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"Mi basterà coprirmi col mio giubbotto." Disse Pavel sorridendo a Nyoko. "Non temere, sono abituato a dormire in ogni tipo di posto... spesso lavorando col mio furgone capita che avverta sonno e quindi dormo qualche ora sul seggiolino." Annuì. "Tu riposati e non preoccuparti per me." Ridendo piano. "Io ho il sonno leggero e qui di sentirò se qualcuno si avvicinerà alla stanza durante la notte." Tranquillizzandola.
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Ad un tratto tutte quelle voci cessarono e Gwen fu avvolta da un silenzio irreale, rotto solo dal rumore della legna che si consumava nel camino.
Un attimo dopo la porta della stanza si aprì lentamente. |
Le voci cessarono di colpo e il silenzio ricominciò.
Irreale, assordante, opprimente. Ad un certo punto si sentì la porta aprirsi lentamente; io mi voltai e sperai vivamente che fosse Elv. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Chiusi gli occhi sconfitta, avevo dentro una strana sensazione, una specie di tortura. Mi carezzai la mano che fino a poco fa stringeva la sua. Chissà perché avevo quello strano bisogno di averlo ancora vicino. Il mio cuore non era mai stato così avvolto da emoziono contrastanti. "Allora... Buonanotte" dissi dolcemente, ma sapevo che il sonno non sarebbe arrivato tanto presto.
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Sorrisi.."Vi vedrò quando saremo fuori da questa prigione..tornerò presto...vado" e sgattaiolai come un felino sopra le scale ed imboccai il corridoio laterale trovandomi di fronte la mia stanza. Mi ricambiai e aprii la porta della stanza del direttore e mi avvicinai al divano dove dormiva.
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Gaynor gridò terrorizzata.
"Non ti ucciderò..." disse all'improvviso quell'ombra "... no, non lo farò... ma voglio che tu parli di me... del mio ritorno e della mia vendetta... voglio che tu parli di me ad ogni tuo amico, amica e persino conoscente... dirai che sono tornato e che come pegno mi porterò via molte vite... vite le cui anime sono già dannate da tempo..." Ad un tratto la giovane sentì dei passi dal corridoio e poi qualcuno bussò alla porta della stanza. "Signora..." bussando Stewart "... l'ho sentita gridare... va tutto bene? Ha forse avuto un incubo?" |
"Vuoi che parli di te?" Chiesi con un filo di voce "Ma chi sei?"
Sentii il mio maggiordomo bussare e ritenni opportuno mandarlo via per la mia sicurezza... se quell'uomo si fosse sentito minacciato, avrebbe potuto uccidermi seduta stante. "Niente Stewart, è stato un incubo... torna a dormire..." Inviato dal mio SM-N7505 utilizzando Tapatalk |
La porta si aprì piano e Gwen vide entrare Elv.
"Eccomi, scusa..." disse lui "... quei rumori e quelle voci non erano niente di inquietante... si trattava della radio che il nostro ospite teneva accesa." Sorridendole. |
Tirai un sospiro di sollievo vedendo che era Elv.
Mi accucciai di nuovo su di lui, quando mi raggiunse. "Qui è successa una cosa strana..." mormorai piano, con lo sguardo basso. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Alla buonanotte di Nyoko, Pavel spense la luce della stanza, lasciando che dalla finestra giungesse il lieve e sognante alone di un lampione che illuminava la notte dalle murature del castello.
Anche lui, come lei, non si lasciò prendere dal sonno. Infatti Nyoko lo sentiva rigirarsi più volte su quella poltrona. |
Altea tornò rapida e guardinga nella stanza dove aveva lasciato Raputin sotto l'effetto del sonnifero.
Pochissimi minuti dopo il direttore cominciò a svegliarsi davanti a lei. |
"Si, signora..." disse dall'altra parte della porta Stewart "... occorresse qualcosa mi chiami subito... buonanotte." Ed andò via.
