Camelot, la patria della cavalleria

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Guisgard 13-01-2017 00.51.24

“Sarà qualche ricchissimo gentiluomo giunto ad Agnonone per affari.” Disse il vicino di tavolo a Dacey. “Praticamente non si è ancora presentato alle cariche più alte della società cittadina.”
“Magari viene da molto lontano...” un altro dei clienti “... qualcuno vocifera che sia un ricco principe orientale... altri ancora che possa essere un personaggio di dubbia fama, magari giunto in questo paese per sfuggire alla giustizia del suo...”

Dacey Starklan 13-01-2017 00.56.37

" Uhm... sembra un tipo curioso, chissà quali misteri nasconde " guardando prima Amit poi l'uomo all'altro tavolo al quale presto se ne aggiunse un altro.
" Addirittura un criminale? Magari è solo un tipo schivo, di quelli che aberrano la compagnia altrui, magari un vecchio taccagno..." ridacchiai prendendo un altro sorso di vino.
" Oh beh, suppongo che domani scopriremo quali di queste voci sia fondata, forse nessuna" rivolgendomi questa volta solo ad Amit.


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Guisgard 13-01-2017 01.01.39

Mimmone continuava a ritrarre la bella Gaynor, mentre dal cortile giungevano i rumori dell'ingresso della carrozza.
Il pennello dell'artista scorreva sulla tela, dando forma ai lunghi capelli chiari della gentildonna, il suo pallore nobiliare, gli occhi sognanti, sebbene intrisi di vaga malinconia, le labbra morbide ed il portamento fiero.
Ad un tratto la porta della stanza si aprì e Gaynor si voltò con un riflesso incondizionato.
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Lady Gwen 13-01-2017 01.02.01

Continuò e continuò, ancora, fin quando non credetti di essere sull'orlo della follia.
Ad un certo punto mi prese la mano, fissandomi e portandomi verso il letto.
Le cose però andarono appena un pelino diversamente da come le aveva immaginate lui...
Sorrisi scuotendo la testa, indossai una nuova camicia, eliminando quella distrutta e poi coprii lui con una coperta.
Mi sedetti accanto a lui e, approfittando che stesse dormendo, rimasi a fissarlo.
Era bellissimo.
Non me ne ero resa conto appieno come ora.
Sfiorai a lungo il suo viso con le dita.
Mi fermai qualche istante e chinai il viso sul suo, poggiando le mie labbra sulle sue, calde e morbide.
Non avevo potuto farne a meno, era stata troppo forte la tentazione e non avevo saputo resistere.
Mi separai poi da lui e andai a dormire su una delle poltrone con una coperta addosso, ancora divertita per ciò che era appena successo.

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Lady Gaynor 13-01-2017 01.06.39

Mentre ancora posavo per Mimmone, la porta del salotto si aprì ed io istintivamente mi voltai, dimenticando di dover restare immobile per il pittore. Sperando di vedere mio marito varcare la soglia, il cuore cominciò ad accelerare i suoi battiti.

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Guisgard 13-01-2017 01.10.01

Una delle badesse entrò e cominciò a spazzolare i capelli di Nyoko.
Lunghe spazzolate che dovevano rilassare la ragazza, che invece era in balia di strani stati d'animo, per via dell'imminente arrivo di Pavel.
Quel ragazzo in qualche modo aveva colpito Nyoko.
Ad un certo punto si sentì un calesse giungere nel cortile.
Il ragazzo era stato portato al palazzo.
Poco dopo la porta si aprì ed il padre della ragazza entrò.
Con lui c'era il ragazzo.

Nyoko 13-01-2017 01.14.24

Una badante arrivò poco dopo a spazzolarmi i capelli. Amavo spazzolarmi o essere spazzolata, mi rilassava davvero tanto. Tuttavia non potei evitare di pensare a lui. Me lo immaginavo in tanti modi diversi, ma nessuno inquadrava a pieno ciò che mi faceva provare il contatto della sua pelle con le mie dita. Ad un certo punto sentì il rumore di una carrozza. Era già arrivato. Divenni subito tesa e probabilmente iniziai a tremare. Poco dopo qualcuno entrò nella mia camera e sperai tanto fossero mio padre e lui, Pavel.

