Clio si addormentò quasi subito...

Era sul ring.
Con la maschera a coprirle il volto.
Ad un tratto il suo avversario attaccò, ma lei riuscì a smascherarlo.
Era una donna.
Era Laika.
“Morte chiama morte...” disse col viso insanguinato.

Clio si svegliò di colpo.
Era stato solo un sogno ed era notte fonda.

Guardai Rovolin stupita..."Oh, davvero...sarebbe un onore per me..davvero, ma non vorrei privarvi di un vostro oggetto personale, so che è data con spirito di onore e lealtà" sorridendo poi e fremente per quel regalo inaspettato.

Dopo la doccia, tornai da Elv e lo trovai affaccendato in cucina.
"Uh, addirittura..." con tono esaspetaramente sorpreso, mentre lo abbracciavo da dietro e seppellivo il viso contro la sua schiena.
"E il grande chef ha intenzione di svelarmi cosa sta preparando di così buono?" curiosa.

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Mi svegliai di colpo, sconvolta da quel sogno.
Laika... volevo provare a salvarla e le avevo portato via tutto.
Mi resi conto che era ancora notte fonda, così mi alzai e mi preparai un te.
Mi sedetti sul divanetto pensando alla prova che mi aspettava il giorno seguente.

“Servirà più a lei su quell'isola, altezza...” disse Rovolin ad Altea “... ora però andiamo ad allenarci... domattina la nave salperà per l'Isola del Drago.” Ed andarono ad allenarsi al Dojo.

“Eh, una mia specialità...” disse Elv “... pasta ripiena con orata e formaggio dolce, su un letto di crema di asparagi e burro.” Orgoglioso a Gwen. “E poi un budino con vaniglia e frutti di bosco.” Facendole l'occhiolino.

Ora ero davvero sorpresa.
"Accidenti..." mormorai "Ora sono davvero sorpresa" ridendo compiaciuta ed esprimendo quel pensiero ad alta voce.
"Non vedo l'ora di assaggiare tutto!" esclamai entusiasta.

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"Bene..aspetterò di vedere la spada allora..." prendendo in mano i bastoni di bambù pregiato e avviandoci al dojo.."Sono certa non saprò competere con Voi, Sensei, ho già dato disposizioni...se mai non dovessi far ritorno e voi si..sarete Voi ed Ismael a portare avanti il Regno" e mi trovai nel cortile mentre un vento freddo spirava dal mare.

“Mai fare pensieri negativi, altezza.” Disse Rovolin ad Altea. “Non esiste tentare... fare o non fare... un torneo, anche il più sciocco, come ogni battaglia, si affronta con convinzione.”
E cominciarono ad allenarsi.

Elv rise soddisfatto.
“Prego, allora...” disse a Gwen”... prendi posto a tavola e ti servirò queste leccornie...”
Così iniziarono a mangiare.
Era tutto buonissimo.
“Allora?” Lui a lei. “Cosa mi dici?”

Presi posto impaziente di assaggiare quelle cose all'apparenza buonissime.
"È davvero tutto fenomale" dissi, con tono ammirato "Sul serio, è una vera sorpresa" poi lo guardai "E poi, si sa che gli uomini che cucinano hanno tutt'altro fascino..." mentre prendevo la sua mano con una strizzata d'occhio.
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A quelle parole lo guardai negli occhi cercando di definire il suo sguardo, il colore su cui mai mi ero soffermata..."Seconda regola..Yu...Elevati al di sopra delle masse che hanno paura di agire, nascondersi come una tartaruga nel guscio non è vivere. Un Samurai deve possedere un eroico coraggio, ciò è assolutamente rischioso e pericoloso, ciò significa vivere in modo completo, pieno, meraviglioso. L'eroico coraggio non è cieco ma intelligente e forte".
Presi il Bokken, il bastone di legno, e lo posi davanti a Rovolin serrandolo a due mani sferrando un attacco, ovviamente avrebbe parato.

Altea e Rovolin si allenarono.
Per circa un'ora.
“Ora vada a riposare.” disse lui. “Domattina all'alba partiremo. Io le porterò la spada promessa.”

