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"Eccoli..." disse Velv a Gwen "... tornate a casa, o ti vedranno. Sono dei fuorilegge." E saltando sulle rocce raggiunse con agilità i pistoleri appena giunti.
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Che fossero dei fuorilegge lo avevo notato anche da sola, senza bisogno che lo dicesse lui...
Sparì di nuovo oltre le rocce e raggiunse il gruppo. A quel punto, restai immobile fra la vegetazione ad ascoltare cosa avessero di così fondamentale da dirsi lui e quei pistoleri. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Gwen restò a fissare la scena.
Velv raggiunse i fuorilegge e cominciò a parlare fitto con loro. La ragazza non poteva udire chiaramente le loro parole ma comprese che erano giunti ad una sorta di accordo. Ma ad un tratto i loro cavalli cominciarono a nitrire spaventati. Uno dei pistoleri gridò guardando il terreno e tirando fuori la nuetracolt dalla fondina. Gli altri lo imitarono ed anche il nativo imbracciò il fucile. Cominciarono a sparare a terra, mentre i loro cavalli nitrivano spaventati. Gwen si accorse così che c'erano serpenti ovunque intorno a quegli uomini. |
Sospirai nel vedere quel manifesto.
E io che mi ostinavo a cercare significati nascosti! Pensai, scuotendo la testa. Non diceva niente di che, tanto per cambiare! Non avevo altra scelta che rivolgermi allo sceriffo, tanto male non poteva essere dopotutto. Ricordai di aver visto poco prima il suo ufficio, così tornai indietro e una volta arrivata alla porta, bussai. |
"Destresya bussò alla porta dello sceriffo e venne ad aorire un tipo magro e non troppo alto.
Era uno fi quelli che le avevano ritirato la pistola al suo arrivo in città. "Prego..." disse lui "... desiderate?" Fissandola. |
Velv parlò con i pistoleri, ma parlavano così fitto che non capii nulla.
Intesi tuttavia che fossero giunti ad un accordo. Ma all'improvviso, sentii uno strano sibilo, tutti tirarono fuori le neutracolt e così feci anche io. Ciò che vidi, mi mise davanti ad un'orribile verità: le voci sui serpenti erano bere e lo vedevo anche io coi miei occhi, proprio adesso. Senza farmelo dire due volte, risalii in sella pronta ad andar via di lì prima di subito per sfuggire ai serpenti. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Gwen rapida montò in sella al suo cavallo, galoppando via mentre si univano i nitriti dei cavalli, le grida di quegli uomini e gli spari laser delle loto pistole contro quei serpenti.
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Cavalcai e cavalcai, veloce come il vento al galoppo fino al ranch, gli spari al laser che ancora mi risuonavano nelle orecchie.
Speravo che nè papà nè Josh si fossero accorti della mia assenza e nel frattempo mi chiedevo quale fosse, in tutto ciò, il ruolo del serpente, che fosse esso scolpito su una pietra o libero di attaccare indisturbato una persona. Era un dettaglio che ancora mi sfuggiva, soprattutto perché quel maledetto nativo non si decideva a sputare il rospo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Gwen riuscì a tornare al ranch sana e salva, quando ormai un chiaro crepuscolo attraversava il cielo del giorno morente.
Nessuno si era accorto della sua assenza sen non il loro se ne che le andò incontro scodinzolando. Suo padre infatti dormiva ancora profondamente e Josh era tutt'ora preso dai suoi modellini. |
Tutto sembrava tranquillo da fuori, compreso Brad, che si limitò a raggiungermi scodinzolando.
Dopo averlo considerato con un po' di coccole, riportai il cavallo nella stalla ed entrai in casa. La lanterna in camera di Josh era ancora accesa e mio padre era ancora assopiti davanti alla finestra. Allora mi avvicinai a lui toccandogli dolcemente il braccio. "Papà, sarà meglio che vai a dormire... La sedia è un po' scomoda..." dissi scherzando a voce bassa, mentre lo svegliavo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Oh buongiorno!" sorrisi, chinando appena il capo in sengo di saluto, riconoscendo l'aiutosceriffo che mi aveva accolto.
"La mia pistola sta bene?" scherzai, con un sorriso "Volevo parlare con lo sceriffo, è possibile? O magari può aiutarmi anche lei.." con tono affabile. |
Il padre di Gwen si svegliò borbottando qualcosa, per poi sgranchirsi braccia e gambe.
