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Adoro leggere le vostre poesie, con quel loro linguaggio austero e quel senso di "antico" che emanano. "Amore Lontano" mi ha forse colpito più di tutte. Trovo molto struggente la divisione con cui scandite il tutto: speranzosa la prima parte, rassegnata la seconda. E volevo chiedervene il motivo: l'amante cosa crede veramente? L'amata è davvero perduta? Però, permettetemi, mio buon poeta, stento a credere che tutto sia stato davvero nocivo. Almeno così voglio sperare in cuor mio :smile: |
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L’ AUGELLO INNAMORATO Fermo il passero su di un ramicello Rivolge il mesto guardo all’orizzonte, Dove perisce il dorato ruscello: Là, dove degli Ernici sorge il monte. S’ ode del bosco la quiete, ed ello Sospira vederla inceder sul ponte: Desia, ma l’ incanto non è quello Del sole baciante all’ alba la fonte. Quel bacio al maitino più non indora Quel ansimante cuore di gioventù, Quando ardente sì cantava ognora Di dolci baci che volgono lassù: Là, dove lei canta, ama ma ignora Un passero che gioire non sa più. |
queste vostre parole e queste bellissime poesie sul vostro amor perduto, mi fanno venire in mente le frasi di Erica Jong, che ammiro molto
"La ferita al cuore che in un primo momento è sensibile anche allo stimolo più leggero, smette di far male. Ci si dimentica di tutto, persino di avere un cuore, fino alla prossima occasione." Erica Jong E io vi auguro che questa ferita smetta di far male. :smile: |
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Chi ama come amate voi non può arrendersi, o molti altri si sentiranno perduti. Vi ammiro come cantore e ancora più come uomo :smile: |
Acrostici (in metrica)
A MARZIA Manco quando te veggio Avanzar sanza amore; Rima il cuor: oh signore Zellato in un carteggio, Impalmando il bagliore Arzente ch’ io sì cheggio. A MARZIA Manco quando te veggio Avanzar sanza amore: Rima il cuor nel carteggio Zelante di rossore, Imbardato ch’ io cheggio Arzente sia il cuore. |
A DIO ( in metrica )
Dio, ch’ ogne dì sospiro La tua cortese voce, Che tu me doni il respiro Mancante a Gesù ‘n croce. Dio ch’ in cuore ti miro Retto e co’ nemici atroce: Forte nella tua grazia In esto mondo in disgrazia. |
Messer Drusus...penso che Marzia sia il nome della lady che ruba i vostri sonni? Molto bella e delicata.
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Citazione:
Voi Altea? qualcuno ha rubato il dolce cuor vostro? se preferite potete non rispondere ad esta mia dimanda, o rispondere privatamente |
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eh si, un bel cavaliere normanno mi ha rubato il cuore :smile: e mi ha dato poi la possibilità di farmi rubare il cuore da due belle principesse. :smile_wub: |
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Come si ferma ogne qual volta una dama parla d'amore, ogne qual volte si sente il sentore de l'amore stesso :) Se vi ha scelta tra due dame, sicuramente v'è in voi qualcosa di unico :) Per il momento eo son solingo ne lo meo amare :) |
egli venne dalla Trinacria fin quassù a nord est dopo lungo errare, e certo tra tante dame devo averlo colpito visto che il suo peregrinare fu lungo.
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AL MIO BISNONNO GIUSEPPE
Quanto avrei voluto parlarti E con te ridere e scherzare, E nascondermi per cercarti E per i campi pascolare! Vado nei sogni a incontrarti Per non doverti abbandonare. Soffro il non averti vissuto: Che più d’ altro avria voluto. |
L’ AUGELLO INNAMORATO (in metrica, ritoccata)
Fermo il passero su di un ramicello Rivolge il mesto guardo all’orizzonte, Dove perisce il dorato ruscello: Là, dove degli Ernici sorge il monte. S’ ode del bosco la quiete, ed ello Sospira vederla inceder sul ponte: Desia, ma l’ incanto non è quello Del sole baciante all’ alba la fonte. Quel bacio al mattino più non indora Quel ansimante cuore di gioventù, Quando ardente sì intonava ognora Di dolci baci che volgono lassù: Là, dove lei incantata ama ma ignora Un passero che gioire non sa più. |
Bene Drusus... bene!
