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Il petalo accarezzò lieve, come le rime di una poesia fanno su un foglio bianco, le pelle liscia della gamba di Altea, fino a quando lui lo posò sulla mano di lei.
"Non potrò rubare diamanti per lei..." disse lui sedendosi e baciandole la mano "... ma posso cogliere qualche rosa da usare come messaggere." Chiamando un cameriere ed ordinando del vino. "il signore ha scelto il vino?" Chiese il cameriere. "Un vino rosso..." lui fissando Altea "... bruno come i capelli della signora" indicandola "e dal sapore vivace e slanciato, come le sue gambe..." sorridendole "... dal sapore asciutto e vagamente dolciastro, come il tocco delle sue mani..." sempre parlando di Altea nello scegliere il vino "... e dai riflessi di erbe di mirto, erica e betulla, simile al verde dei suoi occhi." "Certo, signore." Annuì il cameriere ed andò via. |
Assunsi un'espressione divertita alla sua reazione dopo la mia risposta.
Poi, ascoltai lui e il mio sorriso divenne enigmatico. "Turbata..." ripetei, pensierosa "No..." ammisi. "L'hai detto anche tu che se ci va di fare qualcosa non c'è nulla di male, no?" risposi, poi sorrisi "È stata una risposta soddisfacente?" chiesi divertita. Avrei mentito a me stessa se avessi detto che non avevo sentito anche un briciolo di quel forte desiderio durante quel bacio nella sua camera. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Presi il petalo in mano mentre ordinava il vino, ascoltai mentre lo osservavo senza parlare.
Quando il cameriere se ne andò dissi con tono caldo "Pure il vino può essere poesia, sembra quasi che abbiate dipinto un quadro dove al centro è posto un calice ebbro di questo vino che racchiude le mie essenze". Poggiando il petalo sul tavolo e osservando il suo viso. |
Gli occhi neri di Elv si fissarono per un lungo istante in quelli verdi di Gwen.
"Allora" disse senza lasciare la sua mano "dimmi che stanotte farai l'amore con me, Gwen... che lo farai come non l'hai fatto mai in vita tua... per tutta la notte, senza limiti, con tutta te stessa... dimmi che lo farai..." stringendo la mano di lei nella sua. |
Lui sorrise.
"Le ho detto..." disse mentre il cameriere arrivava con il vino rosso, per poi servirlo nei loro bicchieri "... lei stimola ogni mia fantasia... e cos'è un uomo senza fantasia? Se non ne avesse non saprebbe sognare e quindi non sarebbe felice..." prese un bicchiere e lo porse ad Altea "... brindiamo... a noi due... null'altro al mondo... a come ci siamo trovati... e ciò che sentiamo l'una per l'altro... fin dove saremo disposti a spingerci... e ad ogni parla che in questo momento abbiamo dentro, affinchè non resti mai muta, segreta, celata... ogni parola soffocata è un attimo perduto..." |
Portai il bicchiere vicino al suo e sfiorai la sua mano "E' come se...se ci fossimo già conosciuti? Non trovi...diamoci del tu...a noi, a questa nuova avventura, che rimanga immutata nel tempo e ci porti in sogni e lidi lontani e li tramuti in realtà. Ma io non dimentico...sbaglio o dovevi dirmi il tuo nome? Non è vero un nome non è niente, il nome rappresenta te, la tua essenza, il tuo essere" facendo tintinnare il bicchiere e portandolo però alle sue labbra "Bevi" e dopo che sorseggiò il vino portai il bicchiere sulle mie labbra.
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I nostri sguardi si fissarono l'uno nell'altro.
Sentivo un bisogno irrefrenabile che quel momento arrivasse, lo desideravo con tutta me stessa e non avrei detto no. "Sì..." risposi piano, senza più malizia, divertimento, ironia. Ma solo il desiderio che adesso ci univa. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Lui sorrise e sorseggiò il bicchiere che gli porgeva Altea, guardandola poi bere a sua volta da quello stesso bicchiere.
