Camelot, la patria della cavalleria

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Guisgard 09-12-2016 02.00.32

“Tranquilla, non è mica così facile prendermi in castagna.” Disse sorridendo Elv a Gwen. “Se si tratta di un bluff, beh, mi tirerò fuori senza problemi.” Annuendo. “E poi dovresti saperlo che so badare a me stesso, piccola.” Abbracciandola.

Lady Gwen 09-12-2016 02.05.37

Sorrisi, ma non potevo stare così tranquilla.
"Oh, ma io mi fido di te. È del resto del mondo che non mi fido. Credo di essere a conoscenza delle qualità del mio uomo..." dissi, accarezzando le sue braccia.
Ci pensavo.
Non potevo farne a meno.
Pensavo che sarei potuta andare con lui.
Mi dispiaceva lasciare Richard solo, ma avrei potuto aiutarlo se fosse stato in difficoltà, anche se lui non lo sapeva.
Non ancora, comunque.
"Lasciami venire con te."

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Guisgard 09-12-2016 02.07.35

La Luna.
Come recitava il biglietto del biscotto della Fortuna.
Ma Nyoko doveva guardarsi da quell'auto.
Era vicinissima e la tamponava a ripetizione.
Ormai la macchina della ragazza era lì lì per perdere il controllo.
E così fu.
Un altro colpo da parte dell'auto nera e la macchina di Nyoko perse del tutto il controllo e l'aderenza alla strada.
Sfondò il battistrada ed uscì dalla carreggiata, finendo prima nella campagna circostante, poi contro un muretto.
Allora di capottò e Nyoko in quel momento vide solo buio.
Poi più nulla.

Nyoko 09-12-2016 02.15.00

L'auto continuava a colpirmi, ricordai solo all'ultimo il biglietto di quella mattina, ma fu un ricordo rapido. L'ultimo colpo fu fatale ed io persi il controllo. Fu tutto a rallentatore, sentivo i battiti del cuore sempre svelti, le mani staccarsi dal manubrio. La sensazione di cadere nel vuoto, come se fosse tutto un sogno. Mi sembrò di rivedere la mia famiglia, mio padre, tanto odiato, mia madre tenera e sorridente, mio nonno che adoravo e poi... Ren... Ren, che avevo capito di amare. Alla fine mi cadde una lacrima, in contemporanea con lo schianto. L'auto si capovolse e lì... Non vidi più niente. Il mondo s'era spento in così poco tempo, e forse, anche io con lui.

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Guisgard 09-12-2016 02.17.56

Altea prese un taxi e raggiunse il palazzo di sua zia alla periferia di Afragolignone, ossia quasi dove cominciava a dominare la campagna.



Intanto, al centro, Guisgard era con Clio.
“Ti avevo avvertita, ragazza...” disse lui, per poi stringerla a sé e baciarla con passione.
Come se lei avesse risvegliato un desiderio mai terminato.
Poi quell'sms inoltrato da Altea.
“Aspetta...” mormorò lui e lo lesse.
Allora lo mostrò a Clio.
“Il mistero si infittisce...” Guisgard.

Altea 09-12-2016 02.23.49

Arrivai nella campagna di Afragolignone ed entrai nella antica dimora..fortunatamente vi era un custode che vi badava..Sam. Lo salutai ed entrai in casa, poggiai la valigia e il caminetto era acceso e mi preparai un caffè pensierosa.

Guisgard 09-12-2016 02.24.58

“Beh, se ti servirà per stare più tranquilla, ok...” disse Elv “... vieni con me... ma bada senza correre rischi... in caso di pericolo farai ciò che ti dirò, chiaro? Quindi metterai da parte il tuo caratterino tutto pepe, ok?” Fissando Gwen.

Clio 09-12-2016 02.26.26

Quel bacio, così intenso e nostro, quella passione che stava per sbocciare tra noi.
Potevo sentilo, potevo percepire quel fuoco mai sopito che stava per divorarci entrambi.
Ma l'idillio durò poco perchè per l'ennesima volta suonò il telefono.
"Non riesce a lasciarti in pace eh.." alzai gli occhi al cielo.
Sospirai.
"Dai, andiamo a parlare con iasevol e speriamo che lui possa aiutarci a far luce su questa storia.." secca, staccandomi a fatica da lui.

