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Scossi il capo.."No, non era nel salone..è sparito come quel merlo..poi non capisco tutta sta cagnara per un merlo, ha ferito quella ragazza ma diamine.." stai tornando cinica Altea.
Vidi una finestra e la aprii per vedere se vi fosse fuori la sua macchina parcheggiata o si doveva ritornare in taxi. |
Mentre Clio ed Altea parlavano fra loro, qualcuno si avvicinò.
“Signore...” disse Guisgard, tornato sorridente come prima della lezione “... credo che qui per oggi abbiamo finito... torniamo in agenzia?” |
“Cara...” disse Jeffrey vedendo Nyoko col cellulare “... con chi ti stai messaggiando? Un'amica?”
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Erano tanti.
Tante ombre, tanti volti, tanti sguardi, tutti angoscianti. Sentivo dentro la loro angoscia, il loro tormento. Era terribile. Rimasi immobile in quella posizione, col busto mezzo sollevato dal letto, fissandole. Poi, quando la situazione diventò opprimente e insostenibile, mi avvicinai al dottor Elv e lo scossi dolcemente dalla spalla. "Dottore..." lo chiamai, pianissimo. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Mentre mi sporgevo dalla finestra udii una voce diventata quasi familiare e voltandomi vidi Guisgard.."Signor Guisgard...la stavamo cercando ovunque, pensavo ci avesse piantonato qui..in gergo semplice..ma lei è un gentiluomo vero?" con sorriso ironico "Come volete, si torna in agenzia.." ma dove eri andato mai...e mi avvicinai guardando i suoi occhi ..puoi sorridere ma i tuoi occhi non mentono..sei turbato ed inquieto.
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Mi riscossi alla domanda di Jeffrey e gli sorrisi forzata.
"Una fan... Sì..." dissi spontanea... Bella scusa, istinto! Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
“Non può sentirti...” disse uno dei bambini a Gwen “... il tuo dottore dorme profondamente...”
“E comunque” un altro di quei bambini “non ti crederebbe mai...” E si avvicinarono al letto. |
Quello non è un merlo qualunque...
Non ce lo vedevo il capo che ci lasciava lì, era comunque un professionista. E infatti arrivò. Lei le si buttò addosso come sempre, era inutile che mi stupissi, ci doveva provare in ogni modo possibile. Restai in disparte mentre si avvicinava e lo guardava in quel modo. "Naturalmente, capo.." dissi solo, perchè quel teatrino bastava e avanzava secondo me, piuttosto io cercai di scrutare i pensieri del capo, che mi incuriosivano molto di più rispetto al continuo civettare. |
“Mi ero solo allontanato...” disse Guisgard ad Altea e a Clio “... su, venite... torniamo in agenzia...” raggiungendo insieme l'auto.
Clio cercò di leggere ancora nella mente di lui. Attraversò allora immagini indefinite, oscure, misteriose, inquiete. Ovunque c'era quel merlo. Poco dopo arrivarono davanti al Blaue Blume. |
Scossi la testa e tornai a chiamarlo e scuoterlo.
Ti prego dottore, non abbandonarmi adesso... "Non è vero" sibilai fra i denti, ad uno di quelli "Non è vero!" urlai. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
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