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Il mio nome sembrava nuovo, totalmente diverso, pronunciato da quelle labbra rosse e morbide che non smettevo di desiderare.
Moon capii se mi investì con più potenza il suo bacio o ciò che disse. Sapevo di aver capito bene e che l'aveva detto davvero. Interruppi quel bacio, fermandomi, per riuscire a pensare ed elaborare quasi lucidamente tutto quello che era successo in meno di dodici ore. Lo avevo conosciuto, lo avevo incontrato, ora eravamo qui... E beh, il resto si sapeva. Davvero era successo così in fretta? Rimasi a pensare, a riflettere, a respirare profondamente, solo per alcuni secondi, ma che mi parvero come ore eterne. Avrei lasciato lo zio, lo avrei abbandonato, tradito, in ogni modo peggiore in cui si poteva tradire una persona vicina. Davvero volevo farlo? Alla fine, lo guardai. "D'accordo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Elv la guardò per un lungo istante negli occhi.
“Gwen...” disse soltanto. Solo questo riuscì a dire, poi tornò la guardia e i 2 giovani, istintivamente si staccarono, allontanandosi di un passo l'uno dall'altra. “Allora, come procede qui?” La guardia. “Manca ancora molto?” “No, capo... la parabola è quasi sistemata...” Elv a lui, ma fissando Gwen. |
Mi persi di nuovo nei suoi occhi, mentre il mio nome era sempre più bello pronunciato da lui.
Un attimo dopo, la guardia tornò ed io mi allontanai da lui. Ricambiai la sua occhiata, a lungo, mentre rispondeva. Iniziai a sentire una forte agitazione dentro, ero nervosa, spaventata. Dovevo pensare a qualcosa di efficace e soprattutto in fretta. Dovevo pensare a come tirarlo fuori da qui, a dove andare dopo. Era un casino enorme e non sapevo se e come ne saremmo usciti. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Elv terminò di montare la parabola e la guardia lo riportò via, in cella.
Prima di andare il ragazzo lanciò un'occhiata a Gwen. Poi la ragazza restò sola in quella biblioteca, avvertendo di colpo una profonda solitudine. |
Finalmente i due importuni se ne andarono, e io riuscii a rimanere sola col direttore.
La questione del suicidio certo era gravissima e preoccupante, ma non potevo rischiare che compromettesse tutto il mio lavoro, perchè sarebbe stato solo peggio, e non potevo proprio permettermelo in quel momento. Una volta rimasta sola col direttore mi sedetti davanti a lui e cercai di riordinare le idee. "Sono venuta a parlarvi del nuovo prigioniero, quello rinchiuso nella cella 69, che ha fatto richieste assurde e ha assolutamente bisogno del nostro aiuto!" sospirai, ricordando la scena di quella mattina. "Il fascicolo che ho ricevuto è troppo scarno, non c'è nemmeno il suo nome, solo una X, confidavo che potesse darmi maggiori informazioni in modo da poter intervenire al meglio!" chiesi, sorridendo professionale. |
La guardia portò via Elv, mentre lui mi lanciava un'ultima occhiata.
Lo vidi sparire, poi rimasi sola in quella biblioteca. Sprofondai su una poltrona, allo stesso modo in cui sprofondai in una tangibile solitudine, ora che non avevo più lui accanto e quello, in parte, servì a convincermi un po' di più di ciò che stavo facendo. Era comunque una follia. Una follia bella grossa, quella di fare evadere un detenuto, diventare due fuggitivi ricercati... Non era certo così che avevo immaginato di trascorrere la mia vita, ma sembrava che questa avesse sempre qualcosa di diverso in serbo per noi ed io ero appena stata così pazza da accettare quel qualcosa. Dovevo trovare un modo, in fretta. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
“Dottoressa...” disse Corcion a Destresya “... il detenuto denominato X è un prigioniero particolare. Le autorità cittadine lo ritengono troppo pericoloso ed è fuori dal programma di riabilitazione che il dottor Miz ha idea di attuare. Come mai le interessa quel detenuto, dottoressa?”
Intanto Gwen, rimasta sola nella biblioteca, era sprofondata nello sconforto. Bisognava essere realistici, razionali, lucidi. Nessuno poteva fuggire dall'Imperium Nolhiae. Le sue mura erano invalicabili e la sorveglianza veniva scelta tra i migliori poliziotti carcerari del paese. Inoltre l'isoletta di Santa Maria del Ritorno era pattugliata sia dalle acque del Lagno che la circondavano, sia dai cieli che la sovrastavano. Fuggire era quindi un'utopia. Ad un tratto Gwen sentì delle voci concitate giungere da fuori, dal corridoio. |
Restai molto colpita dalle parole di Corcion.
Cosa voleva dire quella domanda. "Come sarebbe a dire perchè mi interessa, è un detenuto dell'area 1 e come tale è sotto la mia tutela, come tutti. Non mi interessa certo il programma del signor Miz, ma io devo andare avanti con il mio lavoro di sempre, direttore... Se non ho nessuna informazione su di lui non posso lavorare al meglio e perdo un sacco di tempo inutile..." lo guardai come se fosse improvvisamente uscito di senno. E in effetti era quello che pensavo. Si era dimenticato che lavoro svolgevo all'interno del penitenziario? Forse l'arrivo di quel damerino di Miz l'aveva rimbambito? |
Più ci pensavo, meno soluzioni mi venivano in mente.
Insomma, dovevamo essere realistici, non era proprio possibile. Questo posto era una seconda Alcatraz, era impensabile di uscire da qui! Dovevamo davvero rassegnarci? Sospirai e scossi la testa, non sapendo da che parte dividermi... Improvvisamente, sentii parecchio chiasso fuori dalla biblioteca ed uscii in corridoio, preoccupata. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Intendevo dire" disse Corcion notando il fastidio di Destresya "che quel detenuto è ritenuto dalle autorità al di fuori di ogni piano o programma di riabilitazione. Per questo chiedevo. Ma se vuole posso concederle un permesso speciale affinchè lei lo sottoponga ad una visita psichiatrica." Annuendo. "Cosa le occorre?" Disponibile.
Intanto Gwen, che era nella biblioteca, attirata da quelle voci uscì nel corridoio. C'erano alcuni secondini e si lamentavano circa una richiesta fatta dal nuovo arrivato, ossia il dottor Miz. |
Uscita in corridoio, vidi che alcuni secondini lamentarsi in modo abbastanza concitato circa Miz.
Sentivo che parlavano in merito a qualcosa che voleva fare, qualche disposizione. E se fosse andata a nostro vantaggio? Mi avvicinai a loro. "Salve, è successo qualcosa?" curiosa ed agitata al contempo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"il nuovo dottore..." disse uno dei secondini a Gwen "... quel Miz... vuole attuare un programma di riabilitazione e premiare i detenuti con la migliore condotta... ora ci ha detto di fargli una lista... è arrivato un nuovo sapientone!" Sarcastico.
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Eccola.
Ecco la possibilità che aspettavo. Certo, l'ultimo isolamento di Elv a causa di una lite non aiutava... Ma adesso era certamente più facile. "Sì, ne ho sentito mentre parlava con mio zio" ammisi "Immagino comunque che ormai il provvedimento sarà stato preso, dunque dovrete consegnare la lista. Se volete, posso fare io da intermediario col dottor Miz." E io avrei dovuto fare la mia parte, poco ma sicuro. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Ma come lei ben sa io visito tutti i pazienti, dal primo all'ultimo, quelli che non sono pazzi lo diventino qui dentro, inoltre ho la possibilità di studiarne i casi, di fare ricerca e portare avanti la criminologia teologica..." spiegai, cercando di essere più cordiale possibile.
Avevo sempre pensato che in quel carcere venisse sottovalutato il mio lavoro, ma così era decisamente troppo! Ora ne avevo la prova lampante. "Mi servono tutte le sue informazioni, personali, cliniche, dei reati che ha commesso, del suo stato mentale, della sua famiglia, tutto quello che mi viene consegnato ogni qualvolta arriva un nuovo detenuto!" spiegai, fissandolo negli occhi con aria di fiera professionalità. |
“Intermediario...” disse uno dei secondini a Gwen “... in che senso? Forse da liberarci dell'onere di stilare quella dannata lista?” Tutti risero.
