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Tornò alle sue carte, ma nel frattempo aprì lo Champagne.
E mi disse che avrei dovuto scrivere di mio pugno una lettera a Stefan per dirgli di pagare il riscatto. Ogni parola del pensiero che avevo appena formulato mi sembrava davvero assurda, impensabile, inconcepibile. "Cosa ti aspetti che scriva, una lettera strappalacrime?" commentai, senza scompormi. "Duecentomila Taddei? Valgo così poco?" con una smorfia di nonchalance. |
"Solo un idiota crederebbe alle tue lacrime." Disse Herbert a Gwen. "E per quanto inetto, neanche tuo marito sarebbe così stupido." Bevendo. "Gli dirai la verità. Cioè che sei mia prigioniera e se non pagherà ti venderò al mercato nero degli schiavi." La guardò tutta.
Lei sentì quello sguardo scuro scivolare lungo tutto il suo corpo. "E sentiamo..." appena divertito "... quanto credi di valere? Quanto pensi sia disposto a spendere un uomo per te?" Porgendole lo Champagne. https://i2.wp.com/film-book.com/wp-c...x600.jpg?ssl=1 |
Sbuffai sonoramente, perchè non ci credevo che volesse davvero mandare avanti quella sceneggiata da romanzo.
Che tipo convinto... Mi faceva quasi pena. Presi lo Champagne e lo guardai, sia al suo sguardo su di me che alla sua domanda. Sorseggiai e riflettei sulla risposta. "Di sicuro, molto di più di quello che c'è stato prima di lui" risposi, con un sorriso accennato fra il candido e il sornione, oltre che lievemente divertita "Visto che voi uomini dovete sempre fare a gara fra voi, non potete farne a meno..." |
"E immagino a te piacciano le gare, specie se sei tu il premio..." disse Herbert a Gwen "... vero?" Bevendo ed invitando lei a fare altrettanto. "Ora vieni qui e scrivi la lettera per tuo marito." Con tono deciso.
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"Naturalmente. E a te sembra che dia quasi fastidio" con tono laconico.
Sospirai avvilita, trangugiando la fine dello Champagne e mi sedetti al tavolo. "Hai intenzione di darmi carta e penna, o vuoi che scriva vo sangue?" con tono candido. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Non sarebbe una cattiva idea, se solo credessi nell'esistenza del diavolo." Disse Herbert fissando Gwen. "Comunque carta e penna sono qui, ti sei distratta." Finendo di bere. "Scrivi pure, sono certo saprai come convincere tuo marito." Si alzò e cominciò a passeggiare per la cabina. "Perchè dovrebbe darmi fastidio?" Chiese all'improvviso.
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"Molti dicono che "la più grande astuzia del diavolo è far credere che non esiste"..." commentai, prendendo carta e penna.
Riflettei un istante, prima di iniziare. Non avrei mai immaginato di dover fare una cosa simile ed il mio orgoglio quasi mi costringeva a considerare l'ipotesi di farla finita, sia per mettere fine alle mie pene che per non essere costretta a chiedere una simile cosa a Stefan. Iniziai a scrivere la lettera e sentii la sua domanda, che altro non era se non una risposta alla mia considerazione. "Non lo so, dimmelo tu" continuando a scrivere "È quello che emerge dal tuo tono, o dal fatto che stai sempre a rimarcare." Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Magari lo rimarco più del dovuto perchè..." disse Herbert fissando Gwen "... perchè non mi vanno a genio le... quelle come te."
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Alzai la testa e alla sua risposta scoppiai a ridere.
"Ma che fai, il moralista?" dissi, ancora divertita, mentre scuotevo la testa e riprendevo a scrivere. Davvero voleva farmi la morale? Sul serio? Non sembrava proprio il tipo, e probabilmente lo sapeva anche lui, benchè volesse fare credere l'opposto. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Quello che sono" disse Herbert accendendosi una sigaretta "non credo tu potrai mai capirlo." Fumando. "Finisci quella lettera e poi potrai andare a letto." Fissando Gwen.
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