Camelot, la patria della cavalleria

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Lady Gwen 23-10-2020 01.15.42

"Sì, dopotutto dobbiamo cominciare da qualche parte e la famiglia è la prima cosa" annuii, mentre salivo in macchina.
Era il minimo che potessimo fare, fosse stato anche solo per dare un minimo di conforto ai genitori di quella povera ragazzina.

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Destresya 23-10-2020 01.32.33

Se n'era andata, e io ne avevo immediatamente approfittato per versarmi un bicchiere di vino.
Uno di quelli buoni.
Facevo arrivare quel Chianti direttamente da Sygma, da una piccola cantina che avevo scoperto una domenica d'Agosto di qualche anno prima, mentre ero alla disperata ricerca di un modo per placare il caldo.
Sempre passare gli agosti dalla Scozia in su, lo so, ma avevo un impegno impellente da quelle parti.
Oh, ne era valsa la pena.
Ero al secondo sorso, e vagavo piacevolmente tra i ricordi osservando gli usignoli del giardino, quando il telefono squillò.
Quegli aggeggi sembravano fatti apposta per interrompere la tranquillità di una persona!
Oltre a rendere la latitanza ancora più complicata.
Ma avevo imparato a farci amicizia, col tempo.
Per fortuna, ai miei tempi d'oro non esistevano ancora.
Quando ero una giovane ragazzina sprovveduta, intendo.
Ora potevano anche tornare utili, ma ora ero solo Ester, giusto?
Mi guardai allo specchio con un sorrisetto divertito.
"Pronto, dottoressa Ester Dasy!" risposi, con il mio tono più professionale, portando il bicchiere alle labbra mentre aspettavo che l'interlocutore rispondesse.

Guisgard 23-10-2020 03.43.46

Così, Gwen e Gad risalirono in auto e raggiunsero la casa della bambina uccisa.
Era una villetta che sorgeva in mezzo alla campagna.
L'atmosfera attorno all'abitazione era mesta, angosciante.
I 2 agenti raggiunsero la porta d'ingresso e Gan bussò.
Venne ad aprire il padre. Mostrarono i distintivi e quello li fece entrare.
"Scusatemim ma mia moglie dal giorno dell'omicidio non è più se stessa..." disse l'uomo "... passa molto tempo in camera..."
"Capiamo il vostro dolore..." Gan "... lei e sua moglie starete attaversando l'Inferno, vi comprendiamo... potrebbe farci vedere la camera della bambina?"
L'uomo annuì e li porò nella camera della piccola.
Sembrava una normale stanza di una bambina di quell'età, ma poi Gwen finì per notare una cosa curiosa.
Tra i disegnini fatti dalla piccola e appesi allaparete, Gwen notò che un disegno in particolare si ripeteva spesso.
Era una sorta di strana porta, avvolta da luci anomale.
intanto, nell'ufficio di Ester, la bella dottoressa rispose al telefono.
"Pronto..." una voce strana, stridula, curiosa "... io... io ho bisogno di essere ascoltato..." agitato.

Lady Gwen 23-10-2020 22.32.08

Raggiungemmo la casa della famiglia della bambina, una villetta in mezzo alla campagna che emanava un'aria angosciante e mesta.
Non stentavo a crederlo.
Venne ad aprirci il padre, dicendoci che la moglie era distrutta dal dolore per la figlia.
"Non si preoccupi, è comprensibile" risposi, con tono che voleva esprimere vicinanza.
Ci portò poi nella camera della bambina e non sembrava esservi nulla di strano, mentre ispezionavo e scrutavo la stanza, colma di tristezza.
Guardavo ogni angolo pensando a quella ragazzina che non avrebbe mai rivisto nulla di tutto quello, ma cercando comunque di non farmi trascinare dall'emotività.
Poi, osservando le pareti, notai un dettaglio.
I disegni.
Raffiguravano tutti una porta circondata da strani raggi luminosi.
Scattai qualche foto col cellulare e chiamai Gan per mostrarglieli.
"Credo che abbiano qualcosa di specifico, se li ha ripetuti così tante volte" dissi, pensierosa.

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Guisgard 23-10-2020 23.05.09

Gan guardò i disegni indicati da Gwen.
"Si, in effetti è il disegno che si ripete più volte..." disse lui fissando tutti i disegni "... anzi... vedendoli tutti è il solo ad essere stato disegnato più di una volta... ma cosa rappresenta? Sembra... una porta o forse una caverna..."
Il padre della bambina se ne stava immobile e con lo sguardo spento sulla porta, senza badare a cosa dicevano o facevano i 2 agenti dell'Afrapol.
"Sua figlia aveva un computer?" Gan destando l'uomo. "O un telefonino?"
"Era troppo piccola..." l'uomo "... quando voleva usare Internet, come facevano le sue amichette di scuola, allora gli facevo usare il mio telefonino..."
"E questo telefonino l'ispettore Goz l'ha controllato?" Chiese Gan.
"Si..." annuì l'uomo.

Lady Gwen 23-10-2020 23.09.37

"È per questo che ha attirato la mia attenzione, è l'unico che si ripete più volte. Tante volte" ancora riflettendo su quello strano soggetto.
Poi, il padre ci disse che era troppo piccola per avere un computer o in telefonino e a volte usava quello del padre.
Da qui capii l'ipotesi dell'ispettore.
"L'ispettore Goz ha ipotizzato che sua figlia possa essere stata adescata da un molestatore, lei pensa che possa essere possibile? Crede di aver notato qualcosa di strano, da quando sua figlia aveva iniziato a navigare nel web?"

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Guisgard 23-10-2020 23.17.53

"No, era una bambina come tante..." disse con tono basso il padre a Gwen "... l'ultima sera mi chiese più volte di racontarle una favola... una particolare..."
Ad un tratto un grido stridulo e disperato giunse dal corridoio, seguito da una risata grottesca che metteva i brividi.
"Scusatemi, devo andare da mia moglie..." il padre della bambina "... non sta molto bene..." e senza aggiungere altro andò nella stanza di sua moglie.

Lady Gwen 23-10-2020 23.21.25

Poteva essere pure una bambina come altre, ma ora era morta e noi dovevamo investigare sul suo omicidio, dunque c'era poco da fare
Qualcuno doveva essere stato.
Stava per dirci della favola, quando agghiacciai sentendo quell'urlo e quella risata grottesca, tanto che guardai Gan senza parole mentre il padre scappava dall'altra parte del corridoio.
Mi affondai le mani nei capelli con disperazione e svilimento.
"Non sarà facile... Non sarà per niente facile..."

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Guisgard 23-10-2020 23.34.40

"Ho ancora i brividi..." disse Gan a Gwen, ancora scosso per quel grido e per quella risata disperate "... ho bisogno di un pò d'aria... vieni..." e le fece segno di uscire con lui, nel giardino davanti alla casa.
Qui si accese una sigaretta per scacciare l'inquietudine.
"Forse dovremmo chiedere di quella favola..." mormorò poi "... o forse non significa nulla..." perplesso.

Lady Gwen 23-10-2020 23.40.06

Annuii e lo seguii fuori, anch'io avevo un attimo bisogno di distogliere la testa da quell'ambiente e da ciò che era appena successo.
Si accede una sigaretta e così feci anch'io.
"Sono del parere che se non fosse stato importante non gli sarebbe venuto in mente. Dunque aspetteremo che le acque si siano calmate e glielo chiederemo" risoluta.
"Dopotutto, per quanto possa essere doloroso, dobbiamo comunque fare giustizia, dal momento che c'è ancora un pazzo in circolazione."

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