modo che l'elsa si trovi tra il polso ed il gomito, in modo da poterla estrarre liberamente, quasi a farla uscire da sola...”
Il piccolo lo ascoltava rapito.
“E' il metodo migliore questo?” Chiese poi.
“Beh...” mormorò Guisgard “... ogni spadaccino ne ha uno preferito... qualcuno mette la spada direttamente nella cintura dei pantaloni, altri sotto l'ascella, altri invece portano la spada dietro la schiena... qualcun altro poi porta due spada... ma se sai usarla bene, una sola spada è più che sufficiente... ed il metodo che ti ho insegnato io, per quel che ne so, è il migliore di tutti.”
“Mi fate vedere un bel colpo?”
Guisgard sorrise ancora e poi indicò la mela che il bambino aveva in mano.
“Appena vuoi” il cavaliere al bambino “lanciala in aria proprio sopra la tua testa...”
Il piccolo annuì e poi lanciò in aria la mela.
Guisgard allora estrasse rapido la spada, facendo sibilare la sua lama velocissima tra la mela e la testa di Albio.
Un istante dopo la mela ricadde fra le mani del bambino.
“Facciamo metà?” Rimettendo a posto la spada Guisgard.
E la mela si divise in due parti perfettamente uguali nelle mani di Albio.
“Accidenti!” Incredulo il bambino. “Ah, cosa darei per poter colpire anche io un giorno così!”
In quel momento arrivò la madre del piccolo.
“Cavaliere...” rivolgendosi a Guisgard “... perdonatemi, ma non voglio che mio figlio impari queste cose... c'è già troppa violenza a questo mondo...”
“Signora, la spada non è diversa da altri attrezzi o strumenti, come la zappa, la pala, il rastrello o la penna...” fissandola Guisgard “... che ne esca del Bene o del male dipende esclusivamente da chi la usa...” accennò un vago sorriso “... comunque io ed il mio amico siamo in partenza... volevo ancora una volta ringraziarvi di tutto.”
“Ho preparato qualcosa da mangiare, cavaliere...” mostrando la donna un grosso cestino “... per voi e per il vostro compagno...”
“Siete davvero gentile.” Ringraziandola Guisgard.
“Allora è un addio...” mestamente Mime.
“Beh, puoi sempre tornare dai mercenari.” Guardandolo il cavaliere.
“No, mi farebbero la pelle!” Esclamò il rigattiere.
“Sciocchezze...” scuotendo il capo Guisgard “... è me che odiano, non te... sono io che ho violato il loro santuario... tu non c'entri... anzi, tu potresti essere d'aiuto alla loro caccia.”
“E se mi uccideranno?” Pensieroso Mime.
“Vorrà dire che finirai all'Inferno nel girone dei beoni!” Ridendo Astus.

Guisgard 02-06-2014 01.57.04

“Trovare tracce in questo luogo non sarà facile...” disse Rodolfo ad Altea “... è un punto di passaggio, perlopiù usato da mercanti e pellegrini che vogliono evitare la foresta...”
Altea sfiorò il suo smeraldo, con la speranza che Shalazam gli inviasse un segno.
Rodolfo però appariva poco fiducioso riguardo a trovare tracce del falso mercenario.
“Perdonatemi, milady...” fece Destrus “... ma perchè è tanto importante trovare quel mercenario?”
Ma proprio in quel momento dalla boscaglia videro uscire qualcuno che si avvicinava canticchiando alla locanda.
Era Mime.