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Guisgard 13-01-2017 01.26.30

“Quei tipi” disse Lione “sono gli unici, in tutta Agnonone, ad averla fatta in barba a madama ghigliottina.” Guardando Clio, che fingeva di essere turbata e preoccupata.
“Stiamo perdendo tempo...” fece Ozillonne, visibilmente spazientito “... andiamo a vedere chi ha suonato la campanella.”
Così i commedianti attraversarono il cortile di quell'inquietante luogo, fino a raggiungere la Cappella del castello, anch'essa abbandonata come tutto il resto.
“Ecco la campanellina...” indicò Lione “... la corda per suonarla oscilla ancora...”
“Ovvio...” avvicinandosi alla corda Lelandro “... è mossa dal vento... qui ci sono spifferi continui...”
“Ecco svelato il mistero...” ridendo Zordone “... altro che fantasmi e fuorilegge!” Divertito.
Un attimo dopo udirono uno strano verso.
“Avete udito?” Sbrizzone. “Che animale era?”

Guisgard 13-01-2017 01.31.11

Amit sorrise ed annuì a Dacey.
Finirono di cenare e poi, vista l'ora tarda, salirono al primo piano nella camera che avevano prenotato.
Qui trascorsero l'intera notte, dormendo fino al mattino.

Clio 13-01-2017 01.33.15

Sospirai appena a quelle parole, loro erano sfuggiti a Madama Ghigliottina.
Jean no..
Sorrisi piano, ma concordai con Ozzillonne sul fatto che stavamo perdendo tempo.
Ci dirigemmo così verso la cappellina, e la campanella effettivamente era stata suonata da qualcuno.
Il vento, dicevano loro.
Eppure poteva anche esserci dell'altro.
Poi quel verso, dovetti frenare l'istinto di portare la mano alla spada.
Mi armai piuttosto di un'espressione spaventata, che ben si confaceva al mio ruolo.
"Che può essere?".

Guisgard 13-01-2017 01.34.39

Trascorse così la notte.
Elv a dormire pesantemente sul letto e Gwen invece su una delle poltrone.
“Mmhhh... Gwen...” disse nel sonno all'improvviso lui, rigirandosi nel letto “... io... Gwen...” farfugliò, per poi riaddormentarsi di nuovo.

Lady Gwen 13-01-2017 01.42.31

Sonnecchiavo di tanto in tanto, ma non riuscivo a prendere sonno sulla poltrona.
Ad un certo punto però fui in un certo senso contenta di questo, perché lo sentii chiamarmi nel sonno, per ben due volte.
Sul mio viso si aprì un enorme sorriso.
Davvero stava cercando me?
Mi fece una grandissima tenerezza.
Rimasi così a guardarlo, rannichiata nella coperta sulla poltrona, e a sperare.
Sperare che tutto ciò che immaginavo, sognavo, un giorno avrebbe potuto realizzarsi.

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Guisgard 13-01-2017 01.51.31

La porta si aprì di colpo ed un distinto gentiluomo entrò.
“Il freddo della campagna Agnononese è l'ideale per cacciare.” Disse lui entrando e gettando il suo cappello su un divano. “Per Diana, non si riesce a credere quanto l'Inverno spinga molte bestie ad abbandonare le tane per cercare cibo. Un po' come i sospiri delle dame attraggono i libertini sotto i balconi.” Divertito, per poi notare il ritratto. “Oh, intrigante, amico mio...”
“Lo pensi davvero, Bastiano?” Fissandolo Mimmone.
“Certo!” Annuì lui. “Un ritratto perfetto! Peccato questa strana... non so... direi malinconia negli occhi di mia moglie...” si voltò verso Gaynor “... sempre bellissima, mia cara...” baciandole la mano.

Guisgard 13-01-2017 01.57.29

Gwen ascoltò Elv chiamare il suo nome nel sonno.
Per ben due volte.
Era sbronzo, si rigirava nel letto ed appariva agitato.
Poco prima dell'alba, però, si svegliò di colpo, alzandosi e tenendo la testa fra le mani.
“Accidenti... la testa...” disse assonnato “... mi sta scoppiando...”

Lady Gaynor 13-01-2017 01.59.14

Ed eccolo, mio marito, con il suo solito fare cordiale e i suoi immancabili paragoni.
"Grazie, caro..." gli risposi, mentre la mano mi tremava. "La malinconia che noti deriva dalla solitudine... mi lasci troppo spesso sola..."

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Lady Gwen 13-01-2017 02.00.38

Il suo sonno sembrava agitato, non faceva altro che rigirarsi nel letto, finché all'alba si svegliò di soprassalto, con la testa che sembrava stesse per scoppiare.
Automaticamente mi alzai e mi sedetti sul letto.
"Buongiorno" sorridendo "Avete bisogno di qualcosa?"
Evitai di dire che avrei chiamato Anya, immaginavo la faccia di lei vedendolo nel mio letto e volevo evitare una situazione simile.

