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Come aveva fatto Guisgard a sparire così, era un vero e proprio mistero. La finestra era chiusa, ma riflettendo meglio pensai che potesse essere uscito dalla finestra di un'altra camera. Dopotutto, non lo avevo chiuso a chiave...
Seccata dal suo comportamento, scesi di nuovo nel salone, sperando quei due non facessero storie. "Mi spiace, ispettore, ma Guisgard non c'è... quando siete arrivati io mi ero appena svegliata e lui non era accanto a me. Non avendomi avvisata che usciva, avevo dato per scontato fosse in bagno... invece, se la sua auto è ancora qui fuori, suppongo sia uscito a piedi per una passeggiata..." Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
Entrarono, mentre io rimasi fuori a lavorare.
Poi il pomeriggio lasciò spazio al crepuscolo e vidi Elv avvicinarsi a me. Annuii sospirando appena di sollievo. "A dopo, allora" sorridendo piano. Poi tornai in camera mia e fui immensamente felice di togliere gli abiti da giardiniere, e soprattutto quelle fasciature attorno al petto, per rimettere i miei abiti. Una volta cambiata, mi misi a leggere sul mio letto, in silenzio e in attesa. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Justine guardò Clio e poi il modo con cui le stringeva la mano di Icarius.
“Beh, se siete qui, infondo, non vi siete persi...” disse “... no? Nulla accade per caso, dice qualcuno...” Ad un tratto Clio notò qualcosa. Un ciondolo al collo del conte. Era quello di Athia. “Sono due persone...” sottovoce Pavel a Nyoko “... un ragazzo ed una ragazza... dicono di essersi persi...” |
"Oh..." dissi alle parole di Pavel. Avrei tanto voluto parlare con loro, magari unire le forze conveniva, in un posto desolato come quello.
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“Diafana, smeraldini...” disse il detenuto che sembrò ignorare la richiesta di Altea di descriversi “... parla sempre in questo modo? E' forse una poetessa o qualcosa del genere?” Sarcastico.
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Aveva uno strano modo di guardarmi.
Poi quelle parole, come se non volesse mandarci via. Era strano, era tutto terribilmente strano ma qualcosa mi diceva che ero sulla strada giusta. Poi lo vidi: il ciondolo! Il ciondolo di Athia, la Gemma Rossa. Era lì, Athia era lì da qualche parte. Che le aveva fatto? Dovevo scoprirlo, assolutamente. "Siete davvero gentile, Conte..." sorridendo dolcemente. Dovevo riuscire a fare un giro del castello, magari invisibile. |
"Mi prende in giro?..sono una ragazza comune...le va bene con la faccia troppo bianca e gli occhi verdi?Ma lei sta sviando su lei...perchè non mi parla di lei...sa quasi tutto di me"
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Gozz e Lione si scambiarono una lunga occhiata e l'ispettore sorrise sarcastico, quasi a sottolineare come Gaynor avesse invitato Guisgard a casa sua dopo la sera precedente.
“O più probabilmente” disse poi Gozz “ci ha visti arrivare ed è fuggito. Cosa questa che fa drasticamente aumentare i nostri sospetti su di lui.” Annuendo. “Perchè uscire dal letto di una bella donna” guardando Gaynor “all'arrivo della polizia, se non si ha nulla da nascondere?” “Però la sua auto è ancora qui, ispettore.” Lione. “E' un attore, ha soldi da buttare...” mormorò Gozz “... per lui un'auto in meno o in più non fa differenza...” si voltò verso Gaynor “... ora capisce che quel tipo nasconde qualcosa?” |
Il misterioso detenuto rise.
“Pallida ed occhi verdi...” disse “... alta e slanciata... mica male...” divertito “... si, davvero niente male...” a quelle parole di Altea, per poi zittirsi subito “... il mio aspetto? Non le conviene... mi hanno messo una maschera sulla faccia...” |
Lo udii ridere e questo fu un sollievo...ero riuscita a farlo ridere.
