Camelot, la patria della cavalleria

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Guisgard 19-02-2015 18.54.58

“Sono d'accordo con voi.” Disse il Priore Tommaso ad Elisabeth. “Andrò io solo da Sua Grazia, mentre voi tornerete al castello per riposare. Io conosco una scorciatoia che mi porterà alla Cattedrale in breve tempo. Dunque separiamoci qui. Verrò io al castello con la risposta di Sua Grazia. A presto, milady.” E galoppò via.

Guisgard 19-02-2015 18.57.12

“Si, ma non qui...” disse Cassaluia ad Altea “... i versi di questi animali spaventati mi avviliscono...” ed aprì una porticina laterale, portando la dama de Bastian in una saletta adiacente.
E quest'ambiente si mostrava completamente differente dal laboratorio.
Era arredata con sobrio ma in qualche modo elegante gusto, con pareti foderate e vari dipinti alle pareti, tutti raffiguranti scene di nudo e di sesso.
E nella saletta vi era anche un magnifico pianoforte, con una candela accesa sopra.
Come se fino ad un attimo prima qualcuno vi fosse stato in quella stanza.
“Amica mia...” sedendosi Cassaluia ed invitando Altea a fare lo stesso su una delle poltrone “... quel ciondolo è una mappa... una mappa che conduce ad un tesoro... un tesoro che io sola so dove si trova... ed un tesoro che voglio dare a voi... perchè? Forse perchè vi trovo simile a me... come una sorella... volete essermi sorella? Io vi ripagherò come neanche immaginate...”

Guisgard 19-02-2015 18.59.32

Ammone ascoltò ogni parola di Clio, fino a quando i due avvistarono una grossa sagoma in lontananza.
Era una vasta e signorile costruzione, i cui tratti nobiliari erano ancora visibili nonostante il tempo trascorso.
Era disabitata ed abbandonata e qualcosa di sinistro, che veniva narrato intorno ad essa, teneva lontani possibili acquirenti.
E nel suo spettrale ed enigmatico torpore, quella grande villa pareva fissare Capomazda costantemente, notte e giorno, indifferente, sembrava, al suo Destino.
“Eccoci arrivati.” Disse Ammone.
“Vi attendevamo.” Ad un tratto un'ombra alle loro spalle. “Prego, seguitemi.” E li condusse all'interno della magione.
Qui, Clio ed Ammone, trovarono un pugno di uomini, tutti abbigliati con mantelli e cappuccio.
“Vi attendevamo...” alzandosi uno di quelli “... sono messer Rodolfo, capo del Patto delle Civette...”

Altea 19-02-2015 19.03.53

Forse Cassaluia mi vedeva spaventata e mi portò in una stanza tranquilla laterale e guardai quelle scene dipinte..ma che posto era mai quello? Ma dove ero finita...uomini e donne nude che facevano sesso esplicitamente.
Ma le parole di Cassaluia mi irrigidirono..una mappa di un tesoro..allora cercava proprio me.."Dunque, non crediate sia una dama sprovveduta e non mi scandalizzano queste scene..punto primo io ne ho già quattro di sorelle e non vi ritengo tale...e dalle vostre parole deduco voi mi conoscevate già..per qualche motivo che non volete dire appunto...parlatemi di questo Tesoro..voi pensate io posso fidarmi cosi..non ho nulla contro di voi ma voi dovete essere sincera e per favore, basta con questi slanci affettivi..vi ascolto..non sono cattiva..questo è il mio carattere".

Tessa 19-02-2015 19.15.11

"L'anima non porta niente con sé nell'altro mondo tranne la propria educazione e cultura" citai Platone, per poi proseguire "Quindi, Sir Pirros, vi prego di credermi se dico che la mia educazione e la mia cultura, mi sono costate anni di studio e sacrifici. Voi parlate come uomo e io come donna di lettere, per cui, se non vi dispiace, avrei premura di iniziare a svolgere il compito per il quale sono stata condotta qua."

Senza attendere risposta presi un tomo, lo posai sopra un tavolaccio polveroso e lo aprii. Sir Pirros e il curato si fecero più vicini.

Ma un istante dopo trasalimmo tutti: alcune pagine erano state inequivocabilmente strappate.

Lady Gwen 19-02-2015 22.40.02

Sorrisi alle parole dell'uomo. Mi era stata spesso raccontata la storia di Ginevra e Lancillotto, dei cavalieri della tavola rotonda e di Re Artu`, le cui spoglie, si diceva si trovassero proprio ad Avalon.
"Vi ringrazio, Messere. Ma sapete, non sono in cerca d'amore, bensi` di una nuova me. Ho vissuto ad Avalon fino a qualche giorno fa e ora voglio vedere il mondo e scoprire se cio` che Messer Fato ha in serbo per me si trova oltre le nebbie della mia isola natale".

Clio 19-02-2015 22.57.01

Giungemmo infine alla Villa, dove ci scortarono alcuni individui.
Una volta all'interno, fummo ricevuti dal loro capo, un certo messer Rodolfo.
Salutai lui e gli altri con un educato cenno del capo.
"Salute a voi, il mio nome è Clio, e lui è Ammone.." indicando l'omone "Lieta di fare la vostra conoscenza.." sorrisi appena "Credo di avere delle informazioni che potrebbero esservi utili, se vorrete ascoltarle..".

Guisgard 20-02-2015 00.58.03

“Bella e saggia, la nostra Crisemide.” Disse Ozzillon a quelle parole di Gwen. “Si, davvero una ragazza d'oro. Un'acuta ninfa, direi.” Suonò allora un fischietto che gli pendeva sulla giubba e poco dopo, da una delle finestre del suo carrozzone spuntò una testa.
Era un giovane dal volto asciutto e serio, lo sguardo pacato ma attento, con l'espressione di chi osserva bene ciò che lo circonda.
“Mi hai chiamato, capo?” Chiese.
“Certo.” Annuì Ozzillon. “Ti risulta forse che altri posseggano un fischietto come il mio? Ma soprattutto tanto fiato da poter intimare Eolo stesso?” Scosse il capo. “Comunque... prendi uno dei miei copioni e controlla se da qualche parte ho scritto una parte di una qualche eroina per una commedia.”
“Nevio? Terenzio?” Fissandolo il giovane.
“No, qualcosa scritto da me.” Sbottò Ozzillon. “Si dia il caso che questa novella Ginevra mi abbia appeno ispirato.” Si voltò verso Gwen facendole l'occhiolino.

Guisgard 20-02-2015 00.59.23

Rodolfo fissò e Clio, per poi annuire alle sue parole.
“Certo che vi ascolteremo.” Disse infine. “Parlateci pure di queste notizie.”
Ed anche gli altri, avvicinandosi alla ragazza, mostrarono curiosità ed impazienza per ciò che lei aveva da dire a tutti loro.

Clio 20-02-2015 01.06.44

Annuii a quegli uomini.
"Molto bene.." sorridendo cordialmente.
Narrai così il motivo del mio ritorno a Capomazda, il pericolo che correvano Parusia e Mia Amata, ovunque fosse, e narrai del recente incontro alla caserma, il fatto che Gvineth sapesse della riunione ma non conoscesse il luogo, che ci aveva incaricato di scovare proprio loro, senza tralasciare le ultime ambigue parole di Gvineth sul fatto che poteva donarci una delle due spade dei Taddei.
"Io credo che si possa utilizzare la situazione a nostro vantaggio, per questo ve ne ho parlato.." conclusi "Così potremo fare in modo che si scopra solo quello che deciderete..".


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