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Presi la sua mano e tornai con lui nella biblioteca, per esaminare quella macchia.
"Vieni guardiamola meglio!" mormorai, chinandomi. E iniziai a premerla, sperando che magari, come il quadro, nascondesse qualche nascondiglio segreto. O magari era sperare troppo! |
Ridacchiai.
"Beh, saremmo fuori legge, la bigamia non è concessa..." dissi sarcasticamente. "Ma non voglio pensare a nulla di tutto ciò, adesso..." il mio tono di voce si abbassò gradualmente, nel frattempo che io rimanevo stretta a lui e mi godevo quella vicinanza inebriante che mi piaceva da impazzire. "Pensavo che, forse, non mi è mai capitato di provare tutto questo, fin'ora... Era qualcosa che finiva lì, con l'appagamento di un orgasmo e tutto tornava buio, freddo, angosciante, come se ciò che c'era stato prima non fosse mai successo... Come se non riuscissi a sentirmi davvero "piena", ma solo tanto vuota..." decisi di esternare quelli che erano i miei veri pensieri, in quel momento. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Destresya provò a premere su quella forma, ma non accadde nulla.
"Sembra un segno..." disse il Generale "... lasciato da qualcosa..." pensieroso "... si..." guardandosi intorno "... un libro..." Nel frattempo Gwen e Herbert erano sempre insieme in quella cabina. Erano stesi l'una sull'altro. "Perchè mi dici queste cose?" Lui continuando ad intrecciare le sue dita nei lunghi capelli rossi di lei e guardandola negli occhi. |
"Un libro, giusto!!" annuii "Dobbiamo solo trovare il libro giusto tra i centinaia che ci sono qui!" risi, divertita.
Ma era vero, poteva essere il segno di un libro. "Che libro potrebbe essere?" alzandomi e iniziando a guardare sui vari scaffali. "Magari uno con un particolare significato..." e su quello il generale non mi poteva aiutare. "Facciamo oosì!" proposi "Io cerco in base al significato, tu alla forma!". |
"Tu volevi sapere cosa stessi pensando..." gli feci notare, mentre continuava ad intrecciare le sue dita nei miei capelli ed era sempre bello quando la gente lo faceva, sapevo che una delle cose di me che attirava maggiormente fosse proprio quella e non mi tiravo affatto indietro.
"O credevi che avessi passato tutto il tempo a pensare alla battuta della prima notte di nozze?" sarcasticamente, poi appoggiai il viso sul suo petto, accarezzandolo con le dita "Non me la ricordo, la mia prima notte di nozze..." notai, quasi pensando ad alta voce. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Il Generale annuì a Destresya e si misero a cercare fra i libri.
Dopo un'altra ora, finalmente, il Generale trovò un libro molto vecchio, consmato e senza titolo. Era però perfettamente adattabile alla forma sul pavimento. Lui allora lo pose a terra, sulla forma e un attimo dopo si sentì uno scatto. La porta di ferro nel passaggio segreto si era aperta. Nello stesso istante, Gwen era fra le braccia di Herbert. "Perchè" disse senza lasciare i suoi capelli rossi "lo hai sposato? Per i soldi?" Fissandola. Un attimo dopo la baciò, stavolta con più passione. |
"Hai sentito questo rumore?" gli dissi, tutta eccitata "Dev'essere la porta nel passaggio segreto che si apre, avanti, andiamo!" prendendolo per mano e portandolo di nuovo al punto di partenza, dove avremmo scoperto cosa c'era oltre quella soglia.
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Questa era la domanda che costituiva il fulcro di tutto.
Ma prima che potessi rispondere, mi baciò ancora, ma con più passione e per un po' mi lasciai andare. "Potevi farmi rispondere, almeno, prima..." ridacchiai. "La mia famiglia aveva scelto accuratamente quella di Stefan e decise che lo avrei sposato. Io feci di tutto per oppormi, siamo pur sempre negli anni Trenta, non certo nel Medioevo. Ma non ci fu verso. Così, acconsentii. E fu la mia salute per prima a risentirne." Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Si, la porta." Disse il Generale fissando Destresya.
I 2 allora tornarono ad attraversare il passaggio segreto, fino a raggiungere di nuovo la porta, che adesso era aperta. Il Generale fece segno alla ragazza di seguirlo. Oltrepassarono la porta e dopo un breve passamano giunsero in un ambiente segreto. Era quasi tutto buio, fino a quando Destresya intravide una lampada su un tavolo. Intanto Gwen era ancora con Herbert nella sua cabina. "Una storia ahimè vecchia come il mondo..." mormorò lui "... eppure non credo che tu vglia fuggire, no?" Fissandola. |
Lo guardai alla sua domanda retorica.
"Non lo so..." risposi "Fino a poco tempo fa, ti avrei detto che non ne avevo intenzione, ma ora, sento di non essere più sicura di nulla... Una piccola parte di me, molto strana, vorrebbe restare o comunque vorrebbe sapere se Stefan sentirebbe la mia mancanza, se vorrebbe che restassi o che andassi via... Ma dall'altra, sento questa come una boccata d'aria, la bocca d'aria di cui avevo bisogno..." risposi. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
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