Ma poi la sua rivelazione mi gelò il sangue per poi farlo ribollire.."Una...maschera...al volto...ma è una crudeltà..capisce ora deve andarsene da qua...vuole sottostare a loro?" scuotendo il capo.."Troveremo una soluzione..ma sotto quella maschera vi sta un volto, sicuramente, non vi hanno tolto la vostra identità...e cosa avete fatto per essere stato rinchiuso qui con tale odio?" rimanendo ferma allo spioncino guardando la sua sagoma. |
"Ispettore..." risposi freddamente "Io capisco soltanto che da qualche giorno a questa parte non riesco ad essere lasciata in pace... Ed ora, se vuole scusarmi, vorrei tornare a dormire, a meno che non mi accusiate di qualcosa..."
Intanto però il discorso di Gozz aveva colpito nel segno... perché scappare come un ladro se la sua coscienza era pulita? Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
Gwen sfogliava quel libro, mentre il crepuscolo, pian piano, mutava nella sera.
Ad un tratto qualcuno bussò alla porta della sua stanza. “Sono io...” disse da fuori la governante “... il padrone chiede di te... devi raggiungerlo nel salone... ti attende per la cena...” |
“E tu bellissima, ragazza mia...” disse Justine a Clio “... una bellezza particolare direi... terrena, sensuale, quasi pagana...” guardandola fissa, tutta.
“Ehm...” fece Icarius “... le saremmo grati se poteste dirci come poter tornare in città, conte...” “E' quasi sera...” Justine “... attraversare la brughiera quando è buio non è molto saggio... ci sono strane storie che aleggiano da queste parti... animali mostruosi perlopiù, che vagano in cerca di anime... qualcuno poi afferma addirittura che il demonio, giunta la notte, torni in queste terre per disotterrare i tesori che ha rubato durante il giorno...” Tutto ciò fu udito anche da Nyoko e da Pavel. |
Il crepuscolo avanzava, tramutando in sera, mentre continuavo a leggere.
Finché la governante mi avvisò che Elv mi attendeva per la cena. "Digli che arriverò tra poco" rivolta alla porta. Poi mi preparai, indossando un abito corto verde e raggiunsi Elv nel salone https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...c7e7f4bf7e.jpg Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Ascoltai le parole del conte rivolte a quella ragazza, facendomi intuire che si doveva trattare davvero di una bella donna. Poi si soffermò sulle creature che vivevano in quella brughiera ed io mi accesi di curiosità, "animali... Mostruosi?" dissi senza paura con la voglia matta di saperne di più.
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Bellissima..
Guardai la donna con aria incerta ma non dissi nulla. Mi scappó da ridere quando mi definì terrena, che era esattamente l'ultima definizione che mi sarebbe venuta in mente. Icarius voleva andare via, giustamente. Ma il Conte sembrava volerci far restare. Dovevamo approfittarne. "Davvero?" esclamai, colpita "Animali mostruosi in cerca di anime? Ci state offrendo ospitalità per la notte, Conte?" Con un cenno leggero del capo. |
Gwen si preparò e poi raggiunse Elv nel salone.
“Ehi...” disse lui guardandola “... sei bellissima... fortuna non ti ha visto il giardiniere...” ridendo “... vieni, cena con me... detesto mangiare da solo... non temere, il nostro ospite era stanco ed è andato a letto...” |
Gli sorrisi appena entrai e poi risi di gusto alla sua battuta, mentre mi sedevo accanto a lui.
"Beh, ci mancava che non mangiassi con me" divertita "Buona cena, allora" dandogli un leggero bacio. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Il conte sorrise.
“Certo che vi offro ospitalità...” disse a Clio “... sono un uomo generoso e non mi va di lasciare la gente in balia dei misteri della brughiera in piena notte...” guardò anche Nyoko “... si, così si dice... leggende di animali mostruosi, che i contadini chiamano bestie...” sorrise “... io non credo esistano simili mostri... ma forse non bisogna sottovalutare la saggezza e la paura popolare... comunque se volete...” rivolta a Nyoko ed a Clio “... restando stanotte qui potrei raccontarvi diverse di queste storie così mostruose...” ignorando totalmente Icarius e Pavel, quasi come se non ci fossero. |
Ascoltai le sue parole e con Pavel mi avvicinai. "Io... Sono una archeologa... Studio i misteri di ogni genere... Per questo sono venuta qui..." dissi rivolta più agli altri presenti che al conte. "Ci racconti..." dissi curiosissima.
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Gozz guardò Gaynor negli occhi.
