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"In effetti" disse il locandiere "attraversare il bosco per tre ragazze non è la cosa più sicura del mondo. Laggiù c'è un po' di tutto... lupi, tagliole, briganti... datemi retta, lasciate perdere... magari la strada lunga vi farà perdere più tempo, ma almeno sarà più sicura."
E tornò in cucina. Ma un attimo dopo tre soldati si avvicinarono a Clio ed alle sue due compagne. "Salute a voi, bellezze." Uno dei tre militari. "Abbiamo udito che dovete attraversare il bosco... beh, dovere di noi soldati è quello di aiutare il popolo... specie se è bello ed indifeso come voi..." gettando uno sguardo nella scollatura di Clio "... dico bene, ragazzi?" Ai suoi due compari. "Hai parlato come un predicatore in chiesa." Rispose uno dei due. E i tre risero forte. |
Annuii al locandiere.
Non ci aveva detto molto, dovevamo saperne di più. Poi si avvicinarono tre soldati, niente meno. Chissà se saranno più loquaci del loro maresciallo, diceva il mio sguardo complice ad Estea e ad Anty. Ed evidentemente non ci avevano visto al castello. Meglio così, naturalmente. "Perché non vi sedete con noi?" Con un sorriso ai tre. "E diteci, come mai il bosco non è sicuro se ci siete voi a pattugliarlo?" Con un sorriso. |
A quella reazione di Gwen, Emon si illuminò.
"Benissimo." Disse visibilmente felice. "Allora dobbiamo solo decidere quando. Io in verità ho un sacco di tempo libero, dunque sta a voi decidere, visto che il tutto dipende dal vostro lavoro qui in erboristeria." |
Non ero tranquilla, nonostante le parole di Jean ma come aveva detto, non si poteva fare nulla.
E mentre accarezzavo Chandra lui fece lo stesso allungando la sua mano a sfiorare la mia. Rimasi sorpresa e la ritrassi un secondo dopo quando avrei dovuto fare. Restai un attimo in silenzio e quindi lo guardai fingendo di ignorare quel gesto passato. << Avrei bisogno di una mano per salire. Questi cavalli sono alti di quelli a cui sono abituata >> |
A quell'invito di Clio, i tre soldati si scambiarono occhiate compiaciute.
"Certamente." Disse uno dei tre. E i militari presero posto al tavolo delle tre mercenarie. "Locandiere, vino!" Ordinò il soldato. "In effetti" rivolto poi a Clio "lo sarebbe eccome il bosco... pericoloso intendo..." guardandola, soprattutto nella bella scollatura "... ci sono lupi famelici, briganti crudeli..." sfiorandole i biondi capelli "... si, proprio un brutto posto per delle ragazze... naturalmente il tutto cambia se con voi vi sono tre valenti militari che sanno il fatto loro..." |
Lo vidi illuminarsi, felice e a quella reazione le mie gote si colorarono di un dolce e delicato rossore, mentre sorridevo.
"Vi va domani?" Non vedevo l'ora che quel momento arrivasse; non potevo andare subito, poichè il giorno prima ero mancata tutto il tempo, ma ero troppo impaziente e avevo pensato al giorno seguente. |
Nascosi un sorriso soddisfatto nel vedere che si sedevano al nostro tavolo.
Era sempre facile far abbassare la guardia agli uomini. Forse era scorretto, ma incredibilmente efficace. E quei tre erano fortunati che eravamo dalla stessa parte, nonostante tutto. "Briganti?" Spaventata "Dite una vera banda di briganti?". |
Jean annuì a Dacey.
"Prego, milady..." disse per poi aiutarla a salire in sella alla giùmenta. E nel farlo il giovane funzionario del barone cinse i fianchi della principessa e i loro volti furono vicinissimi. |
Mi ammutolii trattenendo il fiato. Mai prima d'ora ero stat tanto vicina ad un uomo, tanto più che mi guardava in un modo sconosciuto.
Rapidamente mi sedetti in sella, i piedi sistemati nelle staffe e le mani salde alle redini. << Grazie >> mormorai imbarazzata senza guardare direttamente Jean |
"Beh, domani è un po' in là rispetto a quanto vorrei" disse Emon a Gwen "ma immagino prima non sia possibile." Per poi ridere. "Vorrà dire che contero' con impazienza lo scorrere delle ore." Facendole l'occhiolino. "Come punto d'incontro possiamo scegliere il vecchio cimitero poco fuori Monsperon. Vi aspetterò là."
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