Lady Gwen 09-12-2016 02.28.08

Sorrisi contenta, quando mi diede il permesso di andare con lui.
"Tanto sai che non lo farò" sorridendo e baciandolo.
Poi andai da Richard, scusandomi per l'imprevisto e dandogli disposizioni per la cena, che era già pronta e poteva mangiare subito.
Presi la giacca e uscimmo.
"Dove ci aspetta?" Chiesi, mentre mettevo il casco.

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Guisgard 09-12-2016 02.29.22

La Luna, lo schianto, poi il buio.
In mezzo il volto dei suoi cari, le immagini della sua vita.
Poi più nulla.

“Nyoko...” disse Ren “... Nyoko... ti amo anche io...”
“Nyoko...” Nakakata “... ragazza mia...”

Guisgard 09-12-2016 02.34.26

Altea raggiunse il sontuoso palazzo nobiliare e fu salutata dal vecchio custode Sam.
L'uomo si occupò dei suoi bagagli e la donna entrò, prendendo possesso di quella dimora.
La governante Lupesca le portò un caffè.
“La signora” disse “desidera altro?” Fissandola.

Guisgard 09-12-2016 02.38.14

Guisgard sorrise a Clio.
“Magari avremo presto un po' di tempo tutto per noi.” Disse, facendole l'occhiolino.
Raggiunsero così Iasevol e gli raccontarono tutto riguardo Joshua ed il suo misterioso ritorno.
Nel frattempo Guisgard prese il telefonino e rilesse il messaggio inoltrato da Altea.
Chi lo aveva mai scritto?

Clio 09-12-2016 02.52.58

Gli sorrisi.
"Lo spero.." con occhi sognanti "Mi avevi promesso una cena romantica davanti al camino, no?" sospirai "Non credere che me ne sia dimenticata".
Lo seguii così dal dottore, e gli spiegammo ogni cosa.
Compreso il fatto che c'erano quattro cadaveri uccisi da un androide da combattimento che sarebbe stato il caso di far sparire.
Colsi così l'occasione per avvisare Iasevol del fatto che Guisgard sapeva chi ero davvero.
"Cosa ne pensi?" gli chiesi, una volta spiegata ogni cosa.

Guisgard 09-12-2016 02.53.26

“Nel rione commerciale...” dise Elv a Gwen “... a pochi isolati dal grattacielo della Società Cibernetica Ateon... sembra che tutta la faccenda ruoti attorno a quel posto... ormai sono quasi certo che la mia moto si trova lì... ecco perchè ho creduto a quella telefonata...”

Lady Gwen 09-12-2016 02.56.21

"Sì, anch'io. Dai, andiamo" salendo in moto.
Non ero così sicura che non ci fosse la fregatura, ma valeva la pena tentare.

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Guisgard 09-12-2016 03.01.22

“Dimmi di si e ti porto subito a casa mia per quella cena...” disse ad un orecchio Guisgard a Clio.
Poi raccontarono tutto al dottor Iasevol.
“E' una brutta storia...” il brillante scienziato “... manderò degli uomini per far sparire quei cadaveri... quanto al misterioso Joshua, cercherò di procurarmi documenti e cartelle mediche riguardo il suo decesso... dobbiamo vederci chiaro...”

Clio 09-12-2016 03.11.22

"Si.." sussurrai sulle sue labbra, prima di lasciare la stanza.
Poi parlammo con Iasevol e ci illustrò la situazione.
Sapevo che lui avrebbe trovato un modo.
"Noi che possiamo fare, dottore?" gli chiesi.

Guisgard 09-12-2016 03.12.26

Gwen ed Elv montarono in sella alla moto di lei e sfrecciarono verso il quartiere industriale.
La città era semideserta e le strade umide.
Arrivarono nel quartiere e tutto sembrava normale, tranquillo.
Poi ad un tratto videro spuntare da una traversa un individuo.
Si avvicinò loro e chiese una sigaretta.

Guisgard 09-12-2016 03.15.04

“Per ora nulla.” disse Iasevol a Clio. “Attenderete nuove disposizioni. Vi farò sapere quanto prima. Andate pure a riposarvi, dopo la brutta faccenda dell'auto nera.”

Lady Gwen 09-12-2016 03.15.41

Raggiungemmo il quartiere industriale, attraversando le strade quasi del tutto vuote.
Appena ci fermammo, spuntò un uomo, il quale ci chiese una sigaretta, ma io gli feci capire che nessuno dei due ne aveva.
Possibe fosse lui luomo della telefonata?

