Camelot, la patria della cavalleria

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Altea 03-06-2014 20.49.12

"Sai solo giudicare Shalazam..ti avevo pure chiesto una arma potente io la avrei custodita a costo della vita..e il cavaliere sarebbe stato chi la avrebbe usata..peccato si vede non sono perfetta.." e andai via da quel posto varcando la Porta.

Guisgard 04-06-2014 00.28.41

Roxanne fissò a lungo Clio.
I suoi occhi parevano ora diventare come tizzoni ardenti, tanto erano carichi d'odio.
“Quando veniste a casa mia” disse “ebbi subito l'impressione di trovarmi davanti ad una donna fuori dal comune... sapevo che eri stata tu ad uccidere la mia bestia ed ero curiosa di vederti da vicino... già, vedere la donna che era riuscita a colpire mortalmente uno dei miei animali... incredibile, vero? Tanti cavalieri giunti da ogni dove e ad uccidere la bestia ci era invece riuscita una donna... una ragazza...” rise appena “... e fu allora, quando cioè ti vidi a casa mia, che decisi la tua sofferenza... si, decisi di farti vedere morte prima le persone che amavi... si, prima di uccidere anche te dopo... ed è un vero peccato che non potrai impugnare la spada che hai così tanto meritato di possedere...” estrasse una sorta di corto flauto “... dimmi... vuoi vedere la bestia di Solpacus? Una nuova bestia intendo... quella che ucciderà tuo marito stanotte?”

Clio 04-06-2014 00.36.53

"Ironico, vero? Una donna.." risi appena "Beh, ma credo che lo sia ancor di più il fatto che è una donna, una ragazzina, a comandare la bestia.." risi ancora, piano "E poi gli uomini credono di far muovere il mondo.. poveri illusi..".
Io sono un cavaliere, stupida ragazzina..
Scossi la testa.
"Sono certa che stai per mostrarmela... la nuova terribile bestia di Solpacus.." sorrisi, nel vedere il flauto "Ah, e dire che mi hanno presa tutti per matta quando ho detto che avevo sentito il un fischio.. come un richiamo...".

Guisgard 04-06-2014 00.52.15

“Anche mia madre fu presa per matta...” disse Roxanne a Clio “... e per una strega... si, una megera, una janara... in realtà mia madre ed io come lei, siamo un qualcosa che gli uomini comuni non possono capire... qualcosa che va oltre ciò che possono contemplare...” portò il flauto alla bocca e cominciò a suonarlo.
In principio si udì un ringhio profondo.
Poi un sordo latrato.
Un attimo dopo un'innaturale creatura apparve sulla soglia di quella cella.
Aveva tratti e fattezze grottesche, assurde, ignote a qualsiasi essere di questo mondo.
Una folta pelliccia ricopriva il suo corpo, con chiazze larghe di squame sul dorso, mentre la coda era affusolata e sottile.
Sembrava un quadrupede, ma le zampe posteriori apparivano più lunghe e robuste, capaci dunque di poter sostenere una postura eretta.
Le movenze tradivano una certa goffaggine, eppure quell'animale mostrava un'agilità straordinaria.
Lungo il collo, fino al petto, non aveva segni di peli e la pelle appariva liscia e scoperta.
Così come sulla faccia.
Gli artigli erano lunghi ed affilati, mentre le zanne che fuoriuscivano dalle fauci erano lunghe quanto la sua testa, impedendo così a quell'aborto della natura di poter serrare la bocca completamente.
Ma al di là di questi tratti deformi e terribili, ciò che colpiva di quella bestia erano gli occhi.
Occhi che sembravano possedere qualcosa di umano, nonostante la feroce e cieca violenza che emanavano.
Infatti quegli occhi erano animati da un odio sconosciuto a qualsiasi belva di questo mondo.
Un odio che in natura era presente solo negli uomini.
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Clio 04-06-2014 00.58.42

Beh, sicuramente non la preveggenza, quello proprio non l'avete.
Restai a guardare la bestia, non avevo mai visto niente di simile.
Quegli occhi, colmi di odio. Un odio estraneo alle bestie, ma frequente negli uomini.
"Complimenti.. Spaventosa.. non c'è che dire..." guardai Roxanne "Cosa significa? La frase intendo.. Com'era.. ciò che è stato tornerà, ciò che è oggi non sarà più.. qualcosa del genere.. non ho fatto che chiedermelo...".

Guisgard 04-06-2014 01.03.56

Roxanne suonò ancora il suo flauto e la bestia, quasi ipnotizzata, arretrò docilmente, fino ad uscire dalla cella.
“Ciò che era in passato...” disse Roxanne a Clio “... prima che la superstizione e l'ottusità dei Cristiani giungesse in queste lande a condannare quei valori che sin dalla notte dei tempi hanno retto il nostro mondo...” la fissò “... ecco cosa tornerà e cosa invece svanirà...”
In quel momento tornò Posteg.
“Tutto è pronto.” Mormorò.
La janara lo fissò, per poi annuire.
In quel momento Dort, lamentandosi, cominciò a riprendere conoscenza.

Guisgard 04-06-2014 01.37.56

“Beh...” disse Flees ad Elisabeth, avvicinandosi a lei così tanto che la maga ebbe la chiara sensazione che lui stesse quasi per baciarla “... potrei dire che mi sei mancata così tanto, cara zia, che mi sembrava davvero di impazzire... in verità non volevo certo staccarmi da voi, ma durante il tragitto le guardie mi hanno spinto sempre più in disparte, facendomi praticamente capire che non ci volevano molte persone là sotto... allora ho deciso di attendervi fuori, sotto un albero... e poi, aspettandovi, mi sono addormentato per svegliarmi solo poco fa...” sorrise alla donna “... ma sappi che per tutto il tempo non ho fatto altro che sognare di te, cara zia... e se non mi credi ti basterà leggermi nella mente per vedere ogni immagine di quel sogno...” aggiunse malizioso.
“Allora direi di lasciare il cimitero” fece Daizer “e di raggiungere subito la locanda più vicina per mangiare e trascorrervi la notte.”