Clio 02-06-2014 02.04.20

"Beh, non lo so.. ma credo che conquistarsi la fiducia di quella ragazza possa portare a qualcosa di buono.. nel biglietto che mi ha scritto dice che noi siamo stati gentili con lei.. poi, non ho detto di dirle la pura verità, non avrebbe il minimo senso.. ma un po' di solidarietà femminile non fa male..." sorrisi "Sfruttiamo il fatto di avere una fanciulla tra noi, no.. servirà pure a qualcosa...".
Ascoltai i dettagli del piano "Sì, mi sembra una buona idea.. non muoviamoci tutti.. e su Gufo staremo sul generico allora.. non poteva più trattenersi, ed è andato via, noi lo raggiungeremo una volta finita questa storia.. tanto ormai l'hanno visto.. e non è poi così inverosimile che avessimo degli impegni.. Solpacus è solo una deviazione..".
Sentii la voce di Mime canticchiare.
"Dite che il piccoletto vorrà restare con noi? Ci farebbe comodo.. non ho nulla contro di lui.." mi alzai "A chi resta qui a far niente il compito di tastare il terreno con lui.. avere uno del posto con noi sarebbe utile.. e poi era simpatico.." sorrisi.
Era ora di andare.
Guardai il panno insanguinato "Dite che la posso usare? Nestos?".

Altea 02-06-2014 12.30.28

Ascoltai le parole di Rodolfo...effettivamente noi avevamo fatto la strada normale battuta, lo avremmo visto...quindi poteva aver preso quella strada da lui indicata..ma perchè nascondersi? Comunque era strano fosse andato via cosi..lady Guàmarin aveva uno sguardo inquieto mentre lo diceva..ma tu sai Altea lui non è uno di loro..
"Destrus...cosa voglio? Io e te abbiamo raggiunto un buon livello di fiducia" e gli sorrisi "ma questo è un segreto..ma è qualcosa di importante..per Solpacus...per tutti i posti come Solpacus..e per Thomas..non voglio mica fargli una rivelazione amorosa implorandogli di rimanere" rimasi un attimo in silenzio..pensai alle parole di Guàmarin, pure lei la pensava come me sul fatto della sparizione di Thomas..chissà magari un giorno..lo smeraldo brillò..e udii canticchiare...era Mime..era uscito da quella boscaglia e stava andando in locanda..Shalazam..mi hai dato un segnale..Mime era certo con loro, potrei chiedere a lui di portarmi e narrarmi che era successo..ma se il cavaliere gli avesse detto di non dire dove stava andando? O di despistare la sua destinazione? Hai avuto il segnale Altea..ora tocca a te seguirlo..Mime non era con lui quando lo incontrasti nel bosco e ricordo bene il cavaliere disse..era diretto a Nord...Mime è di Solpacus, non ha interesse ad andare con lui.
"Sir Rodolfo..vedete quell' uomo che è uscito da quel punto della boscaglia..ecco lui era col Gufo e messer Astus, l'altro..mercenario...che sta sempre vicino a lui...io penso quella sia la strada la giusta"...non lo penso..lo sento.."Bene, andiamo allora, non vi è tempo da perdere, tutto al più faremo una bella corsa a cavallo..respirando l'aria appena tiepida di quasi inizio estate".
Spronai Cruz ed entrai nel punto da dove era uscito Mime, Cruz cavalcava sicuro..ormai io e lui eravamo in simbiosi.. dicono gli animali non hanno l'anima..ma una intelligenza si e pure un sesto senso..lo accarezzavo, era come lui volesse aiutarmi come sempre.
Ad un tratto vidi una casupola, era come tante, della gente del posto che viveva di quel che poteva ma non negava mai ospitalità e ciò che aveva. Nel giardino vi era una donna intenta nei suoi mestieri..."I miei omaggi milady, mi chiamo Altea...potete venire un attimo vicino a me, ho da chiedervi qualcosa"...non potevo sbandierare ai quattro venti ..cavalieri..per i miei uomini erano mercenari..era il Gufo.
La donna venne vicino e parlai sottovoce..."Milady, mi chiamo Altea...sto cercando due cavalieri, forse erano assieme a un uomo del posto che si chiama Mime..i due cavalieri..si chiamano Astus e l'altro..Guisgard presumo" e sorrisi ironicamente "appunto l'ultimo ha gli occhi di un azzurro profondo e i capelli neri ed è un tipo...si..diciamo si fa piuttosto notare..se lo avete visto..potete dirmi da che parte è andato gentilmente?"