Quelle fessure dell'ispettore, strette ed inespressive, sebbene di un colore limpido e chiaro, erano negli occhi ben più luminosi e profondi di lei. “Sono spiacente” disse lui fumando “che lei si senta oppressa... tuttavia credo andrà sempre peggio se davvero il suo... amico? Se davvero lui non è chi dice di essere... perchè se davvero c'è un complotto dietro la presunta morte di Guisgard, allora deve anche esserci un motivo e degli interessi in ballo... sia più accorta a chi lascia entrare nel suo letto, signora...” |
Elv sorrise e rispose al bacio di Gwen.
Poi cominciarono a mangiare. “Sai...” disse lui “... ha chiesto di te... o meglio... ha chiesto del giardiniere... dice ha un fiore... e vuole il tuo parere su come trattarlo affinchè non secchi durante il suo viaggio... credo che dovrai incontrarlo domattina... non penso si potrà evitare questa cosa...” |
Uomo?
Guardai il Conte da cima a fondo.. non era un uomo, tutto sembrava tranne che un uomo. Perché diavolo parlava al maschile se era una donna? Non capivo. Poi quello sguardo, quel riferirsi sempre e solo a noi due donne. Avevo sentito parlare di questi esseri contronatura, trovavo gli umani sempre più affascinanti. Per arrivare a negare il genere con cui si è nati, ci voleva della fervida immaginazione. Ad ogni modo, in quel momento mi faceva comodo. Dovevo restare lì e riuscire a guardarmi intorno. Anche se dovevo ammettere di essere sempre più preoccupata per Athia. La ragazza mora era un'archeologa, e la cosa mi affascinò molto. "È vero, anche io sono curiosa di scoprire i misteri di queste terre..." sorridendo, senza però lasciare mai la mano di Icarius. Ero preoccupata per lui, e di cosa avrebbe potuto fare quella "donna" per allontanarlo da me. Anche se, a dirla tutta, non ci sarebbe mai riuscita. |
Alzai lo sguardo dal piatto su di lui lentamente.
"E io dovrei rischiare la nostra vita per un fiore?" dissi, contrariata. "Sul serio, che intenzioni ha? Sospetta qualcosa?" Chiesi fissandolo Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Le ultime parole di Gozz mi fecero montare su tutte le furie.
"Qui credo si stia oltrepassando la soglia del buon gusto, ispettore..." replicai in modo freddo "Chi lascio entrare nel mio letto sono soltanto affari miei... Adesso la pregherei di andarsene e di non tornare, a meno che non ci sia un capo d'accusa a mio nome..." Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
“Benissimo, ragazze...” disse ridendo il conte a Clio e a Nyoko “... anche io adoro i misteri... farò allora preparare le vostre camere e poi, prima di andare a letto, se vi va, vi aspetterò qui per...” sorrise “... parlare di questi antichi misteri...”
A quelle parole Icarius e Pavel si scambiarono una lunga occhiata perplessa. |
Rimasi perplessa a quelle parole. Perché solo noi ragazze? Mi strinsi a Pavel, l'idea non mi piaceva per niente, mi spaventava e mi infastidiva. Calò il silenzio, io non sapevo più cosa dire e probabilemte, anche il resto dei presenti lì dentro.
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Era davvero una situazione surreale.
Quella donna che sembrava in tutto e per tutto provarci con noi. Era forse la cosa più strana che mi fosse successa. "Siete gentile, Conte.." con un cenno del capo. In realtà non vedevo l'ora di restare sola con Icarius e decidere il da farsi. Chissà quanti misteri si nascondevano in quelle mura. |
Gozz aveva palesato tutta la sua grettezza.
Annuì a quelle parole di Gaynor ed insieme a Lione uscirono. Non andarono però via, restando fuori in macchina, sorvegliando l'auto ferma di Guisgard. |
“No, mi è sembrato molto tranquillo...” disse Elv “... tranquilla, se credessi che sospetta qualcosa ti pare ti metterei in pericolo? Lo ucciderei se solo osasse farti del male... ma se, come credo non immagina il nostro trucco, gli rifiutassi un consulto col mio giardiniere, allora potrebbe davvero sentire puzza di bruciato...” le prese la mano “... ci sono io a proteggerti, Gwen...”
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Respirai a fondo, ponderando a lungo la situazione.