Clio 04-06-2014 01.40.47

Scoppiai a ridere.
"Magari un simile giorno venisse.. e tu stai per privarmi di vedere tutto questo? Ah.. non vale.." risi ancora "Anche se per te non sarebbe il massimo.. se vigessero ancora le antiche leggi non verresti bruciata, è vero.. saresti condannata alle bestie.. letteralmente.. un crimine come il tuo sarebbe stato punto severamente.." scossi la testa "La tolleranza degli antichi ha un limite.. e tu l'hai attraversato.. Hai ucciso chi si è seduto alla tua tavola, forse solo uccidere tua madre o tuo zio sarebbe stato peggio.. Ma questi sono affari tuoi.. I cristiani dicono che il loro dio perdona ogni colpa.." sorrisi appena "Prima non era certo così semplice... Il mio tormento sarà niente in confronto a quello che ti aspetta..".
Ottimo, pensai, proprio quello che ci vuole, razza di imbecille.
Come se non fosse già abbastanza difficile seguire l'antica religione di questi tempi.
Fammi un favore, crepa senza andare in giro a raccontare queste storie, ci sono già abbastanza malelingue.
Tu non sai niente della religione dei padri, niente.. sciocca, stupida ragazza..
Gli dei ti puniranno per ciò che hai fatto, nel peggiore dei modi...

Chiusi gli occhi per un istante.
Dei, ascoltate la mia supplica, non lasciate che questa ragazzina sgualcisca il vostro nome, che lo insudici con le sue malefatte.
Arrivò Posteg e disse che tutto era pronto.
Ma mi voltai di scatto quando vidi Dort iniziare a svegliarsi.
Mi si strinse il cuore.
Prendete la mia vita, che serva a chiudere questa storia.. Ma, vi prego, non lasciate che altri muoiano a causa mia.. Dort.. Guisgard, i miei ragazzi..
"Ehi.." sussurrai appena, mentre la janara era voltata "Dort...".
Avrei voluto prenderlo tra le braccia e dirgli che sarebbe andato tutto bene, come aveva fatto lui con me.
Oh, fratello mio che cosa ti hanno fatto..

Guisgard 04-06-2014 02.17.41

“I riti delle baccanti” disse Roxanne a Clio “e poi quelli ancora più antichi in cui un maestro poteva iniziare il proprio discepolo a qualsiasi conoscenza, fino a quella fisica e sessuale, nonostante il lo stesso sesso e l'età differente... e ancora le tradizioni degli egizi, in cui era possibile amarsi tra fratello e sorella... a questi vanno aggiunte le cerimonie dei catari e di altre dottrine definite poi eretiche... facevano parte del nostro sapere, del sapere di tutti gli uomini e ci univano alla natura... poi l'avvento dei Cristiani e dei Musulmani, ancor più fanatici se possibile, hanno imposto la fine di tutto ciò... ma ora è giunto il momento di farli rivivere... io lo permetterò... libererò di nuovo gli uomini, qualsiasi sia il loro credo...”
Ad un tratto Dort cominciò a riprendere conoscenza.
Si lamentava poiché ricominciava a sentire dolore alle gambe ormai spezzate.
Poi la voce di Clio e i suoi occhi che si alzarono su quelli della ragazza.
E nel vederla Dort ebbe un sussulto.
Ma fu un breve momento.
Roxanne fece un cenno a Posteg e questi colpì al capo Dort, tramortendolo di nuovo.
“Cominciava a lamentarsi” fece Roxanne “ed io detesto vedere la sofferenza negli uomini...” guardò di nuovo Clio “... a presto, amica mia...” rise, per poi andare via.
Posteg allora sganciò le catene dai polsi di Dort, se lo caricò sulle spalle e anch'egli uscì dalla cella.
Lasciando Clio abbandonata in un profondo senso di angoscia, disperazione e solitudine.
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Guisgard 04-06-2014 02.22.30

“Nessuno qui ti sta giudicando, Altea...” disse Shalazam “... ma tu sola con la tua reazione hai giudicata te stessa ed il tuo operato... sei una sacerdotessa, con doti e doni sconosciuti ai comuni mortali... dovresti avere la capacità di scindere il Bene dal male, di ignorare i limiti e le debolezze che rendono imperfetti gli esseri umani... e invece ti lasci trascinare da tutto ciò, tradendo le tue mancanze... hai avuto il compito di combattere le forze del male ma al primo ostacolo, come la volontà di quel cavaliere di non seguire le tue rivelazioni, vuoi desistere ed abbandonare la battaglia... non ti comporti da sacerdotessa, ma solo da essere mortale, che mette la sua delusione davanti a valori e principi ben più alti... vuoi abbandonare? Bene. Fallo. Tutti hanno diritto alla propria scelta. Ma sappi che se desisterai non sarà solo tuo il fallimento, ma anche mio che avevo riposto la mia fiducia in te...”

