![]() |
Quel bacio continuò ancora, ma ad un tratto qualcuno bussò alla porta del camerino.
Allora E'hiss si staccò da lei, risistemandosi il colletto della camicia, per poi fissare Gaynor. “Chi” disse “è?” “Sono io, padrone...” Nero da fuori. “Spero sia importante...” E'hiss. “Lo è, padrone.” Rispose il pianista. “Molto.” |
Arrivò, ed era proprio lui, il Narciso Nero.
Le sue parole furono la conferma che quella mostra altro non era che una trappola per uccidere quei furfanti, Illuministici, così si chiamavano. Li affrontò, da solo contro tutti, con un'abilità fuori dal comune, che già avevo visto in azione. Lo osservai per lunghi istanti, con lo sguardo acceso. Andiamo, non puoi chiedermi di starmene buona... Sentivo il corpo fremere, il cuore accelerare. Forse se la sarebbe presa, ma in quel momento non mi importava. Non sarei mai riuscita a stare a guardare. Dopotutto c'era penombra, e non era così scontato che gli invitati mi vedessero. Così, strappai un lembo del vestito, in silenzio, ed estrassi la spada. Ora sì che ci divertiamo... Rapida come un'ombra, mi avvicinai ai malviventi, prendendoli di sorpresa. Erano troppo occupati con il Narciso Nero per badare a me. Così, come all'inaugurazione, non lo lasciai solo a danzare. Era una danza che conoscevo bene, dopotutto. L'unica forse che avrei potuto ballare ad occhi chiusi. Una danza di morte fatta di colpi, fendenti, acciaio, carne e sangue. E si sa, che le danze più belle e appassionanti sono quelle che si ballano in due. |
Gli Illuministici in gran numero si ritrovarono sul pavimento marmoreo senza vita, mentre il Narciso Nero continuava a battersi con la sua formidabile spada a forma di fiore.
Tutti stavano ad osservare, chi piangendo, chi ammutolito, chi pregando. Anche Altea e Trevor osservavano la scena senza commettere atti irresponsabili. Vivian no. Lei non restò a guardare e come già aveva fatto la prima volta, si unì alla danza di acciaio, morte e sangue. Alla fine i furfanti decisero di scappare, guidati dal loro capo. E corsero verso le vetrate. Il Narciso Nero però provò ad inseguirli, ma riuscì solo a lanciare Mia Amata verso uno di loro, trafiggendolo ad un braccio. Il malvivente cadde al suolo. Tentò di rialzarsi e si tolse la spada dal braccio. Ma prima che potesse fare qualcosa, rapido Misk estrasse ancora il suo pugnale e lo lanciò, colpendolo mortalmente alla gola. Poi si voltò verso Dacey. “Ditemi...” disse “... state bene? Vi hanno ferita?” “E' morto...” chinato il Narciso Nero sul cadavere dell'uomo appena ucciso “... avrei preferito catturarlo vivo per farlo parlare e sapere chi è il suo capo...” “Perdonatemi, non ho pensato a questo...” mormorò Misk “... ho creduto potesse uccidere qualcuno con la vostra spada... mi spiace...” “Capisco...” fissandolo il Narciso Nero “... non perdi il vizio tu, eh?” Rivolto poi a Vivian. “Il tuo capo crede di avere una segretaria, invece si ritrova una spadaccina.” Scuotendo il capo. “Grazie comunque per l'aiuto non richiesto.” http://genk23.genkcdn.vn/thumb_w/600...100916nava.jpg |
“Di certo non è il demonio.” Disse il sacerdote a Gwen e al contadino. “Credo tuttavia sia giusto avvertire la polizia.”
“Padre, Geremis l'ha visto... due notti fa...” “Cosa ha visto?” Chiese il sacerdote. “Il demonio...” rispose il contadino “... camminava nella brughiera...” |
Si preannunciava un altro lungo e focoso bacio, ma d'un tratto sentimmo bussare alla porta ed E'hiss si staccò da me. Era Nero, che aveva qualcosa di importante di dirgli. Aspettando che lui aprisse la porta, mi chiedevo cosa potesse essere successo.
Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
Annuii al sacerdote, ma poi ascoltai di nuovo il contadino.
Il pastore lo aveva visto, nella brughiera. ''Qualunque cosa sia, o chiunque esso sia, faremo in modo che non si verifichi oltremodo'' annuendo al contadino. |
E'hiss aprì la porta e Nero entrò.
“Perdonate, capo...” disse guardando Gaynor e comprendendo di essere inopportuno. “Non fa nulla...” E'hiss “... dimmi, ti ascolto...” “Hanno appena portato via quadri dalla chiesa di San Giorgio...” svelò Nero “... e hanno firmato il furto col solito modo... decapitando una donna che li ha sorpresi nello spiazzo davanti alla chiesa...” |
“Andrai dove dimora il demone che devi ritrarre.” Disse Asputin a Nyoko. “Ma naturalmente non andrai da sola... ora Seth non c'è, ma appena tornerà sarà lui ad accompagnarti... preparati.”
|
Quella danza, infuocata e gelida, appassionata e lucida, veloce e precisa.
Quella danza che scuoteva il mio essere fin nel profondo, appagando i sensi e infuocando il sangue nelle vene. Quella danza che toglieva il respiro e faceva scoppiare il cuore nel petto. Quella danza di morte che mi faceva sentire viva, più di ogni altra cosa. Alla fine caddero a terra, o scapparono, e il Narciso Nero riuscì a prenderne uno vivo. Ma un invitato lo uccise. Era stato a guardare tutto il tempo, pur sapendo combattere e uccideva quel tipo? La cosa non mi quadrava affatto, ma non avevo idea di chi fosse quell'uomo. Però lo avevo visto con lady Dacey, dunque lei lo conosceva per forza. Strinsi i pugni per la rabbia nel vedere che era morto, avremmo potuto interrogarlo. Ma non lasciai che quello rovinasse il momento di pace che vivevano tutti i miei sensi, lasciai cadere la testa all'indietro, assaporando quella sensazione così inebriante, quando lui mi si avvicinò. Rialzai la testa per guardarlo, e mi avvicinai a lui. "Oh ma lo sa.." sorridendo, con lo sguardo ancora acceso dallo scontro e il respiro affannato "Io non porto una maschera.." con uno sguardo intenso nel suo. "Dovresti andare ora.." posandogli una mano sul braccio "Ci manca solo che arrestino te.." sorridendogli. Poi mi resi conto che potevano avermi visto stavolta, che non era completamente buio. Forse avrei dovuto nascondermi anch'io, andare con lui, ma non sapevo se avrebbe voluto, e avevo già rischiato di contrarialo combattendo al suo fianco, anche se non sembrava arrabbiato. E la cosa mi piaceva. Mi piaceva l'idea di combattere al suo fianco, rendeva tutto ancora più appassionante ed intrigante di quanto già non fosse. I suoi occhi incontrarono i miei, ardenti, appassionati, intensi. Avrei voluto che il mondo si fermasse in quel momento, che mi portasse via di lì, e si togliesse finalmente la maschera, come nel mio eccitante sogno. Anche se poi magari la realtà era diversa dai miei sospetti. Prima o poi, avrei dovuto scoprirlo, però. Restai persa in quell'azzurro per un lunghissimo istante, in cui mi chiesi se riuscisse a leggermi dentro. "Comunque non devi ringraziarmi.." con un leggero sorriso, e la voce ancora impastata di emozioni "Dopotutto, che gusto c'è a danzare da soli?" facendogli l'occhiolino. |
Il giorno andava a declinare ed il crepuscolo avanzava le sue pretese sulla brughiera.