Sir Morris |
Grazie Morris, grazie mille :)
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ALLA NINFA CLIZIA ( in metrica )
Lo sole non ti scalda, Clizia,
Da ‘l dolor ancor consumata, Che beltà se fece mestizia, Che l’ alma tua fu scacciata. Deserto il cuor fu de letizia Che l’ altra venne da ei lodata; Fosti priva d’ ogne delizia: Sempre amasti ma ripudiata. Oh Clizia, tendi a me la mano E che mi sfiori ‘l tuo cuore! Te ch’ amasti molto ma invano Chi ne li cieli da splendore. Or plora ‘l cuor mio romano Per il più bello e tristo fiore. |
molto belle le tue poesie:smile_clap::18015:
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Sono splendide le vostre parole..... raccontano gesti ed emozioni che nella vita quotidiana vivono e che talune volte dimentichiamo.
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RIMEMBRO QUELLE LABBRA ODOROSE
Rimembro quelle labbra odorose Ch’ il cuore mi sfioravano edaci: Bimbe e sì d’ amor desiderose Che sogni mi lasciaron fugaci. Or quelle labbra sento penose, Ed i vecchi baci or sì mordaci Dolgono il cuor di passati risi: Quel cuor e quelli baci divisi. |
L’ AMOR QUAL USBERGO
Guardo negli anni tergo E dolce s’ erge il volto: Dolce, dal gentil gergo, Che fece me uno stolto; Eppur fu qual usbergo Nel cuor d’ amore folto: Ma l’ usbergo non resse E morte mi concesse. |
Malinconia e dolcezza emergono come carezze dai vostri versi.
Quanto alla metrica di cui mi accennaste,essa è forma ed espressione di perfezione che rende ancor più pregiato qualcosa di già infinitemente raffinato. |
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Bellissime le ultime due... i miei omaggi, Drusus!
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S’ I’ POTESSI FAR LI ANNI RITORNARE
S’ i’ potessi far li anni ritornare, Vedrei da sotto quella finestrella Il volto tuo amorevole spuntare: Il bruno manto, la voce monella, E quelle giovani labbra a me care E splendenti ove tacque la favella. S’ i’ potessi quegli anni riportare, Vedrei ancor te, meravigliosa stella. |
Ed io mi son immaginato voi due..
protagonisti di questa struggente scena e poi, Voi, Drusus, già col viso nostalgico al pensiero che un giorno l'avreste così descritta. |
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Grazie mille per i complimenti Morris |
IL TEMPO CHE VA ( in metrica )
Giunti ora siam a fin’ anno De brindisi agonizzanti. Tutti or una speme hanno E intonano sesso e canti. Non si medita ch’ è danno Esser gai che se va avanti: E’ nella vita un malanno E veo de la morte i manti. Brindiamo l’ evo che passa Che siam de la vita scudi, Ma prima o dopo s’ abbassa La falce e siam tutti nudi: Ella di qua un’ ombra lassa Privandoci l’ esser rudi. |
DI NOVEMBRE SU NOI LA BRUMA
Di novembre su noi la bruma Ove tacquero i nostri cuori, E veder dell’ amor la piuma Adagiarsi su altri rossori. Il vento di te non profuma, Che persi ho d’ amor gli allori; Ma la voce tua sento calda In core e nell’ alma mia balda |
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Che tenerii versi questi ultimi,teneri come un virgulto.. Proprio non ci riesco a non desiderare di ritrovarvi spesso,qui,quando giunge la notte e più forte si fa il richiamo del cuore. Teneri,davvero.Sospirati e sempre più delicati. Ma anche di raffinata eleganza vestita,negli ultimi due versi,di promesse e di velato desiderio di speranza. |
Lady Chantal, sono d'accordo con voi, più volte ho espresso la mia ammirazione a messer Drusus, questa poesia rispecchia il vostro animo nobile, grazie per queste belle emozioni che ci date leggendo le vostre poesie.
