Camelot, la patria della cavalleria

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Altea 12-03-2018 18.31.05

"Un impostore...no...non è possibile...e come mai lo hanno fatto entrare, certo è un ragazzo strano...perché sarebbe un impostore?" ma mi fece male...male da morire...non perché non fosse un Taddei ma perché non potevo credere quel ragazzo così dolce e bello fosse un impostore "Ma Guadagn vi ha dato tutto il necessario per comprare il castello.. e non lo avrebbe fatto arrivare se fosse un impostore ma perché ora ve lo vende?."
Appunto se lui era il legittimo proprietario pretendeva la sua eredità e basta, era sciocco far arrivare l' erede e poi vendere il castello..che mistero.

Lady Gwen 12-03-2018 18.33.58

Perdizione.
Totale e assoluta perdizione.
Sentivo questo, mentre lui continuava avidamente a raggiungere la mia anima sconvolgendola e ad assaporarmi.
Sentivo solo i miei gemiti, non c'era spazio per nient'altro.
Il mio corpo reagiva spontaneamente e incontrollato a quel piacere irrefrenabile, contorcendosi e vibrando senza fermarsi mai, cosparso com'era di brividi caldi ovunque.
E ne volevo sempre di più, non bastava mai, man mano che ne arrivava ancora al contempo ne desideravo sempre di più.

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Guisgard 12-03-2018 18.49.14

“Infatti io non voglio acquistare il castello.” Disse il vecchio ad Altea. “Il castello mi spetta di diritto, come l'intera eredità. Io sono il successore di Sir Taddeo.”
“Quel giovane impostare sarà smascherato ed arrestato.” Fece Bell. “Lavoreremo per questo.” Sicuro di sé.

Elv non smetteva, non cessava di muovere la sua mano, di spingere oltre le sue dita.
Baciava i seni di Gwen, assaporandoli uno per volta, con la bocca, la lingua, con tutto il suo volto caldo.
E la sua mano non dava tregua, libera e profano fra le gambe di lei che la giovane doveva stringere tanto era il piacere folle. Travolgente che provava.
Poi lui la baciò.
Raggiunse la sua bocca e la incatenò alla sua.
Un bacio intimo, profondo, lungo.
Un bacio come preludio a ciò che sarebbe stato.

Lady Gwen 12-03-2018 18.54.50

Non mi dava tregua, nè possibilità di trattenere quel poco di lucidità rimasta.
Continuava a farmi impazzire, in maniera instancabile, attraverso quel godimento proibito.
Le gambe erano quasi tese e strette per quel piacere travolgente e ancora non riuscivo a star ferma, mi era impossibile.
Vibravo e gemevo.
Sentii poi le sue labbra di nuovo sulle mie, assaporarle con profonda intensità ed io avvolsi le braccia intorno al suo collo, stringendolo a me.
Mi sentivo imprigionata da quella bocca avida e vogliosa, totalmente incatenata da essa e dal suo corpo che bloccava il mio in una morsa di piacere.https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...8747744fb7.jpg

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Altea 12-03-2018 19.03.16

Rimasi senza parole..sentii freddo...Sicuro era lui l' impostore o loro...non fosse un modo per prendersi l' eredità di Taddeo..questa storia era intricata, dovevo fare il doppio gioco per scoprire la verità...con tutti ma non dire nulla e sorrisi.."Beh avete ragione...eh...vi aiuterò...nel mio piccolo..proprio domani vi porterò a colazione al castello" annuendo.."Bene avete dove dormire?" chiesi con garbo.

Nyoko 12-03-2018 23.34.38

Era tutto tranquillo fino a quando non udii delle voci e delle grida. Allora mi affacciai alla finestra per vedere cosa stesse succedendo.