Intanto Destresya era nell'ufficio di Corcion. Il direttore annuì alla bella dottoressa e poi chiamò la sua segretaria, chiedendo la scheda completa del detenuto X. Dopo qualche minuto la ragazza tornò con quanto chiesto dal direttore. “Ecco a lei, dottoressa.” Corcion dando la scheda a Destresya. “Qui troverà tutte le informazioni sul detenuto X.” |
Alzai appena le spalle.
"Checché ne diciate, se il dottor Miz l'ha detto, vuol dire che il direttore ha approvato, dunque c'è poco da lamentarsi" commentai. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
“E' la nipote del direttore” disse uno dei secondini agli altri, indicando Gwen “e se davvero ci libererà da questa seccatura a me va benissimo.”
“E sia...” un altro di quelli a Gwen “... noi non abbiamo né tempo, né voglia di occuparci di queste cose. I programmi di riabilitazione qui sono solo uno spreco di risorse. Nessun dannato torna dall'Inferno. Quindi noi ce ne laviamo le mani. Buona fortuna.” Sarcastico alla ragazza. |
Davvero avevano tutta questa voglia di accollarmi questa faccenda?
Era quasi troppo facile... Però, al momento, valeva la pena tentare. "Bene. Se non sbaglio, ci sono dei registri che vengono compilati alla fine di ogni mese col resoconto dei detenuti di quest'ala, giusto?" D'accordo che volevo fare liberare Elv, ma ovviamente ci andavano anche altri nomi su quella lista e dovevo pur basarmi su qualcosa. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
“Si.” Disse annuendo uno dei secondini a Gwen. “Ma pare che da quella lista il nuovo dottore sceglierà solo un nome. Il problema sta qui... scegliere vari nomi per trarne fuori uno soltanto.”
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Annuii lentamente, pensierosa.
Beh, non era detta l'ultima parola. "Perfetto, datemi questo registri, allora" annuii risoluta. Ce l'avrei fatta a far uscire Elv da qui e questo era l'unico modo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Uno dei secondini, svogliato e sbuffando, prese i registri e li consegnò a Gwen.
"Auguri." Disse poi ironico alla ragazza ed andò via con gli altri. Su quei registri Gwen lesse diversi nomi, tutti con vari cerchietti accanto ad indicarne la buona condotta. E c'era anche il nome di Elv. |
Scossi la testa mentre quello andava via, dopo avermi dato il registro.
Bah... Iniziai a leggere tutti i nomi. Il contrassegno che indicava la buona condotta, era un cerchietto accanto ai vari nomi. E c'era anche quello di Elv. Bene, molto bene. Iniziai allora a selezionarne alcuni, segnando ovviamente anche il detenuto dagli occhi neri che volevo disperatamente tirare fuori da qui. Dovevo farcela e dovevo crederci che ci saremmo riusciti. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Gwen cominciò a lavorare su quella lista di detenuti ed il passo successivo sarebbe stato quello di proporre quei nomi a Miz per il suo piano di riabilitazione.
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Finii di stilare quella lista, la quale comprendeva sia Elv, sia altri detenuti.
Ora, non restava altro da fare se non dare la lista a Miz e sperare che scegliesse lui. Era come una roulette russa, ma dovevo fare questo tentativo. Così, cercai il medico per consegnargli l'elenco. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Gwen raggiunse lo studio di Miz, trovandolo da solo a sistemare le varie schede nel suo computer.
La ragazza gli presentò la lista dei detenuti. "Come mai" chiese gentile il medico "hanno affidato a te questo compito?" Incuriosito. |
Miz era occupato con delle scartoffie, quando entrai nel suo ufficio.
Ovviamente, la sua domanda era legittima, non c'era nulla di male a chiedere. "Mi creda, non fosse per lo stipendio, i secondini che lei aveva incaricato lascerebbero anche il posto, pur di non avere a che fare con questo luogo..." dissi sarcastica. "Mi sono semplicemente offerta di aiutarli e loro hanno accettato" alzando le spalle. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Ben fatto." Disse Miz fissando Gwen con un sorriso rassicirante. "Beh, io da loro avrei preteso consigli, pareri... non conosco nessuno di questi detenuti, se non dai freddi numeri, tutti uguali, delle loro schede. Ma la psicologia è altro. E' la disciplina dell'unicità, poichè ogni indole è unica e diversa. Se chiedessi quindi a te un parere? Ammesso tu conosca almeno un pò qualcuno di questi disperati." Annuendo.
