Camelot, la patria della cavalleria

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Altea 06-02-2018 18.23.31

La scena che seguì fu davvero raccappricciante, un altro uomo dai capelli rossi sbucò e prese a pugni l' uomo peloso e grottesco...ma dove eravamo mai capitate.
Non avevo via d' uscita...si doveva stare con questi uomini, se tali si potevano definire.
Ma guardai l' altro uomo seriamente e risposi..."Mi chiamo Altea e voi?".

Lady Gwen 06-02-2018 18.24.20

Stavo per dire il mio nome, quando arrivò un altro tizio dall'aspetto ambiguo e iniziò ad inveire contro l'uomo deforme.
Era una scena grottesca, che mi fece indietreggiare quasi fino nell'ombra della porta da cui eravamo uscite.
Era tutto terribilmente agghiacciante, qui.
Tutto.
E non vedevo l'ora di scendere.
"Io mi chiamo Gwen..." soffiai, con la voce che stentava a uscire "E lei è Clio..." indicando la bionda accanto a me.

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Guisgard 06-02-2018 18.42.04

“Io sono il dottor Fabius, sono un naturalista.” Disse l'uomo,presentandosi ad Altea, a Gwen ed a Clio.
Poi il modo in cui quello dai capelli rossi aveva trattato il povero deforme lo fece sussultare.
“Capitano!” Con rabbia. “Questi vostri modi non mi piacciono!”
“Sono sulla mia nave e faccio ciò che voglio!” Urlò quello dai capelli rossi.
“Quello è un passeggero e va trattato bene!” Fabius.
“Dannati segaossi...” sputando a terra il capitano “... la mia nave era una nave pulita... guardatela ora... guardatela!” Tossendo.
“Non potete voi ed i vostri uomini mettergli le mani addosso, chiaro?” A muso duro Fabius.
“Dannati segaossi...”
“Allora perchè avete permesso di prendere a bordo degli animali?” Fissandolo Fabius.
“Sarebbe stato meglio se non avessi mai posato gli occhi sulla vostra dannatissima isola...” borbottò il capitano “... a che servono le bestie su un'isola simile?” Scuotendo il capo. “E poi quel vostro uomo... ammesso sia un uomo... non lo voglio tra i piedi...”
“Voi ed i vostri uomini lo avete martoriato sin dal primo momento.” Fabius. “Non posso più tollerarlo. E comunque siete stato pagato per imbarcare a bordo questi animali.”
“Al diavolo...” sputando ancora a terra il capitano “... ecco cos'è quel vostro uomo... un diavolo... uno sporco diavolo... ai miei uomini non piace... a me non piace... a nessuno piace...” tornando al boccaporto, per poi scendere di sotto.

Altea 06-02-2018 18.46.35

La situazione stava diventando sempre più complicata e guardai il naturalista sbarrando gli occhi..."Non per farmi gli affari vostri dottore, ma se siete un naturalista perché tenete questi animali in gabbia? E quell' uomo perché ha quelle strane sembianze? Di che isola parla quell' uomo...il capitano..qualcuno vi ha commissionato questi animali, però voi li state trattando bene noto, spero non sia per fare degli esperimenti" contrariata.

Lady Gwen 06-02-2018 18.47.35

Scoprimmo che era un naturalista e che si chiamava Fabius.
Poi, iniziò un diverbio con quello che era, alla fine, il capitano riguardo gli animali e quell'uomo strano.
Non capii molto bene la situazione, ma sembrava che il capitano non fosse d'accordo nemmeno al pensiero dei soldi, e questo la diceva lunga.
Però sentii parlare di isola e mentalmente cercai di capire verso dove stavano andando.
In realtà, l'unico mio pensiero era quello di poter tornare indietro.