Guisgard 04-06-2014 02.32.24

Guisgard e Astus, seguendo Older, galoppavano rapidi nella foresta.
I loro cavalli erano lanciati a folle velocità tra gli sterpi, i rovi e gli alberi secolari, un tempo unici testimoni di riti e cerimonie ormai dimenticate.
L'aria era pungente, il cielo sterminato e silenzioso.
Tra la fitta vegetazione si potevano ammirare a stento poche stelle brillare nella sconfinata volta celeste, simili coi loro bagliori indefiniti alle gemme perdute della corona di Lucifero.
E forse di quelle lande cupe ed inclementi solo antichi demoni, bramosi di anime dannate per i loro sacrilegi pasti, conoscevano gli orrori che celavano.
“Ehi...” disse Guisgard ad Older “... manca ancora molto?”
“No, messere...” fece Older “... ci siamo quasi... ecco, laggiù... oltre quei noci...”
Ma proprio in quel momento qualcosa di metallico echeggiò nell'irreale silenzio circostante.
Il cavallo di Astus si abbandonò ad un disperato nitrito, per poi cadere, disarcionando così il suo cavaliere.
“Astus!” Gridò Guisgard, fermando di colpo il suo cavallo.
Il destriero di Astus era finito in una tagliola.
“Come stai?” Urlò Guisgard.
“Bene... credo...” alzandosi da terra il suo compagno.
All'improvviso Older galoppò via.
“Dove vai?” Incredulo Guisgard. “Torna qui!”
Ma quello svanì rapido nella foresta.
“Bastardo!” Con rabbia il cavaliere.
Scese poi dal suo cavallo per sincerarsi delle condizioni del compagno.
“Il tuo cavallo non può proseguire...” mormorò Guisgard “... dobbiamo per forza di cose usare il mio...”
“Quel dannato è fuggito...” fece Astus “... come faremo a trovare il luogo in cui è stato trovato il ciondolo?”
“A questo punto” scuotendo il capo Guisgard “dubito che quel vigliacco ci abbia detto il vero... non ci resta che cercare Clio battendo la foresta in lungo ed in largo...”
“Non ci riusciremo mai...”
“Dobbiamo riuscirci invece!” Deciso il cavaliere.
Ma ad un tratto il suo cavallo cominciò a nitrire ed a scalciare.
“Buono...” cercando di ammansirlo Guisgard “... buono... ma cosa ti prende?”
Ma all'improvviso si udì un suono nell'aria, simile ad un lungo sibilo e poi un terrificante ruggito.
Un attimo dopo due sagome emersero dall'oscurità circostante.
Una figura avvolta in uno strano costume ed accanto ad essa una terribile bestia.
La stessa scena apparsa la notte in cui i falsi Gufi affrontarono la misteriosa creatura.
Guisgard estrasse la spada e fissò quelle due sagome.
Astus invece non riuscì neanche a raggiungere la sua spada, ormai persa dopo la sua caduta da cavallo.
La figura misteriosa allora indicò i due all'animale che gli stava accanto.
La bestia lanciò un terrificante ruggito, per poi lanciarsi contro Guisgard e Astus, in quella che pareva essere la più impari e disperata delle lotte.
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elisabeth 04-06-2014 08.33.16

Era vero.....mi ero accorta che i soldati lo avevano volutamente lasciato indietro.....il che non aveva alcuna logica....sino a quel momento era stato Flees a portare avanti le trattative per trovare la tomba e non Daizer.....Daizer non aveva mai aperto bocca, neanche quando gli chiesi di Flees........ Flees così vicino a me da poterne respirare l'alito.....tanto da avere il desiderio di essere baciata......leggere nella sua mente........fissai a lungo il suo volto.....e vidi Flees sdraiarsi sotto l'albero......lo vidi dormire ed entrai in quel sogno.....che sapeva di apprensione e passione......nudi uno tra le braccia dell'altro le carezze avide non avevano timore di scoprire corpi in cerca di appagamento.........Per un tratto mi ritrovai a non respirare.....uscii da quel sogno.....per sentirmi in preda ad una angoscia devastante........La mano di Daizer stringeva la mia....aveva l'urgenza di andare a trovare una locanda......e in cuor mio avevo la sensazione che sapesse dove andare......quale uomo vede di la propria donna intimamente vicina ad un'altro si preoccuperebbe di dormire o di mangiare........solo Daizer da un periodo a quella parte......"Interessante il tuo sogno Flees ....ma quando si teme per una persona...difficilmente si addormenta...vero Daizer?.......Andiamo a cercare una locanda...o per meglio dire la locanda......".......precedetti i due uomini sino al cancello ..."A te il passo amore mio...."....Flees era dietro di me.....e io avevo pensieri sempre più cupi.....

Clio 04-06-2014 10.16.52

Lascialo, lascialo.. non osare toccarlo..
Avrei voluto urlare, cercare di proteggerlo.
Invece non potei fare nulla, non avrei dato a Roxanne la soddisfazione di vedermi soffrire.
Restai impassibile, ad osservarli andare via.
In realtà sentivo la mia anima dilaniata in mille pezzi.
Non era giusto, non mio fratello.. il mio amico più caro.
Restai sola, e appoggiai la testa contro la parete umida e fredda.
Mia nonna aveva ragione, con gli ignoranti non si ragiona.
Eppure avevo imparato che i pregiudizi erano ancora peggio.
Sebbene fossero suoi figli.
"Parli proprio come loro, sciocca ragazza.. con una gran confusione in testa.." mormorai, anche se la janara era già uscita e non poteva sentirmi "Giudicare in base agli eccessi una religione basata sull'equilibrio, è davvero fazioso.. Non sai niente.. Le baccanti, oh che cliché.. Infatti erano ben visti da tutti.. non li hanno proibiti perché deturpavano la città.. no, figurati.. chissà come mai, i matrimoni tra fratello e sorella finiscono con l'arrivo di Roma.. E che diavolo c'entrano Catari e Mussulmani? Povera paesanotta ignorante... e sadica.. che cozzaglia..".
Hai intenzione di star qui a disquisire di teologia da sola, Clio? Davvero?
"Ah, finiscila.. detesto che qualcuno prenda la mia religione e la rigiri come vuole per i suoi fini, lo detesto.. dovrebbe combattere qualunque religione, magari quando gli uomini non crederanno più in niente tutto questo accadrà, non ci sarà più morale e tutti gli eccessi saranno permessi, ma spero vivamente di non vedere mai quel giorno ... povera ragazza.. non apprezza i divieti del cristianesimo, allora pensa che prima certe cose fossero permesse... non è quello che dicono sempre i cristiani della religione dei padri, che erano immorali mentre loro sono puri? Per chi vuole essere immorale è una manna..." risi appena "Sì, in effetti ha ragione.. io stessa ho l'abitudine di abbandonarmi ad orge sfrenate.. diamine, vivo in mezzo agli uomini, dovrei essere in paradiso.. Ho sbagliato tutto nella vita.." alzai gli occhi al cielo.
Ah, invece morirai senza che nessuno ti abbia mai toccato se non fai un bel niente...
Presi un profondo respiro.
"Sì, sì, ho capito.. vediamo che si può fare.." risi, scuotendo la testa.
Fantastico, pensai, ora parli da sola ad alta voce.
Beh, nessuno può sentirmi, e anche se fosse? Ormai..