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Guisgard 13-01-2017 02.23.28

La porta si aprì e subito Nyoko sentì suo padre chiamarla.
Ma la ragazza avvertì che non era solo.
“Eccolo...” disse suo padre.
Pavel allora fece un passo in avanti, mettendosi davanti alla ragazza.
“Ciao...” mormorò soltanto.
“Bene, ora vieni con me...” il padre al ragazzo “... ti farò vedere dove dormirai.”
Poi ordinò alla badante di portare Nyoko nella sua stanza per dormire.

Nyoko 13-01-2017 02.28.37

Quando la porta si aprì mio padre mi annunciò la presenza di Pavel in camera e poco dopo lui si avvicinò e mi salutò.
"Ciao..." risposi io sorridendo felice. Poi mio padre lo portò nella sua stanza ordinando alla mia badante di mettermi a letto. Non avevo ancora molto sonno. La giornata era passato gia, troppo velocemente, ed io non avevo speso neanche un pizzico di energia. Ad ogni modo la badante mi cambiò e mi mise a letto. Una volta sotto le lenzuola ripensai a prima dell'incidente, a quando potevo stare sveglia a leggere i miei libri preferiti senza preoccuparmi dell'orario. Invece adesso, dovevo aspettare che gli occhi calassero nel sonno da soli, e non dormivo mai con serenità.

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Guisgard 13-01-2017 02.32.03

“Guardate...” disse Lione indicando il buio a Clio ed a tutti gli altri.
Nel buio era apparso qualcosa.
Due occhi sinistri ed inquietanti che fissavano la compagnia di attori.
https://img1.etsystatic.com/000/0/57....361057913.jpg

Clio 13-01-2017 02.38.10

Quegli occhi.
Apparsi dal nulla, sinistri e inquietanti.
Restai immobile, scrutandoli attentamente.
Ma portai una mano alla spada.
Mi sarei inventata una storia nel caso, ma era più importante che tutti fossero vivi.
Attesi così la mossa di quella creatura.

Guisgard 13-01-2017 02.44.51

Bastiano sorrise a Gaynor.
“Tu...” disse fissandola “... sola? Ma, mia cara... sei la donna più ambita ed ammirata dell'intera città.” Annuì. “E poi il ritratto che ho commissionato... perfetto... sembri una dea.” Guardando il ritratto.
“Beh, direi che si può interrompere il tutto...” Mimmone “... tornerò domani.” E salutò.
“A domani, se Dio vorrà!” A lui Bastiano nel vederlo uscire.
“Devo dire che ti somiglia molto, non trovi?” Bastiano indicando la tela. “Ha catturato la tua sensualità, il tuo fascino... sai, mi ricorda le descrizioni che Ovidio e Catullo fanno delle loro amate...” accarezzando l'orlo della scollatura di lei, sfiorandole appena le pelle bianca “... si, la tua bellezza...” ed il suo sguardo azzurro per un attimo cambiò espressione, si illuminò e divenne di colpo profondo, avvolgente, penetrante.

Guisgard 13-01-2017 03.03.17

Elv aveva le mani fra i capelli neri e spettinati e con la coda dell'occhio guardò Gwen.
Poi si rese conto di essere nella sua stanza.
“Cosa...” disse confuso “... cosa ci faccio qui? Cosa è successo?” Alla ragazza.

Lady Gwen 13-01-2017 03.12.53

Ovviamente, mi chiese cosa faceva nella mia stanza.
Così mi feci coraggio e glielo dissi.
Non avevo provato tanto imbarazzo in vita mia come in quel momento, ma non avevo potuto fare altrimenti.

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Guisgard 13-01-2017 03.18.38

Avvolta nelle tenebre della sua solitaria cecità, Nyoko, in balia di stati d'animo contrastanti, aspettava che il sonno giungesse e la notte passasse in fretta.
In un'altra ala del palazzo, in una stanza molto meno bella ed in un lettino molto meno comodo, Pavel guardava la notte dal vetro della finestra.
Ripensava a quella ragazza dai capelli scuri e gli occhi chiusi.
Ripensava alla mano di lei sul suo volto, ad immaginare le sue fattezze.
Ed il sonno tardava a giungere.

