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Arrivata alla carrozza, vidi Costanza che mi aspettava.
Annuii alla sua domanda, anche se con poca convinzione, e salii sulla carrozza in silenzio. Ero così arrabbiata e furente con quel poco di buono, che lo avrei fatto fuori se avessi potuto. Speravo solo di poter parlare con Rovolin l'indomani e speravo che davvero non avesse nulla a che fare con quella storia, altrimenti mi sarei sentita profondamente delusa dal suo comportamento. Del resto, quella povera gente non faceva del male a nessuno riunendosi per una manciata di minuti in una piazzetta per non pensare a tutti i problemi che Capomazda stava affrontando, che motivo c'era di comportarsi in quel modo? Rovolin mi avrebbe sentita, eccome se mi avrebbe sentita. Inviato dal mio Archos 90 Copper utilizzando Tapatalk |
“Si, ho sempre fatto solo il marinaio...” disse Lyon ad Altea, mentre si apprestavano a partire “... forse non saprei fare altro...” guardò la dama “... l'hai fatto per me? Che vuol dire? Hai baciato quel tipo... per me?” Stupito.
Intanto la barca prese a muoversi. |
La carrozza partì verso la dimora di Gwen.
“Che aria imbronciata...” disse Costanza fissandola “... tutto per quello spettacolo saltato? Ci tenevi davvero così tanto?” |
Dacey tornò con la scatola delle bussole, che aprì sul bancone davanti ai due mercanti.
“Si, trattiamo fiori...” disse annuendo uno dei due alla zingara. |
<< Ed è un bel mestiere? Scusate la mia curiosità >> sicura che le mie domande potevano infastidire.
<< Avete trovato qualcosa che vi piace?>> chiesi indicando le bussole gentilmente |
Mi voltai verso Costanza e respira profondamente, per evitare una sfuriata che in quel momento aspettava solo il movente giusto per esplodere.
"Ci tengo perchè non è giusto ciò che quell'idiota di Reddas ha fatto. Quegli artisti avevano il permesso di stare lì, te l'ho detto che Rovolin aveva accettato che me ne occupassi io. Non facevano del male a nessuno, e ti prego Costanza non dirmi che tu sei d'accordo" guardandola fisso negli occhi, poi mi voltai verso il finestrino "Ma del resto non sei venuta di buon grado con me stasera, per quello spettacolo, quindi non vedo perchè non dovresti essere d'accordo con Reddas, dopotutto..." mormorai offesa, sempre con lo sguardo rivolto verso fuori. Inviato dal mio Archos 90 Copper utilizzando Tapatalk |
“Chiedete voi a me” disse il becchino a Clio “chi state cercando? Non lo sapete da voi? Non siete forse giunta fin qui per sapere dove si trova?” Terminando di inchiodare la bara. “Ecco, la bara è pronta... certo, non è raffinata e monumentale come quella servita per il duca Anione, ma basterà per accogliere il suo successore...” sorridendo soddisfatto.
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“Si, molto, se si amano i fiori.” Disse uno dei due mercanti a Dacey. “I fiori, per chi sa amarli, hanno cose meravigliose da rivelare.”
“Scegliamo questa...” indicando una bussola l'altro mercante “... questa è ottima.” “Benissimo.” Fece lo zio. “Viene mezzo Taddeo, signori.” I due pagarono e presero la bussola. “Vi occorre una locanda per la notte?” Domandò lo zio. “No, grazie...” il primo mercante che aveva parlato “... riposeremo durante il cammino. Magari in quel vecchio rudere che si vede nella brughiera.” Spiegò. |
Capii che quell'uomo stava giocando con me.
E dovevo essere brava a non cascare nella sua trappola. La bara. La bara per il successore di Anione. Un brivido lungo e freddo mi attraversò la schiena. "Il suo successore?" Con aria cupa "Non sapete che lord Anione non ha un successore?". Ero incuriosita, molto incuriosita. Aveva parlato del sale negli occhi, delle spie. Ed era quello che era successo. "Voi come sapete chi sto cercando?". |
“La questione non è l'essere o meno d'accordo...” disse Costanza a Gwen “... piuttosto il fatto che forse dovresti essere più rispettosa verso il cugino del futuro duca di Capomazda... Reddas è potente e vendicativo e se ti dimostrerai ostile verso di lui allora potrebbe fartela pagare un domani...”
Arrivarono a casa. |
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