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Guisgard 06-02-2018 19.08.55

Fabius rivolse un'occhiata enigmatica verso Altea, per poi voltarsi a guardare il mare.
Era ormai pomeriggio e la nave procedeva il suo viaggio verso Sud.
“Perchè per trasportare questi animali è necessario tenerli in gabbia.” Disse soltanto, ignorando il resto delle domande.
La calma era tornata a bordo e lentamente giunse il crepuscolo.
Era uno spettacolo mozzafiato, con le onde spumose che acquistavano strani ed intensi colori, di un sognante avvolgente e magico.
Quelle acque esotiche sembravano racchiudere e narrare di viaggi ed avventure, sotto una volta celeste che pian piano cominciò a puntellarsi di stelle sconosciute.
Ormai si udivano solo i versi degli animali e qualche rumore proveniente dalla stiva.
Ammirare i cieli tropicali era un'esperienza unica.
Anche gli occhi del giaguaro brillavano nell'imbrunire che preannunciava la sera.
Il tipo deforme era sempre a prua, con la testa rivolta verso le costellazioni australi.
Si voltò solo una volta verso Clio, Altea e Gwen.
Una rapida occhiata che però servì loro per vedere il suo sguardo.
Uno sguardo illuminato da un alone verdastro, insolito.
Aveva un che di patetico e di pietoso in quegli occhi così diversi da qualsiasi altro sguardo.
Una sorta di tristezza infinita.
Erano occhi fosforescenti, belli come quelli del giaguaro, con cui sembrava condividere un senso di angoscia ed afflizione.
E le tre ragazze, guardando gli occhi di quell'uomo grottesco, rividero per un attimo i terrori d'infanzia sepolti da tempo.
Poi si voltò e tornò a contemplare le stelle, quasi fosse un fantasma sulla prua, dall'aspetto ripugnante ed un grande mistero racchiuso nello sguardo.
Lo stesso mistero che sembrava accompagnare il dottor Fabius e quel loro viaggio verso l'ignoto.
https://ak1.picdn.net/shutterstock/v...81/thumb/1.jpg

Lady Gwen 06-02-2018 19.17.29

Mi sembrava ovvio che gli animali stessero in gabbia, soprattutto perché eravamo su una nave e soprattutto perché lì c'era un giaguaro.
Non era il massimo rischiare che sbranasse tutti.
Ma forse questo alla donna, di nome Altea sfuggiva, e la cosa non mi sorprese.
Si fece di nuovo il crepuscolo e tutto assunse dei colori particolari.
Vidi gli occhi del giaguaro riflettere quelle sfumature, colori che rimasi lì a fissare incantata.
Poi, gli stessi colori li vidi negli occhi dell'uomo deforme.
Angoscia straziante, come quella negli occhi del giaguaro, come se essi fossero legati da uno strano legame.
Intanto, pensavo e fantasticavo circa l'isola che a breve avremmo raggiunto.

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Altea 06-02-2018 19.18.19

Notai lo sguardo enigmatico che Fabius mi lanciò.."Avete ragione..un giaguaro libero potrebbe essere pericoloso...e potrebbe pure farsi male tentando di scappare...ho sempre amato gli animali..mi auguro la persona li ha commissionati veda in loro la loro bellezza e i loro misteri".
Poi mi posi sul parapetto a guardare quel Cielo, improvvisamente divenne poesia quel cielo stellato che si rifletteva nel mare del Sud.
Emozioni contrastanti presero il sopravvento, non avevo mai visto uno scenario del genere e nel guardarlo notai gli occhi di quello strano uomo..aveva pure lui un chè di poetico in quello sguardo guardando quel Cielo stellato e sorrisi leggermente per poi voltarmi verso Fabius..."Mi parli di quell' uomo..come si chiama e perché è in quelle condizioni, non lo voglio giudicare...la bellezza sta nei suoi occhi..in quello sguardo che guarda le stelle" sospirando "Tiene stretto i suoi misteri vero, dottor Fabius..ho notato avete sviato la domanda sull' isola ma prima o poi sarà destino raggiungerla".

Guisgard 06-02-2018 23.54.22

La goletta procedeva il suo viaggio scavalcando le basse onde schiumose, diretta chissà dove.
La sera e poi la notte erano scese su quella distesa salata e gli animali a bordo sembravano essersi addormentati.
Fabius si limitò a guardare Altea, senza rispondere alle sue domande.
“Buonanotte, signore.” Disse poi a lei, a Clio ed a Gwen.
Scese allora sottocoperta.

Lady Gwen 06-02-2018 23.58.20

Con l'arrivo della sera e poi della notte, tutto si acquietò, anche gli animali sembravano essersi addormentati.
Dopo un lungo silenzio, Fabius si congedò.
"Credo che andrò anch'io..." con un mezzo sorriso a Clio.
Imboccai il corridoio e mi diressi verso la cabina.