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Beh, iniziavamo ad andare nella direzione giusta.
Almeno, speravo. "Oh beh, allora le è andata bene che non abbia che fate con loro, non sono certo le persone adatte..." ridacchiando sarcasticamente. Ma ora arrivava la parte difficile. "Beh, conosco un po' questi primi tre" indicando i primi della lista, che avevo conosciuto vagamente, anche se non come Elv naturalmente, anche per fare un po' di scena "Si sono molto attivati per mantenere una buona condotta e nonostante tutto non mi sembrano male come persone. Oh anche lui, ad esempio" indicando poi il nome di Elv. "È fra quelli che puntano di più ad un reinserimento nella società e sta lavorando sodo per mostrarsi migliorato, durante il suo periodo qui dentro" annuii. Volevo certo far fare buona impressione ad Elv, na non volevo sbilanciarmi troppo, per non destare sospetti. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Beh, dobbiamo pur cominciare da qualcuno..." disse Miz a Gwen "... perchè quindi non da questo?" Indicandole il nome proprio di Elv.
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Annuii, prendendo dentro di me un respiro profondo.
Ora dovevo giocarmi tutte le carte a mia disposizione. Ne valeva della libertà di Elv. Della nostra libertà. "L'ho conosciuto collaborando con Don Guido. Nonostante si trovi qui dentro, sembra strano dirlo, ma è un bravo ragazzo. Un po' inquieto forse, ma credo sia un fatto di temperamento. Mostra anche una particolare sensibilità, insolita generalmente fra le persone che si trovano qua dentro e credo che ciò sia un elemento fondamentale della sua indole" risposi, mantenendo un tono pacato e costante, cercando di trattenere dentro di me quel fuoco incessante che sentivo quando pensavo a lui, a quello che era successo e a quello che sarebbe potuto succedere se tutto fosse andato come speravo. E davvero lo speravo. "Tende forse ad essere un po' impulsivo, ma come dicevo, è parte del carattere; non denota affatto, a mio avviso, una personalità in qualche modo instabile o alterata. Piuttosto, semplicemente un modo di essere abbastanza esuberante, volitivo, se capisce che intendo." Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Eh, accidenti..." disse con un sorriso Miz "... sembra che tu lo conosca molto bene. Dalla descrizione dettagliata pare di leggere una scheda medica comportametale." Fissando divertito Gwen.
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Alla sua reazione, sperai di non aver esagerato rischiando di creare un problema.
Sorrisi un po' divertita, un po' imbarazzata. "Chissà, magari avrei avuto un futuro come psicologa..." risposi ridacchiando. "Beh, le ho solo espresso quelle che sono state le mie impressioni, le poche volte che ci ho avuto a che fare, tutto qui" con tono tranquillo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Secondo me hai la stoffa ed il talento per esserlo davvero." Disse annuendo Miz a Gwen. "Bene, preparo subito una domanda per sottoporre il detenuto in questione al programma di riabilitazione." E cominciò a stilare la domanda.
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"Oh, bene" annuii, quasi senza parole, mentre subito accettava di sottoporre Elv al programma.
Davvero era bastato così poco? "Beh, allora cercherò di convincere mio zio a farmi laureare in psicologia per lavorare qui con lei e la dottoressa Destresya..." dissi in un risolino, mentre lui scriveva. Comunque, non mi sarei adagiata sugli allori finché non fosse stato tutto finito e in ordine, fino ad allora non sarei riuscita a rilassarmi. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Miz sorrise a Gwen e continuò a preparare la domanda scritta.
La inviò poi via mail prima all'infermeria psichiatrica del penitenziario, poi ovviamente all'ufficio del direttore. Dopo circa un'ora la domanda fu accettata ed il detenuto Elv fu inserito nel programma di riabilitazione di Miz. Allora fu subito trasferito nella palestra, dove avrebbe aiutato gli inservienti, in modo da ritrovare di nuovo un approccio col mondo del lavoro. Inoltre avrebbe avuto un paio d'ore al giorno per studiare, dopo aver scelto un corso di formazione per avere una qualifica professionale ed usarla una volta uscito da lì. |
La domanda fu subito inviata ed accettata ed Elv trasferito alla palestra, dove avrebbe dato una mano agli inservienti.