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Clio 09-12-2016 03.22.21

Sorrisi a Iasevol e annuii.
"Facci sapere se hai bisogno di noi.." annuendo, e alzandomi per poi guardare Guisgard.

Guisgard 09-12-2016 03.37.48

L'uomo guardò Gwen e poi Elv.
“Fate bene...” disse “... il fumo fa male... l'Inferno è pieno di fuoco e c'è fumo ovunque...” annuì.
“Già...” con fare spicco Elv per liberarsi della sua presenza.
“Si, fate bene a non fumare...” quello cercando sigarette nelle tasche del suo giubbotto “... vabbè... me ne tornerò a casa... una moto sempre si trova in giro, no?”

Guisgard 09-12-2016 03.40.24

Guisgard annuì, si alzò e guardò Clio.
I due salutarono Iasevol ed uscirono.
“Beh, visto abbiamo tempo...” disse lui “... che ne dici di cenare insieme? Magari a casa mia? Ammesso che gli uomini del dottor Iasevol abbiano già ripulito il tutto?”

Lady Gwen 09-12-2016 03.41.44

Che tipo strano.
A quanto pareva Elv non lo sopportava, ma disse una cosa che non poté sfuggirmi.
Guardai subito Elv; che diamine voleva dire con quella frase?


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Clio 09-12-2016 03.47.45

Lo guardai sorridendo.
"Mmm.." mormorai, pregustando l'idea di quella cena "Dici una cena romantica?" cingendogli il collo con le braccia.
"Mi servirà un vestito adatto.." divertita, per poi baciarlo piano.
"Certo che mi va.." sussurrai con voce calda sulle sue labbra.

Guisgard 09-12-2016 03.52.52

Elv scosse il capo, poi guardo Gwen.
“Ascolta, amico...” disse guardando allora il tipo davanti a loro “... è tardi, fa freddo e di fumo noi non ne abbiamo... spiacente.”
“Allora mi date un passaggio con la moto?” Chiese l'altro.
“Amico, siamo in due...” Elv “... vedi non c'è posto?”
“Peccato...” mormorò il tipo “... peccato non abbiate una secondo moto...”

Guisgard 09-12-2016 03.56.40

Guisgard sorrise e strinse Clio.
“Si, va a prepararti...” disse abbracciandola “... ma bada non sia troppo pesante il vestito, visto davanti al camino fa molto caldo...” baciandola piano.

Lady Gwen 09-12-2016 03.58.13

L'uomo era sempre più strano e infatti Elv cercava di liquidarlo.
Accennò poi ad una seconda moto.
Beh, in effetti stavamo andando a prenderla, ma lui non lo sapeva.
"Già, peccato, spiacente" risposi.
Che situazione assurda.

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Guisgard 09-12-2016 04.00.50

Joshua aprì gli occhi e per un istante guardò il vuoto della stanza.
Poi i suoi occhi ruotarono, fino ad incontrare quelli di Elisabeth.
E sorrise.
“Si, l'aroma del caffè...” disse stiracchiandosi “... avevo quasi dimenticato quanto è gradevole al mattino...” ridendo appena “... e non posso lamentarmi neanche la dormita di stanotte... era un bel po' che non riposavo così bene...” cercando la mano di lei con la sua “... tu? Che effetto ti fa avermi qui? Essermi acanto? Avermi nel tuo letto? Sebbene in maniera del tutto casta...” divertito.

Clio 09-12-2016 04.05.45

Gli sorrisi, raggiante.
"Chissà.." mormorai sulle sue labbra "Ci metto un minuto.." divertita.
Entrai in camera e indossai un abitino nero, di leggero velluto, con le spalline fatte di leggerissime paietfes argentate, una sola fila che quasi scompare sulla pelle.
Indossai sopra il cappottino nero, e sotto.. qualcos'altro.
Sistemai i capelli e uscii poco dopo.
"Eccomi.." sorridendo "Andiamo..".

Guisgard 09-12-2016 04.05.54

Il tipo guardò ancora Elv e Gwen.
“Ma se a voi servisse...” disse “... una moto intendo...”
“Che vuoi dire?” Chiese Elv.
“Ciò che ho detto...” il tipo.