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Guisgard 07-02-2018 00.11.03

Gwen salutò Clio e si avviò nella cabina per riposare.
La Luna si era levata tardi ed avvolgeva la cabina di una luce spettrale, suscitando ombre inquiete, fantasmagoriche proprio accanto alle cuccette delle tre ragazze.
Ad un tratto, forse proprio per la scia della Luna sul mare, i cani ripresero ad abbaiare.
I loro latrati erano sinistri ed incuranti delle grida del capitano, che maledicendo tutto e tutti intimava loro di stare zitti.

Clio 07-02-2018 00.13.12

Fu una giornata incredibile, assurda, una delle più bizzarre della mia vita.
Le scoperte che avevamo fatto continuavano a tornarmi in mente.
Le parole del capitano, quelle di Fabius, quell’uomo deforme.
E ancora gli animali, l’isola a cui accennavano, quel soegossi che nominavano... nulla mi era sfuggito anche se avevo pronunciato si e no due parole.
Alla fine annuii a Gwen e tornai con lei in cabina.
Ma in quel momento i cani cominciarono ad abbaiare, e vinta dalla curiosità tornai indietro a vedere.

Lady Gwen 07-02-2018 00.15.17

Ero sotto le coperte, la Luna illuminava tutto di un alone spettrale, inquietante e i cani ripresero ad abbaiare.
Il capitano cercasi di farli tacere, ma era tutto inutile, sembravano come impazziti.
Clio era tornata indietro per controllare, ma io ero rimasta qui, quasi trovando conforto nei pochi metri di stoffa delle coperte, soerando che finisce presto e che arrivassimo finalmente in quell'isola.

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Guisgard 07-02-2018 00.28.11

Clio tornò sul ponte.
Non c'era nulla di strano.
I canni abbaiavano forte alla Luna ed un marinaio smilzo stava al timone masticando del tabacco.
Gwen invece era rimasta nella sua cuccetta.
Poco dopo cadde addormentata.
Il suo però non fu un sonno tranquillo.
Sognò il mare.
Un mare piatto ed angosciante.
Sognò gli animali ed il capitano burbero dai capelli rossi.
Sognò poi un'isola lontana, senza che la goletta riuscisse a raggiungerla mai.
Si svegliò nel cuore della notte.

Lady Gwen 07-02-2018 00.32.10

Mi addormentai.
Ma non riposai.
Sognai un mare piatto, ma non calmo, bensì angosciante come quello che ci circondava sulla barca, poi quegli animali nervosi, il capitano, quell'isola sempre più lontana, sempre più lontana.
Mi svegliai all'improvviso, agitata e nervosa.
Allora mi alzai e raggiunsi Clio sul ponte, sperando che un po' d'aria mi avrebbe fatto bene.
Lì non c'era nulla di strano, tranne i cani che abbaiavano è un marinaio al timone.

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Guisgard 07-02-2018 00.38.16

Sul ponte era tutto normale.
Il marinaio smilzo era al timone e cominciò a guardare le due ragazze.
Masticava il suo tabacco e le fissava.
“Miss...” disse ad un tratto a Gwen ed a Clio “... cos'è? Non riuscite a dormire? Capita... il mare fa quest'effetto... almeno alla prima notte...” annuendo.

Lady Gwen 07-02-2018 00.40.58

Sentivo uno sguardo addosso, anche se subito non ci avevo prestato attenzione.
Era il timoniere.
Alle sue parole lo guardai, poi gli rivolsi l'idea di un sorriso educato e tornai a fissare il mare, rinchiusa nel tessuto della giacca, in un angolino del ponte.
Non mi sentivo a mio agio e quando succedeva mi chiudevo a riccio, non potevo farci nulla.

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Guisgard 07-02-2018 00.56.10

"Era solo per fare conversazione..." disse seccato il timoniere a Gwen "... dovreste essere più carine ed educate credo..." scuotendo il capo e sputando poi in mare il tabacco masticato fino a quel momento.
La notte era splendida.
A quelle latitudini le stelle sembravano sconosciute, luminose e soprattutto tante.
Come se un forziere avesse sparpagliato un'infinità di pietre preziose nel cielo.
La Luna, meravigliosa e silenziosa, scintillava sulle onde, come se tracciasse una strada con la sua scia.
Forse per giungere alla destinazione di quel viaggio.

