Camelot, la patria della cavalleria

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Altea 09-10-2013 14.46.09

La sera stava calando e il verde attorno emanava profumo di terra e fiori..fissavo la dimora di Altafonte che si stagliava maestosa eppure era silenziosa e cupa...mi stavo accingendo ad andare proprio in dimora per parlare coi servitori orientali, volevo sapere quando potevo trovare il Cavaliere...o solo la curiosità di vedere dove e come abitasse.
Ad un tratto fui destata da un suono, indefinito, proveniva dalla mia dimora, mi avvicinai e capii di cosa si trattasse e rimasi per un attimo attonita..era il suono del clavicembalo, ma chi mai poteva suonarlo? Forse Madama Irene...non certo il fantasma di Lady Vittoria.
Nuovamente sentii un brivido freddo percorrermi, entrai di corsa in casa e mi diressi verso il piccolo salone stile borbonico chiedendo mentre percorrevo l'ingresso..."Madama Irene..state suonando voi?" ed entrai nel salone incuriosita ma al tempo stesso anche con un certo timore.

Talia 09-10-2013 15.16.52

Sara e Riano si abbracciarono, io abbassai lo sguardo.
Improvvisamente mi sentivo male...
la storia che Jacopo mi aveva raccontato era diversa: aveva parlato di un inseguimento, sì, ma non con quelle tinte che le aveva dato Sara...
mi torcevo le mani, a disagio, in preda a mille domande.
L’amicizia esigeva rispetto, era vero... possibile che, invece, Jacopo fosse stato tanto vile?
Le mie mani sfiorarono quelle di Riano e di Sara, ancora strette le una alle altre...
“Vi chiedo perdono...” mormorai “Perdono per tutto il male che vi è stato fatto...”
Avevo gli occhi bassi, cupi...

Citazione:

Originalmente inviato da Guisgard (Messaggio 57379)
“Ma perchè” all'improvviso Sara “Francesco ha detto che presto non dovremo più sopportarlo? Cosa voleva dire?”
“Forse era solo molto arrabbiato...” rispose Riano.
“No, lo conosco...” scuotendo la testa Sara “... c'era qualcosa di diverso nel suo sguardo... ho paura, babbo... paura che possa accadergli qualcosa di terribile...”

Sollevai lo sguardi di scatto e li fissai...
Sara aveva ragione: le parole di Francesco erano state precise e anche a me, adesso che ci pensavo, erano suonate un po’ insolite...
“Andate a cercarlo...” dissi allora “Sono venuta qui con la mia carrozza... vi prego, permettetemi di prestarvela per andare a cercare Francesco...”
Senza aspettare la loro riposta, vedendoli ancora indecisi, li pregai di seguirmi in cortile dove chiamai il mio servitore e gli ordinai di restare ai comandi dei signori de’ Binardi per quel giorno, di portarli ovunque volessero andare.
Salutai Riano e Sara, dunque, e mi allontanai a piedi...
Poco fuori dal palazzo dei de’ Binardi c’era un maniscalco... mi presentai nella sua bottega...
“Sono lady Talia, moglie del capitano de’ Gufoni!” dissi “Necessito di un cavallo!”
Pochi minuti dopo stavo cavalcando a tutta velocità per le strade della città...
ero tesa, agitata...
le parole di Sara continuavano a vorticarmi in testa...
continuavo a chiedermi che cos’era che Jacopo non mi aveva detto, a chiedermi cosa aveva fatto e come mai mi avesse mentito...
ed ero così irritata che mi ritrovai, quasi senza accorgermene, nell’unico posto della città in cui Jacopo mi aveva proibito di andare, quel giorno: la Chiesa di Santa Felicita.

Guisgard 09-10-2013 15.27.56

Talia raggiunse così la chiesa di Santa Felicita.
La situazione qui sembrava essersi stabilizzata.
Il capitano Jacopo aveva lasciato questo luogo, seguito da molti dei suoi, lasciando così a guardia della cappella solo due sentinelle.
Il resto della piazza, nella zona più esterna, era invece molto più sorvegliata, poiché l'accesso al fiume non era molto distante da lì.
Talia si trovò allora davanti all'entrata della chiesa.
“Milady...” disse uno dei due militari di guardia alla cappella “... cercate forse il capitano? E' appena andato via.”

Guisgard 09-10-2013 16.10.19

Clio aprì così quel biglietto e cominciò a leggerne il contenuto:

“Al più presto raggiungetemi nel mio ufficio. Ogni contratto può perdere valore ed effetto se una delle controparti viene meno ai patti o tarda a procurare la merce. Le scadenze dei pagamenti vanno sempre rispettate.

