Camelot, la patria della cavalleria

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Lady Gwen 25-03-2019 22.45.40

Lo osservai alcuni istanti, poi iniziai ad annuire piano.
"D'accordo..." mormorai "Sì, lo faremo stanotte" con tono risoluto.
In quel momento, uno scenario si mostrò ai miei occhi.
Uno scenario fatto magari di fughe, uno scenario turbolento, lontano da mio zio.
Ma uno scenario insieme ad Elv.
Noi due, insieme.
Era l'unico modo.
In un attimo, tornai in camera a mettere un abito che non fosse la trasparente camicia da notte, presi dal deposito alcuni attrezzi di Grez e tornai nelle scuderie per cercare di aprire le catene che bloccavano Elv.

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Altea 25-03-2019 22.51.02

Rimasi nel giardino sola e nella mente lo sguardo di Andorre così passionale, che aveva assunto la tinta del cobalto e guardai la Luna. Oh no, non mi aveva stregata perché io lo amavo da sempre. Fu così che camminai ancora un po' nel giardino, non avevo sonno e poi ad ascoltare la voce sua e di Lissie in camera mi avrebbe fatto crescere l'odio verso mia sorella.

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Guisgard 25-03-2019 22.53.57

Altea restò sola nel giardino, mentre le stelle attraversavano il cielo buio con il loro corso infinito.
La Luna splendeva in una foschia ammaliante, narcotica, che unita al profumo ipnotico dei fiori sembrava condurre in un mondo incantato, fatto di desideri e fantasmi.
Trascorse forse un'ora, forse due, ma poi lei sentì dei passi e vide un'ombra tra i fiori.

Altea 25-03-2019 22.56.48

Non so per quanto tempo rimasi a mirare le stelle, la Luna, il cielo buio infinito. Ad un tratto vidi una sagoma tra i fiori e mi alzai dalla panchina per osservare chi fosse.

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Guisgard 25-03-2019 22.57.14

Gwen tornò nelle scuderie quando ormai era scoccata la Mezzanotte.
Aveva portato con sè delle tenagli e con quelle Elv riuscì a rompere le sue catene.
"Ecco..." disse alzandosi "... possiamo andare..." guardandola.

Guisgard 25-03-2019 22.59.29

Altea guardò, riconoscendo l sagome di Andorre.
Era fermo sotto la Luna, con indosso solo i calzoni stretti in alti stivali di cuoio scuro ed una camicia sbottonata sul petto.

Lady Gwen 25-03-2019 22.59.45

Riuscimmo a rompere le catene e mi sentii anche io libera per lui, vederlo finalmente non più bloccato, ma libero, era impagabile.
"Vieni, prendiamo Aram" facendo uscire il mio cavallo dalla sua stalla.
"C'è questa uscita sul retro delle scuderie, si può accedere direttamente alla foresta."

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Altea 25-03-2019 23.02.22

Era Andorre, notai il suo petto nudo, forse dopo aver compiuto il suo dovere con Lissie e mi avvicinai lentamente.. "Stanotte non ho dormito, il giardino era troppo magico ed enigmatico e la Luna reclamava la mia presenza come sua ancella".

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Guisgard 25-03-2019 23.10.54

"Ah, siete ancora qui, cara cognata..." disse Andorre voltandosi nell'udire la voce di Altea "... vi credevo già a letto. In effetti in casa stanotte fa caldo per i miei gusti..." sorrise "... preferisco decisamente l'aria fresca del giardino..." guardando per un attimo le palme al chiarore della Luna "... come mai voi non avete sonno stanotte? Qualcosa vi turba?" Fissandola.

Guisgard 25-03-2019 23.12.30

Gwen ed Elv montarono sul cavallo di lei ed uscirono dalla villa, prendendo la campagna circostante e poi cavalcando fin dove la strada si divideva in due.
Da un lato si giungeva a Las Baias, pullulante di soldati, mentre dall'altro si accedeva alla misteriosa jungla fitta di misteri.

Lady Gwen 25-03-2019 23.19.01

Nel momento in cui ci lasciammo la villa alle spalle, sentii qualcosa, in fondo al petto.
Tristezza, forse.
Pensavo alla reazione di Pistal nel momento in cui avrebbe visto che non c'ero più, mio zio, poi.
Subito avrebbe pensato al disonore che avevo recato alla famiglia con le mie azioni, ma poi sapevo che avrebbe sofferto per la mia mancanza.
Ma ormai era tardi.
Avevo fatto la mia scelta e non volevo tornare indietro.
Arrivammo ad una biforcazione.
Da un lato si arrivava in città.
Dall'altro, nella giungla.
"Lo ammetto, non mi alletta il pensiero della giungla... Ma Las Baias potrebbe essere pericolosa, con tutti quei soldati..." stringendomi a lui.

