Camelot, la patria della cavalleria

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Lady Gwen 08-11-2019 01.08.03

Mi terrorizzò letteralmente quella luce folle e feroce che gli si accese nello sguardo.
Ma dopo, fu anche peggio.
Lanciai un grido mentre mi dimenavo e liberavo dalla sua presa.
Era un essere mostruoso, orribile.
Mi allontanai con le lacrime ai occhi, cercando qualsiasi cosa potesse essere utile a difendermi.
Quel macchinario gli aveva decisamente fatto qualcosa, lo aveva cambiato, lo aveva trasformato in qualcosa di raccapricciante ed abominevole.
Qualsiasi cosa gli avessero fatto adesso, non mi importava.
Dovevo salvare me stessa e questa sarebbe stata la mia priorità.

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Guisgard 08-11-2019 01.19.09

Gwen cercò di scappare e per il troppo spavento riuscì a trovare la forza di liberarsi.
Corse via, per mettersi in salvo, sentendo un terribile grugnito dietro di sè.
Una mano possente afferrò il suo braccio, come fosse una morsa, sbattendola poi a terra, facendole perdere conoscenza.
Si risvegliò dopo un pò.
Era sul lettino, un pò dolorante, mentre Yldama, tornato normale, lavorava al computer.

Lady Gwen 08-11-2019 01.24.52

Corsi via per scappare da lui, ma improvvisamente mi sentii afferrare, poi sbattere a terra violentemente.
Alla fine, persi conoscenza.
Mi risvegliai sul lettino, dolorante.
Mi faceva molto male la testa, per la botta, mi facevano male le braccia per la stretta e tutto il corpo era dolorante.
Lo vidi seduto al computer, Tranquillo mentre lavorava e mi rintanai in un angolo senza aprire bocca, terrorizzata.
Non avevo dimenticato quello che era appena successo e non mi fidavo di lui, sebbene adesso sembrasse normale.

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Guisgard 08-11-2019 01.31.35

Yldama la sentì svegliarsi e si voltò verso Gwen.
"Ehi, ciao..." disse avvicinandosi al letto "... come stai? Posso prepararti qualcosa di caldo? Ho del tè... se vuoi..." premuroso.

Lady Gwen 08-11-2019 01.34.18

Indietreggiai ancora contro il muro quando si avvicinò al lettino, quasi il muro fosse l'accesso a un'altra dimensione in cui sparire.
Era dolce, premuroso, ma non mi fidavo di lui.
"Tu... Ti è successo qualcosa, prima... Non eri tu..." balbettai, terrorizzata.

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Altea 08-11-2019 16.51.17

Tutto era pronto anche alla Maison di moda, ad un tratto arrivò un auto e io mi avviai nel mio salottino privato.. "Deve essere il nostro cliente. Fatelo accomodare qui".

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Guisgard 08-11-2019 18.08.47

"So, lo so..." disse Yldama a Gwen "... qualcosa è andato storto... i dati ora riportano delle anomalie nel mio organismo... Gwen... credo che tu debba andartene... Non è sicuro per te restare qui..."
Nello stesso istante, alla casa di moda, Altea aveva raggiunto il suo salottino privato in attesa del nuovo cliente.
Qualcuno bussò e la porta si aprì.
"Signora, è arrivato il dottor Masper..." la segretaria, facendo entrare l'uomo.

Altea 08-11-2019 18.57.27

La segretaria annunciò il dottor Masper e mi alzai "Prego fatelo accomodare" con aria da professionista. La curiosità non era gradita nel nostro ambiente, d'altronde noi ci dovevamo operare per esaltare la bellezza, il carisma di una persona.

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Lady Gwen 08-11-2019 18.59.41

Si rendeva conto di ciò che era successo.
Era già qualcosa.
Sollevai una mano e con fare un po' incerto la allungai, seguendo con attenzione i tratti del suo viso ora normale e bellissimo, coi suoi occhi azzurri e luminosi, la barba fulva che mi solleticava le dita.
"Potresti andare fuori città e io verrei da te tutti i giorni o quasi per portarti ciò di cui potresti avere bisogno..." mormorai io.

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Guisgard 08-11-2019 23.58.06

"No, non saresti al sicuro..." disse Yldama a Gwen staccandosi dalla sua mano "... nessuno lo sarebbe... devo scappare, andare lontano e lavorare sodo, fare studi e ricerche per trovare una cura, un rimedio... per liberarmi dall'orrenda mutazione che ora flagella il mio organismo..."
Nel frattempo, alla casa di moda, Altea vide entrare un uomo nel suo salottino privato.
Era aitante, dal viso pulito e regolare, gli occhi indefiniti dai riflessi d'onice screziato ed un'espressione chiara, solare.
Aveva un indubbio fascino e tradiva una certa sicurezza in se stesso, trasmettendo un carisma non comune.
"Signora De Bastian, immagino..." avvicinandosi a lei e porgendole la mano, in una stretta maschia, vigorosa, eppure di un che cavalleresco, come se avesse l'attitudine alla compagnia femminile "... la ringrazio di avermi ricevuto nonostante l'orario insolito." Con i suoi occhi in quelli di lei.
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Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 16.53.33.

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