Simone Missani, viceprocuratore del re”

“Eh, vedo che ti ha rapito quel biglietto...” avvicinandosi a lei Roberto “... devo forse esserne geloso? E' di qualche misterioso spasimante? Ti avverto, cara cugina, un duello o due per me non fa differenza.” E le fece l'occhiolino.
“Addirittura.” Arrivando all'improvviso Selenia. “Devo quindi essere io gelosa del mio maritino? Visto che a lui stanno tanto a cuore le sorti amorose di sua cugina.” Sorridendo.
“Beh, è mia cugina e devo essere vigile.” Ridendo Roberto. “A meno che non voglia maritarla al primo venuto.”
“Si, in effetti potresti presentarla a qualche giovane dell'alta società cittadina.” Annuì Selenia. “Ma temo che ciò sia complicato se ogni volta non perdi occasione per starle vicino. Dopotutto deve anche avere un po' di libertà questa ragazza. Dico bene, vero?” Rivolgendosi poi a Clio.

Talia 09-10-2013 16.15.26

Giunsi nella piazza di Santa Felicita e smontai da cavallo.
La piazza era semideserta, sorvegliata come una fortezza... un buon numero di guardie si trovava dalla parte opposta, sorvegliando l’accesso verso il fiume... di fronte al portone c’erano soltanto due soldati.
Mi avvicinai a loro...

Citazione:

Originalmente inviato da Guisgard (Messaggio 57437)
Talia si trovò allora davanti all'entrata della chiesa.
“Milady...” disse uno dei due militari di guardia alla cappella “... cercate forse il capitano? E' appena andato via.”

Lo fissai...
Jacopo era stato lì, dunque?
Mi chiesi per quale motivo.
“Capisco...” dissi soltanto “Beh... non fa niente... vuol dire che lo vedrò più tardi! Ora desidero entrare in chiesa... prego, lasciatemi passare!”

Guisgard 09-10-2013 16.25.28

A quelle parole di Talia, le due guardie si misero sull'attenti e la sciarono libero l'ingresso in chiesa.
“Dentro vi è solo il sacerdote, milady...” disse una delle due “... Padre Roberio.”
La ragazza si ritrovò così nella navata.
Quel sacro luogo era illuminato dalla luce che penetrava dalle alte finestre, tuttavia senza però che i raggi del Sole arrivassero a toccare la parte laterale, dove si aprivano piccole cappelline.
Talia passò davanti alla Cappella della deposizione e vide, coperto dal telo, il quadro tanto ambito.
Ma ad un tratto si accorse di qualcosa.
Una vaga ed incerta figura raggiunse il confessionale.

Talia 09-10-2013 16.37.39

Feci appena un minuscolo cenno alla guardia che aveva parlato, poi varcai la soglia e mi ritrovai nella semioscurità e nel silenzio della chiesa mentre lo spesso portone si richiudeva alle mie spalle...
La cappella della Deposizione era giusto alla mia destra, protetta da un’alta inferriata chiusa, ed al suo interno il misterioso quadro...
Mi accostai all’inferriata e mi appoggiai appena alle sbarre con le mani, osservando il dipinto protetto dal telo...
tanto mistero intorno a quell’unico oggetto...

Citazione:

Originalmente inviato da Guisgard (Messaggio 57441)
Una vaga ed incerta figura raggiunse il confessionale.

Mi voltai di scatto.
Fu più la sensazione che vi fosse qualcuno a destarmi che non un rumore o un suono...
poi intravidi quella sagoma presso il confessionale.
Non esitai... in fondo la guardia aveva detto che non vi era rimasto che il sacerdote, lì...
“Padre Roberio...” dissi dunque, muovendo appena mezzo passo in quella direzione “Siete voi? Siete lì?”

Guisgard 09-10-2013 16.44.24

Talia si avvicinò così al confessionale.
“Si, sono io, figliola...” disse, dopo qualche momento di silenzio, piano una voce dall'interno, protetta dalla leggera gratina che separava il confessore dai penitenti “... sei venuta per confessare le tue colpe? Ti ascolto, se vuoi...”

Eilonwy 09-10-2013 16.58.28

Dopo quel bagno rilassante e quella maschera di bellezza per il viso, mi sentii rinascere.
Mandai Cestia e Madama Fleur-de-Lys ad avvertire mio zio che lo avrei raggiunto.
Mi misi da sola la fascia per i seni e il bustino. Mi portai alle labbra una pasta fatta di argilla
rossa e succo di ciliegia e fragola.
Poi, mi misi un vestito di seta e raso celeste e bianco.
Scesi le solite scale ed arrivai allo studio di mio zio.
http://th09.deviantart.net/fs70/PRE/...re-d69vmvm.jpg

Guisgard 09-10-2013 17.09.54

Altea giunse nel salone, dove fino ad un momento prima aveva sentito il suono del clavicembalo.
E nella stanza la dama non vide nessuno.
Le finestre erano però spalancate ed un fresco vento soffiava in quell'ambiente, scuotendo le tende e rendendo l'aria in casa vagamente fredda.
Ad un tratto una figura apparve sulla soglia della porta, restando immobile, quasi celata nell'indefinita penombra, a fissare Altea.


Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 14.37.21.

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