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Guisgard 25-03-2019 23.23.07

“Hai ragione...” disse Elv a Gwen “... arrivare al Lagno dal porto di Las Baias è più semplice, ma a breve tuo zio darà l'allarme e ci saranno giubbe verdi ovunque... dunque la direzione verso la jungla potrebbe essere meno rischiosa...”
Così imboccarono la via verso la misteriosa jungla.

Lady Gwen 25-03-2019 23.26.53

Annuii, anche se tremavo al pensiero.
Non volevo nemmeno immaginare come avrebbe reagito.
Ero terrorizzata all'immagine di noi che venivamo raggiunti e poi chissà cos'altro.
Ma adesso non dovevo pensarci.
Mi guardai attorno mentre Elv avanzava nella giungla ed io trattenevo il fiato.

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Guisgard 25-03-2019 23.33.54

Il cavallo penetrò nella jungla, con la vegetazione che nel buio della notte, a stento squarciata dal pallore lunare, si faceva più fitta, lussureggiante ed opprimente.
Il silenzio notturno fu scardinato dai versi di uccelli misteriosi e dal grugnito di qualche tigre che in lontananza si aggirava tra le palme ed i bambù in cerca di prede.
Tutto sembrava muoversi intorno a loro, pulsare, vibrare e sussultare al loro incidere, trasmettendo a Gwen e ad Elv un senso di paura primordiale ed irrazionale.
Le stelle, già rare in un cielo denso di foschia, andavano svanendo tra i fluttui venerei che scaturivano dai canali gorgheggianti fra le gigantesche radici di alberi millenari e venerati come sacri dagli indigeni.
https://ak0.picdn.net/shutterstock/v...20/thumb/1.jpg

Lady Gwen 25-03-2019 23.38.18

La vegetazione sembrava chiudersi su di noi come un tetro sipario, privandoci della vista della luna e delle stelle.
Il silenzio era rotto da versi di animali fra i più disparati e mi strinsi ad Elv sentendo una tigre aggirarsi fra le canne di bambù in cerca delle sue prede.
Era solo Mezzanotte quand'ero ritornata d Elv per fuggire dalla villa e temevo che sarebbe stata davvero una lunga, lunghissima notte.

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Guisgard 25-03-2019 23.49.50

Il Lagno giungendo a scorrere nella jungla arrivava a dividersi in ifiniti canali gorgheggianti che generavano paludi e lagune di acqua verdastra e giallastra, emanante fluttui venerei che avrebbero arso la gola a chiunque si fosse avventurato troppo in quel mondo selvaggio e misterioso.
Se si sfuggiva alle belve feroci, era la febbre o la malaria il vero nemico di quei luoghi.
Oltre lo scorrere del Lagno, in quell'universo di canali e lagune,si intravedeva, tra una foschia fetida e velenosa, un'isoletta lontana, forse ultimo baluardo di terra ferma in prossimità dello sconfinato delta del Lagno.
"Forse sarà meglio trovare un riparo in cui passare lla notte..." disse Elv a Gwen "... addentrarci oltre nel'oscurità potrebbe essere rischioso..."

Lady Gwen 25-03-2019 23.53.41

Sentivo i canali gorgogliare ed emanare miasmi di dubbia natura, sollevando una foschia venefica che mi costrinse a coprire il naso e la bocca con un lembo del mantello per evitare di inspirarli.
"Sì, lo penso anch'io... È inutile e dannoso andare oltre, adesso..." acconsentii, guardandomi attorno con sospetto.
Era come se l'intera giungla fosse viva, pulsante e ciò non era certo rassicurante.

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Guisgard 26-03-2019 00.04.48

Così attorno alle radici di un grosso albero dal tronco largo e robusto, alto più di venti piedi e con i rami così grossi e pesanti che giungevano a toccare il terreno, Gwen ed Elv trovarono riparo per la notte.
La Luna brillava spettrale fra le fitte foglie di alberi dai rami che parevano spiccare voli infiniti, generando inquieti riflessi simili ad antichi fantasmi che si animavano tra i bambù giganti, tra i quali strisciavano serpenti dalle spire gigantesche.
Ad un tratto i due giovani udirono qualcosa.
Un sibilo lungo e bassi, simile al suono rauco di un corno.
Echeggiava sinistro nella jungla, quasi ammutolendo i cupi versi delle tigri e zittendo il verso sinistro dei rapaci notturni.

Lady Gwen 26-03-2019 00.09.24

Ci fermammo nei pressi di un grosso albero, che con il suo tronco largo e irregolare forniva ottime nicchie in cui trovare riparo per la notte.
E proprio lì decidemmo di rimanere, per quella che sarebbe stata la notte più lunga della nostra vita, avvolti nei nostri pesanti mantelli ed io stretta ad Elv.
Improvvisamente, sentimmo un suono basso, profondo e prolungato, che riuscì a zittire ogni sordido verso in quella foresta.
"È il suono che abbiamo sentito l'altra notte..." dissi pianissimo, senza avere il coraggio di alzare anche di poco la voce.

