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Rimasi male a quell'affermazione così secca.
Non c'era bisogno di rivolgersi a quel modo. Poi alla sua proposta guardai Zoren. Bell'affare, come glielo avremmo dimostrato? Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
“Diciamo” disse Damin a Clio “che i nostri militari si sentono accerchiati e non è improbabile che vi abbiano scambiato per delle spie. E solitamente i tafferugli e le risse mal le digerisco, così come i loro provocatori. Ma oggi farò un'eccezione.” Sorridendo.
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“E sia.” Disse Zoren al Borgomastro. “Dateci qualche giorno e noi vi dimostreremo che il nostro spettacolo non riguarda la magia.” Per poi guardare Gwen.
“Bene.” Annuì il Borgomastro. |
Annuii un po' più convinta.
Dovevamo mettercela tutta. "Bene, direi che possiamo andare, così potremo metterci subito a lavoro e non vi distuberemo oltremodo." Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
“Proseguendo” disse la suora ad Altea “uscirete dalla zona Flegeese, per poi ritrovarvi sulle vie dell'entroterra che conducono a Capomazda. Per tornare verso la costa invece dovete tornare indietro.”
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"Delle spie?" sgranando gli occhi "Oh, cielo.. in effetti ero curiosa di sapere cosa fosse quel simbolo... chissà che hanno pensato!" indicandolo alla parete.
"Ma il mio interesse era puramente... professionale...." sorridendo "Vedete, siamo mercanti d'armi, e dalla quantità di soldati in giro ne ho dedotto che ci fosse una qualche guerra in atto, cosa che, come immaginerete, è ottima per gli affari.." sorrisi. "In realtà siamo solo di passaggio, ma sapete com'è.." alzando le spalle "Certe abitudini ti seguono dappertutto.." sorridendo "Vorrà dire che d'ora in poi eviteremo di fare domande...". |
Gwen e Zoren ringraziarono e salutarono il borgomastro, per poi andare via.
Si ritrovarono così di nuovo in strada. “Mmm... che storia...” disse seccato Zoren “... chissà mai perchè qui temono la magia a tal punto da vederla persino in uno spettacolo di illusionismo...” |
“Mai smettere di fare domande...” disse Damin a Clio “... se i nostri antenati non si fossero posti domande fondamentali noi oggi vivremmo ancora nelle caverne a scheggiare pietre per la caccia.” Sorridendo. “Raggiungetemi al palazzo Ducale, magari domattina ed io sarò lieto di rispondere ad ogni vostra domanda.”
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"Non puoi giudicare senza sapere cosa c'è dietro. La magia può essere terribile, a volte, quanto sublime e lascia il segno al suo passaggio, inevitabilmente..." mormorai "Piuttosto, cos'hai intenzione di fare ora?"
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Sorrisi a Damin.
"Beh, ho solo due mani.." alzandole entrambe, sorridendo divertita. Poi rimasi sorpresa da quelle parole. Perché era così gentile? Forse anche lui sospettava che fossimo delle spie, ma era del parere "tieni vicini gli amici e ancor più vicini i nemici"? La cosa mi metteva in allerta, ma ovviamente l'occasione era ghiotta, anche se fosse stata una trappola. "Voi siete troppo gentile, messere.." con un cordiale inchino "Ci donereste questa opportunità? Ne saremmo sicuramente onorati.." sorridendo. |
“Beh, di preparare il nostro spettacolo” disse Zoren a Gwen “così da poter poi mostrare al Borgomastro come non riguardi la magia. Piuttosto, tu hai qualche idea?”
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“L'invito l'ho fatto” disse Damin a Clio “e sta a voi rispondere dunque. Vi aspetterò domattina al Palazzo Ducale.” Sorridendo. “Ora scusatemi, ma devo andare. Naturalmente il vostro conto qui è già pagato.” Ed uscì.
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"Non ancora... Ma sono del parere che dovremo essere cauti nella scelta del tema. Hai visto come si è messo in allerta il Borgomastro al sentir nominare la magia... E se ha reagito così ai tuoi trucchi, non immagino cosa avrebbe fatto se avesse saputo della mia magia..." scuotendo la testa.
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“Beh, allora è un buon motivo tenerla ben celata.” Disse Zoren a Gwen. “Per questo tu ora mi prometterai che durante il nostro soggiorno qui tu non ti esibirai nei tuoi incantesimi. D'accordo?”
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Salutai cortesemente Damin e lo osservai uscire dalla locanda.