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Guisgard 02-06-2014 17.16.26

“Direi di si, milady.” Disse Nestos a Clio. “Dopotutto è la vostra spada e ha fatto alla grande il suo dovere l'altra notte.”
“Allora è deciso.” Fece Dort. “Noi andremo dal pastore. Ci ritroveremo tutti qui verso il tramonto.”
“Bene.” Annuendo Borel.
Ma proprio mentre Clio e Dort si apprestavano ad uscire, nella locanda entrò Mime.
Il rigattiere nel vedere i falsi mercenari chinò subito il capo con soggezione ed imbarazzo.
Poi tentò di far finta di nulla avvicinandosi al bancone ed ordinando da bere.
“Non vorrai mica bere da solo!” Rivolgendosi a lui Vortex. “Non vuoi bere con i tuoi amici?”
Il rigattiere si voltò di scatto e mostrò un ghigno come sorriso.
Allora annuì e subito li raggiunse al loro tavolo.

Clio 02-06-2014 17.27.30

"Ottimo..." sorrisi a Nestos "Così, se dovessi incontrare qualcuno dei responsabili, nel vederla, capiranno che ho ricevuto il messaggio.. E potrò restituirti la tua.." rivolta a Dort "Vado a prenderla e scendo..".
Mi alzai, e in quel momento arrivò Mime, che si unì a noi dopo le parole di Vortex.
Sorrisi al rigattiere "Bentornato..".
Salii nuovamente nella mia camera, e presi la spada di Dort.
Sospirai, guardandomi intorno.
Bisongnerà avvisare il locandiere del vetro rotto.
Chiusi la porta dietro di me.
Basta pensarci, Clio..
Tornai di sotto, e diedi la spada a Dort " Ecco..Grazie..".
Guardai gli altri.
"Scusatevi da parte mia con il locandiere per il vetro rotto... naturalmente lo farò riparare a mie spese.. se riuscisse a farlo in giornata sarebbe splendido... A dopo.." sorrisi, per poi rivolgermi a Dort.
"Andiamo..".

Guisgard 02-06-2014 17.37.59

Clio e Dort lasciarono la locanda del Grappoloduva.
Presero il sentiero che dalla boscaglia portava verso la foresta, diretti alla casa del pastore.
Era una splendida giornata di Sole, con l'aria fresca e pulita, rischiarata dal vento che batteva da Nord.
A vedere quella foresta, così lussureggiante, intrisa ed ingentilita dai colori dei fiori e dal profumo di Primavera, sembrava quasi assurdo immaginarla come il teatro di quegli accadimenti terribili e innaturali.
Dopo un po', i due finti mercenari intravidero la casa del pastore Enar.
Tutto sembrava tranquillo e una figura era fuori a stendere il bucato.
Si trattava della giovane Roxanne.
Il suo cagnolino cominciò ad abbaiare in direzione di Clio e di Dort e la fanciulla smise di sistemare il bucato, per voltarsi e sorridere ai due viaggiatori che si avvicinavano.

Guisgard 02-06-2014 17.40.54

“Ho veduto forse qualcuno che corrisponde alla vostra descrizione...” disse la donna ad Altea “... in verità non saprei dirvi dove fosse diretto di preciso, ma circa un'ora fa è passato da qui, imboccando quel sentiero... in quel punto non vi sono locande, né botteghe, dunque potrebbe non essersi fermato ma aver continuato... l'unico edificio che si incontra in quella direzione è una casa in cui vivono una donna e suo figlio. Di più non saprei dirvi.”

Altea 02-06-2014 17.50.25

"Grazie milady..siete stata di prezioso aiuto" e sorridendole ritornai da Destrus e Rodolfo.."Quella donna ha detto ha imboccato quel sentiero, dalla descrizione sembra lui, e non vi sono locande ma una casa di una donna e un bambino..ma è a circa un'ora da qui..quindi...penso la nostra passeggiata ora si deve trasformare in una grande galoppata" sospirai...non lo raggiungerò mai..proviamo ma non penso proprio, ormai sarà già lontano, mica posso seguirlo fino in capo al mondo.
Feci cenno a Rodolfo di mettersi davanti, lui era più veloce e poi poteva avvistare i pericoli e cosi procedemmo a gran galoppo...

elisabeth 02-06-2014 17.54.51

Daizer non rispose....mi guardò senza il tempo di poter decifrare il suo sguardo.........mi sentivo sola....come accompagnata da un'estraneo.......e se ci pensavo bene un estraneo era......arrivammo al luogo i cui soldati conoscevano bene.....e quando vidi quel pozzo....mi sentii gelare.....che strana sensazione.... i soldati si calarono.....e Daizer fece in modo che io scendessi dopo di lui e che le miei gonne rimanessero sempre chiuse.....mi aiutò a mettere piede atterra.....e fu accesa la prima torcia e alla seconda.......mi apparve davanti una virtuosa rappresentazione di riti....i Martiri....coloro che l'anima era Santa.....da un lato c'erano i Flagellanti.....che chiedevano perdono per quella vita che li conduceva sempre sulla via dell'errore........ma c'era qualcosa che mi fece volgere lo sguardo attratta dall'Amore.....un lieve dipinto sulla scena di Tobia e dell'Arcangelo.....alcune parti erano tolte m altre il colore era ancora vivo.....e lessi la frase che si poneva al disotto della tomba........Daizer mi rammentò che eravamo arrivati......e me lo disse senza ammettere attese......o incertezze.......mi guardai intorno e lessi ancora............Ma quello che conservava quella tomba poteva essere .... il vile denaro ?.....sembrava invece un dono speciale......un dono diverso.........avevo pregato tutta la notte......e forse questo mi stava facendo vedere cose che non potevano essere......L' Amore non poteva riempire le tasche di nessuno......." Hai fretta marito mio...ti comprendo.....hai tu l'osso che manca...guarda a lato della tomba c'e' dipinta una donna in preghiera.....e ha le mani a coppa davanti a se......c'e' un varco......grande quanto il frammento.........puoi metterlo tu....la mano nel cesto.....e' stata la tua........prova....e questa storia potrebbe finire...."...feci notare il luogo a Daizer....e lo guardai...in quella luce fatta solo da una semplice torcia

Clio 02-06-2014 17.58.59

Era una giornata splendida, colma di luce e colori, nonostante l'oscurità che mi avvolgeva.
Arrivammo alla casa di Roxanne, e la trovammo che stendeva il bucato.
Le sorrisi, e lei fece altrettanto.
Smontai da cavallo, per poi avvicinarmi al cagnolino.
"Ciao bello.." lo accarezzai appena.
Raggiungemmo Roxanne, e la salutai.
Non avevo bisogno di fingere granché, visto che il mio sguardo riusciva a malapena a nascondere il mio turbamento.
"Salve Roxanne..." sorrisi "Perdonate se vi disturbo ma.. io.. ecco.. volevo ringraziarvi per il disegno.." sentii le lacrime affiorare, per una volta arrivavano al momento giusto.
Abbassai lo sguardo "Stanotte avevo la stessa espressione che avete dipinto così bene.. ma Gufo non è morto.. mi ha tradito, e io l'ho cacciato via.." mormorai, con voce tremante.
Mi asciugai una lacrima velocemente.
"Perdonate.. non so perché sono venuta da voi.. forse perché siete stata così gentile con me e io.. beh, non sapevo dove altro andare..." sorrisi appena "Essere circondata da uomini non aiuta, in momenti come questo.." voltandomi verso Dort.
"Oh, scusate, che cafona.. costui è Dort, mio fratello.. quando ho detto di voler venire qui ha insistito per accompagnarmi...".

