...o che sia soltanto illusione
di un qualcosa di fuggevole, mortale
quando l'uomo, guardando ai numi
altro non aspetta, che essere eterno
come l'amore, come la vita che continua
vorrebbe essere pianta o animale
acqua o fuoco,
smembrarsi delle sue vesti umane e divenire
altro, tutt'altro, per guardare all'immenso infinito

Per guardare all'immenso infinito,
a quell'immenso Amore
e - chissà -
dall'eternità al precario,
dal Nume all'uomo,
dalla luce alla tenebra,
e viceversa,
di riflesso in riflesso,
scoprire
che sa essere infinito un granello
nell'infinita spiaggia;
che non può esserci Amore vero,
senza un vero amore!

...si dissolve nel vento
un vento di malinconia
verace, pungente, di morte
ma può sempre tornar il sol
può sempre arrivare la primavera,
dopo una notte di tempesta

il suo amato capitano
che pronto le indicava la retta via
come un faro nel buio della notte.
Or scomparso nuovamente
ed ella si perse, vagando ancora nel buio
di questa notte senza fine
sol rischiarata dalla luce del ricordo del suo volto.

Che notte magica è questa.
Camelot, al mio arrivo, si apre con un fiore ed ogni petalo racchiude versi ed emozioni dei suoi più ispirati abitanti.
Questo vostro scritto, lady Altea, mi fa pensare ad immagini lontane, fatte di attesa, speranze e malinconia.
Il faro nella notte, la stella del Nord, la sagoma di una terra vergine che si staglia lungo l'orizzonte appena rischiarato dal primo albeggiare, sono ciò che ci spingono a navigare nel burrascoso mare della vita.
E dietro tutto ciò vi è sempre una spiaggia bianca dove giungono a spegnersi spumose onde.
E quella spiaggia sarà il nuovo scenario per una storia della quale solo noi saremo i veri protagonisti.
Non vi perderete, milady, nel cercare quella spiaggia; sono certo che il vostro faro ha saputo ben tracciare, con la sua scia, la rotta del vostro destino :smile:

http://upload.wikimedia.org/wikipedi...empest_JWW.jpg

Messere
i miei versi parlano di un amore lontano,
quell'amore in cui credevo e mi riempiva l'animo di luce immensa
e che improvvisamente ha spento le sue luci, e io vago alla ricerca di quell'amor che splendeva nei miei smeraldini occhi.
Ma mi rallegra saper che il mio amore per il tanto adorato cavaliere risiede ancora nei suoi occhi poichè i miei non possono mai dimenticare il suo viso.

Milady, leggendo queste vostre ultime parole non si può non invidiare quel cavaliere di cui parlate.
Qualcuno una volta disse che il vero Amore vive solo nei versi dei poeti e negli slanci dei protagonisti di romanzi.
Altri invece affermano che l’uomo è capace di parlare solo di ciò che conosce veramente e, quindi, l’Amore vero non è un’invenzione dei suoi scritti, ma viene solo custodito in essi.
E quanto da voi scritto ora, conferma in pieno questo pensiero :smile: