Camelot, la patria della cavalleria

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Guisgard 19-05-2017 03.40.47

Elyse si alzò a malincuore e si rivestì.
Poi fece cenno al suo cavaliere di fare lo stesso.
I ruoli, ora che era giorno, dovevano di nuovo capovolgersi.
I due poi uscirono dalla sala e la soldatessa sulla soglia guardò la regina e poi Aegos, immaginando cosa avessero fatto tutta la notte.
“Prego, altezza...” disse, per poi condurre i due nella sala delle udienze.

Guisgard 19-05-2017 03.42.49

Il padrone della bottega annuì e mostrò a Cassandra varie stoffe per confezionare nuovi abiti, di vari colori, tutti molto intriganti ed alla moda della capitale.
E poi abiti già pronti con tinte di Primavera.

Lady Gwen 19-05-2017 03.52.35

Quel negozio era un trionfo di stoffe, il cui fruscio e i colori erano semplicemente meravigliosi ed intriganti.
Trovai un bellissimo abito di un lilla molto chiaro che ben si abbinava ai miei capelli rossi, la cui gonna era composta da infiniti strati di morbidissimo tulle di seta e ornato con piccole pietre e fini applicazioni di cristalli.
Lo provai, per poi tornare da Elv.
"Allora? Ti piace?" chiesi sorridente, guardando ora lui, ora la mia immagine riflessa in uno specchio.
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Clio 19-05-2017 03.53.50

Uscimmo dalla sala, e trovammo la soldatessa ad aspettarci.
Non le badai, come ero solita fare, ma mi avviai a passo solenne e cadenzato verso la sala delle udienze.
Feci il mio ingresso come di consueto, senza badare ai convenevoli o tantomeno scusandomi del ritardo, io ero la regina di Beltàs, e non chiedevo certo scusa a nessuno, tantomeno a un ambasciatore.
Così mi sedetti su un divanetto, e lo guardai, senza lasciar trasparire alcuna emozione.
La mia espressione era la solita di sempre, imperscrutabile, glaciale, lontana, decisa.
"Ebbene, c'è un motivo valido per cui mi avete svegliato nel cuore della notte?" con aria scocciata.

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Guisgard 19-05-2017 03.58.10

Elv si avvicinò a Cassandra che si guardava riflessa nello specchio con quell'abito meraviglioso.
“Temo” disse lui “di dovermi ripetere... per l'ennesima volta... ma sei davvero bella... quest'abito è magnifico... ma sei tu a renderlo così...”
Ad un tratto entrarono alcuni uomini nella bottega.
Uno fra loro vestito in modo molto distinto.

Lady Gwen 19-05-2017 04.05.28

Allo specchio vidi che si avvicinava alle mie spalle e accennai una leggera risata, ma poi schioccai un bacio sulla guancia di Elv.
"Grazie" trillai, con finta altezzosità, guardandomi un'ultima volta allo specchio.
Tornai poi ad indossare il mo abito ed indicai al sarto alcune stoffe che avevo scelto.
Nel frattempo, degli uomini erano entrati nel negozio.

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Guisgard 19-05-2017 04.15.04

Entrarono quegli uomini ed Elv li guardò con attenzione, scrutandoli.
Cassandra invece era davanti allo specchio col suo abito.
“Signor Ennius...” disse l'uomo della bottega a colui che appariva più distinto degli altri “... in cosa posso servirvi?”
“I miei abiti nuovi?” Ennius.
“Li prendo subito, signore.” L'uomo.
Ennius allora, nell'attesa, si voltò a fissare Cassandra.
“Che bellezza particolare...” sorridendole “... di certo siete straniera, giusto?”

Guisgard 19-05-2017 04.16.38

La regina fece il suo ingresso solenne nella sala delle udienze, dove l'ambasciatore della città nemica stava aspettando insieme ai suoi militari.
Guardarono la bella Elyse, per poi scambiarsi lunghi sguardi espliciti.
Avevano infatti sentito la bella sovrana gridare di piacere dalla sala del trono.
Ed i loro sguardi andarono anche sul suo cavaliere.
“Salute a voi, altezza...” disse l'ambasciatore con un sorriso sornione “... siamo qui perchè il nostro re ritiene che occorrano condizione tra le nostre due città...”

Lady Gwen 19-05-2017 04.19.56

Ad un certo punto, sentii uno di quegli uomini, il più distinto, rivolgersi a me ed io arrossii appena.
"Oh no, signore..." scuotendo la testa e sorridendo timidamente, mentre sfioravo la mano di Elv e gli rivolgevo uno sguardo interrogativo, tutto senza farmi notare dagli altri.
Avevo notato infatti che aveva una strana espressione.
Possibile che li conoscesse?
E magari non gli andavano molto a genio.

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Guisgard 19-05-2017 04.29.34

“Dunque sei di queste terre, bene.” Disse sorridendo Ennius a Cassandra.
“Esattamente, signore.” Intervenne Elv.
“Siete con lei, voi?” Chiese Ennius, annusando il suo tabacco.
“Si, signore.” Fissandolo Elv.
“Parenti forse?” Chiudendo l'elegante tabacchiera Ennius. “Non vedo molta somiglianza... forse fidanzati? O magari amanti?” Con un sorriso perfido.
Elv esitò, guardò Cassandra e poi di nuovo l'uomo distinto.
“No... lei è...” mormorò Elv “... è la mia cameriera, signore... ho preso possesso da poco della magione nella brughiera e lei è da ieri al mio servizio.”
“Capisco.” Annuì Ennius. “La vecchia magione? Si, la conosco...” enigmatico.


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