"Il mio nome..." disse piano "... mio padre era un astronomo... guardava il cielo per professione... quando chiese mia madre in moglie una stella cadente attraverò il firmamento... era una sera d'Estate... la stella più luminosa e mia madre disse di aver mai visto una stella così scintillante... per questo scelsero come nome per il loro futuro figlio quello di Tes... che in antico Sumero ricordava il nome di un eroe che liberò la sua amata rapita dalle stelle..." |
Elv sorrise e guardò Gwen in modo intimo, complice.
Allora cominciarono a mangiare e continuarono a bere quel vino, tra i bagliori delle luci soffuse e le note delicate di quei lirici violini. |
"Ora ho capito perché tanta passionalità, romanticismo..avevo ragione, il nome rappresenta ciò che siamo, Tes...chissà se mi libererai dalle stelle allora, e ti renderò eroe" portando la mia mano nella sua accarezzandola lentamente.
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Ci legò uno sguardo profondo, intimo, che per un istante ci rapì da quella sala.
Continuammo tranquillamente a mangiare, in quell'atmosfera che forse avrei dovuto definire romantica, non ne ero certa, ma era sicuramente l'esatto posto in cui volevo essere stasera. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Tes lasciò la sua mano aperta, in modo che Altea potesse accarezzarla.
"Sarei disposto a rubarti ad un marito geloso" disse con un lieve sorriso "figurati se non lo facessi anche a delle stelle luminose e romantiche... mi piace come sai accarezzare la mia mano, Altea..." con tono basso. |
La cena proseguì nella belezza della sala con le sue luci ed i suoi suoni, dove gli occhi di Gwen e di Elv forse non si lasciarono mai.
Ma il candore del momento fu improvvisamente interrotto, anche in modo brusco da un grido che giunse dal giardino, gettando la sala in uno stato di stupore ed inquietudine. |
La sera proseguì, nella sua soffusa bellezza.
Ma all'improvviso, un grido. Proveniva dal giardino ed in un attimo squarciò la perfezione di quel momento. "Ma... Cos'è successo? Cos'hanno tutti oggi?" stupita e un po' preoccupata. Prima il biglietto della baronessa, ed ora? Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
In un attimo un senso di stupore misto ad ansia si diffuse nella sala, con un fitto mormorio diffuso ed i camerieri che agitati raggiungevano i due ingressi per uscire nel giardino.
"Non ne ho idea..." disse perplesso Elv a Gwen. Pochi istanti dopo una donna, dal volto cadaverico, fu portata dentro la sala dai camerieri. Venne fatta sedere e le fu dato un bicchiere con qualche liquore per farla riprendere. |
Tutto il personale accorse in giardino per capire cosa fosse successo, ma dopo qualche minuto tornarono facendo sedere ad un tavolo una donna cadaverica, nel tentativo di farla riprendere.
"Per l'amor del cielo, quella donna è stravolta..." commentai, guardandola con dispiacere, ma in fondo anche un po' di curiosità per ciò che poteva essere successo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Tutti fissavano quella donna, anche Gwen ed Elv.
Il liquore pian piano la fece riprendere ed uno dei camerieri provò a chiederle cosa le fosse successo. Per altri lunghi e confusi minuti lei non riuscì però ad esprimere un concetto chiaro, restando come intontita. Poi finalmente riuscì ad esprimere parole un pò più comprensibili, parlando di un fantasma, di uno spettro visto vagare nel giardino. |
La donna riuscì un po' a riprendersi e raccontò cos'era successo.
Per una volta, l'espressione "sembra che abbia visto un fantasma" poteva essere più o meno veritiera. Anche se solitamente non credevo a questo genere di manifestazioni. "Non sono molto propensa a credere che fosse davvero un fantasma, ma mi chiedo a questo punto cosa possa aver visto da portarla a crederlo..." Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Sorrisi guardando Gozz a quelle sue parole, portandomi il bicchiere alle labbra perchè non indovinasse i miei pensieri.
Anche se era comunque troppo ottuso per capire. Ma poi un addetto venne ad annunciare l'arrivo di qualcuno della troupe. Finalmente! Questi divi amavano farsi aspettare eh! Osservai la porta, incuriosita. |
Gozz non volle attendere e si avviò con un balzo verso la porta, invitanto Destresya e gli altri della troupe a seguirlo.