Sì, mi fidavo di lui, sapevo che c'era lui a proteggermi. Così annuii stringendo la sua mano, ancora pensierosa. "Sì, hai ragione tu." https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...9291808d67.jpg Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Justine sorrise a Clio, per poi guardare Nyoko, comprendendo il suo turbamento.
“Ci perdoni...” disse Pavel “... ma siamo stanchi... se ci fa mostrare la nostra camera, beh, noi andremo a letto...” “Non vuoi più conoscere i misteri della brughiera, Nyoko?” Fissandola. |
Finalmente quell'orribile ispettore e il suo fido tenente andarono via, lasciandomi a riflettere sulla situazione. C'era sotto qualcosa di strano ed io avrei voluto tanto sapere cosa.
Ancora indispettita, tornai in camera mia con l'intenzione di riposare. Inviato dal mio P00C utilizzando Tapatalk |
I misteri mi affascinavano tanto, ma non ero tanto disposta a conoscerli per chissà quale idea perversa. "Sono molto interessata... Ma avrei sonno anche io..." dissi stringendo ancora la mano di Pavel. Speravo che stare lì, quella notte, non fosse terrorizzante come quella nel precedente castello.
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Anche la ragazza era turbata, e il suo ragazzo era di una tenerezza unica mentre le teneva la mano e cercava, evidentemente, di sottrarla alle grinfie di quello strano essere.
Per me era diverso, considerando che sapevo badare a me stessa, ma mi colpì e intenerì la dolcezza di quel gesto. Il Conte sembrava intenzionato a non mollare la presa. La ragazza stessa voleva andare a riposare, così pensai fosse il caso di intervenire. "Sicuramente sono cose così interessanti che si gustano di più se si è riposati.. non trovate?" con un sorriso cordiale al Conte. |
Elv annuì a Gwen e le strinse la mano, come a volerla tranquillizzare.
Finirono così di mangiare, poi lui prese una bottiglia di vino, la stappò e brindarono. Era ormai sera. “Ti va” disse “di starcene un po' qui davanti al camino acceso? Senza luci e lasciandoci scaldare dal fuoco? Come se avessimo chiuso il mondo intero fuori da questa stanza e da questa notte...” |
Finimmo di cenare ed Elv stappò una bottiglia di vino.
Mi illuminai a quella proposta; desideravo terribilmente un momento che fosse solo nostro, senza interruzioni, senza intromissioni, interferenze, tormenti. Solo noi, il camino e del buon vino. Così annuii entusiasta, lo presi per mano e lo portai sul divano, poggiando bottiglia e bicchieri sul basso tavolino davanti a noi, mentre mi accucciavo sul suo petto, ad occhi chiusi. Passarono lunghi istanti di meditabondo, ma rilassato silenzio; un silenzio non assordante, surreale. Semplicemente... Tranquillo. Un silenzio di pace, di intimità, di complicità. Un silenzio alla fine del quale aprii gli occhi e li alzai su di lui. "Non mi hai ancora detto che mi ami..." sussurrai dolcemente "Nemmeno una volta..." accarezzandogli il viso. https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...ec69942ee5.jpg Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Il conte guardò con sguardo seccato, quasi infastidito Nyoko e lanciò uno sguardo cupo a Pavel.
Poi quelle parole di Clio e Justine sorrise. “Tu devi saperla lunga...” disse alla musa, guardandola tutta, in ogni sua forma “... si, forse hai ragione... riposatevi, ragazze... i misteri non scappano di certo...” battè le mani ed arrivò il gobbo “... conduci questi nostri ospiti nelle stanze che hai preparato...” guardò Clio e Nyoko “... non so... quattro camere singole, vero?” Chiese. |
Non potevo vedere ma le mie espressioni parlavano. Singole? Stanze singole? Neanche per sogno. "Io... Preferirei stare in stanza con il mio compagno..." dissi accigliandomi appena. "Sono cieca... Non posso stare in una stanza da sola..." dissi cercando di far valere la cosa anche per l'altra ragazza.
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Gaynor, rimasta sola, tornò in camera sua.
La camera era semibuia e vuota. Di Guisgard infatti neanche l'ombra. Fuori la sera era quasi giunta ed i manifestanti non c'erano più in strada. |
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