Le ombre avanzavano lievi e sottili, a coprire tutto pian piano. Quel mondo appariva così quasi fatto di colori soffusi, incerti, vaghi. “Sarà meglio andare...” disse il sacerdote a Gwen “... avvertiremo la polizia...” “Non dimenticatevi di noi che viviamo qui, Padre...” il contadino. Il chierico e la ragazza risalirono sulla carrozza e tornarono indietro. |
Trasalii alle parole di Nero. L'omicidio di Viola era allora riconducibile agli Illuministici! Adesso tutto sembrava più chiaro, soprattutto la testa mozzata. Non potevo tacere con E'hiss su ciò che sapevo, così lo presi per un braccio e lo feci voltare verso di me.
"Devo dirti una cosa riguardo a questi assassini, che credo abbiano ucciso anche Viola, giusto? Ebbene..." cominciai così a raccontargli gli avvenimenti delle ultime settimane, da quello che avevo scoperto nella cattedrale fino a ciò che si era detto durante la conferenza. "Capisci, li ho vissuti in prima persona, avendo affiancato la gendarmeria... forse potremmo capirne di più se mettiamo insieme i nostri pensieri..." Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
Il crepuscolo stava iniziando a calare, non credevo di essere stata così tanto.
Annuii al prete, ma le parole del contadino mi suonarono quasi cupe, come una sorta d condanna che incombeva sulla gente che viveva nei pressi di quel teatro di strani e surreali avvenimenti. Salimmo poi sulla carrozza e tornammo indietro. |
Rimasi addosso al muro...osservavo la figura nera..nera come quel Narciso, l' agilità era straordinaria ma la sua spada era altrettanto potente...la vidi meglio..non potevo crederci..sull' elsa vi era un fiore..non poteva proprio essere quella spada..eppure la somiglianza era straordinaria.
Ebbe la meglio, come la scorsa volta li battè ma avevamo vinto solo un' altra battaglia e non la guerra ancora sembrava. Poi l' ultima mossa e Misk che intervenne, pure il giustiziere mascherato dalle parole, forse, capì il dottore stava bleffando...sempre quell' aria innocente..io lo definivo un agnello travestito da lupo, lo avevo sempre detto. Rimasi così..sospesa...a guardare l' uomo mascherato e la spada...ebbi lo stesso fremito e brivido che percorse la schiena..indecifrabile...mi guardai finalmente attorno e mi chiesi perchè Guisgard non fosse presente come la scorsa volta. |
Grandioso. Sarei andata dritta nella tana del lupo. Non sapevo se incolpare me stessa o Wolfetta. Annuì ad Asputin e, prima di andare nella mia camera, chiesi:
"per quanto starò via, Asputin? Così mi regolo su cosa portare..." |
Una donna si unì al combattimento che sembrava non cessare mai. La riconobbi dopo qualche colpo, anche se il suo viso era preda dell'eccitazione per la battaglia.
Il signor Taddei amava circondarsi di assassini, prima il Narciso e era quella che si definiva la sua segretaria. Con quella forza in più a combatterli i ladri, i pochi rimasti, presero ad arretrare. Uno di questi venne ferito nell'inseguimento ma non voleva arrendersi, impugnando la spada con l'elsa a fiore del Narciso. Misk a quel punto intervenne uccidendo il malvivente con un colpo secco, senza ripensamenti o rimorso, alla gola. Come se avesse avuto davanti un animale in una battuta di caccia. Stavo per rispondere quando l'assassino mascherato arrivò vicino a noi. Lo fissai ammutolita. Era come trovarsi davanti ad un mostro che animava i miei incubi da bambina e da adulta poi. Ma non era un incubo, era tutto vero. E l'incubo aveva ucciso i cattivi però. Tutto questo non faceva altro che confondermi. E quel "tu" confidenziale che rivolse a dottore mi lasciò del tutto spiazzata. Restai lunghi istante zitta, gli occhi sbarrati, come a realizzare ciò che era davvero successo, a distinguere passato e presente, incubo e realtà. " Si... Io sto bene" infine a Misk tenendo ancora lo sguardo fisso. " Siete sporco di sangue" notando le sue mani. Anche le sue mani erano macchiate di rosso ora. |
Tutto era finito.