Poi mi voltai verso Icarius e gli sorrisi. A giudicare dai lividi che aveva non stavo facendo poi così bene il mio lavoro. "Mi dispiace.." sussurrai piano, sfiorandogli dolcemente uno zigomo più violaceo degli altri. Restai in silenzio per un istante, dopodiché lo presi sottobraccio ed uscimmo dalla taverna. Ci allontanammo un po', poi, quando tutto mi sembrava tranquillo, mi fidai a parlare. "Che ne pensi?" chiesi "Dici che l'invito è una trappola?" pensierosa. |
Risi di gusto e annuii.
"Scusa, scusa... Lo prometto" cercando di tornare seria "So come gestirla..." con un sorriso. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Icarius e Clio uscirono dalla locanda e si allontanarono da lì.
“Potrebbe essere...” disse lui vagamente seccato, mentre si massaggiava il viso con i vari lividi “... comunque l'invito potrebbe essere scaturito per tanti motivi... per esempio potevi evitare di strapparti la sottoveste davanti a lui...” col volto dolorante per le botte. |
“Sarà...” disse Zoren a Gwen “... spero tu non stia facendo la furbetta, bella fatina...” fissandola “... dai, cerchiamo un posto in cui mangiare... hai fame?”
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Lo guardai divertita.
"'Cos'è una domanda a trabocchetto?" mormorai, poi risi piano e scossi la testa "Dai, andiamo a mangiare..." prendendolo per mano. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
“Domanda trabocchetto...” disse Zoren a Gwen, mentre si avviavano verso una taverna non distante “... che vuoi dire? Forse che voi maghe non avete bisogno di mangiare?” Sarcastico.
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Percepii qualcosa di strano nel tono di voce di Icarius, e aggrottai appena la fronte.
Tuttavia non feci domande, ci poteva stare dopotutto essere alterati dopo una rissa del genere, io ci ero abituata, lui di certo no. Eppure continuavo a pensare all'appuntamento del giorno dopo. Temevo di commettere delle leggerezze, di finire nella tana del lupo. Volevo e non volevo andare a Palazzo Ducale. Da un lato volevo scoprire che cosa fosse successo, vedere com'era, ma dall'altra avevo paura di quello che avrei potuto trovare. Poi le ultime parole di Icarius mi destarono. Dapprima non capii, poi compresi e nascosi un sorrisetto. "Ah, scusa, perché avevi un altro pezzo di seta pura che ti avanzava per caso?" scuotendo la testa, cercando di nascondere il mio divertimento. "Comunque magari fosse un invito galante, significherebbe che non sospetta niente.. e riusciremmo a cavargli un sacco di informazioni.." annuendo. Evitai di dire totalmente quello che stavo pensando. Poi mi fermai, e mi voltai verso di lui, scrutando il suo viso un lungo istante, per poi sorridere dolcemente. "Andiamo a cercare un'erboristeria, così ci facciamo preparare un unguento per quei lividi.." con un lieve sorriso "Ti danno un'aria molto... ribelle, ma immagino facciano un male cane..". Ricordavo i miei primi lividi, quando ancora non mi ero abituata al dolore. Non era piacevole. |
Scossi la testa, alzando gli occhi al cielo con un leggero sorriso.
Poco distante c'era una taverna, la raggiungemmo e prendemmo posto ad un tavolo. Lo guardai con un sorriso. "Mi ci potrei abituare alle cene fuori io e te da soli..." ridendo piano, teneramente, e intrecciando la mia mano con la sua sul tavolo. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
“Già, immagino...” disse infastidito Icarius a Clio, senza smettere di toccarsi il viso pestato “... comunque ti basta continuare a tenere le gambe in bella mostra e di inviti galanti ne avrai a iosa...” poi la fissò “... e smetti di guardarmi così... non voglio l'aspetto da ribelle, ma rivoglio la mia faccia intera...”
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“Beh, nessuno ha detto che tu non debba abituarti a queste cene romantiche...” disse Zoren a Gwen stringendole la mano “... magari fa tutto parte del mio piano...” facendole l'occhiolino.
Arrivò il taverniere ed ordinarono da mangiare e bere. |
Sorrisi con vaga malizia.
"E sentiamo, quale sarebbe il tuo piano?" sorridendo. Nel frattempo il taverniere era arrivato e noi avevamo ordinato da mangiare e da bere. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
"Oh ma come siamo permalosi!" esclamai, cercando di non apparire divertita dato che lui era così imbronciato.