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Guisgard 26-03-2019 00.11.48

"Mai udito un suono simile..." disse Elv fissando il buio della notte "... ho sentito ogni genere di nota musicale, ma questo è diverso da qualsiasi altra melodia mai udita... chi può mai suonarla nel cuore della jungla?" Guardando poi Gwen. "Sembra provenire da quella direzione..." indicando col dito il Nord che stava loro davanti.

Lady Gwen 26-03-2019 00.14.11

"No, non è certamente normale, questo è sicuro..." con tono cupo.
"Non sarei proprio... Nessuno è così folle da recarsi apposta in un luogo come questo..." scuotendo il capo.
"Non vorrai andare a controllare, spero..." con tono inquieto.

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Guisgard 26-03-2019 00.18.39

Elv sorrise per rassicurarla.
"Tranquilla..." disse abbracciando Gwen "... resterò qui a fare la guardia, a vegliare sul tuo riposo..." sorridendole "... ora cerca di dormire un pò... domattina, alle prime luci del giorno, ci rimetteremo in cammino..." la baciò sulle labbra.
Un bacio rassicurante, protettivo.
Poi avvolse entrambi nel mantello e si ripararono dall'umidità di quelle paludi.
Poco dopo Gwen cadde addormentata.

Lady Gwen 26-03-2019 00.29.47

Dentro di me tirai un sospiro di sollievo, visto che non era intenzionato a muoversi di lì.
Ricambiai il suo sorriso, per le sue parole tenere e rassicuranti, poi risposi al suo bacio dolcissimo, che fu per me come il bacio della buonanotte, prima di cadere addormentata fra le sue braccia, al riparo dagli spettri di quella notte e di quella giungla.

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Destresya 26-03-2019 00.35.15

"Benissimo!" annuendo a Stewart mentre finivo di mangiare "Gestisciteli come meglio credi, se ti serve altro personale, compralo!" Alzandomi da tavola.
"Vado nel salone, fammi portare il dolce li da Brontolo!" Con un sorrisetto divertito.

Guisgard 26-03-2019 00.38.03

Strani sogni attraversarono il sonno di Gwen.
Sogni enigmatici, sinistri, carichi di immagini misteriose ed inquietanti, di luoghi sconosciuti, di volti indefiniti, di idoli antichi, fantasmi tormentati e demoni dalle fauci spalacate.
Gwen sognò cupe figure, sangue che scorreva denso su altari vecchi come il mondo, tra carni lacerate che pulsavano ancora e messe ad ardere su bracieri simili a roghi issati per divinità blasfeme perdute nella notte dei tempi.
Ovunque echeggiava sinistro il suono di quel corno, alle cui note la terra sembrava aprirsi e la jungla partorire mostri dall'aspetto terrificante.
Fu l'alba a svegliare Gwen, con i primi bagliori di luce sul suo volto.
Elv dormiva accanto a lei, mentre davanti a loro si mostrava un'isoletta che sorgeva silenziosa nel cuore di una vasta laguna formata dallo scorrere del Lagno.
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Guisgard 26-03-2019 00.42.41

Stewart annuì a Destresya ed andò via.
Pochi minuti dopo arrivò il nuovo schiavo.
Indossava pantaloni chiari da lavoro, stretti ed una camicia bianca aperta in buona parte sul davanti visti i pochi bottoni.
Aveva con sè un vassoio e sul volto un'espressione impertinente.
"La signora" disse seccato "ha chiesto il dolce? Eccolo." E posò in malomodo il vassoio con la torta sul tavolino davanti a lei.

Lady Gwen 26-03-2019 00.43.48

Il mio sonno non fu affatto tranquillo.
Fu turbato da strane ed orribili figure, spettri, denso sangue scarlatto che scorreva come un trionfo di morte, mostri e volti terrificanti.
Mi svegliai al sorgere dell'aurora che porta via con sè i sogni, quelli belli, ma per fortuna anche quelli brutti.
La giungla risplendeva di una luce ben diversa ora, al mattino ed accanto a me, Elv dormiva ancora, il suo bel viso baciato dal sole rosato.
"Elv... È l'alba... Svegliati..." lo chiamai dolcemente, accarezzandogli il viso.

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Guisgard 26-03-2019 00.51.06

Elv aprì gli occhi e guardò la jungla ora finalmente illuminata dai primi raggi mattutini.
"Buongiorno..." disse a Gwen strizzandosi "... riposato bene?" Chiese baciandola.

