..Magica luna che ti osserva ti accompagna ti guida la via giusta..
tra le scure ferritoie di stanze senza luce
solo una fetta di luna ti e' complice
non c'e' fuoco e racconto
non vi e' complice resoconto
solo un sogno divaga a riscaldare il cuore
le spighe dorate e i primi giorni di scuola..

le spighe dorate e i primi giorni di scuola..
quei giorni felici che ora offuscano i tuoi ancestrali pensieri,
di bambina che in punta di piedi percorreva dorati sentieri,
attendendo solinga il Suo arrivo con il grembiulino di seta rosa,
oggi, che nel privelegio moderno della tua scienza, in Lui tutto riposa...

Taliesin, il bardo

...oggi, che nel privelegio moderno della tua scienza, in Lui tutto riposa...
in Lui che cosi' ho apprezzato e amato
in Lui per cui me stessa ho donato
in Lui per cui la voce di un istinto lontano
mi ha dato la forza di parlare alla mia scienza e di tradurla in urla

mi ha dato la forza di parlare alla mia scienza e di tradurla in urla...
quella scienza che da sempre ha dominato la fanciulla determinazione,
in riflesso ad una maturità suprema oltre il lume coetaneo della ragione,
quando il mondo bambino circondava l'arcobaleno che cinge i fianchi,
inseguito nelle giornate incerte di un presente di sospiri stanchi,
trafitto dal ricordo di un icona del passato che aveva voce per gli occhi,
oggi, che nell'immaterialità confusa, è divenuto il Re degli Sciocchi...

Taliesin, il bardo

..oggi, che nell'immaterialità confusa, è divenuto il Re degli Sciocchi...
un Re confuso ,un Re amato
da una bimba dagli occhi del mare
a cui improvvisamente gli e' stato negato
quel portale armonico che rivela le piccole verita' attese

quel portale armonico che rivela le piccole verita' attese...
verità attese come l'inverno del lupo che bussa alla mia porta d'estate,
martoriando la mia anima errabonda logorata e ferita nel regno delle fate,
che cullano quest'insesato desiderio di resurrezione nelle ombre distorte,
oggi, che nella sua perdizione cosmica, non vede il riflesso della tua corte.

Taliesin, il bardo

..oggi, che nella sua perdizione cosmica, non vede il riflesso della tua corte..
la cecita' non lscia passare alcun riflesso...ma ci darebbe la forza di ascoltare
ascoltare un mare di emozioni defintite
l'inverno aspetta che il sole dell'estate sciolga le sue gelidi coltri
perche' tutto in torno a lei come nuova vita

perche' tutto in torno a lei come nuova vita...
quella vita nova che dischiude le brine del mattino,
lasciando trasparire il calore del sorriso di un bambino,
che getta le braccia attorno al collo di madre premurosa,
oggi, che nel gelido del vulcano, coltivo ancora la Sua rosa...

Taliesin, il bardo

oggi, che nel gelido del vulcano, coltivo ancora la Sua rosa...
Sebbene il tempo la stia logorando incessante
i petali arsi dal fuoco della passione
le spine pungenti aumentano il mio dolore
strette con forza nel mio pugno

.....strette con forza nel mio pugno.....
forte come le bianchi nevi che coprono il grande vulcavo...
forti come i petali stretti tra le pagine di un libro
forti come il soffio sui petali per mandare un messaggio
forti come il sospiro e l'amara sensazione che tutto venga negato