Nyoko 13-01-2017 03.28.11

Quella notte avvolta nell'oscurità non era mai stata così piena di emozioni contrastanti. Sentivo nuovi bisogni, sensazioni forti che nemmeno sapevo il nome. E fu con quei dolci e sconosciuti sentimenti che mi addormentai, lasciandomi beare da quelle sensazioni, riflesse in immagini che i libri mi ispiravano. Cosa mi avrebbero portato i sogni di quella notte? Proprio prima di poter cadere nelle braccia del Morfeo, immaginai lui, nella sua stanza da solo, chissà quale stanza mio padre gli aveva dato e come stava? Avrei voluto vedere la finestra per poterne mirare le stelle ma il sonno alla fine ebbe la meglio e vinse su di me.

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Guisgard 13-01-2017 03.36.19

“Uno spettro...” disse incredulo Sbrizzone “... uno spettro!”
“O forse è il diavolo in persona!” Lione.
“Il poeta Nevio affermava che in alcuni luoghi maledetti il demonio giungesse a nascondere i tesori sottratti agli uomini!” Fece Ozillonne.
Lelandro allora raccolse un sasso e lo lanciò verso quegli occhi, incurante di ciò che dicevano gli altri.
Allora un miagolio si udì nel buio ed un gatto nero scappò via.
“Eccolo il vostro demonio.” Scuotendo il capo Lelandro.
“Quello però non può essere un gatto...” Isolde accanto a Clio ed indicando una finestra illuminata in una delle torri del castello “... a meno che non detesti il buio ed ami le candele...”
http://img.fotocommunity.com/finestr...pg?height=1000

Clio 13-01-2017 03.40.13

Restavo immobile, pronta all'azione.
Quegli occhi intensi, gialli e grandi.
Non ascoltai le spiegazioni degli altri, odiavo dover stare ferma, ma per non tradirmi avrei dovuto agire solo nel momento di estrema necessità.
Non prima.
Fortunatamente fu Lelandro a prendere l'iniziativa tirandogli un sasso.
Strabuzzai gli occhi.
Un gatto!
Risi piano, nervosamente.
Alle parole di Isolde voltai lo sguardo verso la finestra illuminata.
"Forse davvero non siamo soli..." mormorai "Dovremmo andare a vedere.." pensierosa.

Guisgard 13-01-2017 03.40.24

Elv guardò Gwen diritto negli occhi.
“Aspetta...” alzandosi dal letto “... stai dicendo che sono venuto qui... per fare l'amore con te? Che ti ho spogliata? E poi... sono crollato ubriaco sul letto?” Scuotendo il capo. “Dai, mi prendi in giro...” guardandola tutta e cercando di scorgere strappi nella vestaglia di lei, quasi come prova.

Lady Gwen 13-01-2017 03.44.23

Mi aspettavo di tutto, tranne questo, che non mi credesse.
Così, un po' indignata, presi la camicia che lui aveva distrutto e la buttai a caso sul letto sotto i suoi occhi, così magari si sarebbe convinto che non mentivo.
"Vi sovviene qualcosa vedendo quella camicia, monsieur?" gli chiesi, fissandolo.

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Guisgard 13-01-2017 03.57.21

Alla fine Nyoko, preda di nuove e sconosciute sensazioni, si addormentò...

Correva nei prati, investita dal Sole, in una campagna verdeggiante e screziata da infiniti riflessi violacei, giallini, rosati, azzurrognoli.
In lontananza si vedeva un vecchio casale.
Ad un tratto la ragazza vide qualcuno.
Era Pavel.
Lo chiamava, ma lui non si voltava.
Allora si diresse verso di lui, ma quello entrò nel casale e sparì.
All'improvviso una carrozza arrivò veloce, fermandosi poi davanti a lei.
Un uomo uscì.
Era ben vestito, con un'uniforme ed armato.
La sua pistola era ancora fumante.
Nyoko si voltò verso il casale e vide Pavel steso a terra colpito a morte.

La ragazza si svegliò di colpo.
Era ancora notte.

Nyoko 13-01-2017 04.02.53

Iniziai a sognare, la mia sola finestra verso la vista, verso un mondo pieno di luce e colori, ma anche di brutture e spaventose visioni. Mi svegliai di colpo ritrovandomi nel buio della mia vita spenta col cuore che batteva forte dalla paura. Avevo messo io in pericolo Pavel? Avrei tanto voluto alzarmi e andare a contralle se stava bene se era successo solo in un incubo. La fronte sudava freddo e cominciai ad avere i brividi. I miei sogni non erano sempre normali, a volte raccontavano qualcosa. Era un avvertimento? Potevo evitarlo?