Ma quella parte di me aveva ragione, dovevo almeno provare a liberarmi.
Avevo le mani legate, ma non i piedi.
"Vediamo se queste catene hanno dei punti deboli.." sussurrai.
Ero sola ormai, Roxanne aveva altro a cui pensare, e Posteg aveva portato Dort chissà dove.
Dovevo tentare.
Così, provai a spingerle, girarle, fare perno, cambiare posizione per avere più forza, sperando che avessero un punto debole.
Mi guardavo in giro per la stanza, sperando di vedere qualcosa, qualunque cosa che potesse aiutarmi.
Mi rifiuto di darla vinta a quella ragazzina.

Altea 04-06-2014 15.02.06

Shalazam mi apparve come una visione davanti alla Porta del Tempo..ormai non avevo nulla addosso che mi desse la possibilità di vederla come una sacerdotessa..."Shalazam...pensi io abbia ricevuto un giusto processo lì al Tempio..ho avuto solo accuse e accuse...e mi hai ascoltata? Mi avete ascoltata? Dici ho doti particolari..ma tu come Gransacerdotessa non hai visto nulla? Dove è finita la mia amata Shalazam che mi rassicurava e mi spronava con dolcezza...io...stavo pulendo i lividi e le ferite del cavaliere..lui ne trasse beneficio...io no...dietro di lui bruciava il Grande Fuoco Sacro...più lo pulivo e più vedevo nel suo volto apparire nuove ferite e sangue..e dal Fuoco ho visto apparire la sagoma...della belva e colui che lo comandava....volevo fermarlo..ora lui è in pericolo..se fosse rimasto o mi avesse ascoltato forse non lo sarebbe..invece voleva solo andarsene. Ho cercato di trattenerlo invano...e sto male..si perchè sono una comune mortale e ho visto strappare una gamba al mio migliore amico e non so che resti mi spetteranno vedere di mio fratello...e assieme al cavaliere, altri moriranno...e forse io sono pure nel giro di quelle persone...e tu a fronte di questo mi lasci tornare sola senza alcuna arma da usare solo momentaneamente e poi ritornarvela. E' proprio perchè sono una mortale che ti parlo della cattiveria dell'animo umano che si cela subdolamente dietro sorrisi e gentilezze ma poi escono e io li ho riconosciuti...a lui dissi di stare attenta di Older, Posteg ma soprattutto di Roxanne ma si è fatto quasi una risata..non mi ha creduta..come non mi crede nessuno...cosa posso fare io sola laggiù se non ho solidarietà..perchè l'uomo se in mezzo vi sono scopi personali non conosce la solidarietà, hai visto...è bastata la spada dei Taddei..e tutti a farsi una lotta..invece dovevano essere uniti per la Giustizia."
Ero infervorita..."Ormai è sera nel nostro Mondo...e lui sarà in pericolo e con lui altri..e come devo presentarmi? A mani nude davanti alla bestia accarezzandola cercando di ammansirla?" risi di gusto "Oppure devo rubare la spada dei Taddei perchè va solo a colui che saprà ucciderla e andare in foresta e usarla contro la belva...già..ma se io non ho un Animo Nobile quella spada sarà come le altre...vediamo..si potresti teletrasportarmi dove è ora il cavaliere...e io gli farò da scudo e morirò per lui...dammi una altra soluzione...una vera Sacerdotessa come voi, Shalazam, non dovrebbe essere testarda e cocciuta ma prontarsi per il Bene e mettere a disposizione ciò che possiede alla Sacerdotessa perchè compi il suo dovere...o avrà delle vite sulla coscienza."
Rimasi in dignitoso silenzio davanti a lei fissandola.

Guisgard 04-06-2014 18.37.15

Roxanne era andata via, ma Clio aveva comunque replicato a ciò che la janara aveva detto, tirando in ballo un bel po' di tradizioni, anche diversissime tra loro, col solo scopo di attaccare la Fede che ora dominava tra i grandi di Afravalone.
E Clio aveva provato a controbattere a tutto ciò, ma ormai da sola in quella cella nessuno poteva più sentirla.
La spadaccina allora cominciò ad osservare le catene, per poi iniziare a cercare un punto debole, un anello fiacco, un qualcosa che potesse permetterle di liberarsi da quella prigionia.
Ma poi, all'improvviso, udì dei passi.
Un attimo dopo una figura emerse dalla penombra.
“Ancora a dibattere sulle varie religioni...” avvicinandosi a lei Enar “... che cosa sciocca... come se delle pulci discutessero a chi appartiene il cane su cui si trovano...” fissò per un momento la spadaccina incatenata, per poi mostrale cosa aveva in mano.
Era un grosso martello di ferro.
“Non capite che tutto è cominciato così?” Mormorò il pastore. “Con uno scontro tra diverse fedi? E' così difficile seguire il proprio credo senza dover attaccare quello degli altri? Lasciando in pace coloro che praticano riti per noi incomprensibili?”

Guisgard 04-06-2014 18.53.32

Flees sorrise a quelle parole di Elisabeth.
“Si, molto interessante quel sogno, cara zia...” disse piano.
I tre si diressero così, una volta usciti dal cimitero, ad una locanda non troppo lontana.
Ma durante tutto il tragitto Elisabeth continuò a rivedere le immagini del sogno di Fleed, provando sulla sua pelle tutte quelle emozioni e sensazioni.

Vide così loro due, con Flees che cominciò a spogliarla piano, dolcemente.
E lei poi fece altrettanto.
E i due, allora, in quel sogno si unirono carnalmente.
A lungo e più volte, animati e trascinati da una passione sfrenata, incontrollabile e che ora poteva finalmente dar sfogo a tutto il desiderio accumulato e represso per così tanto tempo.