Appena però lasciarono il salottino e raggiunsero la hall furono subito investiti dall'agitazione che serpeggiava nell'albergo. Una donna infatti affermava di aver visto qualcosa di non ancora chiaro ed era stata portata nella sala ristorante affinchè si riprendesse. Qui, tra gli altri, vi erano anche Gwen ed Elv. Dopo qualche minuto la donna parve un pò più lucida, ma non smetteva di farfugliare cose assurde, ossia di aver visto qualcosa che lei definiva essere uno spettro. Dopo alcuni minuti arrivò anche Reddas per capire cosa stesse succedendo. |
La donna continuava a farfugiare circa quell'ipotetico fantasma, arrivò anche il capo della polizia.
"Io sono sempre meno convinta..." commentai con Elv. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Elv si limitò a guardare perplesso Gwen, per poi dare attenzione al capitano di polizia appena giunto.
Reddas infatti si era già avvicinato alla donna per farle qualche domanda, senza però ottenere risposte apparentemente sensate. Ma un attimo dopo due uomini entrarono nella sala, accompagnati dal vicedirettore visto erano appena arrivati nell'albergo. Uno era corpulento, l'altro alto e magro. "Buonasera, signori." Disse quest'ultimo. "Sono il dottor Minsk, chiamato dalla baronessa D'Ellen." https://www.thedelite.com/wp-content...PM-750x500.png |
Continuammo a prestare attenzione al commissario, ma neanche lui riuscì a capire molto.
Ad un certo punto entrarono due uomini, di cui uno si presentò col nome di Minsk, chiamato dalla baronessa. "Di sicuro l'avrà chiamato per il diamante..." dissi piano. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Molti subito riconobbero Minsk, famoso scienziato e divulgatore scientifico in tv.
Questi si avvicinò alla donna e la guardò con attenzione. "Pupille dilatate..." disse "... occhi vagamenti inumiditi... gote alte... mani tremolanti... classico shock visivo... questa donn si è lasciata suggestionare e crede di aver visto qualcosa di spaventoso. Va portata in camera sua e fatta riposare." "Io l'ho vista davvero!" La donna. "Certo certo..." scettico Minsk. Il vicedirettore fece portare in camera la donna. Minsk ed il suo assistente Maday raggiunsero allora la suite della baronessa, davanti agli occhi perplessi e stupiti di tutti, fra cui anche Gwen ed Elv. |
Sollevai un sopracciglio vedendo la... Visita? Potevamo chiamarla così? di Minsk alla donna.
Beh, era chiaro che fosse sotto shock, pensava di aver visto un fantasma, più shock di quello... Tuttavia, anche lui era scettico in merito al fantasma, almeno su questo potevamo essere d'accordo. Alla fine la donna fu portata in camera sua, farla riposare era la cosa migliore. "Beh, pare che qualcuno voglia aiutarti con la tua canzone. Cosa c'è di più gotico di in fantasma?" divertita ad Elv, riferita a ciò che aveva detto prima. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Si, ma mi piacciono i fantasmi delle leggende e dei romanzi" disse divertito Elv a Gwen "non certo quelli veri o presunti tali." Ridacchiando. "Vieni, andiamo a bere qualcosa al bar... ti va?"
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Ridacchiai.
"Sì, credo che un romanzo sia meglio..." divertita. "Certo, andiamo" annuii, alzandomi da tavola, poiché la cena era ormai conclusa. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Così Gwen ed Elv lasciarono la sala e raggiunsero l'elegante bar dell'albergo, sedendosi per bere qualcosa.
Era ormai tarda serata e qualche cliente si stava trattenendo a bere, qualcun altro nella hall, mentre nessuno, eccetto uomini del personale e poliziotti di Reddas vagava nel giardino. L'idea che potesse davvero esserci qualcuno rendeva tutti comunque inquieti. |
Raggiungemmo il bar, elegante e di classe come tutto il resto.