Ozillon fece entrare i suoi uomini ed il palazzo fu interamente preso sotto controllo. Ernot e Bafon con i custodi fecero poi uscire tutti gli invitati. “Dovresti essere più accorta...” disse il Narciso Nero a Vivian, mentre ripuliva su una tovaglia la lama di Mia Amata “... potresti incontrare un avversario più duro e pericoloso un giorno o l'altro... c'è sempre una lama più veloce da qualche parte ricordalo...” si voltò verso Dacey e Misk “... sei abile con le armi a taglio.” “Si, sono uno spadaccino professionista nel mio paese.” Rispose Misk. Poi il Narciso Nero fissò Dacey. “Sicura di star bene?” Alla ragazza. “Hai uno sguardo strano.” Suscitando in lei antichi e dolorosi ricordi. Intanto anche Altea e Trevor sospirarono di sollievo. “Certo che morire per una mostra d'arte è assurdo...” Trevor alla vedova. |
Serrai le labbra indurendo lo sguardo ancora di più.
" Sto benissimo si. A differenza di tutta la gente morta sul pavimento" i pugni stretti lungo le braccia. Volevo solo che si allontanasse da me. Che ciò che mi ricordava si allontanasse. |
La carrozza tornò alla locanda, dove Gwen aveva incontrato il sacerdote.
Questi salutò la ragazza e scese dalla vettura. La ragazza così poté dirigersi verso il Palazzo degli Scrofani, la nuova dimora di Ordifren. |
Sorrisi al Narciso Nero.
"Questo vale anche per te..." Con aria divertita "Non credi?" Facendogli l'occhiolino. "Tranquillo, la mia vita vale meno della tua.." Sorridendo. Poi si avvicinò a quello che uccise il testimone, e parlo alla ragazza. Restai sorpresa dalle parole di lei. Era dispiaciuta per i malviventi? Fui tentata di risponderle, ma evitai. |
Sbuffai.."Trevor..allora te ne puoi andare e lasciarmi in pace..mi sei sempre stato appiccicato" ma mi avvicinai a Misk e guardandolo dissi solo.."I miei saluti dottore, noto non siete tanto sprovveduto come dimostravate a casa mia". Comunque ero in pensiero per Guisgard e mi avvicinai a Bafon.."Milord..potrei rimanere..sono preoccupata per Lord Taddei..aveva detto sarebbe stato alla mostra e pure in mia compagnia, non vorrei sia successo qualcosa".
|
Accompagnai il sacerdote alla locanda e mi diressi poi da Ordifren, arrivando dopo un bel po' di strada.
Quando arrivai, scesi dalla carrozza e mi rivolsi ad un servitore. "Cerco il professor Ordifren, devo parlargli." Inviato dal mio Archos 90 Copper utilizzando Tapatalk |
E'hiss ascoltò con attenzione Gaynor senza interromperla.
“Ciò che dici è interessante, ma una cosa non comprendo...” disse, per poi fissarla in modo enigmatico “... perchè tanto interesse per questa storia di Viola?” |
“Questi riversi sul pavimento sono degli assassini.” Disse il Narciso Nero a Dacey. “Nei loro piani queste pozze di sangue erano destinate a voi tutti qui presenti.”
“Si, avete ragione.” Intervenne Misk. “E vi ringrazio.” Il Narciso Nero guardò per un altro lungo istante Dacey, per poi voltarsi. “Datti una ripulita, la polizia comincerà a fare molte domande.” Rivolto poi a Vivian. “Ehi, voi...” arrivando Ozillon “... devo complimentarmi, mi avete anticipato... un altro paio di minuti e sarei intervenuto io.” “E' il mio lavoro.” Mormorò il Narciso Nero, per poi andare via. Intanto Altea si era avvicinata a Bafon. “Non temete, madama...” disse questi “... il Capo dovrebbe tornare a breve. Se volete potete attenderlo qui.” |
Sorrisi a Bafon.."Grazie mille" e voltandomi vidi l' uomo misterioso era sparito. "Per fortuna Lord Guisgard ha una ottima guardia del corpo..ma ha un nome o soprannome?".
|
" Assassini... Come voi. Solo che per una volta siete dalla parte giusta... Ma quante altre volte per i soldi avete macellato degli innocenti? " con un forte disprezzo nella voce.