Guisgard 02-06-2014 18.18.43

Altea, Rodolfo e Destrus si lanciarono al gran galoppo verso la direzione indicata loro dalla donna.
Galopparono a lungo, attraversando rapidi la boscaglia, fino ad avvistare una casa isolata.
Davanti alla staccionata che la precedeva c'era un bambino che, vedendo i tre cavalli arrivare, corse subito dentro.
“Messere...” disse a Guisgard “... messere, arriva qualcuno... sono tre in sella a dei cavalli...”
“Chi può essere?” Stupito Astus.
Guisgard allora guardò da una delle finestre.
“Sembrano due uomini ed una donna...” fece il cavaliere “... un momento, ma lei la conosco...” quando i tre raggiunsero la staccionata della casa “... è la bionda che quel cane di Gvin molestava alla locanda...”
“E i due che sono con lei?” Chiese Astus. “Sono uomini del duca?”
“Non lo so...” scuotendo il capo Guisgard.
“Se così fosse, meglio non farci trovare qui...” disse Astus.
“Si, hai ragione...” annuendo il cavaliere.
“Venite, vi nasconderò in cantina...” fissandoli la madre di Albio.

Guisgard 02-06-2014 18.23.57

Roxanne salutò Clio e Dort, per poi ascoltare le parole della ragazza.
Restò allora a fissarla negli occhi per un lungo momento, senza dire nulla.
I suoi occhi scuri, tra l'ambrato ed il nocciola, indugiarono per quell'interminabile istante in quelli azzurri e chiari di Clio.
Quasi come se potessero penetrare fino all'anima della spadaccina e leggerne il contenuto.
“Oh...” destandosi all'improvviso “... mi sembra quasi impossibile... rammento lo sguardo di vostro marito ogni volta si soffermava su di voi e mai ho veduto uomo più innamorato...” sorrise teneramente “... ma si sa, l'Amore è perfetto e sono i suoi interpreti a non esserlo invece...” le si avvicinò accarezzandole teneramente il viso “... mi spiace da morire, signora... ma siete così bella che incontrerete presto qualcuno degno di voi...” annuì poi a Dort “... prego, entrate in casa, miei signori... ho appena fatto dei biscotti...”

Guisgard 02-06-2014 18.30.37

Daizer annuì a quelle parole di Elisabeth e poi lasciò cadere il frammento di quello scheletro in quello spazio indicato dalla maga.
Trascorsero diversi istanti e poi si udì un rumore lontano.
La campana della cappella allora cominciò a suonare in lontananza.
“Bene...” disse il capo dei soldati “... avete rimesso ciò che restava delle ossa in questa tomba... ora diteci dove trovare il tesoro...”
Ma proprio in quel momento l'affresco dell'Arcangelo e di Tobia si aprì, come le porte di una piccola edicola, mostrando una stretta nicchia scavata nella nuda roccia.

Altea 02-06-2014 18.31.16

I cavalli correvano forte..come correva Rodolfo..era tanto non mi allenavo cosi, pensai.
Ma egli fu rapido e veloce e vidi una casa in lontananza.."Sir Rodolfo, rallentate la corsa o i cavalli saranno pure stanchi ma forse è quella la casa, vedete? La donna ha detto vi è solo questa nei paraggi".
Raggiungemmo cosi quella casupola, tutto sembrava silenzioso.."Forse è meglio mi presenti io...potrebbero spaventarsi..se è questa..una donna e un bimbo solo..potrebbero pensare a malintenzionati".
Scesi da cavallo e accarezzai Cruz e bussai alla porta..."Vi è nessuno? Sono lady Altea, e sono con i miei uomini..non preoccupatevi, non vogliamo farvi nulla, i miei uomini sono della mia famiglia e a servizio dei Taddei..sto cercando due cavalieri, potete aiutarmi?Ho bisogno di parlare con uno di loro..li avete visti?"....questa è la unica speranza, o tornerò a Solpacus..e avrò fallito.