Lady Gwen 07-02-2018 01.00.10

Il panorama era davvero bello, l'aria era limpida, si vedevano milioni di stelle e la Luna quasi invitava a seguire quella scia che speravo ci portasse all'isola.
Mi voltai appena verso il marinaio aggrottando appena la fronte.
Insomma, uno non poteva farsi gli affari propri?
Sospirai appena e me ne tornai a letto in cabina, cercando di dormire un minimo.

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Guisgard 07-02-2018 01.07.44

Gwen tornò a letto nella sua cuccetta.
Dopo un po' i cani smisero di abbaiare.
Calò allora un cupo silenzio, rotto solo dal mormorio delle acque intorno alla nave.
La ragazza dopo un po' si addormentò.
Sognò di nuovo e di nuovo non furono sogni sereni.
Sognò di essere ancora nella scialuppa, stavolta da sola.
Attorno a lei c'erano i resti di verdure, tracce di sangue e segni di escrementi.
Vi erano anche ossa con brandelli di carne mangiucchiati.
Si, ossa.
Era ciò che restava di Clio e di Altea.
Per sopravvivere Gwen si era cibata dei loro corpi.
Ad un tratto vide una nave.
Era la goletta che le aveva salvate.
Stavolta non si fermò, anzi travolse la scialuppa.
Gwen finì in mare e giunsero i pescecani a sbranarla.
Si svegliò di colpo, sudata.
Albeggiava appena dall'oblò.
I cani avevano ripreso ad abbaiare forte.

Lady Gwen 07-02-2018 01.14.05

Sognai, di nuovo.
E quei sogni furono ancora peggio.
Incubi terribili, rivoltanti, solo il pensiero di ciò che avevo fatto in quel sogno mi rivoltava lo stomaco, era orribile, poi la barca ribaltata, poi io che mi svegliavo all'improvviso, sudata e sconvolta.
Forse avevo urlato, forse no, non avrei saputo dirlo.
Fuori era l'alba e i cani non si sentivano più.
Rimasi seduta in mezzo al letto con le mani ancora scheletriche e tremanti davanti al viso scarno e sciupato, oltre che sudato per quel maledetto incubo.

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Clio 07-02-2018 01.15.55

Sul ponte non c'era niente, a parte un marinaio che aveva voglia di fare conversazione quando era evidente che a nessuna delle due fregava qualcosa di quello che diceva.
Alla fine, non furono necessarie le maniere forti e tutto tornò tranquillo.
Tornai in cabina e cercai non so come e non so perchè, ad addormentarmi.
Ero stravolta e il rumore del mare mi cullava dolcemente.

Guisgard 07-02-2018 01.25.32

Pian piano giunse l'alba.
Il cielo ed il mare si rischiararono lentamente, con la goletta che incalzava le onde.
I cani avevano ripreso ad abbaiare forte.
Clio dormiva, mentre Gwen dopo quel sogno era rimasta sveglia e forse anche agitata.
Ma il mattino ormai era giunto.

Lady Gwen 07-02-2018 01.29.14

Ormai si sentiva la frenesia del nuovo giorno a bordo e i cani avevano ripreso ad abbaiare.
Non avevo più preso sonno dopo quel sogno, ma ormai era mattino.
Così, rimasi a letto aspettando che Clio si svegliasse.
Doveva essere entrata mentre dormivo già, poiché non mi ero accorta del suo arrivo.

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Clio 07-02-2018 01.38.40

Riaprii gli occhi e mi accorsi che era giorno.
Un nuovo giorno su quella nave, non esattamente il risveglio più piacevole.
Ma forse la nave era meno sinistra durante il giorno.
Aprii gli occhi e trovai Gwen accanto a me.
"Buongiorno!" sbadigliai ”Dormito bene, cara?” le sorrisi.

Lady Gwen 07-02-2018 01.43.39

Clio si svegliò.
Quando mi salutò e mi parlò, inevitabilmente quelle immagini mi tornarono alla mente, sconvolgendomi di nuovo.
Infatti scossi la testa alla sua domanda.
Era stata una delle peggiori notti della mia vita, oltre quelle passate sulla barca, notti da dimenticare e cancellare per sempre.
Il sole era sorto adesso, alcune ombre si erano dissipate e schiarite, ma sapevo che erano solo nascoste e che al momento giusto sarebbero spuntate di nuovo.