Elv prese la mano di Gwen e la baciò piano.
“Gustiamoci questa cena...” disse “... temo che piatti così delicati non li mangerò sull'Isola del Drago...”

Lo guardo e scuoto la testa.
"Direi che per oggi ci siamo divertiti abbastanza..." sorridendogli per poi sentire la mia pancia brontolare.
"Ops..." dissi ridendo.

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Gli sorrisi quando baciò la mia mano.
Poi, la sua frase mi fece capire che era il momento adatto per parlarne.
"Senti..." iniziai, con sguardo vago "E se venissi anch'io? Sull'Isola..."

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Dopo un estenuante allenamento di un' ora ci congedammo, feci un inchino.."A domani mattina, maestro Rovolin, sia una notta tranquilla".
Tornai nelle stanze e preparai la mia valigia con armature e altri oggetti di combattimento, dei libri e feci preparare un' altra con abiti sobri e qualcuno elegante dalle ancelle.
Mi spogliai e andai nella grande vasca e guardai Samia.."No, non sarà l' ultimo bagno qui" ed entrai nella vasca mentre le ancelle premurose gettavano sali profumati e petali di rosa, lentamente le membra si rilassarono.."Magari tornerò con un fidanzato" ridendo e guardando le ancelle e Samia.."Ah, chi prenderebbe una zitella acida come me che pensa solo a combattere".

“Fammi indovinare...” disse sorridendo Seth a Nyoko “... hai fame? Bene... su, cambiati e ti porto a mangiare. Ti aspetto fuori.” Ed uscì dalla stanza.

“Gwen...” disse stupito Elv “... sull'isola? Ma non hai sentito? Potrebbe non essere un bello spettacolo... perchè vuoi venirci?”

Altea si rilassò nel suo bagno per scaricare l'adrenalina dell'addestramento.
Il vapore del bagno rendeva tutto vago ed opaco, proprio come il suo futuro al torneo.
Le ancelle poi prepararono il suo letto per la notte.

"È proprio per questo... Se davvero fosse così, non reggerei un attimo sapendoti lì... Se invece dovessero essere solo voci false, potrei mettere su un servizio interessante su quella competizione, visto che è così importante" spiegai "Ti prego..." mormorai dopo, guardandolo.
Non ero tipo che si arrendeva, quindi avrei continuato finchè non avessi ottenuto un sì come risposta.
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Sorrisi imbarazzata con le guance rosse e aspettai che uscisse per potermi cambiare.
Mi detti una lavata rapida e poi aprii l'armadio trovando tutti abiti eleganti ma un po' troppo per i miei gusti. Opto per il più semplice che c'era, di color nero con dei fiori di ciliegio stampati sopra ed esco dalla stanza, raggiungendo Seth.
"Eccomi"

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Il letto era pronto, mi stesi e sentii la freschezza e leggerezza della seta e il profumo delle essenze rilassanti che inebriavano la stanza.
Cercai di non pensare al torneo e chiusi gli occhi sospirando.

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Altea si addormentò...

Era su un'isola.
Ad un tratto vide qualcuno.
Era suo fratello.
Cominciò a correre verso di lui, ma poi si accorse che invece Parotazmi era immobile.
Era stato impalato sula spiaggia.
Una scena terribile.
Sangue ovunque.
Allora la principessa sentì un ringhio bestiale.

Si svegliò di colpo, sudata e spaventata.
Era stato un incubo.

Seth vide uscire Nyoko e la guardò sorridendo.
“Mica male.” Disse.
La condusse allora nelle cucine del palazzo, dove c'era un grasso cuoco.
“Hang...” Seth “... preparaci due dei tuoi piatti speciali. Lei è Nyoko, nipote del padrone.”
“Ci penserò io.” Annuendo il cuoco.
Poco dopo servì ai due ragazzi due piatti a base di pesce e riso con verdure e spezie orientali.

“Io non credo sia pericoloso, assolutamente...” disse Elv a Gwen “... quindi se vuoi venire con me, magari per scattare altre foto, per me va bene.” Sorridendole.

Quasi mi sorpresi che aveva accettato subito, senza discussioni.
Beh, meglio così.
Infatti annuii sorridendo baciando dolcemente la sua mano, che ancora stringeva la mia.