"Beh, se gli uomini sono tonti e abbassano la guardia davanti a una donna, credendo di essere loro i più forti non è mica colpa mia..." alzando le spalle "In guerra bisogna sfruttare le debolezze del nemico... perché non dovrei usare la più rincitrullente di tutte?" scuotendo piano la testa, nascondendo un sorriso. "Sta pur certo che se sapesse chi sono davvero scapperebbe a gambe levate, come tutti gli altri.." con un sorriso amaro. Cercai di scacciare quel pensiero espresso ad alta voce. Fortunatamente vidi un'erboristeria. "Ecco, guarda.." indicandola ad Icarius "Certi unguenti fanno miracoli, vedrai che tornerai con la faccia intera in men che non si dica.." sorrisi, senza guardarlo, come mi aveva chiesto di fare, per poi avviarmi verso la bottega. |
“Beh, magari prima farti assaggiare cibo afrodisiaco...” disse Zoren riempiendo i loro due bicchieri con vino rosso “... e poi chissà... giocare al principe degli elfi ed alla principessa delle fate...” facendole l'occhiolino e portando alla bocca di Gwen un pezzo di pane intinto nel piatto caldo.
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Risi piano scuotendo la testa, per poi mordere il pezzo di pane che avvicinava alla mia bocca.
"Però devo ricordarti che ogni promessa è un debito..." dissi con un leggero sorriso, assaggiando il vino. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Icarius seguì Clio nella bottega, dove lei scelse ed acquistò gli unguenti per sanare i lividi del pestaggio.
“Prendi anche qualcosa per quel taglio...” disse lui indicando la mano di lei. |
“Ovvio...” disse Zoren sorseggiando il vino “... non ho forse sempre mantenuto ogni mia promessa?” Fissando Gwen. “Infatti siamo partiti subito da Capomazda, no?”
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Quella bottega fortunatamente era fornita, e trovai quello che stavo cercando.
Fortunatamente qualcosa non era cambiato in quello strano mondo. A quelle parole di Icarius sorrisi. "Sì, certo.." annuendo. "Però per mettere l'unguento dovrò togliere la fasciatura e metterne una nuova.." sussurrai pianissimo, per poi sorridere e voltarmi verso il banco, senza dargli il tempo di rispondere. Così acquistai anche un unguento che avrebbe risanato la mia ferita, facilitando la cicatrizzazione. "Vieni, cerchiamo un posto appartato dove poterci rattoppare in santa pace..." sospirai "Sarà rimasto un giardino, un parco o qualcosa del genere in questa città.." guardandomi attorno. |
Sorrisi e annuii, iniziando a mangiare.
Scherzi maliziosi a parte, sapevo che avrebbe mantenuto ogni sua promessa, mi fidavo di lui e la fiducia era la cosa più importante. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Presero il necessario e lasciarono la bottega.
Poi i due camminarono fino a trovare una piazzetta laterale, in cui c'erano degli olmi che davano ombra a due panchine di pietra. “Ecco...” disse Icarius a Clio “... qui mi sembra abbastanza appartato.” |
La cena proseguì piacevole e rilassante, con Zoren che di tanto in tanto stuzzicava Gwen con qualche maliziosa provocazione.
“Gwen...” disse ad un tratto una voce. Una voce di donna, vaga ed indefinita. |
La cena proseguì in un'atmosfera piacevole, intervallata di tanto in tanto da qualche maliziosa provocazione di Zoren.
Ad un tratto mi bloccai sentendomi chiamare. "Hai sentito?" a Zoren. La verità era che nemmeno io ero sicura di averla udita, sebbene mi avesse chiamata per nome. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Zoren guardò Gwen.
“No, non ho sentito nulla...” disse “... a cosa ti riferisci, scusa?” |
"Nulla, era solo un'impressione..." tranquillizzandolo con lo sguardo e stringendo la sua mano.
Non volevo che quella serata fosse rovinata in quel modo. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Zoren strinse la mano di Gwen e la baciò.
“Io voglio di certo confonderti col vino e sedurti” disse sorridendo “ma forse ne hai bevuto un po' troppo per stasera, piccola... sarà meglio smettere e passare all'acqua...” annuendo. |
"Ma quanto sei divertente..." sarcasticamente, però con una leggera risata.
Almeno quella "impressione" non aveva intaccato il clima piacevole della serata. "E comunque, se bevo l'acqua al posto del vino, è perchè non mi piacciono gli uomini che ricorrono a questi mezzi per sedurre una donna..." dissi, con finta sufficienza, sorseggiando l'acqua. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
“Come sai essere fredda ed indifferente...” disse Zoren accarezzando piano la gamba di Gwen sotto il tavolo “... eppure pensavo di averti già sedotta, no?” Sorridendo. “E con discreti risultati... infatti non ho bisogno del vino...” facendole l'occhiolino.
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