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Mi versò lo champagne nel bicchiere e a quelle parole alzai il calice osservandolo con aria complice "A noi, collega".
Poi le donne presero la parola e le guardai sospirando ma poi apparve un finto sorriso.."Oh ma che bel gioco, ve lo contendete...facciamo un gioco..ognuno di voi dirà che cavaliere potrebbe essere...presumo vi intendete di storia o epica vero?" con un sorriso beffardo ma a dire il vero canzonatorio "E chi si sarà avvicinata a quale cavaliere lui si immedesima, beh..avrà la ricompensa..che ricompensa hai promesso collega?" ridendo verso di lui. |
Continuammo in silenzio, mentre io guardavo incantata il paesaggio circostante.
Era bellissimo! Certo, noi eravamo spiriti dei boschi e delle foreste ed eravamo di parte, ma non potevo fare a meno di restare rapite da tutto questo. C'erano anche tantissime piante che non conoscevo! Poi avvistammo una locanda. "In effetti sì!" ridacchiando. Era già Mezzodì e lo stomaco cominciava a brontolare! Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
“Tutta la sera e tutta la notte con chi se lo aggiudicherà.” Disse una delle donne ad Altea. “E a noi non interessano i cavalieri delle favole...” aprendo la borsa firmata e tradendo come la cultura interessasse davvero poco a donne simili “... ecco.” Mettendo sulla tavola del denaro.
“Oh, io rilancio...” l'altra, prendendo anch'ella dei soldi. “Wow!” Esclamò lui. |
Rufus annuì a Gwen ed il carrozzone raggiunse la locanda.
Entrarono nello spiazzo antistante e scesero dal mezzo meccanico, raggiungendo l'ingresso del locale. Una volta dentro si sedettero e subito un uomo grasso e sudaticcio, con un camice bianco ma unto ovunque, si avvicinò. “Salve...” disse svogliato “... cosa vi porto?” |
Arrivammo in uno spiazzo ed entrammo.
Appena ci sedemmo, arrivò un uomo. Alzai appena le spalle e guardai Rufus. Non avevo idea di cosa si mangiasse fuori dalla contea e non sapevo cosa rispondere, quindi avrei preso qualsiasi cosa ordinasse Rufus. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
"Oh ma si, viviamo nell' età moderna, vediamo chi se lo aggiudica come una partita di poker, che gioco divertente"....forse avvilente perché questo avveniva davvero, mentre noi stavamo fingendo ma mi voltai verso lui, sventolandomi con un ventaglio.."Oh tutta la notta e la sera, potrei essere gelosa collega che tu fai cosi successo e tanti guadagni" osservando la sua reazione...almeno speravo poi sarebbe scappato in qualche modo, forse era tanto furbo da tenersi pure i soldi la qual cosa era divertente.
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Tenevo il calice di champagne in mano, a mezz'aria, e fissavo i begli occhi del capitano.I suoi modi, le sue parole, il suo sguardo su di me.
Erano genuini o faceva così con ogni bella donna le capitasse a tiro. Ci sapeva fare, oh se ci sapeva fare. Era il tipico uomo per cui perfere la testa. "Oh, lei è fin troppo galante capitano, così mi fa arrossire..." con un sorrisetto enigmatico, portando finalmente il bicchiere alle labbra, per poi bere un sorso di Champagne senza togliere mai gli occhi dai suoi. Poi una musica sognante riempì tutta la sala, e il capitano mi chiese di ballare, come nelle migliori favole. Lo osservai ancora con un sorriso, e poi annuii piano. "Oh, come potrei rifiutare, capitano?" portando ancora una volta il calice alle labbra. |
Lui rise.
“Dai...” disse divertito ad Altea “... vuoi farmi credere che una come te non ha già ricevuto qualche richiesta stasera a bordo?” Facendole l'occhiolino e guardandole la scollatura. |
“Portateci del formaggio e del pane.” Disse Rufus col chiaro intento di non voler spendere tanto.
“Vino?” Il locandiere. “No, l'acqua andrà bene.” Rispose Rufus. Ma appena l'uomo andò in cucina per prendere cibo ed acqua, Gwen notò alla parete un manifesto, con una taglia scritta ed il volto di un giovane uomo. https://i.pinimg.com/236x/d0/3a/f6/d...pian-aslan.jpg |
Rufus ordinò pane e formaggio più dell'acqua ed andava benissimo così.
Quando il locandiera andò via, notai alla parete un manifesto di un giovane uomo. Era molto bello, notai. Rimasi a fissarlo, il capo appena piegato di lato quasi a cercare di comprenderne la natura attraverso quel manifesto. Magari avrei chiesto al locandiere chi fosse. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Cristiano sorrise e si alzò, invitando con un cenno Destresya a ballare.