Clio 02-06-2014 18.47.52

Il suo sguardo..
Sì, rammentavo anch'io il modo in cui mi guardava.
I suoi occhi di un azzurro così intenso.
Gli stessi in cui avevo riversato tutta la mia rabbia.
Così come ricordavo il modo in cui mi parlava, aveva usato un fiume di parole solo per descrivere il colore dei miei occhi davanti a Roxanne.
Sapevo che separarmi da lui non sarebbe stato facile.
Credevo che gli ultimi avvenimenti mi avrebbero aiutata a sopportare la sua assenza, ma mi sbagliavo.
Lo avrei voluto accanto a me.
Avrei voluto che nulla fosse successo.
Ma non era così, e dovevo imparare ad andare avanti.
A convivere con la sua assenza.
Perché non sarebbe mai tornato.
Mai più.
E quel pensiero era insopportabile.
Sorrisi a Roxanne e la seguii nella casetta.
Mi accomodai come ci aveva invitato a fare.
Sospirai, guardando fuori dalla finestra.
"Gli uomini fanno cose senza senso quando sono ubriachi, ma non per questo fa meno male.." sorrisi appena, triste "Anche se la cosa peggiore non è tanto l'affronto, quanto piuttosto che dovrò vivere senza di lui.." ammisi.
Ed era vero.
"Ah.. almeno, lui è ormai lontana da questa città, dalla bestia e tutto il resto.. almeno non corre pericoli.." scossi la testa "Ho molte più probabilità di morire io, qualcuno mi ha persino minacciato direttamente, anche se non so chi..." risi appena "Come se ormai mi importasse qualcosa..".
Intanto, vagai con lo sguardo nella casetta.
Ricordavo le parole di Guisgard, l'aveva trovata opprimente, o inquietante, mi sfuggiva la definizione esatta usata dal cavaliere.
Comunque, non era a suo agio.
Eppure, non mi dava la stessa sensazione.
Sperai che le mie faccende personali non offuscassero la mia capacità di giudizio.

Guisgard 02-06-2014 19.01.18

“Signora...” disse Roxanne a Clio “... perdonatemi, ma cosa vi trattiene qui?” Prendendo la teglia con i biscotti ancora caldi. “Voglio dire... siete giovane, bella e basta guardarvi per capire che in voi è innata l'abilità per la guerra... ma in queste terre non si combatte un nemico armato di spade e lance... non ci si contende il dominio di un pezzo di terra, di una città o di un passaggio favorevole verso il mare o i monti... qui vive gente semplice, ingenua che commette errori e sbagli come tutti...” servendo loro i biscotti in un piatto di ceramica bianca “... perchè non tornate alla vostra vita? Mio zio dice sempre che le faccende di Solpacus riguardano i suoi abitanti e nessun altro... tutti questi cavalieri, attratti dalla spada dei Taddei, sono stranieri e non c'entrano nulla con le tradizioni di questi luoghi...”
“Vostro zio la pensa così?” Fissandola Dort.
“Si...” annuì Roxanne “... e molti altri temo la pensino così...”
“E voi invece cosa pensate?” Chiese Dort.
“Io vorrei solo che tutto questo finisse presto...” rattristandosi la fanciulla “... scusatemi... ma anche voi siete qui perchè attratti dalla spada dei Taddei?”

elisabeth 02-06-2014 19.06.17

Nessuna parola......Daizer...non si voltò nemmeno.......andò nel luogo da me indicato e mise l'osso nella fessura.....silenzio...poi....il suono di campane dal campanile della cappellina.....sembrava a festa......ma non succedeva nulla....i soldati si guardavano in torno e si chiedevano dov'era il tesoro......già ...il tesoro.......quando l'affresco dell'Arcangelo e Tobia....si aprii come un'edicola.....rimasi stupefatta.......una piccola nicchia...si era posta dinanzi a noi ..... un tesoro lì ?.....cosa poteva mai essere ?......." Non ho idea di cosa possa esserci lì dentro.......ma il mio compito e' finito.......abbiamo messo l'osso al suo posto e il Borgomastro ci ha salutato col suono delle campane.....per il tesoro......fate voi "......guardai Daizer e il capo delle guardie che era alle sue spalle.......che assurda storia.......non aveva alcun senso......tranne quello di aver messo un osso nella tomba........e Flees.....dov'era finito.....ma non era il momento di chiederlo a Daizer.....