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Altea 07-02-2018 15.57.36

Fabius mi guardò in modo enigmatico ma non rispose alle mie domande, la qual cosa mi mise perplessità.
Mi sedetti su degli scalini in quel ponte, non volevo dormire, volevo assaporare quella meravigliosa notte esotica senza perdermi un momento di quello spettacolo che sapeva emozionarti, mai avevo visto qualcosa di simile.
Le due donne andavano avanti e indietro, parlarono col timoniere ma io non mi scomposi...volevo ammirare quelle stelle che sembravano davvero pietre preziose in un forziere e io volevo scoprirle una ad una e i loro misteri, chissà quali misteri racchiudevano...storie antiche di quei luoghi sperduti.
La Luna brillava enorme e maestosa nel Cielo lasciando la sua scia d'argento sul mare calmo, pure i cani latravano alla sua vista come a volerla raggiungere.
Forse pure io ero prigioniera come quegli animali, come avrei voluto vivere quello spettacolo liberamente e felicemente, ma era davvero l' unica felicità di quel momento il solo fatto di viverlo dentro con le emozioni che donava.
Poi le donne andarono via e raggiunsi il ponte, era buio ancora e l'orizzonte già mostrava ad Est screziature blu cobalto, rosa e giallo.
Mi persi, nuovamente, nell' infinità delle stelle che lasciavano la scena ad un' alba trionfante. Non so per quanto rimasi lì, poi il flebile sole del primo mattino iniziò a fare capolino.

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Guisgard 09-02-2018 16.42.31

Poco dopo l'alba apparve una terra all'orizzonte.
Una macchia bruna sul mare azzurrognolo dalla quale si levava una colonna che andava a perdersi nel cielo.
Sulla nave si udivano voci confuse, un continuo scalpiccio di piedi che correvano sul ponte, il tonfo di oggetti pesanti trasportati da prua a poppa, uno strepitio di catene.
Si sentiva lo sciabordio dell'acqua contro i fianchi dello scafo che virava, tra ondate giallognole contro gli oblò velati di schiuma.
Il cielo era sanguigno, col Sole che si levava all'orizzonte.
Sotto l'albero di mezzana stava la figura massiccia del capitano, dal volto austero e segnato dal vento e dalla salsedine.
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Lady Gwen 09-02-2018 16.47.07

Sentivo confusione a bordo, i marinai andavano avanti e indietro, trasportavano case molto pesanti.
"Credo che siamo arrivati, andiamo a vedere?" A Clio.
Uscendo, infatti, vedemmo terra da lontano.
"Credo l'isola sia quella, a questo punto" indicandola.
Ero felice di essere arrivata, era stato svervante stare su questa nave, anche se ero grata per averci salvate.

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Altea 09-02-2018 16.53.33

Ad un tratto fui destata dai rumore sul ponte.. Tutto era diventato frenetico e vidi all'orizzonte una macchia.. Sembrava terraferma o qualcosa del genere e avanzai affacciandomi di più sul parapetto.

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Clio 09-02-2018 16.55.42

Una nuova alba stava sorgendo, un'alba dai colori dell'ignoto.
Chissà dove ci stavano portando, com'era quest'isola immersa nei mari del Sud.
Sorrisi a Gwen e la seguii sul ponte.
"Sì, mi sembra un'ottima idea, sono stufa di dover restare chiusa qui!" sbuffai.
Un'isola si stagliò all'orizzonte e la mia nuova amica ipotizzò che potesse essere quella che stavamo raggiungendo.
"Sì, lo penso anche io!" annuii.

Guisgard 09-02-2018 17.16.42

C'era frenesia a bordo.
Sospesa ad un paranco che pendeva da una carrucola fissata alla boma dell'albero di mezzana c'era la gabbia del giaguaro.
L'animale se ne stava rannicchiato, come spaventato.
“Avanti...” disse ad un tratto il capitano “... fuori alla buon'ora! Fuori da qui!” Sbraitando. “Ci leveremo finalmente dai piedi questo luridissimo lerciume!”
L'isola ora appariva più vicina.
Poi si accorse di Gwen, di Altea e di Clio che stavano sul ponte.
“Ancora non ho compreso i vostri dannati nomi...” fissandole “... si, ecco... Andatevene! Questo è il vostro vero nome! Le signore Andatevene!” Sputando a terra. “Da quella parte, signore Andatevene! Da quella parte e fuori dai piedi!” Indicando la poppa della nave. “Ripuliremo la nave! Fuori tutti dai piedi!”
Fabius era con un altro uomo che fino a quel momento era rimasto probabilmente di sotto, nella stiva o forse nella sua cabina.
Era alto, chiaro di capelli e con una barba corta e poco curata.
“Non possiamo portarle con noi.” Fabius al capitano.
I due stavano caricando le gabbie degli animali ed i cani su una lancia.