Scoprii poi cosa prevedeva il resto del programma e fui veramente contenta per tutte quelle cose. Ringraziavo già da ora Miz e lo avrei ringraziato ancora di più se tutto fosse andato secondo i piani. A quel punto, mi recai in palestra per vedere come stesse andando con Elv. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Aspettai trepidante che mi arrivasse il fascicolo.
Non capivo perchè tutta quella reticenza da parte del direttore a parlarmi del detenuto. Dopotutto, dovevo solo fare il mio lavoro! Sorrisi quando la segretaria mi porse il suo fascicolo. "Benissimo, la ringrazio molto!" alzandomi col fascicolo in mano. "Non le faccio perdere altro tempo, direttore, se ha bisogno di me, mi trova nel mio studio!" sorrisi, porgendogli la mano per poi avviarmi alla porta, diretta al mio studio, dovevo assolutamente farmi un caffè e studiare quel nuovo caso. |
Gwen lasciò lo studio di Miz e raggiunse la palestra, dove tra gli inservienti vide anche Elv impegnato a rimettere a posto i vari attrezzi che i detenuti potevano utilizzare nel tempo concesso loro per l'attività fisica.
L'ora d'aria, la palestra e la possibilità di partecipare al programma di riabilitazione erano privilegi concessi solo ai detenuti dell'ala 3, gli altri erano sottoposti ad una detenzione ben diversa. Nel frattempo Destresya era tornata nel suo studio e dopo un bel caffè poté dedicarsi al fascicolo relativo al detenuto X. Il dossier così cominciava: “Il detenuto in questione appare diverso da altri criminali religiosi, non tanto per la notevole cultura che dimostra, cosa questa affine a molti di essi essendo costoro in buon numero appartenenti a quella preparazione intellettuale il più delle volte influenzata anche da quella parte di politica più estrema, in un verso o nell'altro, ma anche per il buon gusto che dimostra nell'apprezzare diverse forme d'arte e per la buona conversazione. Pur conoscendo diverse lingue straniere la sua voce assume un'inflessione fonetica particolarissima, causata da un accento appena percepibile e di non facile interpretazione. Egli pur non sottraendosi mai a discorrere con i vari specialisti che lo hanno esaminato, appare titubante e oltremodo restio a parlare delle sue origini. Afferma di avere una preparazione scientifica, definendosi appunto uno scienziato, ma i modi che tradisce sembrano accomunarlo ad un gradino alto della società, se non appartenente all'aristocrazia di sicuro ad una borghesia alta. Un'altra stranezza che il detenuto mostra è il fastidio che esprime nel mostrare il suo volto. Infatti non si sottrae a nessun colloquio ed analisi, purchè il suo volto sia coperto da una maschera. Alcuni colleghi lo hanno anche intravisto a volto scoperto, ma curiosamente non sono mai riusciti a dare di lui una descrizione chiara e precisissima, come se nessun tratto o particolare di quella faccia restasse impresso nella mente di chi lo guarda. In conclusione posso di sicuro affermare che il detenuto possiede una personalità complessa, intrisa di certo di una logica nel discorrere, ma estremamente votata, cosa questa comune a tutti gli anticlericali, ad un certo pregiudizio ed intolleranza verso ciò che non rientra nella sua coerenza intellettuale.” |
Trovai Elv insieme agli inservienti a lavorare.
Ero contenta di essere riuscita nel mio intento. Ora stava a lui mantenere questo stato di cose ed evitare risse, scontri o qualsiasi altra cosa finché non fosse uscito e naturalmente non aspettavo altro. Di sicuro, era meglio aspettare un po', piuttosto che lanciarsi in un'impresa suicida. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Gwen restò ad osservare Elv impegnato con i vari lavori nella palestra, ascoltando le indicazioni degli inservienti.
Ci diede sotto così per un bel po', fino a quando gli fu concessa una breve pausa in cui poté bere e riposarsi per qualche minuto. |
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