Guisgard 02-06-2014 19.06.36

A quelle parole di Altea la porta si aprì ed apparve una donna sulla soglia.
“Salute a voi, milady...” disse questa “... qui viviamo solo io e mio figlio...” infatti accanto alla madre arrivò subito il piccolo Albio “... non uso far entrare in casa degli uomini, essendo io una donna... cosa cercate da quei cavalieri? Sono forse criminali? Magari ricercati dalla legge? Forse vi hanno fatto del male?”

Clio 02-06-2014 19.17.55

Quella domanda era più che legittima.
"Certo, quella spada fa gola... Ma è un po' più complicato di così.." sospirai "Nostro padre era un nobile.. ci ripeteva sempre che il compito degli aristocratici è quello di proteggere e guidare i più deboli.. quando scoppiò l'ultima guerra combattemmo al suo fianco nell'esercito Afravalonese.. pronunciammo un giuramento, da cui nessuno ci ha mai esentati... proteggere questa terra e i suoi abitanti.. Poi beh.." sorrisi "La nostra vita è stata un po' stravolta e ci siamo ritrovati soldati di ventura, e abbiamo dovuto rinunciare al nostro nome, alla nostra casa.. Io ho incontrato Gufo e credevo nel lieto fine, per quanto sembri strano detto da me.." sospirai "Ma non ho mai dimenticato quelle parole.. prendo queste cose molto sul serio..".
"La verità è che non riesco ad abbandonare gli abitanti di Solpacus al loro destino, quando non c'è nessuno a difenderli.." risi appena "Anche se quando ci stavano linciando un pensierino ce l'ho fatto.." sorrisi.
"E poi la bestia ha ucciso uno dei miei uomini, e i Gufi sono la mia famiglia.. non posso lasciare che sia morto invano.. non posso..".
Guardai Roxanne e sorrisi "Ma non andate troppo in giro a raccontare queste cose, siamo mercenari crudeli e spietati, abbiamo una reputazione da difendere.." strizzando l'occhio alla ragazza.

Altea 02-06-2014 19.20.24

La donna aprì la porta, ascoltai le sue parole, parole giuste effettivamente...e guardai suo figlio che mi fissava sorridendo e ricambiai il suo sorriso accarezzandogli la testa..cosa faceva una donna qui sola con questo bambino in posto isolato?
"Assolutamente milady..noi non siamo qui per cercare dei criminali, ci mancherebbe..sono io che sto cercando loro, uno si chiama Astus..l'altro.." ebbi un attimo di esitazione.."non ricordo..Guisgard forse..o ha un soprannome..e sono due cavalieri tranquilli devo parlare con uno di loro, Guisgard..per me è una cosa davvero importante" in quel momento i suoi occhi erano nei miei...non vuoi tradirlo vero? E come biasimarti..."Non voglio disturbarvi..scusate la invadenza, non voglio fare nulla a quei cavalieri e nemmeno i miei due uomini..sono io a cercarlo non loro..ma se non è possibile, vi ringrazio...siete stata gentile..non voglio spaventarvi".
Mi avvicinai al piccolo e gli diedi alcune monete..."Ti piacciono i dolci? Prendi questi e cosi la tua mamma te ne prenderà alcuni...ricorda sono un regalo di Altea" e sorridendo mi congedai e mi avvicinai a Destrus..."A mio parere sono là..avete visto dei cavalli in giro? Orme? Ma non possiamo certo essere invadenti con queste persone..per un mio scopo personale".


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