Raggiunsero il centro della sala, dove altre coppie ballavano, cominciando a seguire la musica. L'orchestra suonava e le note, delicate e sognate, sembravano tintinnare fra i colori ed i cristalli della sala, tra i sorrisi di donne innamorate ed i loro gioielli splendenti di mondanità e bellezza. Ballavano e lui restò a fissare gli occhi chiari di lei con un sorriso, senza però dire nulla. https://i.pinimg.com/originals/9c/93...2cbd8a3ba3.jpg |
"A dire il vero appena arrivata, sono andata al bar e sono stata avvicinata da un giovane uomo, molto bello ed affascinante, un certo Bell, disse aveva capito tutto di me....per un attimo avevo temuto di essermi innamorata" mentre notavo il suo bello sguardo azzurro sulla scollatura ma non mi coprii, anzi se era bravo probabilmente si era accorto della cimice che registrava "Glielo ho detto pure alla mamma, la quale avendo sentito la conversazione mi ha detto di andarmene" con un colpo di tosse.."Sembrava però quasi innamorato, non so...." e lo guardai seria, perché a mio avviso Bell era un uomo da seguire ma per qualche motivo, forse sbagliavo "Quindi chi ha vinto tra queste belle signore?" alzando gli occhi al cielo...tardone volevo dire..che perfida agente CR9.."Oppure potrei accalappiare qualcuno di quelli un po' tonti a cui basta guardare una bella donna" osservandomi in giro.."Che mi consigli, sembra in questo lavoro tu sia perfetto" ridendo.
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Il locandiere tornò e mise in tavola un tagliere con del formaggio, un cestino con pane tagliato a fette ed una brocca d'acqua con due bicchieri.
“Buon appetito.” Disse a Gwen ed a Rufus. |
“Beh, per non offendere nessuna delle due signore...” disse lui prendendo i soldi sulla tavola “... potrei accontentare entrambe.” Facendo l'occhiolino alle due signore che risero oche. “Tu però” ad Altea “dovresti rincorrere il tuo bel tipo, sai? Chissà che domattina io e te non ci si riveda al bar, magari per raccontarci la folle notte appena trascorsa.” Con uno sguardo emblematico, di chi aveva capito tutto.
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Il locandiere tornò col pranzo.
"Perdonate" chiesi a lui "Chi è quel giovane?" con curiosità. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Lo guardai prendersi i soldi e rimasi stupita, ma aveva intenzione di trascorrere la notte con entrambe..."Si hai ragione collega, mentre tu trascorrerai la notte con le signore, visto sei proprio un cavaliere, io starò sul ponte.." presi il cellulare e col pennino puntai sul piccolo pulsante e si aprì la videata segreta e scrissi nel notebook.."Agente 0029 ma vai a letto davvero con le due donne??Io sono Altea...e tu?" poggiando il pennino vicino a lui e il cellulare sul tavolo mentre giocherellavo col coltello davanti per coprirlo affinché lui rispondesse.
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Lo guardai alzarsi, fermandomi ad osservare tutta la sua figura, le sue forme, il suo corpo, per poi andare a cercare i suoi occhi con un sorriso compiaciuto.
Uno sguardo che era come una lenta e intensa carezza volta a scoprire ogni segreto di quel corpo così attraente. Presi la sua mano e mi alzai, senza mai togliere gli occhi dai suoi. Mi piacevano i suoi occhi, mi piaceva il modo in cui mi guardava, e mi piaceva guardarlo, era come parlare senza parole. Mi alzai, con la mano nella sua, e mi diressi sulla pista da ballo. Lì, mi lasciai guidare dai suoi movimenti abili, e volteggiammo per la sala, cullati da quelle note, ancora e ancora, e ancora. Cercavo di stargli al passo, di seguire i suoi movimenti con grazia ed eleganza. "Ritenetevi fortunato capitano.." rompendo quel silenzio tra noi "....io difficilmente ballo..." fissandolo con sguardo enigmatico, quasi volessi leggergli dentro. |
“Quello” disse il locandiere fissando il manifesto al muro “è un dannato fuorilegge. C'è anche un taglia per chi riuscirà a portarlo davanti ai militari. Vivo o morto.” A Gwen.
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Sul cellulare di Altea apparve questo messaggio:
“Potrei mai deludere le due signore? Chissà, potrei fare l'utile ed il dilettevole E poi devo cercare di dimenticare una come te, no? ;)” Sembrava che il suo modo di fare scanzonato e galante fosse insito nella sua persona. O bluffava? |
Spalancai appena gli occhi, sorpresa.