Lady Gwen 09-12-2016 04.09.03

Guardai Elv, ma senza tradire emozioni.
Okay, ora la situazione era davvero surreale.
Perché il tipo ci stava proponendo proprio una moto?
Non credevo fosse lui chi cercavamo, poiché sicuramente quello conosceva Elv e dubitavo si sarebbe inventato questa storia per ridarci la sua moto.
Comunque rimasi in silenzio e lasciai parlare Elv.

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Guisgard 09-12-2016 04.15.21

Guisgard vide arrivare Clio e sorrise, guardandola.
“Sei uno splendore...” disse prendendole la mano “... dici che possiamo prendere Miglioria? O il dottor Iasevol non sarà d'accordo? E' il nostro primo appuntamento, voglio colpirti, no?” Ridendo.

Clio 09-12-2016 04.18.07

Mi illuminai nel vedere la sua espressione, non avevo molti abiti e l'idea che quello gli piacesse mi riempiva di gioia.
O forse era quello sguardo a riempirmi di gioia.
"Ma certo.." annuii "Prendiamo Miglioria.. tanto sei tu che la guidi, no?" divertita.
"Oh, il nostro primo appuntamento.." mormorai "Suona così romantico.." con occhi sognanti.
"Dovremo fermarci a prendere qualcosa da mangiare, però.." pensierosa "Così potrò cucinare qualcosa di buono mentre tu accendi il camino.." sorridendo, raggiante.

Guisgard 09-12-2016 04.29.45

“Amico, dacci un taglio...” disse seccato Elv “... parli a rovescio, sai?”
“Magari in codice...” fissandolo l'altro “... vuoi o non vuoi la tua moto?”
“Che scherzi sono questi?” Elv.
“C'è una tabaccheria ad un tiro di sasso da qui...” fece il tipo “... va a comprare le sigarette... il tabaccaio sa quale marca cerchi...” e andò via.
Elv allora guardò Gwen.

Guisgard 09-12-2016 04.44.01

Guisgard annuì a Clio e così presero Miglioria.
Lasciarono il centro e raggiunsero il centro città.
Qui scesero in un supermercato per fare la spesa.

Guisgard 09-12-2016 04.49.36

Tardes rise a quelle parole di Dacey.
Poi finalmente arrivarono.
L'alberghetto si trovava sulla sponda di un bellissimo lago di montagna, poco distante da un piccolo paesino, il tutto avvolto dalla lussureggiante foresta del Nord e da un assoluto silenzio.
L'aria era fredda ma asciutta, il cielo terso con grosse nuvole gonfie e bianche che galleggiavano su vallate verdeggianti, passi stretti ed alberati, rocce affusolate che svettavano in alto con orgoglio e maestosità.
Tardes e Dacey entrarono nell'albergo e ricevettero la chiave della loro stanza.
Da essa si poteva ammirare un paesaggio mozzafiato sul lago, trovandosi la camera al secondo piano.
I riscaldamenti erano già accesi e lui posò nell'armadio le loro valigie.
“Allora...” disse “... ti piace qui?” Abbracciandola.
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Clio 09-12-2016 04.49.51

Non ero mai stata in un supermercato.
Mi guardavo intorno come una bambina felice, iniziai a pensare alle ricette contenute nel mio cervello, e presi qualcosa per cucinare.
Era tutto così dolce, quei gesti così quotidiani e nostri.
Le mani che si sfioravano, l'attesa di quella cena prelibata.
Prendemmo anche dell'ottimo vino, e dei dolci, per non farci mancare niente.
Ero felice, felice come non lo ero mai stata.

Guisgard 09-12-2016 05.03.28

Gaynor fu preparata e poi, dopo lunghi istanti trascorsi da sola in quella stanza, ad un tratto qualcuno entrò.
Era Guisgard con la sua maschera sul viso.
“Presto, non abbiamo tempo...” disse lui avvicinandosi “... bevi questa, amore... adesso...” dandole una fialetta verdastra.

Guisgard 09-12-2016 05.57.12

Guisgard e Clio fecero la spesa in quel grosso supermercato, in modo spensierato, felice, come se non ci fosse altro nella vita che la normalità.
Pagarono e poi risalirono in auto, diretti a casa di Guisgard.
Naturalmente lui la portò prima a fare un lungo giro in città, nel cuore notturno di Capomazda City, in modo di lasciare il tempo agli uomini di Iasevol di ripulire la sua casa.
Arrivarono lì dopo circa un'oretta e mezza e tutto era in ordine.


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