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Guisgard 13-01-2017 04.04.49

“Andiamo.” Disse Ozillonne a Clio e agli altri. “Questi misteri sono durati anche troppo.” Deciso.
Così tutti loro entrarono nel castello e si diressero verso la torre diroccata, dove c'era la finestra illuminata.
Camminavano piano sulle scale consumante e pericolanti.
“Fate attenzione...” mormorò Zordone “... qui tutto sembra pericolante...”
Alla fine si ritrovarono in un breve corridoio che dava nella stanza della finestra illuminata.
E dalla stanza giungevano dei rumori.

Clio 13-01-2017 04.08.34

Ormai era chiaro, non eravamo soli, e quel castello non era solo un castello.
C'era di più, e in qualunque caso volevo sapere che cosa nascondesse.
Fortunatamente lo volevano anche gli altri, e insieme seguimmo quella luce.
C'erano così alcuni rumori che provenivano da una porta.
Mi avvicinai per sentire se ci fossero voci.
Ma certo solo gli uomini usano delle candele.
Chissà che cosa dicevano, e se mi sarebbero potuti essere utili.

Guisgard 13-01-2017 04.12.22

Elv guardò stupito la camicia strappata, la prese e ne sentì il profumo.
“Si...” disse a Gwen “... ha il tuo profumo... ma purtroppo” fissando la ragazza “non mi sovviene nulla... non ricordo nulla di ciò che ho visto...” sorridendo appena “... ed è un peccato... ma dimmi... non hai paura di stare qui sola con me? Magari potrei strapparti anche ciò che indossi ora...” con tono ambiguo.

Guisgard 13-01-2017 04.17.52

Quel sogno aveva turbato Nyoko, ma purtroppo sarebbe stato impossibile per lei e controllare che Pavel stesse bene.
Restò allora inquieta nel letto, mentre piano piano l'alba si avvicinava.
Finalmente il gallo cominciò ad annunciare il nuovo giorno e pian piano l'Oriente si schiarì.
Allora i primi domestici del palazzo cominciarono ad apparire nel cortile per i lavori del nuovo giorno.

Lady Gwen 13-01-2017 04.20.43

Rimase abbastanza sorpreso quando gli mostrai la camicia e persi un battito quando la avvicinò al viso per sentirne il profumo, riconoscendo il mio.
Lo guardai alle sue parole.
Dopo un po' presi la camicia dalle sue mani.
"Noto che la testa non scoppia più..." con un velo di sarcasmo, allontanandomi e mettendo via la camicia inutilizzabile.

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Guisgard 13-01-2017 04.21.29

Clio si avvicinò alla porta della camera, da dove proveniva la luce della candela e cominciò a sentire altri rumori e poi una voce.
Era quella di uomo che sembrava impegnato a fare dei conti.
Conti che evidentemente non tornavano.
“E' inutile...” disse scuotendo il capo quello “... non c'è più nulla da impegnare... ormai non è rimasto niente di valore in questo castello... neanche domani si mangerà...” sbuffando.

Nyoko 13-01-2017 04.21.49

Dopo quell'inquieto sogno non potei più prendere sonno, intrappolata com'ero fra le mie disabilità e le mie paure. Il tempo ora era lento e pesante, ma non potevo far nulla. Presto arrivò l'alba e con lei anche i primi movimenti. A quel punto decisi di mettermi seduta sul letto. Avrei potuto azzardare qualche passo, se solo il medico non me lo avesse impedito.

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Clio 13-01-2017 04.26.05

Ascoltai quella voce, fare dei conti, quelle parole.
Quelle parole mi colpirono profondamente.
Noi non eravamo ricchi, ma avevamo da mangiare.
Guardai Ozzillonne.
"Avete sentito?" pianissimo "Non ha da mangiare.." sussurrai "Potremmo barattare l'ospitalità con un pasto.." avvicinandomi alla porta.
"Io non sono certo pericolosa.." con un sorriso leggero.

Guisgard 13-01-2017 04.27.49

Elv guardò Gwen allontanarsi.
“Invece si...” disse massaggiandosi la fronte “... quel vinello era traditore... come voi donne...” scuotendo il capo “... ho bisogno di qualcosa di caldo... scendi nelle cucine, ormai albeggia e fammi preparare una tisana o qualunque cosa possa far smettere la mia testa di girare... poi portamela nella mia stanza... ho bisogno di stendermi...” la guardò di nuovo ed uscì.


Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 21.10.48.

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