Forse lui non lo meritava ma ciò che rappresentava, ciò che ricordava, la setta aveva tutto il mio odio. " Per favore voglio andare via da qui" a Misk che persino ringraziava il Narciso. Certo lui non poteva capire che cosa quell'uomo poteva rappresentare per me |
La carrozza di Gwen arrivò in città e poi si diresse dove sorgeva il Palazzo degli Scrofani.
Fermata la vettura davanti al cancello, subito un servitore si avvicinò ed annuì alla ragazza, pregandola di seguirlo. “Il professore non si è mai allontanato da stamani...” disse “... aveva molto lavoro da fare. Ora credo abbia terminato.” Bussò al suo studio ed aprì la porta. “Professore, una visita...” il servitore. “Oh, cara ragazza...” Ordifren riconoscendo Gwen “... prego, accomodatevi pure.” Sorridendo. |
Sorrisi al Narciso Nero.
"Si non ti preoccupare, ci penso io..." Annuendo "Tu.." abbassai la voce "Va a chiamare il capo..". Lo guardai andar via sorridendo appena. Gli ultimi invitati non sembravano voler andar via, e io già stavo pensando a come rimettere tutto a posto. |
Annuii al servitore e lo seguii nello studio del professore.
Sorrisi e mi addetti alla scrivania. "Preferirei che fosse una semplice visita di cortesia, ma purtroppo non lo è, e gradirei andare al sodo..." snocciolai, presi poi un profondo respiro e dissi tutto. Tutto ciò che era successo e che avevo paura potesse succedere, rimanendo preda a volte, mentre parlavo, di un fastidioso nodo in gola che non accennava a sparire, insieme ad un nodo allo stomaco. Inviato dal mio Archos 90 Copper utilizzando Tapatalk |
Il Narciso Nero si voltò a quelle ultime parole di Dacey, restando a fissarla per un lungo istante con i suoi glaciali occhi azzurri.
Poi si voltò ed andò via. “Si, venite, vi ricondurrò a casa...” disse Misk a Dacey, pulendosi le mani ancora sporche di sangue con una brocca d'acqua su uno dei tavoli ancora intatti. La prese per mano ed uscirono. “Su, forza!” Ozillon ai suoi uomini in divisa. “Raccogliete i cadaveri e portateli tutti al commissariato! Voglio siano ispezionati fino in fondo!” Guardò Vivian. "Quando arriva il vostro capo?" Bafon era con Altea intanto. “Il nome con cui è conosciuto” fece il vecchio “è il Narciso Nero.” |
I poliziotti pensavano a mettere via i cadaveri, e gli ultimi invitati comunicavano ad andare via.
Mi rivolsi sorridendo ad Orzillon. "Oh sono sicura che il capo arriverà a momenti..." Gentilmente. E quella era la pura verità, sapevo che in poco tempo sarebbe arrivato. |
Sostenni lo sguardo, senza timore. Non volevo più permettere che le paure del passato si insinuassero in questa nuova vita che tanto faticosamente mi ero creata.
" Vi ringrazio" e senza neanche guardare i cadaveri uscii, la mano di Misk nella mia. L'aria fresca mi giovò molto una volta fuori. " Siete stato molto coraggioso...anche se folle, a pensare di batterli tutto da solo" apprezzando però il suo intervento in mio favore. " Davvero non dovevate rischiare tanto per me" |
A quelle parole rimasi quasi senza fiato..il Narciso Nero..ecco non poteva essere un caso il fiore trovato ed il dipinto...Guisgard aveva un narciso nero in mano.."Nome singolare ed affascinante e quella spada era formidabile..." prendendo un cocktail per riprendermi.
|
"Davvero non comprendi?" Gli risposi guardandolo fisso negli occhi "L'interesse viene dal fatto che è una cosa importante che riguarda te... e a me importa di te..."
Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
Ordifren ascoltò con attenzione Gwen, con la testa appoggiata alla mano, tenendo il gomito sulla scrivania.
“Capisco...” disse quando lei ebbe concluso “... è sicuramente una situazione sgradevole, me ne rendo conto. Pare che all'Amore nessuno sia immune. E detto fra noi comprendo in pieno il buon dottor Misk, poiché siete una ragazza alquanto piacevole ed interessante, oltre che molto bella. Tuttavia conosco il dottor Misk e so, essendo uomo di nobili valori e principi, che mai proverebbe astio o desidererebbe vendetta nei vostri confronti. Dopotutto accetta che continuiate a stare nella sua tenuta, no?” |
Dacey e Misk lasciarono il palazzo.
“Si, l'aria pulita ci farà bene...” disse Misk, tenendola per mano “... non avrei permesso vi accadesse qualcosa... è il mio lavoro, il mio compito, rammentate?” Senza lasciare la sua mano. |
Non sapevo cosa pensare delle parole di Ordifren.
"Lo accetta perché spera che minacciando Theris attraverso me, e anche ovviamente la mia persona, io mi conceda a lui" dissi seria, senza giri di parole "Ed è sempre per questo che ha accettato di operarlo. Non fatevi ingannare dai suoi modi, stava quasi per ammaliare anche me, ma per fortuna non ci è riuscito e voi non avete visto come mi parlava ieri" dissi, rendendomi conto ad un certo punto di avere alzato un po' i toni, così sospirai silenziosamente e cercai di calmarmi. "Sentite, potrebbe essere che abbiate ragione voi, ma molto probabilmente potrei avere ragione io e ciò che perderei, se io avessi ragione, sarebbe troppo per rischiare di capire se fa sul serio oppure no ed è per questo che Theris soprattutto, che si fida molto di voi, ha insistito per chiedervi aiuto" fissandolo. Inviato dal mio Archos 90 Copper utilizzando Tapatalk |
" Giusto... Il lavoro" sistemando alcune ciocche che erano sfuggite allo chignon.
Presi a camminare, tenendo la mano dell'uomo. Sangue con sangue, eravamo entrambi degli assassini, anche se lui non lo sapeva. Non doveva saperlo o sarebbe fuggito, chiunque lo avrebbe fatto. " E ora qual è il vostro compito con me?" Fermandomi a guardarlo |
Passò circa mezz'ora, quando finalmente, accompagnato da due custodi, arrivò Guisgard nella sala, mentre Vivian era con Ozillon ed Altea con Bafon.
“Santa Maria...” disse il Taddeide guardandosi intorno “... ed io che mi aspettavo di trovare gente affascinata dall'arte...” facendosi il Segno della Croce “... che sia un caso di Sindrome di Stendhal?” Sarcastico nel vedere i cadaveri portati via dalla polizia. “Eccovi.” Ozillon. “Ispettore, che sollievo vedervi.” A quello Guisgard. |
Il Narciso Nero e la nascita degli Illuministici
Sorrisi nel vederlo entrare, e mi avvicinai a lui, sfiorandogli il braccio.
Non vedevo l'ora di lasciarmi tutto quello alle spalle, e poter stare da soli, in pace. "Ben arrivato, capo..." Sorridendo "Oh sai, le solite cose, i malviventi attaccano, il Narciso Nero ci difende tutti..." Alzando le spalle, con un leggero sorriso divertito che svanì subito. "Ma fortunatamente la polizia ha tutto sotto controllo.." Gentilmente all'ispettore. |
“Stava per ammaliare anche voi...” disse Ordifren, ripetendo le parole di Gwen “... perdonatemi, non voglio essere irriguardoso... ma forse in voi non vi è, come dire... un senso di incertezza? Forse il buon dottore vi ha turbata a tal punto da rendervi inquieta...” fissandola come chi vuole indagare nell'animo altrui.
|
Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 14.09.52. |
Powered by vBulletin versione 3.8.11
Copyright ©2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.
Copyright © 1998 - 2015 Massimiliano Tenerelli