Quell'ombra misteriosa era però sempre là, accanto al letto di Gaynor. "Sono uno spettro" disse "giunto per la sua vendetta... ne ho diritto perché ho pagato con la vita... ed ora reclamo giustizia... ricordati ciò che ho detto... devi parlare di me e farli impallidire... far loro capire che presto la mia vendetta sarà compiuta..." e si avvicinò ancor più a lei, fino a quando l'azzurro inquieto di quegli occhi spettrali avvolse ogni cosa. E lei perse i sensi. |
"Una cosa strana..." disse stupito Elv dopo aver abbracciato Gwen "... che intendi dire? Cos'è successo?" Fissandola.
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La morbidezza del letto, la dolcezza delle mani di Icarius su di me, la tenerezza di quei baci così nostri.
Ero felice, di una felicità unica, intensa e liberatoria. Sentivo la stoffa della camicia scivolare su di me, quei leggeri lacci che la tenevano insieme allargarsi, per far posto alle sue mani, che cercavano e trovavano la mia pelle, rendendola ardente al loro passaggio. "Mmm.." mormorai, sulle sue labbra, staccandomi appena "Cosa dici..." sussurrai, tra un bacio e l'altro "Facciamo sentire a quella strana donna che non ha proprio speranze?" con un sorrisetto malizioso. Allora lo liberai definitivamente della camicia, lasciando il suo bel corpo libero di essere ammirato, amato, adorato, mentre scendevo piano, e gli toglievo dolcemente le scarpe, i pantaloni. Finchè non restò nudo e bellissimo accanto a me. Allora risalii il suo corpo, accarezzandolo con le mani, le labbra, in un gioco dolce eppure appassionato. Poi tornai a morire sulle sue labbra. |
Poggiai la testa sulla sua spalla quando mi abbracciò e presi un profondo respiro.
Poi gli spiegai tutto, citando anche le frasi che avevo sentito, per filo e per segno. "Pensi che possa avere qualche collegamento con loro? Con quegli uomini?" Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Sentivo i movimenti di Pavel sulla poltrona, sentivo il cuore appesantirsi all'idea di lui seduto su quella poltrona. Lasciai passare un paio di minuti per poi mettermi seduta sul letto "Pavel..." dissi con il cuore che batteva forte "so che hai rispetto di me, ma non ho pace a pensarti lì seduto al freddo e scomodo." dissi con un leggero accenno di timidezza. "Vieni qui" dissi quasi sentendomi le guance arrosise.
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Dopo un po' Rasputin si svegliò e gli accarezzai il petto. .la camicia era sbottonata.."Ben svegliato tesoro..hai dato il meglio di te prima e ti sei addormentato. Ho pensato di rivestirti o davamo scandalo." Ridendo.
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Uno spettro, uno spettro tornato dall'aldilà per farsi giustizia, che ora si era pericolosamente avvicinato al mio viso. Fu troppo per i miei nervi, tanto che persi i sensi.
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L'atmosfera nella stanza era già calda, sensuale, eccitante.
Clio cominciò a spogliare Icarius e lui la lasciò fare docilmente. Poi lei lo toccò e la baciò. Un baciò che incatenò le loro labbra con passione, che sembrava il preludio per nuovi giochi d'Amore. Intanto la notte era scesa, silenziosa, misteriosa e sognante sul castello. Castello forse addormentato. |
Pavel si voltò verso Nyoko.
E la guardò per un lungo istante. “Forse è meglio di no...” disse lui “... sei molto dolce e carina a preoccuparti per me... ma credo sia meglio evitare, Nyoko...” |
“Sarà stata la voce della radio filtrata dai muri, Gwen...” disse Elv “... magari eri inquieta, turbata ed allora ti sei lasciata suggestionare...” sorridendole e tenendola stretta “... comunque il nostro ospite è un appassionato di fiori e piante, sai?”
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Lo guardai, poi abbassai lo sguardo, mentre mi stringeva.
No, ero certa che non fosse stata la radio. E poi, l'avrebbe sentito anche lui, no? "Buon per lui..." mormorai, giocherellando coi bottoni della sua camicia. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Era tutto così perfetto.