Alcuni clienti come noi si attardavano a bere qualcosa, altri passavano un po' di tempo nella hall, ma nessuno si intrattenevano in giardino, presieduto dalla polizia. "Per me un Martini" ordinai al barman "Tu cosa prendi?" ad Elv, seduto accanto a me al bancone, sugli alti sgabelli. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Per me un prosecco." Disse Elv al barman.
Poi con Gwen brindarono e consuarono il tutto, mentre pian piano il bar andava svuotandosi. "Ti va di venire in camera mia, tesoro?" Lui fissando lei. |
Elv ordinò un prosecco, brindammo e bevemmo tranquillamente.
Poi, mi chiese di salire in camera. "Sì..." risposi solo, ricambiando il suo sguardo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Strinsi la mano di Tes ma quell'attimo fu rotto da un urlo proveniente dal giardino.
Presi Tes per mano ed uscii e vidi una donna spaventata e subito dopo arrivò un uomo dal nome Minsk "Cosa avrà visto quella donna?" a Tes. Inviato dal mio PRA-LX1 utilizzando Tapatalk |
Elv guardò Gwen negli occhi e sorrise.
Allora lasciò la mancia al barman e con la ragazza salirono verso la suite di lui. I corridoi era deserti, le luci soffuse, le porte in noce chiuse. Vi era una lenta atmosfera di una vaga intimità, romantica e sognante. Ad un tratto e per un solo attimo la luce mancò. Fu un bagliore, un battito di ciglia, tanto durò l'oscurità. Le luci di ermegenza si accesero subito ed il corridoio tornò ad illuminarsi. "Ecco, torna la luce..." disse divertito Elv. Ma in quell'istante di buio Gwen aveva visto qualcosa. Due occhi che la fissavano. https://i.ebayimg.com/images/g/pOEAA...3CC/s-l300.jpg |
La normalità tornò nella sala, sebbene l'atmosfera lasciata dalla donna era ancora vagamente palpabile.
"Quell'uomo..." disse Tes ad Altea "... quel Minsk, lo conosco... di fama... è un brillante scienziato... e comunque afferma che la donna si sia solo fatta suggestionare... quindi credo non sia nulla per cui valga la pena rovinare questa serata." Sorridendole. |
Elv lasciò la mancia al barman e salimmo dirigendoci verso la suite del cantante.
Avanzammo con tranquilla intimità per i corridoi deserti. Improvvisamente, mancò la corrente, le luci di emergenza si accesero, ma poi tutto tornò nella norma. Tuttavia, ero certa di aver visto due occhi fissarmi nel buio. Non sapevo come potesse essere, ma era così. Forse mi ero fatta suggestionare dai racconti della donna, ma ero certa che qualcosa io avessi visto. Chissà cosa... Sorrisi appena ad Elv, mentre continuavamo ad avanzare verso la suite. "Hai detto di aver scelto questo albergo per i suoi misteri, no? È compresa anche la luce che va via, a quanto sembra..." divertita. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Elv rise a Gwen.
"Beh, i misteri a cui mi riferivo erano più intriganti di una lampadina che si fulmina." Divertito. "Però si, questo albergo è pieno di storie diciamo misteriose." Andando verso la suite. |
Risi di gusto al suo commento.
"Sì, immagino che sia davvero un luogo molto particolare..." dissi, ripensando ancora a ciò che avevo visto un attimo prima. Nel frattempo, eravamo arrivati alla suite di Elv ed io sentivo come una pruriginosa esaltazione dentro di me, un sentimento che mai mi aveva pervasa prima, ma che non volevo allontanare. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Elv aprì la porta ed un attimo dopo lui e Gwen furono nella bella suite.
Lui mise della musica come sottofondo e si avvicinò al frigobar. "Gwen..." disse "... cosa ti va di bere?" |
Un attimo dopo, entrammo nella suite ed Elv mise della musica di sottofondo, mentre io mi sedevo sul divano.
"Mmm... Faccio fare al padrone di casa... Anzi, di camera..." divertita. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Ottimo, così posso drogarti e farti diventare disinibita e scatenata..." disse divertito Elv a Gwen mentre preparava due drink "... ecco... due drink pronti... e non chiedermi nè il nome, nè gli ingredienti usati." Facendole l'occhiolino.
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