"Oh..."mormorai solo. "E cosa ha fatto?" chiesi ancora, con candida curiosità. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
“Allora è la mia serata fortunata...” disse Cristiano conducendo il ballo “... chissà, visto che le stelle del mare mi sembrano essere favorevoli, potrei tentare ancor più la Sorte...” fissando Destresya con un sorriso “... magari con un gioco... lei ama giocare?” Guardandola negli occhi.
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Lessi il messaggio e lo guardai ridendo e risposi...
"Mi prendi in giro vero..perché non mi dici il tuo nome? Nascondi qualcosa...lo sai che se non sei tu l' agente 0029 io lo dico alla mamma e ti ammazzo in modo crudele?" Sorrisi slacciandomi un laccio dalla scollatura facendomi aria con il ventaglio.."Che caldo stasera non trovi?" magari vedeva la piccola microspia pure mentre nascondevo agli altri il decolltè con il ventaglio. |
"E' un dannato ladro di pezzi meccanici." Disse il locandiere a Gwen. "Un maledetto bastardo che vive fregando gli altri. Ma lo acciufferanno presto, spero." Seccato.
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Il tono della sua voce, i suoi movimenti, la musica, l'atmosfera sognante intorno a noi.
Forse non l'avrei mai ammesso, ma amavo quel lasciarsi andare, quel momento in cui dimenticare ogni cosa. Volteggiavo tra le sue braccia come se in quel momento non esistesse nient'altro. Per questo la gente ama ballare? O è per il modo in cui ci si guarda, si diventa complici, si entra in sintonia con l'altro? "Un gioco?" senza mai togliere gli occhi dai suoi "Ora sono curiosa..." lievemente divertita. |
Lui subito guardò la scollatura di Altea e notò la microspia, anche se il resto di ciò che vedeva era infinitamente più interessante.
Allora inviò questo messaggio: "Attenta, se continui così finisce mollo queste due garbate signore ti ingaggio per stanotte :silenced: Hai davvero così caldo? :rolleyes: Il mio nome? Eh, me lo giocherò bene... magari sul ponte, al chiaro di Luna... ;)" |
Cristiano sorrise.
"Benissimo..." disse a Destresya mentre ballavano "... un gioco... il gioco dei pensieri... senza tabù, senza segreti ognuno di noi dirà all'altro tutto ciò che sta pensando... le va?" Guardandola negli occhi. |
Non avevo idea di come fossero fatti dei pezzi meccanici, ma se lo diceva forse era vero.
"Conoscete di mercenari a Passo Elder?" gli chiesi poi "Devo andare lì a cercarne qualcuno." Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Allacciai lo scollatura visto avevo notato agente 0029 era scaltro e oltre la microspia guardava ben altro...
"Lo sai vero non si deve unire il lavoro all' amore? Bene...vedremo cosa farai al chiaro di Luna, io vado a prendere aria...tu...beh, non ti invidio..ottima compagnia ;):silenced:" Presi il cellulare e col micropennino chiusi la videata segreta dando uno sguardo al bell' agente misterioso fino alla fine.."Mie care signore vi lascio al mio collega, domani mattina presumo farà una succulenta colazione" ridendo e scimmiottando il loro verso da oca per poi rifarmi seria alzandomi "E' stato un piacere, io prendo aria sul ponte" osservando prima il collega e mi dispersi tra la folla come un fantasma, come solo un agente segreto doveva fare. Salii le scale e mi sedetti su una panchina mentre sentivo la brezza del mare che mi scompigliava i capelli. Ovviamente ero consapevole che questi erano i pochi momenti di divertimento, nell' Isola ci aspettava una bella impresa. |
Ero curiosa di scoprire che gioco avesse in mente Cristiano.Lo fissavo incuriosita, con la testa lievemente piegata di lato.
"Oh interessante..." con un sorrisetto divertito "Cominci pure lei.." fissandolo negli occhi. |
"E' troppo lontano il passo Elder da qui..." disse il locandiere a Gwen "... comunque, fossi in voi, lascerei perdere i mercenari..."
"Concordo." Annuì Rufus. |
Le due oche salutarono Altea e 0029 la seguì con lo sguardo.