Guardò la ragazza, annuì e le diede un bacio in fronte per la buonanotte. Raccomandò poi a Josh, parlandogli attraverso la porta della sua camera, di andare a letto e si coricò, lasciando così solo Gwen sveglia. Poco dopo la ragazza sentì Brad abbaiare forte nello spiazzo verso la prateria, come se qualcuno si avvicinasse. |
"Beh, dipende..." disse l'aiuto sceriffo a Destresya "... potete dire a me oppure parlare direttamente con lo sceriffo Goz."
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Ridacchiai sentendolo borbottare.
"Mi sembri molto il nonno, quando inizi a borbottare a quel modo..." divertita. Mi diede un bacio sulla fronte, disse a Josh di andare a dormire e poi ci andò lui stesso. Stavo anch'io per mettermi a letto, quando Brad iniziò ad abbaiare forte e capii che forse qualcuno si stava avvicinando al ranch, così mi affacciai.https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...c51bb73728.jpg Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Gwen si affacciò sullo soiazzo, vedendo Btad abbaiare forte.
Apparve allora in lontananza un cavallo. Quando fu più vicino la ragazza notò che in sella c'era qualcuno. Era accasciato e sembrava ferito. Il cavallo arrivò davanti allo steccato che delimitava il ranch e si fermò. |
Dalla veranda, vidi un cavallo che portava in groppa qualcuno.
Sembrava un uomo ferito. Accidenti! E se fosse stato uno di loro che era stato morso da uno di quei serpenti? Mi precipitai subito fuori per capire chi fosse e cosa avesse, ringraziando di essere un medico che poteva prestargli almeno un primo soccorso, dal momento che ero a casa e non in ambulatorio, ma ero certa di poter fare qualcosa per lui. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Gwen corse verso quel cavallo ed il suo cavaliere malmesso.
Era un giovane uomo sudato, sporco e ferito. Era stato morso da un serpende e quindi di certo faceva parte del gruppo visto alla Miniera dei 7 Diavoli. Lo riconobbe, era il pistolero di nell'aspetto, quello molto somigliante a Velv. http://1.bp.blogspot.com/-er0jL-mXq4...ed%2BRiver.jpg |
Come immaginavo, era uno di loro ed era stato morso da un serpente.
Era quello di nome Elv, che somigliava tanto al nativo e un vago dubbio si insinuò nella mia mente a quel dettaglio, ma fu solo un breve istante. Corsi subito verso di lui, sembrava in pessimo stato e non potevo perdere tempo. "Papà! Josh!" li chiamai a gran voce e continuai ancora, aspettandomi di vederli spuntare da un momento all'altro. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Dopo qualche istante Josh e suo padre sbucarono dall'ingresso di casa, andando verso Gwen che stava sull'ingresso dello steccato del ranch.
Videro l'uomo ferito e lo portarono in casa. "È stato morso da un serpente..." disse il padre "... un serpente a sonagli... queste bestie non danno scampo e sebbene il morso sia poco profondo... bisogna subito pulire la ferita... fortunatamente è stato abbastanza lucido da recidere la ferita con un coltello e sputare via il veleno prima che infettasse il sangue..." |
"Beh se c'è lo sceriffo mi piacerebbe parlare direttamente con lui se non vi dispiace!" con un sorriso gentile.
Non è che mi andasse molto di parlare con un impiegatuccio qualunque del mio lavoro. |
Per fortuna arrivarono e lo portarono immediatamente dentro, dove io presi la mia borsa e disinfettai la ferita a fondo, finché non vidi il sangue scorrere più pulito.
Poi, dopo aver chiesto a Josh di sterilizzare i miei ferri, iniziai a ricucirgli la ferita. "Che fai, vuoi fregarmi il mestiere?" dissi ironicamente a papà. "Josh, prendi delle pezze bagnate da mettergli sulla fronte." Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
L'aiuto sceriffo annuì ed accompagnò Destresya dallo sceriffo.
Appena Già, che stava seduto alla sua scrivania a caricare alcuni fucili, la vide entrare la guardò tutta compiaciuto. "Che mi prenda un colpo..." disse con un sorriso lascivo "... vedo che in questa città la belkezzavfemminile è varia e ben distribuita!" Ridendo malizioso. "Come posso soddisfarvi, miss?" Sfacciato lui. Gwen fu abile e veloce nel pulire e disinfettare la ferita. Elv fu colpito da una febbre acuta, ma breve e dopo un paio d'ore era ormai fuori pericolo. "Chissà chi sarà mai costui..." disse il padre. "Avete visto che pistola ha nel cinturone?" Affascinato Josh. "Secondo me è il pistolero più abile della regione. Chissà quanti uomini ha uccido..." "Vieni via da quel cinturone, tu!" Lo riprese suo padre. |
Mi occupai della febbre che sopraggiunse poco dopo, avendola già prevista e gli feci comunque un'iniezione.