E Flees la fissava.
Fissava sua zia, quasi comprendendo che lei stava leggendo nel suo cuore e vivendo quel suo meraviglioso sogno.
“Si, mi sono addormentato, è vero...” sussurrò il nipote all'orecchio della zia “... ma solo perchè sapevo che ti avrei sognata così...”.
E parlandole le sfiorò l'orecchio prima con le labbra.
“Eccoci giunti alla locanda.” All'improvviso Daizer. “Ora potremo mangiare e riposare.”

Clio 04-06-2014 18.56.47

Maledizione.. Ci mancava Enar...
Perché tutti credevano che io volessi tutto quello?
Sono la prima a rimpiangere i tempi antichi.
"Oh..." Sbuffai "Lo so fin troppo bene, per chi mi avete preso?.. La religio romana era proprio questo... Finché i cristiani non hanno pensato bene di imporre il loro credo.. Ma rispettare la religione altrui non significa uccidere chiunque ti capiti a tiro come sta facendo vostra nipote.. E comunque parlavo da sola, nessuno vi ha interpellato.. Un prigioniero non è libero di impazzire in santa pace? Ma guarda un po'.. State per uccidermi no, lasciatemi in pace.. Il mio rapporto con gli Dei non vi riguarda...".

Guisgard 04-06-2014 19.03.29

Shalazam sorrise ad Altea.
“Ti ho spronata quando gli eventi lo chiedevano” disse “e rimproverata quando eri in errore. Non ci sono armi in questo tempio per distruggere il male in un momento. Sarebbe troppo semplice. Ti abbiamo affidato il Libro Ancestrale ed esso è il nostro dono per te. Quanto alla bestia, con te hai valorosi e fedeli cavalieri, quali sir Rodolfo e ser Destrus. E se non hanno compreso i tuoi suggerimenti allora significa che dovrai convincerli della bontà di ciò che sospetti. Anche chi ha udito il fischio che comanda la bestia non è stato creduto all'inizio, ma nonostante tutto ha lottato per dimostrare fondate le sue parole. Questo devi fare anche tu. Nessuno ti ha mai detto che sarebbe stato facile. Il male è forte e richiede coraggio e forza per essere vinto dal Bene. Il cavaliere non ha voluto il tuo aiuto? E sia, seguirà da solo il suo cammino. Tu hai il tuo, Altea. Là fuori ci sono cavalieri ed eroi, buoni e cattivi, che si battono per uccidere la bestia. Non giudicarli ma serviti di loro per raggiungere lo scopo. Ossia quello di sconfiggere le forze del male e far trionfare quelle del Bene. A te la scelta, Altea. Scegli se essere una degna sacerdotessa, o solo una meteora in questa cupa tragedia.”

Guisgard 04-06-2014 19.08.24

“Non sono i vostri dei a volervi salva” disse Enar a Clio “e neanche quelli di Roxanne... so che in città sono poco amato... molti mi definiscono cupo, solitario e taciturno... e forse anche in maniera peggiore... ma sono un uomo, un essere umano e per quanto mi riguarda i miei simili hanno il medesimo valore... che siano pagani, Cristiani o Musulmani...” strinse forte il martello e poi cominciò a picchiare forte.
Poco dopo le catene si spezzarono e Clio si ritrovò con i polsi liberi.

elisabeth 04-06-2014 19.20.21

Quella strada divenne interminabile........ogni passo diventava un agonia.....Era rimasto fuori per poter sognare......se fossi morta....la cosa migliore che gli sarebbe potuta rimanere era il sogno....Daizer sembrava non rispondere alle mie domande, anzi sembrava evitarle.......Sentivo l'odore di Flees....che mi penetrava la pelle.....se avessi potuto spiegare cosa provassi....potevo dire che il piacere si stava trasformando in dolore......mi sentivo nuda accanto a lui...mi sentivo vulnerabile.....ma allo stesso tempo avevo una forza che neanche immaginavo........il sogno si fece realtà a tal punto che pensavo stessimo facendo l'amore..pur rendendomi conto che non poteva sussistere una cosa del genere.......Le sue labbra al mio orecchio si fecero calde umide e piene di ardore.........Eravamo alla locanda......E ora ?......Daizer doveva sapere.......e Flees ?......." Bene ho una fame incredibile.......e poi Daizer...non dimenticare....ti devo parlare...anche se da un pò di tempo io parlo e tu....non recepisci.......quindi Flees...quando parlerò con mio marito....dovresti salire in camera...e lasciarci soli......sarai così gentile da farlo ?..."...

Altea 04-06-2014 19.21.27

"D'accordo Shalazam...ma io ora...avverto il pericolo...e se me ne stessi nella locanda una volta ritornata..beh..sarei una inetta e priva di coraggio..la sera..si..è una loro invenzione..cosi possono agire indisturbati, lo sappiamo benissimo...chiederò al vescovo la Grazia di poter usare la spada..solo a fin di bene, se dovessi fallire...allora mi prendo la responsabilità...si devo osare e con me verranno i miei cavalieri...ora il Libro Ancestrale non serve..serve agire...anche se ho imparato trucchetti come far apparire serpenti velenosi..lo sai?" e sorrisi..."Devo andare...devo salvare il cavaliere...ancora una volta..e anche chi è in pericolo...coi miei uomini".

Rividi lo smeraldo su di me, il Libro Ancestrale e la clamide..."Pregate la vostra Divinità mi protegga..ma io ho avuto una benedizione speciale proprio da Abate Nicola.
Fatemi tornare al mio Mondo...e tornerò spero vincitrice...e spero sei al mio fianco.


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Clio 04-06-2014 19.25.31

Guardai Enar allibita.
Temevo che il martello fosse per le mie gambe.
"Grazie..." Mormorai, alzandomi a fatica "...io.. Non capisco.." Disorientata "Perché mi state liberando? Sapete che devo fermarla, ha ucciso mio fratello e sta per uccidere mio marito... Se non l'ha già fatto.. Qui non si tratta di religione.. L'omicidio è omicidio... Devo salvarlo...".
Non capivo, se sapeva perché non l'ha fermata prima? Perché liberare me, in quel momento?