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Sorrisi a Seth e lo seguii verso la cucina.
Dopo aver conosciuto il cuoco prendiamo posto, attendendo i nostri piatti.
Sorrido di più appena arrivano e afferro le bacchette, iniziando a mangiare.
"Allora, itadakimas" dissi ricordando qualche parola in giapponese.

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Mi svegliai di soprassalto, sudata.. era la seconda volta sognavo quella dannata Isola, la scorsa volta un Drago aveva divorato tutto...e ora quel ringhio..ma la scena che mi scosse fu vedere mio fratello trattato come un animale.
Non sarebbe stata una notte tranquilla, non avrei dormito e così scesi come quella notte quando incontrai Rovolin, dopo l' incubo, nei miei giardini privati e camminavo ascoltando la dolce melodia dell' acqua che scorreva tra i bambù tuffandosi nel laghetto.

Altea uscì in giardino, nonostante fosse notte fonda.
Camminò un po' fino a quando udì dei rumori.
Scorse così Rovolin tra alcuni fiori di loro, in mistica contemplazione.

Elv era uno sportivo, un atleta e per lui lo sport non rappresentava mai un pericolo.
Ed anche il torneo era così.
Quindi lui non vedeva rischio in quest'avventura e di buon grado accettò di portare con sé Gwen.
“Brindiamo allora al nostro successo al torneo.” Disse alzando il bicchiere di vino.

“Qualunque cosa significhi” disse Seth riguardo la parola giapponese pronunciata da Nyoko “io auguro a te tutto ciò che tu auguri a me. Buon appetito.” E divertito cominciò a mangiare.

Ridacchiai e alzai il bicchiere.
''Di più il tuo, credo... Sono certa che ti farai valere'' sorridendo con una strizzata d'occhio.
Intanto, speravo sul serio che non ci fosse alcun pericolo, lui era così sicuro e per ora volevo fidarmi, avrei almeno aspettato di arrivare sull'isola, prima di giudicare.

Quell'incubo aveva inquietato Clio, con tutti suoi fantasmi e demoni.
Mancavano poche ore all'alba e quindi alla partenza per l'Isola del Drago.
La nave infatti sarebbe partita alle 9.00 del mattino.
Si trattava di una nave privata ed a bordo sarebbero saliti solo i partecipanti al torneo, i loro eventuali accompagnatori ed i giornalisti muniti di apposito permesso.

Le lampade ad olio illuminavano il giardino ma poi sentii dei rumori e tra i fiori di loto vidi il maestro Rovolin, stava forse meditando o pensando.."Maestro" sottovoce "Neppure voi dormite? Ho fatto un sogno orribile, Parotazmi era infilzato barbaramente su un palo nell' Isola e udii il rumore..il ringhio..di un animale..mai nessuno potrà vincere quel Torneo? Lo sento...quell' Isola è il Male".

Brindarono e poi finirono di cenare.
“Dovresti riposare un po'...” disse Elv a Gwen “... e poi devi preparare i tuoi bagagli, no? Se vuoi puoi usare la mia auto per andare a casa e prendere il tutto. Io intanto preparerò tutto per la partenza. E' fissata domattina presto.”

“E' così, altezza...” disse Rovolin ad Altea “... su quell'isola le forze del male hanno trovato il loro covo... andare a quel toreo è come sfidare la morte... lei è certa di volerci andare? Non ha paura?” Fissandola.

Dopo il brindisi, finimmo di cenare.
"No, c'è la mia macchina, qui fuori, andrò con quella. Oh beh, dunque? Domani vieni a prendermi, o dobbiamo vederci da qualche parte?"

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"Paura....ovvio ne ho, ma chi vive sopraffatto dalla paura è un vigliacco. La mia unica paura è di avere la peggio e lasciare il Regno in balia di se stesso..la mia vita è molto preziosa per questo. Magari uniti ad altri potremmo sconfiggere il Male...sapete di altri che potrebbero trovarsi a battersi..in pratica i miei avversari".

Ormai era inutile che dormissi.
Mi alzai e iniziai a preparare tutte le cose per la partenza.
Alla mattina ero pronta e mi diressi verso la nave.
L’avventura stava per cominciare.