Dopo un paio d'ore, la febbre scese. Oh, io sapevo chi era. Lo sapevo bene. Ma non potevo dirlo. E non solo per il modo in cui ci eravamo "amichevolmente" conosciuti, ma anche per il fatto che non avrei dovuto essere in quella zona, alcune ore fa e non avrei dovuto essere neanche alla miniera, stasera. "Penso possiate tornare a letto, resto io con lui, voglio essere certa che la febbre scenda del tutto" annuii, mentre cambiavo le pezze umide e fresche di acqua. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
“Gwen...” disse Josh a sua sorella prima di tornare a dormire “... morirà?” Indicando Elv nel letto.
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Guardai Josh e gli sorrisi teneramente.
"No, tranquillo, il tuo eroe è fuori pericolo..." risposi sorniona. "Dai, ragazzo, ora fila a letto!" ridacchiando divertita. Ed io rimasi lì, a vegliare attenta il mio paziente. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Gen riuscì a mandare Josh a letto e si ritrovò sola al capezzale del pistolero.
Elv dormiva profondamente, sudando per le ultime linee di febbre e si agitava, di tanto in tanto, per qualche altro delirio lasciato dallo shock del veleno. Poi Elv cominciò a mormorare qualcosa nel dormiveglia. |
Doveva ancora avere qualche residuo di temperatura, difatti si agitava, sudava, mentre io gli rinfrescavo il viso di continuo.
Il bel viso dai lineamenti regolari e delicati, dalla pelle appena ambrata ora imperlata di piccole gocce, che luccicavano alla luce del lume sul comodino. Ma era solo questione di tempo, dovevamo far fare alla febbre ed ai farmaci il loro corso e poi sarebbe stato meglio. Nel frattempo, lui mormorava qualcosa nel sonno e cercai così di capire cosa tentasse di dire. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Elv, che nei lineamenti appariva molto somigliante al nativo Velv, si agitava e mormorava qualcosa nel sonno.
Erano parole soffocate, tra gemiti e sussurri, difficili da decifrare e comprendere. Tuttavia Gwen ascoltandolo riuscì a farsi un'idea. Parlava della miniera e di ciò che era accaduto, in particolar modo dei serpenti. Strinse allora i pugni tirando forte le lenzuola del letto, sudando freddo. |
Più lo osservavo, più l'idea che fossero magari perché no, fratelli? sì faceva strada nella mia mente.
E magari era anche così. Subito non capii cosa stesse dicendo, erano parole soffocate, sussurrate, ma poi compresi che stava rivivendo quegli attimi terribili con i serpenti. Ad un certo punto, iniziò perfino a tirare forte le lenzuola serrando i pugni, sudando freddo fra gemiti e lamenti. "Hey, hey, sta' tranquillo... Sei al sicuro, ora..." gli sussurrai dolcemente, accarezzandogli il viso con fare rassicurante. Non sapevo se poteva sentirmi in questo momento, forse no, ma speravo comunque di farlo stare meglio. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Elv sembrò calmarsi e tornò a riposare più o meno tranquillo.
Dopo qualche ora però, fssandolo, Gwen si accorse che aveva aperto gli occhi. "Do... dove..." disse fissandola "... dove sono?" |
Si calmò, per fortuna e continuò a dormire placidamente..anche la febbre sembrava essere scesa del tutto.
Poi, dopo alcune ore che io trascorsi ad osservarlo e studiare ogni dettaglio del suo viso, i suoi occhi neri, e luminosi notai, si aprirono. Al chè sorrisi. "Sono il dottor Gwen Ygraal, siete a casa mia. Dopo l'attacco dei serpenti, il vostro cavallo è arrivato qui e vi ho soccorso" risposi. Sì, vero, non avevo usato un tono così formale poco fa, ma era incosciente e dovevo rassicurarlo. "Come vi sentite? La febbre dovrebbe essere scesa..." constatai, poggiando la mano sulla sua fronte, poi sentii il polso, che appariva ora più regolare.https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...ea217676b2.gif Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Ho dei capogiri..." disse confuso Elv "... il braccio mi brucia... così come la gola..." fissando Gwen "... la nausea poi non mi da tregua... come sono arrivato qui?"
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"Non vi preoccupate, è normale, dovete solo pazientare un po'..." lo rassicurai.