Lady Gwen 26-03-2019 00.56.33

Risposi al suo bacio di saluto.
"Buongiorno..." risposi sorridendo, mentre lo guardavo e non mi sembrava vero di essermi svegliata fra le sue braccia.
"Diciamo che ora mi sento meglio e sono contenta che la notte sia passata..." dissi solo.
I miei sogni erano stati alquanto agitati, irrequieti, ma vedere i suoi occhi schiudersi e guardarmi, era l'immagine più bella del mondo.

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Guisgard 26-03-2019 16.19.17

Elv sorrise e poi fece segno a Gwen di andare.
Così si rimisero in cammino, stavolta attraversando quel passo di jungla col conforto del Sole.
La vegetazione era rigogliosa, lussureggiante, gigantesca ed occupava ogni angolo di quel luogo selvaggio e primordiale.
Alberi dai fusti enormi ed i rami frondosi parevano celare la luce del giorno al terreno sottostante, mentre bambù dalle misure eccezionali si ergevano come muraglieintorno ai due giovani.
Infiniti versi, molti dei quali di animali sconosciuti, echeggiavano nell'aria, con odori ammantati di fluttui venerei gonfiavano l'ossigeno.
Ad un tratto i due ragazzi scorsero una capanna presso uno dei tanti canali del Lagno.

Destresya 26-03-2019 16.26.35

Mi sedetti sul divanetto del salottino, decisa a godermi qualche momento di relax.
Poi arrivò Brontolo, tutto bello vestito e pettinaot.
Lo guardai tutto, dalla testa ai piedi.
"Devo dire che questa tenuta ti dona, Brontolo.." con aria divertita.
Poi osservai contrariata il modo in cui gettò il vassoietto.
"Ma noto che il bagno non ha avuto effetto sulle tue buone maniere.." fissandolo intensamente, con aria divertita, mentre mi mettevo a mangiare il mio dolcetto, con le gambe appoggiate a uno sgabellino lì accanto.

Lady Gwen 26-03-2019 16.28.25

Ci rimettemmo in cammino.
La giungla adesso, nonostante la luce del giorno, non sembrava meno monumentale.
Ci sovrastava, come una gigantesca cattedrale arborea e ci faceva sentire piccoli piccoli al cospetto di tale e tanta selvaggia magnificenza.
Ad un tratto, vedemmo una capanna, sulla sponda di un canale.
"Vieni, vediamo chi c'è lì dentro" facendogli segno di seguirmi.

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Guisgard 26-03-2019 16.28.52

“Gradirei di non essere chiamato con nomignoli sciocchi...” disse lui fissando Destresya che mangiava.

Guisgard 26-03-2019 16.31.08

Gwen ed Elv raggiunsero la capanna che si trovava sul margine del canale.
Qui videro, intento a pescare, un vecchio molto magro, dalle braccia lunghe e rinsecchite, le gambe scarne ed una barba bianca e folta, mentre il capo era avvolto da una specie di turbante.
Indossava una sorta di tunica bianca che gli arrivava fino alle ginocchia, con dei sandali ai piedi.

Destresya 26-03-2019 16.38.10

"Oh lui gradisce?" risi, divertita "Allora fareste meglio a dirmi il vostro nome, non credete?" con un tono fin troppo professionale per essere rivolto a uno schiavo.

Lady Gwen 26-03-2019 16.39.37

Vedemmo un anziano intento a pescare, che indossava una tunica chiara ed un turbante.
"Salute a voi" lo salutai, avvicinandomi di poco a lui.


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Guisgard 26-03-2019 16.43.23

"Mi chiamo Aegos..." disse lo schiavo a Destresya.
Il suo sguardo era fiero, orgoglioso e sembrava non rendersi effettivamente conto di essere caduto in schiavitù.



Il vecchio si voltò e mostrò un sorriso e poi un inchino col capo verso Gwen ed Elv.
"Benvenuti." Disse. "Non si incontra molta gente qui." Annuendo. "Chi siete?"

Lady Gwen 26-03-2019 16.46.16

Guardai Elv, più l'uomo.
"In realtà, siamo qui di passaggio, dovremmo lasciare al più presto Las Baias" risposi, non potendo essere più specifica.

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Guisgard 26-03-2019 16.50.06

"Avete allora scelto di certo la strada più lunga e più difficile." Disse il vecchio a Gwen. "attraversare la jungla è pericoloso."
"Voi però ci vivete." Fece Elv.
"Già..." annuì il vecchio "... ma io ci sono nato e ci morirò. Non ho scelto, voi invece si."

Lady Gwen 26-03-2019 16.52.07

Beh, lo sapevamo eccome che era la strada più pericolosa.
"Dovevamo evitare la città, ieri sera, poiché abbondava i soldati..." aggiunsi.
"Da dove ci consigliate di proseguire, adesso?"

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