Il silenzio della notte, il suo respiro che si fondeva col mio, le nostre labbra che si rincorrevano in un crescendo appassionato, le nostre mani che leggere e delicate andavano alla scoperta dei nostri corpi ormai ardenti. Sentivo il cuore scoppiare d'Amore. Ero felice, una felicità dirompente, totalizzante, quasi un'esplosione irrefrenabile. Lo stringevo e lo baciavo, come se non esistesse null'altro al mondo. "Oh, Icarius..." sussurrai, con voce rotta dalla passione "Vorrei portarti con me.. nel mio regno.." stringendo e accarezzandolo dolcemente "E passare l'eternità intera ad amarti, a renderti felice..." continuando a baciarti "Metterei il mondo intero ai tuoi piedi, se me lo chiedessi.." sussurrai. Ero sopraffatta da quelle sensazioni così forti, così nuove e uniche. Davvero l'Amore era capace di tanto? Di sconvolgerti al punto che avresti cambiato il mondo solo per donarlo a lui? Aprii piano gli occhi, e lo vidi lì, vicinissimo a me, con gli occhi chiusi e un'espressione abbandonata e serena mentre mi baciava. E quella vista, bastò come risposta a tutte le domande che potevano sorgere nel mio cuore. Lui era la risposta. L'Amore stesso era la risposta. |
Immagini, suoni e poi sensazioni indefinite.
Tutte queste cose attraversarono il sonno di Gaynor. Poi, come spesso accade per un sogno enigmatico, lei si svegliò di colpo. La stanza era semibuia per una vaga penombra. Un attimo dopo comprese di non essere più nel suo letto e neanche nella sua stanza. Avvertiva freddo e quando finalmente i suoi occhi si abituarono al chiaroscuro, capì di essere in un luogo molto diverso. Sembrava una sorta di cantina, una segreta dalle mura antiche e fatte di pietra grezza. Poi avvertì la sensazione di non essere sola. Un istante dopo un'ombra si materializzò, formando una figura, quasi fosse davvero un fantasma. “Benvenuta...” disse guardandola. Era un uomo dal volto mascherato, la voce indefinita e lo sguardo magnetico, ipnotico. http://cfile4.uf.tistory.com/image/2...5351D8672D25F5 |
Elv guardò Gwen che giocherellava con i suoi bottoni.
“Domattina vuole incontrare il mio giardiniere...” disse sorridendo “... ti va di impersonarlo?” Ridendo. “Non temere, sembra un uomo pacato e rispettoso... insomma, un anziano e quindi un individuo d'altri tempi.” |
Mi svegliai di colpo, al buio, realizzando di non essere nel mio letto. Più che una stanza, mi sembrava una cantina, con le mura senza tonaca e l'aria fredda.
Rabbrividii dalla paura, sospettando di essere stata rapita, quando all'improvviso un uomo mascherato dallo sguardo azzurro mi si materializzò davanti, facendomi quasi svenire di nuovo. E allora urlai, urlai di puro terrore Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
Sorrisi appena, continuando con quei bottoni.
Già. Ma non era quello il problema. Era l'ansia costante che potessero scoprirci a spaventarmi. Appoggiai poi l'orecchio sul suo petto per sentire i battiti del cuore di Elv e chiusi gli occhi, ascoltandolo. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
L'atmosfera era sempre più eccitante.
Icarius si godeva quegli attimi, quei tocchi simili a sensuali carezze e quei dolci baci di Clio. Sensazioni ed emozioni forti avvolgevano il corpo ed il cuore del pittore. Aveva quella regina giunta da chissà dove, stretta a lui, che lo toccava e lo baciava. Quella regina ormai quasi nuda, con la camicia da notte arrotolata sui fianchi, i seni scoperti, che lo venerava quasi come una schiava col suo padrone. Il suo corpo era contro quello di Icarius, ammaliandolo, accarezzandolo, eccitandolo. “E'...” disse lui guardandola “... è così eccitante avere una regina così devota...” accarezzandole i fianchi e la schiena dolcemente. |
"Perché?" dissi senza alcuna paura. "Io... Mi sento al sicuro con te..." dissi stringendoli le dita e stuzzicandole.
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“Qui sei al sicuro...” disse quella figura mascherata a Gaynor “... al sicuro più di qualsiasi altra persona di questa città... se ti avessi voluta morta ora lo saresti già, no?” Porgendole la mano per aiutarla ad alzarsi. “Non uccido nessuno qui... nel mio covo... nella tana dello scorpione...”
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Sul petto di Elv, Gwen sentì i battiti del suo cuore.