Poi gli diedi una pastiglia ed un bicchiere d'acqua. "Prendete questa per la nausea" dissi poi. "Credo che il vostro cavallo abbia seguito l'odore e le tracce del mio, raggiungendo il posto più vicino..." risposi. Poi guardai la porta, poi di nuovo lui e stavolta abbassai il tono di voce. Non potevo rischiare che papà e Josh sentissero. "Ero alla miniera, sono andata via non appena sono arrivati i serpenti... Uno di quelli vi ha morso, lo ricordate?" Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"La miniera..." disse perplesso Elv "... ora... ora comincio a rammentare... quei dannati serpenti sbucati dal nulla... credo... credo abbiano fatto fuori i miei compagni... ma voi?" Fissando Gwen. "Voi che ci facevate in quel posto?" Trasalì. "Un momento... io vi ho già vista... voi... si, ora vi riconosco!"
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Annuii.
"Tutti? Accidenti..." commentai, scuotendo la testa. Non ebbi il tempo di rispondere alla sua domanda, che ricordò. "Beh, i farmaci iniziano a fare effetto, vedo... E la vostra memoria è a posto..." commentai, con ironico sarcasmo. "Ho capito che c'è qualcosa che bolle in pentola, in questo momento, qualcosa che ha a che fare con un serpente a due teste, ho provato a saperne di più, ma tutte le persone con cui parlo sembrano ostinati a tenere la bocca chiusa..." risposi. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Lei è troppo curiosa..." disse nervosamente Elv, per poi cercare la sua pistola "... dov'è la mia neutracolt? Dove?" a Gwen.
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"E voi invece troppo restio a parlarne. Cos'è, un segreto di stato?" dissi con tono sarcastico.
Poi, gli indicai la pistola nel cinturone sistemato con attenzione sul comodino. "Perché nessuno si decide a parlarne, nemmeno voi?" insistetti. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Quello che più mi affascina ed ancora mi colpisce di questo grande pianeta sono i suoi crepuscoli.
Quel manto cangiante del quale si tinge il cielo del giorno morente, in cui sfilano, come eterei veli dagli infiniti e screziati aloni di un rosso mutevole, gli incantati e sognanti bagliori dell'ultima luce cedendo il passo alle gemme perlate delle prime stelle. Le costellazioni nuove appaiono piano, disegnando i Destini di quell'umanità in fuga, sotto la muta ed argentea Luna che qui mostra un volto diverso da quello delle maree terrestri. Galoppo ogni sera all'inseguimento dallo scintillio fatiscente del giorno ormai lontano, come se quell'ultimo sfavillio rossastro potesse davvero essere toccato. Rincorrere il giorno dove incontra la notte, dove nascono le stelle di questi cieli sterminati è come inseguire i sogni più grandi e folli, come l'Amore. Cosa può fare una donna. Ero quasi stanco di cavalcare, di scrivere e di sognare. Ma bastano i suoi occhi e le sua bocca, anche solo immaginati nel cuore della notte per partire alla ricerca dei tesori più irraggiungibili. In questi crepuscoli forse sono i loro fiori a sedurmi. Quelli notturni che sbocciano come fanno le stelle che spuntano nel firmamento, dai petali mutevoli e dal profumo simile ai miraggio dei deserti cosmici di Orione e Cassiopea, dove le Pleiadi attraversano la volta celeste come l'ultimo sogno perduto. In queste moltitudini del Tempo e dello spazio, oltre la frontiera dimenticata, dove solo gli antichi spiriti del popolo nativo albergano, finiva il viaggio dei 4 uomini a cavallo, dove una vecchia cantina, sorta forse al tempo in cui i missionari giunsero qui per convertire i nativi, appariva l'ultimo presidio dimenticato, oltre il quale nessun uomo bianco ambiva ad avventurarsi. I 4 entrarono nella cantina arrivando al bancone e lanciando un quarto di Taddeo al padrone della bettola. “4 birre gelate.” Disse uno di quelli. “E che siano alte e schiumose, buon diavolo.” Un altro di loro. Il cantinero annuì e servì a quelli le birre. “Passa molto gente da queste parti?” Chiese il primo che aveva parlato. “Dipende, senor...” “Da cosa?” “Dal tempo.” Rispose il cantinero senza entusiasmo. “Ti serve un incoraggiamento a parlare immagino...” l'uomo tirando fuori dalla tasca qualcosa di scintillante che subito attirò lo sguardo avido del cantinero. Ma il suo entusiasmo si spense subito ed il suo sguardo si fece tetro nel vedere