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Kims mostrò un lieve inchino a Dacey, per ringraziala dei suoi complimenti.
Poi ascoltò la storia di lei e della sua famiglia, scorgendo la malinconia della ragazza. “Perdonate se vi ho causato tristezza, non immaginavo...” disse. Ma un servitore aprì le porte della sala. “Sua altezza reale il principe Taddeus XIII, reggente di Retania.” Annunciò. |
Deglutii.."Prima..quando la Terra si formò..immagino voi scienziati siete certi del famoso Big Bang e non alla Creazione di Nostro Signore" gettando falsamente innocentemente la provocazione.."Il Tempo..vi sarà uno spazio temporale..pensate in quel posto..Non esisti il Tempo..se arriveremo là permettete..solo noi potremmo rispondere a questo, ma forse la scomparsa del professore ruota proprio su questo..mia ipotesi" finendo la crostata.
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Erien nell'udire la voce di Nyoko si voltò verso di lei.
“E' terribile...” disse guardandosi intorno “... sta accadendo qualcosa...” “Ma cosa?” Fissandolo Oltram. “Non lo so...” scuotendo il capo Erien “... ma dobbiamo scoprirlo...” “Tu sei il più intelligente del villaggio...” mormorò Oltram “... tu solo puoi capirci qualcosa...” “Andremo dal vecchio Ermione...” Erien “... forse lui saprà illuminarci...” |
“Si...” disse soltanto il pilota dagli occhi azzurri, restando poi a fissare Clio andare via.
La ragazza fu condotta da Abelardo in cima alla torre, per poter scorgere il misterioso nuovo arrivato. Ma non videro nulla. Poi, ad un tratto, un bagliore tra la vegetazione, come se lamiere metalliche brillassero al Sole. “Deve essere un cavaliere bardato...” mormorò il gufo. |
Ascoltai le parole di Erien e capì che forse era l'unica persona che poteva risponderci.
"Il vecchio Ermione, eh?" dissi rassegnata. "Cosa stiamo aspettando? Andiamo." prendendo Erien per mano. Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
“Resterebbe allora solo il mio ego smisurato...” disse lui sorridendo a Gwen, sempre vicinissimo a lei “... puoi mandare via anche quello?” Rise pianissimo. “Poi resterebbero solo i nostri segreti... il mio nome... il motivo per cui sei qui e non con i tuoi compagni a riposare... e questa notte...”
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Gli sorrisi, e seguii Abelardo fuori dalla stanza, verso la mia torre.
Da lì cercai di vedere l'uomo di cui parlavano le ancelle. Ma non vedevamo nulla, finché non vedemmo un bagliore tra la vegetazione. "Un cavaliere..." Mormorai, osservando quel bagliore "Sarà qui per il Cuore...". |
"Posso provarci" ridendo piano, poi mi feci un po' più seria, cercando i suoi occhi alla sua frase "Perchè semplicemente non c'è altro posto dove vorrei essere adesso... " sussurrai.
Poi sorrisi, abbassando lo sguardo. "Hai visto? L'ho mandato via, il mio orgoglio... Chissà che non riesca anche con il tuo ego..." ridendo appena, sempre con lo sguardo basso. |
" Oh non temete, fa parte del passato solo vi prego, non fatene parola con mio padre " così mi assicurai di presentare
La mia attenzione venne catturata però dalla porta, mi bloccai trattenendo il fiato, tentando di scorgere il principe |
“Ogni intelligenza, ogni cervello umano ha i suoi limiti.” Disse Raspion ad Altea, bevendo poi il suo caffè. “E' un fatto chimico, quindi indiscutibile. Il professor Hordafren invece andava oltre quelle che sono le miserie e le debolezze umane. La sua intelligenza era superiore a quella di ogni altro uomo e avrebbe potuto tranquillamente gareggiare con l'intelletto delle più grandi menti della storia, come Aristotele, Platone, Leonardo, Galilei e Newton.”
“Non parliamo di lui al passato, come fosse morto...” fece Ulpa “... sono certa che è vivo... e lo troveremo.” |
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