Erano forti, prolungati, sicuri. Lui allora le accarezzò il viso, facendole alzare lo sguardo verso i suoi occhi neri. E la baciò. Un bacio caldo, profondo, appagante. Un bacio che lo portò ad assaporare le labbra di lei a lungo. |
Pavel guardò Nyoko mentre giocava con le sue dita.
Allora si alzò e si avvicinò al suo letto, per poi stendersi accanto a lei. Coprì entrambi con la coperta e sorrise. “In effetti il letto è decisamente più comodo...” disse. |
"Al sicuro? " risposi con la voce rotta dalla paura "Mi hai rapita ed io dovrei sentirmi al sicuro? Sei lo scorpione, l'assassino di cui parlano tutti?
Tremante presi la mano che mi porgeva. "Perché sono qui? Cosa vuoi da me?" Inviato dal mio SM-T560 utilizzando Tapatalk |
Sorrisi, dolcemente, alle sue parole.
Parole pronunciate dolcemente, che però nascondevano un'infinità di sensazioni diverse, e lasciavano pregustare una passione senza pari. "Eccitante eh.." guardandolo con un sorrisetto malizioso "Ma davvero.." mentre le mie mani scendevano lungo tutto il suo corpo. "Una regina al tuo servizio.." risi, con uno sguardo perso e innamorato, ma anche malizioso e appassionato nei suoi. "La vostra ancella non desidera altro che rendervi felice e appagato, mio signore.." con lo sguardo basso e titubante, quasi velato del reverenziale timore che nutre la schiava verso il suo padrone. |
Lo sentì alzarsi e stendersi sul materasso. La sua presenza lì, così vicina, mi fece salire un brivido dolce e piacevole lungo tutto il corpo, e un sorriso mi si scoppio in volto, come giochi d'artificio. "Hai visto che avevo ragione?" dissi continuando a sorridere e sperando di avere gli occhi verso i suoi.
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Mi facevo trasportare da quei battiti, come fossi in una trance meditativa indotta da quelle percussioni vive e pulsanti.
Erano battiti forti, sicuri, quasi pregni della sua adorabile impertinenza e sfrontatezza, come se esse scaturissero direttamente da lì, per poi irradiarsi e raggiungere il suo sorriso e i suoi occhi neri. Furono proprio i suoi occhi che vidi quando mi sollevò il viso, accarezzandolo. A quel punto mi baciò, quasi riprendendo da dove eravamo stati interrotti; sembrava che quella parentesi, orribile ed inquietante, non ci fosse mai stata, adesso che le sue labbra assaporavano di nuovo le mie, in quel bacio appagante, caldo, profondo. Le mie mani vagavano fra i suoi capelli, accarezzando le ciocche, il collo, poi la nuca, spingendo appena affinché fosse ancora più vicino. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Lui la guardò attraverso la sua maschera, che lasciava liberi solo i suoi occhi azzurri ed enigmatici.
“Si, sono io...” disse a Gaynor, prendendo la sua mano “... quindi così mi definite? Un assassino?” Portandola al centro di quell'ambiente semibuio. “Ma è naturale... è facile farvi credere tutto questo, vero? Mischiare il Bene ed il male, il giusto e l'ingiusto? Comunque si... voglio qualcosa da te... qualcosa che hai e che devi darmi... o finirò io col prendermela da me... ma sono sicuro me la darai, vero?” Fissandola. |
“Così...” disse Icarius titubante, con la voce rotta dall'eccitazione “... così mi fai impazzire, Clio...” guardandola tutta, nuda com'era, con la camicia ancora arrotolata attorno ai fianchi, mentre lei giocava ad eccitarlo fingendosi sottomessa.
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“Già...” disse Pavel sorridendo a Nyoko “... beh, un letto è caldo e confortevole... molto più di una poltrona.” Ridendo piano. “E poi...” aggiunse “... poi queste coperte hanno il tuo profumo... e mi piace...”
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Le sue parole spezzarono il mio respiro, quasi mi si fosse fermato in gola, come se il mio cuore avesse perso un battito, o forse ne faceva talmente tanti da sembrarne uno solo. Era una situazione così dolce ed io mi sentivo sempre più attratta da lui. Provai a cercare la sua mano, il suo volto, per poterne sentire di nuovo la pelle sulla mia.
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