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qual nobili e delicate voci giungono alle mie orecchie, quali dolce e delicate parole vedo incise da Voi, gentilissime Dame :) Vi ringrazio per la Vostra speranza di vedermi con ciò che creo :) lieto ho 'l cuor nel leggerVi spesso in ciò che scrivo :) grazie infinite gentilissime Dame,dolcissime e delicate :)
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Preciso subito nel dire che questa è una poesia ilare :) tanto per ridere un poco con me stesso:
DEL CUL LA LIBERAZIONE La supposta ha conquiso Il cul meo male tappato E d’ antica merda anciso! Lindo or sorride stappato: Di libertà tutto intriso Sì poscia l’ aver pugnato! Sante l’ armi della pugna: Piccola supposta e prugna. |
Quando in pieno "dolce stil novo" dei dorati anni '60, Fabrizio decise di musicare l'irriverente sonetto del poeta maledetto Cecco Angiolieri "Sì fossi foco...", nelle antologie delle scuole medie e nie licei superiori, tali scritti erano banditi da una moralità superiore e sublime che, come una moderna inquisizione, recluse i cosiddetti "poeti maledetti", ovvero i rimatori toscani del XII e XIII secolo quali Cecco Angiolieri, Rustico Filippo, Cenne della Chitarra, Folgore da San Gimignano, nel limbo oscuro del Medioevo, periodo da dimenticare e condannare.
Un giorno di molti anni fa fermandomi in quel di Camollia all pendici ombrose della porta senese, in compagnia del mio strumento, mi misi a suonare alcune mie composizioni sul tema cosidetto "giocoso" e "realistico", sulla falsa riga dei rimatori, ed un prete molto avanti con gli anni si fermò incuriosito da cotanto clamore che avevo creato attorno a me ed alla fine della mia esibizione, omaggiando per l'appunto Fabrizio (a quel tempo vivo e vegeto e non una sorta di santino come oggi è stato considerato!) cantando "...si foss'io 'lmanderei 'nel profondo..." mi disse: "...noi a quel tempo siamo stati i soli ed i primi a trasmettere le canzoni di De Andrè da una radio che ancora sopravvive, ovvero Radio Vaticata...(e rivolgendosi a me) lo sapeva Lei...? Ed io gli risposi: "...io so che Fabrizio ve ne sarà eternamente riconoscente, ma non chiedetegli di partecipare ai vostri conclavi e dogmi perchè la sua "Buona Novella" è qualcosa di più alto!" Non so perchè Messere Drusus, ma voi oggi con il vostro sonetto "irriverente" mia avete fatto ricordare un episodio di tanto tempo fa ed un Amico Fragile, che anocra oggi e più di allora mi manca tanto... Grazie infinite...e complimenti. Taliesin, il bardo |
io penso, Taliesin, che i ricordi son poesie, e Voi messere con il Vostro ricordo avete fatto rivivere un grande poeta qual De André :)
Vi ringrazio per aver esternato un ricordo che abbia lui come protagonista, e come protagonista una parte,un momento della Vostra vita. Grazie naturalmente,anche per i complimenti :) |
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OH AMOR, AMOR MAI ABBRACCIATO
Oh amor, amor mai abbracciato Ch’ il sorriso mio fai soffrire! Oh amor, mai lieto mostrato Che nel cingerti andai a morire; Dolce il sole or s’ è adagiato Per me solo nel suo imbrunire, Ma nel tramontar ei guardato Te amore, guardarmi partire. Oh amor, a me assai piacente Che non posso lo cuor domare, Perdona me, bimbo incosciente Ch’ il viso tuo nol vuol lassare; Che se il fo non sarei valente Del mio dir che ti voglio amare! |
Drusus, questa poesia merita un applauso :smile_clap: i miei complimenti, sapete che siete diventato uno dei miei poeti preferiti?? grazie per le emozioni che ci trasmettete con i vostri versi.
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