Guisgard 04-06-2014 19.25.46

“Certo, cara zia...” disse Flees ad Elisabeth.
I tre poi mangiarono nella locanda e dopo un po' si ritirarono nelle loro camere.
Così, finalmente, Daizer e sua moglie restarono soli.
“E' una sera limpida e fresca...” mormorò il contrabbandiere fissando il cielo dalla finestra “... allora, di cosa volevi parlarmi? Quale inconfessabile segreto ti turba?” Rise. “Su, ti ascolto...” voltandosi a fissarla.

Guisgard 04-06-2014 19.28.49

Shalazam annuì a quelle parole di Altea.
“Sceglierai tu come agire...” disse.
Tutto svanì ed Altea si ritrovò davanti alla casa della donna che aveva medicato Guisgard.
Poco distanti da lei, si trovavano Rodolfo e Destrus.
Stavano attendendo il suo ritorno.

Altea 04-06-2014 19.34.52

Ero tornata nel mio mondo...."Non fate domande.." dissi a Rodolfo a Destrus, sapendo Guisgard era arrivato qui prima di me.."Solo..e credetemi sir Rodolfo..le sorti sono segnate...dobbiamo agire...prendiamo delle torce...dobbiamo andare a Palazzo del Vescovo..chiedere se vuole darci..si la Spada dei Taddei...io passerei per la foresta..ma...sono le tagliole mi preoccupano di più" mi voltai verso la donna..."Diteci...milady, è solo la foresta la via per tornare a Solpacus?"

Guisgard 04-06-2014 19.34.56

Enar lasciò cadere a terra il pesante martello.
“Per troppo tempo ho finto di non vedere...” disse a Clio “... di ignorare che mia nipote era simile a sua madre... i riti contro natura su quegli animali, i delitti di tanti innocenti...” scosse il capo “... si, come sua madre... e così facendo non ha fatto altro che dare ragione a chi ha bruciato su un rogo sua madre... ma ora basta... non potevo più tacere... non potevo più proteggere col mio silenzio mia nipote... darò fuoco a questo luogo e farò marcire tra le fiamme anche tutti quegli animali sfortunati... anche loro sono vittime della follia e del male...” prese allora un barile di pece e cominciò a spargerlo ovunque “... andate via...” fissando Clio “... qui regna solo peccato e morte...” e prese una torcia.

Clio 04-06-2014 19.40.14

Sorrisi ad Enar.
"Grazie.." Mormorai.
Avete fatto la cosa giusta, pensai, ma immaginavo che non fosse quello che volevo sentirgli dire.
Raccolsi il martello, ero disarmata, e sarebbe finito bruciato, uno spreco.
Lasciai così quel posto, di corsa.
Dovevo trovare Roxanne e fermarla.
Prima che fosse troppo tardi.

Guisgard 04-06-2014 19.48.02

La bestia caricava verso Guisgard e Astus a testa bassa, mostrando i suoi terribili aculei e le fauci spalancate.
Caricava e ringhiava, con tutta la sua ferocia ed il suo odio senza tempo.
Astus gridava qualcosa, ma Guisgard non lo sentiva.
Tutto tremava intorno a loro, come se la foresta quasi si schiantasse sotto la folle corsa di quell'animale mostruoso e primordiale.
Il cavaliere stringeva forte la spada a due mani, mentre gli occhi fiammeggianti di quella bestia erano sempre più vicini.
Un attimo.
Soltanto un attimo lo divideva da quell'imminente e fatale impatto.
Quegli occhi erano sempre più grandi.
Tanto grandi da avvolgere ogni cosa con il loro fuoco.
Poi una luce.
Intensa, meravigliosa, di un azzurro scintillante ed indescrivibile...
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La sala si illuminò di colpo e tutti i presenti restarono sorpresi.
Sul maxischermo il volto del dirigente della Fum Soft tradiva un'evidente soddisfazione, mentre sui tanti schermi al plasma scorrevano ancora le immagini poligonali del gioco.
“Si conclude così la proiezione della demo del gioco...” disse l'uomo ai tanti presenti nella sala, ancora in visibilio per ciò che avevano visto “... vi ricordo che la versione definitiva del gioco vedrà la luce, prima in Europa, poi negli Usa ed infine sul mercato orientale, prima entro la fine dell'anno. Naturalmente per ogni piattaforma videoludica, pc, mac e mobile. Per ogni vostra domanda, dubbio o considerazioni del caso vi rimando alla conferenza stampa che la nostra rappresentate, addetta alle pubbliche relazioni, terrà fra circa tre ore.”
In sala cominciò ad alzarsi un basso mormorio, per poi divenire un'entusiastica valanghe di domande.
“Signori, signori, per favore...” l'uomo sul maxischermo “... vi prego... le domande a tempo debito... avete assistito ad una demo de I pilastri di Afravalone, il gioco di ruolo che rivoluzionerà non solo il mercato dell'intrattenimento, ma che darà un nuovo senso alle sensazioni ed alle emozioni umane. Vi chiedo dunque solo un po' di pazienza. Nel frattempo ecco alcuni suggerimenti commerciali su tutte le serie di articoli ispirati al gioco. A presto.”
E sullo schermo, dopo l'immancabile volto della donna che pubblicizzava il gioco, cominciarono a scorrere tutti i prodotti ispirati al mondo di Afravalone.
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elisabeth 04-06-2014 19.49.10

Cenammo in silenzio....Flees sembrava sereno...sicuro di se....e anche Daizer sembrava concentrato sul suo piatto.......finit la cena ...raggiungemmo le nostre stanze....." Buon notte Flees..."...ed entrai in camera.......tolsi il mantello e lo poggiai sulla sedia....rimasi a guardare Daizer che contemplava la volta celeste.........lo feci anche io...era tanto che non lo facevo.......la notte l'amavo per questo......quando la notte era limpida....avevo tutto il creato ai miei occhi...io così piccola ed umile....avevo in regalo.....quella meraviglia.....ascoltai Daizer........ed ebbi la sensazione...che mi fosse negata quella meraviglia....abbassai gli occhi.......come poteva sembrarmi tutto così difficile........." Dimmi una cosa Daizer......in questo periodo...sembra che tu mi abbia lasciata andare ai miei pensieri..alle mie emozioni........oggi mentre i soldati ci portavano alla tomba......sembravi guardarmi in modo diverso quasi distaccato...per poi baciarmi come non avevi fatto mai......So che l'Amore non ha confini....sembra arrivare nei nostri cuori quando meno ce lo aspettiamo..........IO ho sbagliato....e ho offeso...qualunque sia il tuo sentimento nei miei riguardi........"........avrei voluto che Flees non fosse mai esistito...avrei voluto avere la forza di Daizer..............e invece mi ero fatta prendere da un passione che nella realtà non esisteva....la mi averginità...l'avevo donata Daizer e lo avevo fatto con Amore......e allora Flees cos'era.......mi voltai e guardai Daizer.....sielenzioso.......

Guisgard 04-06-2014 20.06.49

Rodolfo e Destrus annuirono a quelle parole di Altea.
“No...” disse la donna “... se imboccherete quel sentiero giungerete a Solpacus attraversando la boscaglia, evitando così la foresta...”
I tre allora si lanciarono al galoppo verso la città.
Ma all'improvviso davanti agli occhi di Altea apparve un'intensa luce formata come da infiniti bagliori...
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Il buio, poi la luce della stanza.
Il tecnico della Fum Soft sollevò il nastro virtuale che copriva gli occhi di Altea, facendola ritrovare nella camera dove tutto era iniziato.
“Bentornata.” Sorridendo l'addetta della Fum Soft ad Altea. “Spero che il nostro gioco abbia soddisfatto le sue aspettative. Lei ha terminato le tredici ore di gioco, ma i suoi progressi nel gdr sono stati salvati e verranno inseriti nella versione definita del gioco.” Annuì. “Prima di andare devo chiederle di compilare un breve modulo in cui rispondere a veloci domande sulla sua esperienza ne I Pilastri di Afravalone. Naturalmente all'uscita una nostra segretaria le rilascerà il gioco da tavolo de I Pilastri di Afralone, adesivi e custodie per smartphone personalizzate con i marchi del gioco. Arrivederla e grazie ancora di aver scelto la Fum Soft.”

Guisgard 04-06-2014 20.10.45

Clio si allontanò dalla cella, seguendo una stretta feritoia illuminata, che presumibilmente conduceva all'esterno.
Così, attraverso un piccolo canale, la ragazza risalì in superficie, ritrovandosi nella radura in cui c'era la pietra incisa in antico Longobardo.
Ma ad un tratto una luce, vivissima, invase quel luogo, avvolgendo Clio...
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Il buio, poi la luce della stanza.
Il tecnico della Fum Soft sollevò il nastro virtuale che copriva gli occhi di Altea, facendola ritrovare nella camera dove tutto era iniziato.
“Bentornata.” Sorridendo con cortesia l'addetta della Fum Soft a Clio. “Spero che il nostro gioco abbia soddisfatto le sue aspettative. Lei ha terminato le tredici ore di gioco, ma i suoi progressi nel gdr sono stati salvati e verranno inseriti nella versione definita del gioco.” Annuì. “Prima di andare devo chiederle di compilare un breve modulo in cui rispondere a veloci domande sulla sua esperienza ne I Pilastri di Afravalone. Naturalmente all'uscita una nostra segretaria le rilascerà il gioco da tavolo de I Pilastri di Afralone, adesivi e custodie per smartphone personalizzate con i marchi del gioco. Arrivederla e grazie ancora di aver scelto la Fum Soft.”

Guisgard 04-06-2014 20.13.34

Daizer fissava Elisabeth senza dire nulla.
“Ho visto che eri turbata...” disse infine “... inquieta, agitata... a tratti eri sfuggente... mi chiedevo cosa avessi... ma ora non mi importa... non mi interessa, poiché sei qui con me... e solo questo conta adesso...” le si avvicinò e la baciò con trasporto.
Un bacio lungo ed intenso.
Poi, all'improvviso, una luce abbagliante...
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Il buio, poi la luce della stanza.
Il tecnico della Fum Soft sollevò il nastro virtuale che copriva gli occhi di Altea, facendola ritrovare nella camera dove tutto era iniziato.
“Bentornata.” Sorridendo con garbo l'addetta della Fum Soft ad Elisabeth. “Spero che il nostro gioco abbia soddisfatto le sue aspettative. Lei ha terminato le tredici ore di gioco, ma i suoi progressi nel gdr sono stati salvati e verranno inseriti nella versione definita del gioco.” Annuì. “Prima di andare devo chiederle di compilare un breve modulo in cui rispondere a veloci domande sulla sua esperienza ne I Pilastri di Afravalone. Naturalmente all'uscita una nostra segretaria le rilascerà il gioco da tavolo de I Pilastri di Afralone, adesivi e custodie per smartphone personalizzate con i marchi del gioco. Arrivederla e grazie ancora di aver scelto la Fum Soft.”

Altea 04-06-2014 20.15.14

Correvo e correvo per raggiungere Solpacus quando una luce verde e varie screziature apparve...era come un bellissimo fiore...ma che stava succedendo.

Poi il buio totale e seguì la luce della lampada, mi guardai attorno e vidi l'uomo che mi aveva fatto entrare in quel videogioco..sorrisi ma ero turbata..già le tredici ore erano finite..e tutto era finito..un questionario, un gioco e dei gadget...rimasi interdetta...ciò che avevo visto era stato davvero surreale e incredibile e rimasi ad aspettare il questionario, ma la mia mente doveva abituarsi lentamente alla normale realtà.


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elisabeth 04-06-2014 20.32.00

Daizer......mi parlò come solo un uomo innamorato...poteva parlare alla sua donna.........mi prese tra le sue braccia e poggiò le sue labbra alle mie.....fu il bacio piu' intenso che potessi vivere......e poi quel nostro bacio fece nascere un'esplosione di colori...un fiore stupendo...e io ..io ero felice.....


La stanza buia della stanza.....mi ero svegliata e vidi il sorriso della donna che mi aveva accompagnata lungo quelle tredici ore.....