che l'oggetto tirato fuori dall'uomo era il distintivo dei Rangers Galattici. “Por todos los diablos...” mormorò l'uomo. “Già.” Annuì il ranger. “Ti rifaccio la domanda?” “Che pasa, senor?” “Tu pensa a rispondere a ciò che ti chiedo.” Fissandolo il ranger. “Cerchiamo un uomo.” “Un hombre, senor?” “Già...” bevendo il ranger “... di quelli particolari... furbo come il demonio, veloce come un serpente e pericoloso come un coyote... uno di quelli, insomma, che hanno l'innata capacità di attirare i guai come il miele fa con le mosche...” “Passano qui molti hombres, senor...” sudando il cantinero “... non posso ricordare tutti...” “Quindi il nostro uomo non ti dice nulla?” Il secondo ranger. “Exacto, senor!” “Eppure non passa inosservato...” il primo ranger “... è di quelli che affascinano le donne e allo stesso tempo suscitano l'odio negli uomini... bruno, occhi azzurri, veloce nello sparare... ha rubato alcuni pezzi di ricambio ad una stazione di transito...” “Un hombre dagli occhi azzurri, senor?” Stupito il cantinero. “Ma allora l'ho veduto! L'ho veduto qualche giorno fa! Muy bien, l'ho veduto davvero!” “Dov'era diretto?” “Ah, questo è un mistero, senor...” “C'è una taglia per chi lo consegna” fece il ranger “ed un cappio pronto a stringersi attorno a chi lo aiuterà a fuggire.” “Ha un nome questo diablo, senor?” “Si... ma è come un fantasma... tutti lo inseguono ma nessuno lo trova mai...” finendo la birra il ranger. “Tra tre giorni partirà un treno diretto a Texnolas... alla prigione federale... il nostro compito è metterlo sul treno ed assicurarci che arrivi a destinazione. Sul vagone ci finirà pure qualche nativo che si diverte con scorribande volte ad alleggerire turbodiligenze dei loro bagagli e malloppi.” “Il nome di quel tipo... quell'hombre dagli occhi azzurri, senor?” Domandò il cantinero. In quel momento vibrò la ricetrasmittente del ranger. Subito lui rispose, per poi staccare e fare cenno ai suoi di andare. Aveva molta fretta. “Pare abbiano appena catturato un tipo che sembra in tutto e per tutto il nostro uomo!” Lui agli altri. “Andiamo forza!” “Senor...” il cantinero “... il nome? Il nome di quell'hombre dagli occhi azzurri!” Ma i 4 rangers cavalcarono via, nel crepuscolo di quel grande pianeta. https://mondrian.mashable.com/upload....amazonaws.com |
Già dalla prima occhiata mi fu chiaro che tipo era lo sceriffo.
Ne avevo visti a bizzeffe di uomini come lui, che pensavano di piacere alle donne ma che facevano solo venire il voltastomaco nella maggioranza dei casi, oppure li trovavano patetici. Ma sicuramente non era il modo in cui cominciare quella discussione. Sorrisi compiaciuta, come se quel complimento avesse sorito un qualsiarsi effetto su di me. "Buongiorno Sceriffo!" sorrisi, gentile "Ho visto qui fuori il manifesto con la taglia dei due malviventi..." sorrisi. Non potevo però continuare la mia recita da contadinella con lo sceriffo, perchè il ragazzo mi aveva visto entrare in città e mi aveva sequestrato la mia pistola, quindi non aveva poi tanto senso mentire. Sperai solo non si trattassed di poliziotti corrotti perchè quelli erano sempre una spina nel fianco. Ma, se si mettevano sul mio cammino, di solito finivano male. Allora, gettai la maschera e mi concessi un sorriso più tagliente e lo sguardo determinato. "29.000 Taddei è una bella sommetta...." fissando lo sceriffo negli occhi "Cosa sa dirmi di più? In teoria sarei in vacanza ma... quelli ccome noi in vacanza non ci vanno mai!" con un sorrisetto divertito. A quelle parole presi il mio prezioso tacquino digitale dalla tasca, dove erano elencati, in una macabra galleria di ologrammi, i riconoscimenti che mi ero guadagnata incassando le taglie dei peggiori fuorilegge della regione. Una volta avrei aspettato a mostrarlo, volendo prima venire presa in considerazione per quella che ero bla bla bla... Ormai avevo capito che era una perdita di tempo e che valeva sempre la pena andare subito al sodo. https://amp.insider.com/images/58042...c1-750-420.png |
Elv fissò Gwen negli occhi.
"Siete troppo curiosa, lo ripeto..." disse "... prrchevduavolo volete entrare in queste faccende? Cmq è un segreto ormai finito, morto e sepolto... visto che quel dannato nativo ha tirato le quoia... come i miei compagni..." |
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