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Lo guardai con un sorriso enigmatico.
"Tu non hai mai detto il contrario, o sbaglio?" Fissandolo negli occhi. Se c'era una cosa che non sopportavo era chi faceva il misterioso e poi pretendeva pure. Le cose vanno dette alle persone se vuoi che queste le sappiano, uno non può sognarsele. Specie se hai condito il tutto con segreti e bugie. "Sì, domani andremo al meteorite!" Annuii "magari troveremo qualche indizio". |
"No, magari fosse Oric..." disse Herbert con lo sguardo cupo "... c'è un cambio di programma... devo portare questa nave in un luogo per te troppo pericoloso... ci ha raggiunto un'altra nave e ci scorterà a destinazione... ora ti farò lasciare la nave..." fissandola "... pare che il tuo monile alla fine sia davvero magico, visto ti ha liberata prima del previsto."
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Cosa poteva esserci peggio di quel tipo?
Per me nulla, al momento, ma per lui non sembrava così. Parlò di un'altra nave e di un posto pericoloso e in effetti, far parte di un altro casino, ancora più grande, non ne avevo proprio voglia. Tuttavia... C'era qualcosa di strano. Quel vuoto totalizzante e assoluto che solitamente mi assaliva, escludendo l'attacco che mi aveva colta, si era zittito ed era molto strano. Erano anni, tanti tanti anni, che non avvertivo questa sensazione di leggerezza. Forse, Bert aveva ragione a dire che mi sarei dovuta allontanare dalla mia solita vita. Ma quanto sarebbe durato? Quanto sarebbe passato, prima che quella vuota angoscia ricominciasse a svuotarmi di ogni sentimento? Prima che la quotidianità bussasse di nuovo alla mia porta, presentandomi l'ennesimo conto da pagare. Accennai un sorriso sfiorando il ciondolo, rimanendo in silenzio, senza sapere bene cosa dire. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Herbert tradiva una certa inquietudine, un nervosismo accennato, mentre riponeva le mappe nautiche in un baule e da un armadietto tirava fuori una pistola che poi caricò e nascose nella giacca.
"Ehi..." disse fissando Gwen "... beh? Perchè quella faccia? Ti credevo già impegnata a fare salti di gioia per la libertà ritrovata. Cosa c'è? Non vuoi tornare da tuo marito?" Sarcastico. |
Lo vidi solo di sfuggita, intento a sistemare le mappe ed una pistola.
Poi mi riscossi sentendo la sua domanda. Scossi appena la testa. "Stavo solo pensando..." risposi "A ciò che mi ha detto una persona..." aggiunsi. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Eppure" disse lui a Destresya "le mie azioni dicono questo, no? Molto più delle parole. Da voi i fatti non vengono prima delle parole?" Fissandola.
Ad un tratto sentirono delle urla provenire dal pianoterra. Intanto, sulla nave di Herbert, Gwen era col capitano. "A quali parole ti riferisci?" Chiese lui a lei. |
Stavo per ribattere alle parole del Generale, quando delle urla dal piano di sotto mi interruppero.
Alzai gli occhi al cielo. Su che cosa stavano litigando adesso? Su dei pomodori diventati piccini picciò per magia? "Devo andare ora, ne riparleremo..." guardandolo negli occhi, un lungo sguardo intenso che forse valeva molto più delle parole, come aveva detto lui. Mi avviai verso la porta, voltandomi indietro con un sorriso, e poi scesi di sotto per vedere che stava succedendo! |
Respirai a fondo, le mie mani che continuavano a giocare col ciondolo.
"Mi ha detto che l'unico modo per combattere il mio malessere, questa angoscia atavica e assordante che mi schiaccia ogni giorno, impedendomi di vivere, è andare via, allontanarmi, invece di restare e morire ogni giorno" iniziai, il mio sguardo che vagò oltre l'oblò mentre riportavo le parole di Bert "E forse è così... Ma poi mi chiedo, quanto tempo impiegherebbe il mio male prima di tornare di nuovo, gettandomi ancora una volta nel totale sconforto dettato dall'abitudine, dall'assiduità, dal vuoto che mi pesa dentro... E la novità sarebbe, improvvisamente, una nuova normalità..." conclusi, sollevando appena le spalle, in quella riflessione a voce alta. "Probabilmente, nessuna di queste domande troverà mai una risposta..." Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Destresya scese al pianterreno e trovò il maggiordomo e la cuoca a discutere ancora.
Stavolta il pesce portato da uno dei pescatori del porto era l'oggetto della discussione. "Come hai fatto" disse il maggiordomo ha fatti dare un pesce simile?" "Era freschissimo quando è stato portato!" La cuoca. "Ora invece si sta letteralmente squamando! Come lo spieghi?" Furente il maggiordomo. Intanto, sulla nave di Herbert, Gwen aveva esternato le sue inquietudini. "Mi stai dicendo" lui fissando la giovane donna "che questa prigionia a bordo ti ha aiutata con il tuo malessere?" Con tono vago. |
Restai qualche istante a riflettere sulla domanda.
"Non so se definirlo così..." ammisi. "Sono sempre stata in cerca di stimoli nuovi, di qualcosa che mi desse la motivazione per andare avanti ogni giorno, senza farmi trascinare nell'oblio... E mi chiedo quanto ciò possa effettivamente durare..." risposi, voltandomi finalmente a guardarlo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
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