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Clio 13-03-2018 00.19.34

Oh eccolo... il suo sguardo velato di eccitazione folle, desiderio, ardore.
Sapevo che dentro quegli occhi da cucciolo nascondeva un fuoco che aspettava solo di essere svelato.
Il suo essere candido mi aveva attirato fin dal primo momento come una falena alla fiamma, era così seducente quell'innocenza, così pura da dover essere contaminata, raggiunta, posseduta, invasa.
Ora era lì, in mezzo a noi, a un pazzo dalla follia, con un membro che stentava a resistere, che sentivo voler esplodere, scoppiare, ma che tenevo saldo in quell'agonia di eccitazione e piacere.
Poi il suo "Sì" sussurrato con voce estatica, quell'annuire timido e impacciato.
Chiuse gli occhi e si sporse verso di me per farsi baciare.
Oh piccolo mio..
Restai per un momento a guardarlo, com'era bello con quell'espressione dipinta sugli occhi chiusi, com'era bello il suo volto in quel momento, sembrava quasi strizzasse gli occhi per sopportare quel momento così intenso, potevo vedere chiaramente la pelle intorno agli occhi formare delle piccole linee che convergevano al centro e gli conferivano quell'aria assorta, come se al mondo non esistesse nient'altro che quel momento.
Oh si... era così.
C'eravamo solo noi al mondo, quella stanza, le nostre voglie, i nostri corpi frementi, le nostre bocche.
Oh si, le nostre bocche.
Avvicinai il mio viso al suo, risalendo con le mani il torace, per stringerlo a me, mentre il mio corpo si strusciava contro il suo sesso sempre più eccitato.
Dapprima sfiorai solo le mie labbra sulle sue, come una carezza, poi iniziai a sfogliarle, quasi fossero petali di un fiore, le accarezzai con le mie, che si insinuavano piano, cercando di schiuderle.
Poi fu la volta della lingua, che le percorse tutte, da fuori, studiandone il sapore, la consistenza, tastandone l'ardore.
Ma non riuscii a resistere molto perchè quella lingua si insinuasse tra le sue labbra, schiudendole delicatamente, cercando e trovando la sua per poi iniziare a giocarci lentamente, con infinita passione e voglia smisurata.
Quel gioco lento e sensuale mi stava consumando... ed io mi lasciavo totalmente andare perchè se c'era una cosa che volevo in quel momento era bruciare, bruciare e portare Guisgard nel rogo della mia passione che ci avrebbe consumato entrambi ma consacrati anche l'uno all'altra.

Guisgard 13-03-2018 00.31.56

Quel gioco durò un tempo indefinito.
Ormai Gwen non riusciva più a comprendere con quante dita Elv la stava toccando, la stava facendo impazzire.
Non riusciva più ad essere lucida, poteva solo godere, impazzire.
L'altra mano stringeva il suo seno, tormentandole il capezzolo, mentre la guardava godere, gemere, diventare folle.
Allora la baciò, impedendole di gridare.
La sua mano bagnata lasciò le gambe della ragazza e la strinse contro il suo petto.
“Ti voglio da morire, Gwen...” disse baciandola.

“In effetti dobbiamo trovare un posto in cui alloggiare...” disse Bell ad Altea.
“Già, un albergo o qualcosa di simile...” Taddei “... lei non può consigliarci dove alloggiare nei paraggi?” Alla stilista.

Nyoko si affacciò in strada dalla finestra e vide diverse persone in strada.
Gridavano, erano agitate e terrorizzate.

Nyoko 13-03-2018 00.37.39

Di certo non si grida e si corre come pazzi per strada per un gioco di ruolo, no? Che diamine stava accadendo? Misi una giacca ed uscì in strada, cercando di fermare qualcuno per farmi spiegare cosa stesse capitando.

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Lady Gwen 13-03-2018 00.40.42

Quasi lo odiai quando ostacolò il mio urlo liberatorio di piacere con un bacio.
Poi rimasi ad ansimare quando la sua mano alleviò quel dolce tormento e mi strinse.
Avevo il fiato corto e quel poco che avevo lo impiegai in quel bacio quasi esasperato.
"Anche io... Anche io..." ansimai, baciandolo senza sosta e stringendo il suo viso fra le mani.
Non ce la facevo più ad aspettare, un altro istante di attesa e sarei del tutto impazzita.


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