La bella spia raggiunse il ponte e si sedette su una panchina, con il vento marino che soffiava forte. L'odore di salsedine era forte, il cielo appariva come un manto scuro, senza Luna, nè stelle. "Credo pioverà a breve..." disse una voce all'improvviso "... il suo cliente le ha dato Buca?" Ridendo Bell. "O posso sperare invece che lei se ne sia liberato perchè troppo presa a pensarmi?" Occhiolino. |
"Benissimo..." disse Cristiano ballando "... allora... io penso che nessuna donna su questa nave è bella come lei... anzi, lei è molto più che bella... lei è proibita." Fissando Destresya.
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"Beh io devo andarci, è importante" insistetti, decisa.
Avevo una missione da compiere e non potevo abbandonarla anche io! Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Ad un tratto udii una voce, non mi voltai ma non era agente 0029, la riconobbi, e quando mi voltai con aria si sufficienza fui fiera di avere indovinato..era Bell..."No, a dire il vero mi ero soffermata a parlare con un collega...aveva bisogno di aiuto" sorridendo guardando il Cielo "Di clienti e uomini se ne trovano...ha ragione presto inizierà a piovere..spero abbiamo un capitano competente, e non finiamo su qualche faraglione o roccia mentre si diverte con qualche donna" per poi guardarlo nel bel volto "Isola del Giglio..vero?" sorridendo.."Lei, invece, non ha trovato compagnia?" mentre parlavo sfiorai il seno e inserii la registrazione, ora ci ascoltava la agenzia "Yuve et Afragopolis" e chissà...forse 0029 "Un uomo affascinante come lei può avere tutte le donne che vuole, prima non mi ha detto di cosa si occupa" osservando di che colore ora fossero i suoi occhi.
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Bell sorrise e si sedette accanto ad Altea.
“Sono un fotografo...” disse “... sono diretto a Phitos per un servizio fotografico...” guardandola. I suoi occhi, in quella sera silenziosa ed inquieta sul mare, ora erano di un verde scuro, come quello di una foresta persa nel crepuscolo. |
“Fatti vostri.” Disse il locandiere a Gwen.
“Suoi, non miei.” Precisò Rufus. Terminarono di mangiare, il mercante pagò ed andarono via, riprendendo il loro viaggio. Il carrozzone attraversava quelle lande, tra boschi selvaggi, ruscelli gorgoglianti e sentieri simili a labirinti. Un intero mondo pulsava intorno a loro. Verso sera intravidero una luce. “Speriamo si possa dormire lì...” mormorò Rufus “... così riposeremo...” |
Non diedi molto peso alle loro parole, esibendo una scrollata di spalle.
Andammo via e continuammo a camminare. Vedemmo in lontananza delle luci. "Sì! Sono sicura che troveremo un posto in cui passare la notte" lo speravo tanto, ero davvero stanchissima! Non avevo mai viaggiato così tanto, spingendomi tanto oltre la contea ed era davvero faticoso! Bellissimo, sì, ma faticoso! Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
"Un fotografo...lavoro interessante...lavora per qualche agenzia di Afragopolis per conto suo? Posso permettermi cosa la attrae dell' Isola di Phitos?" ora i suoi occhi erano del colore del mare dei corsari..ma come era possibile.."I suoi occhi...mi hanno colpita, mutano, vanno dal azzurro e poi verde..come ora, strana cosa" sorridendo falsamente.
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Continuai a ballare, a farmi cullare dalle onde, dalle sue mani, dalle sue parole, da quella strana magia che si era creata tra noi. Quei complimenti, il tono della sua voce, che sembrava accarezzare ogni mia parte, mi facevano impazzire.
"Oh, e lei è un uomo abituato a dire queste cose a decine e decine di donne..." fissandolo con aria divertita, ma poi pian piano più seria, indagatrice, quasi volessi leggergli dentro. In una piroetta mi ritrovai con la schiena contro il suo petto e le mani intrecciate In quel momento portai la testa all'indietro per guardarlo negli occhi. "Perchè dovrei crederle?" sussurrai, in un soffio vicinissimo alle sue labbra, per poi allontanarmi nuovamente, con un'altra piroetta dettata dal ritmo della musica. |
Il carrozzone si avvicinò alla luce, scoprendo che si trattava di una stazione di servizio in cui i viaggiatori sostavano e facevano rifornimento prima di partire.
Era una struttura non molto grande, simile ad un incrocio tra una fattoria ed una fabbrica. Il carrozzone arrivò e subito uscì nello spiazzo un uomo di mezz'età, che lo fece parcheggiare e salutò con educazione. “Dobbiamo fare rifornimento” disse Rufus scendendo dal carrozzone “e magari passare qui la notte se è possibile. Siamo in due.” Indicando sé e Gwen. “Certamente.” Annuì l'uomo. |
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