Sorrisi anch'io di rimando ed ascoltai tutto quello che avrei dovuto firmare.....ascoltai...con fare distratto....avevo ancora la sensazione di quel gioco......sarebbe stato meglio.....non fosse finito mai.......Bene....era meglio cominciare ad adeguarsi ai tempi

Clio 04-06-2014 23.25.16

Quella luce.
Aprii gli occhi, disorientata.
Capii immediatamente, e li richiusi.
No, non adesso.. devo andare da lui.. devo andare da lui..
E' in pericolo.. io.. devo salvarlo..
Devo vederlo un'ultima volta.. no, no, no.. non gli ho nemmeno detto..

Sospirai, e riaprii gli occhi, sorridendo cortesemente all'addetto della Fum Soft.
E' solo il personaggio di un gioco, Clio..
Ti sei innamorata di qualcuno che non esiste..
E ti stupisci? Sono innamorata di Lancillotto da tutta la vita.

"Certo, naturalmente... mi dia pure il questionario.." sorrisi "Il ragazzo che era con me, Andy Joser.. dovrebbe aver finito anche lui le ore, più o meno.. sa per caso dirmi se si è già svegliato?".
Ero curiosa di sapere che avventura aveva vissuto Andy.
Chissà, magari ci eravamo incontrati senza saperlo.
E lui?
Sospirai.
Lui non esiste, Clio.. Come potrebbe essere reale?
.. devi tornare alla realtà, sei venuta qui per scappare.. ma ora dovrai affrontare la vita.. una vita che dovrai ricostruire pezzo per pezzo..

Guisgard 05-06-2014 01.14.11

Altea rispose alle varie domande del questionario e alla fine, prima di lasciare l'edificio, le furono dati in omaggio il gioco da tavolo e i vari gadget promessi.
In strada molti parlavano di quel nuovo fenomenale videogioco.
Sui monitor scorrevano ancora le immagini del gioco e fissandole Altea per un istante provò le medesime sensazioni vissute ad Afravalone.
Allora ricordò per un momento lo sguardo austero dell'Abate Nicola, i modi cortesi di Tyssen, il fare severo di lady Gertrude e gli insegnamenti di Shalazam.
Tutto questo mentre la donna del monitor posto su un grattacielo invitava i passanti a rincorrere i propri sogni e renderli reali.
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Guisgard 05-06-2014 01.21.32

Elisabeth rispose alle domande del questionario e presi il gioco ed i gadget offerti ai giocatori lasciò poi l'edificio.
In strada c'era curiosità ed entusiasmo per quel gdr di ultima generazione.
Ovunque sui manifesti, nelle vetrine, sui vari monitor dei negozi era possibile vedere immagini del gioco e dei suoi personaggi.
“Oh, io ne sono follemente innamorata...” disse una ragazzina che passeggiava con un'amica “... ti giuro, tornerei a giocarci solo per poterlo incontrare...”
“Di chi parli?” Chiese l'altra.
“Di Flees, ovvio.” Rispose la ragazzina. “Hai visto che bello? Eh, ne sono follemente innamorata. Ho deciso... il mio uomo ideale deve essere come lui... ribelle, tenebroso e passionale!”
“Ma è solo il personaggio di un videogioco, scema!” Fece l'altra ed entrambe risero.
Tutto questo mentre malinconicamente le immagini del mondo di Afravalone continuavano a scorrere senza sosta sui monitor pubblicitari.

Guisgard 05-06-2014 01.37.51

“Andy Joser...” disse la segretaria a Clio, ripetendo quel nome “... si, mi sembra fosse questo il nome di un ragazzo che diceva di voler aspettare la sua amica... lo troverà uscendo, nella sala d'attesa E15, sulla sinistra... e si ricordi di passare ad uno degli sportelli promozionali per ritirare il gioco da tavolo e i vari gadget.” Sorrise. “Arrivederla e grazie ancora per aver scelto la Fum Soft.”
Clio, così, raggiunse la sala indicata dalla segretaria e trovò il suo amico Andy.
“Ehi, Clio!” Esclamò questi vedendola. “Forte, vero! Una bomba! Peccato però che il mio gioco non sia andato oltre le tre ore... si...” scuotendo il capo “... mi sono fatto ammazzare come un pollo durante una sorta di attentato da parte dei ribelli... a te invece com'è andata? Sei riuscita a farti tutte e tredici le ore, eh! Dai, racconta!” Ridendo.
Ma mentre uscivano dall'edificio, qualcuno, passandole accanto, urtò la ragazza.
“Scusami...” voltandosi il tipo che l'aveva urtata.
Questi però, nel vederla, restò per un attimo a fissarla, con i suoi occhi azzurri in quelli del medesimo colore di lei “... scusami...” sorridendo “... per un attimo credevo di averti già vista... scusami, mi sono confuso...” rise appena, restando qualche altro istante a guardarla.
“Ehi, forza, superstar!” Chiamandolo qualcuno. “Dai, dobbiamo sfruttare il momento! Datti una mossa, ci aspettano per quello sponsor Direttamente dal Gran Premio di Montecarlo!”
“Si...” annuendo lui, senza però distogliere i suoi occhi da quelli di Clio “... si, eccomi, arrivo... beh...” tornando a rivolgersi alla ragazza “... scusami ancora...” sorrise di nuovo e andò via.
“Dai, Clio, andiamo.” Disse Andy.
“Ma che facevi?” L'uomo al tipo con gli occhi azzurri che aveva urtato Clio.
“Nulla...” fece lui “... solo che credevo...” fissando la folla.
“Cosa?”
“Nulla...” scuotendo il capo lui “... nulla, mi ero solo confuso...”
“Bene, allora datti una svegliata.” Fissandolo l'uomo. “Abbiamo quell'appuntamento. E stavolta non è un gioco, ma sono soldi veri. E tu vuoi guadagnarli no, Guisgard?”
“Certo...” annuendo lui e continuando a fissare tra la folla, senza però riuscire a vedere più Clio, ormai confusa nel via vai generale “... si, certo... andiamo...”
E Guisgard ed il suo manager lasciarono quel luogo.
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Fine


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