Altea 09-02-2018 17.28.24

Il capitano sbraitava ma lo ignorai del tutto...pure l' appellativo con cui ci aveva chiamate...non che vi era tutta questa voglia di rimanere con lui sulla nave.
Poi guardai il giaguaro...era mansueto, lessi una inquietudine in lui il chè mi parve strano e mi allarmò...gli animali hanno l' istinto e qualcosa laggiù forse lo spaventava.
Senza dire nulla andai verso la poppa della nave, arrivò pure Fabius ed un altro uomo e udii le sue parole e gli chiesi.."Mi scusi Fabius, lei non ci vuole ma quella isola è abitata? Ovvero oltre alla persona a cui sta portando questi animali, vi è altra gente? Giusto per sapere il mio Destino...ah..il giaguaro è spaventato, la qual cosa mi preoccupa" guardandolo pure io con aria enigmatica come faceva lui.

Lady Gwen 09-02-2018 17.31.11

Il capitano sbraitava, gli animali erano spaventati, soprattutto il giaguaro.
Poi, oltre a urlarci contro il capitano, in modo poco carino, Fabius disse che non potevamo scendere.
No, cosa?!
"Mi scusi, non possiamo restare qui, che vuol dire che non possiamo scendere?" a lui, perplessa.

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Clio 09-02-2018 17.45.04

Era vero, eravamo arrivati, quella era la famosa isola verso cui era diretta la nave.
Sorrisi a Gwen e feci per avvicinarmi alla lancia che stavano preparando.
Il capitano ci mandò via in malo modo.
Ah guarda, mi fai solo un favore...
Ma poi quel Fabius ci disse che non potevamo scendere.
Eh già, me lo impedisci tu?
"Non dica assurdità, scenderemo eccome!" seravifc alzando gli occhi al cielo e avvicinandomi alla lancia "Lo sapevate fin dall'inizio..".

Guisgard 09-02-2018 17.57.14

Tutto era frenetico.
Fabius ed il suo compagno, con altri due uomini, anch'essi sbucati solo ora dalla stiva, caricavano le gabbie sulla lancia.
Dopo la gabbia del puma fu la volta dei cani.
La lancia era stracarica.
“Io neanche mi avvicino a quella lercia isola...” disse adirato il capitano “... andate tutti in malora!” Sbraitò.
“Si, l'isola è abitata” Fabius alle tre ragazze “ma temo voi non possiate seguirci. La nostra destinazione è già decisa.
“Allora le butterò in mare!” Il capitano, per poi sputare a terra. “Tutte e tre in mare! Su quella loro scialuppa sulla quale le abbiamo pescate!”
“Con noi non possono venire.” Disse l'uomo che era con Fabius.
“Allora le metterete in mare con la loro scialuppa...” questi al capitano “... così potranno sbarcare dall'altra parte dell'isola, dove troveranno alloggio.”
“Andiamo noi.” Il compagno di Fabius.
“Si, certo, Rodian.” Rispose questi.
Così Fabius, Rodian e i due uomini sbucati dalla stiva salirono sulla lancia.
Per ultimo arrivò anche il deforme servitore di Fabius, che con agilità si sistemo a prua.
I marinai allora calarono la lancia strapiena in acqua e quella subito prese a navigare verso l'isola.
Poi quegli stessi marina, aiutati dal capitano, con modi alquanto discutibili, quasi rozzi, caricarono Gwen, Altea e Clio sulla loro scialuppa, quella con cui si erano salvate dall'affondamento della Lady Imma.
Fu calata in acqua e lasciata fra le onde, con le tre ragazze a bordo.
L'isola era distante alcune miglia, ma raggiungerla non sarebbe stato semplice.
La loro scialuppa infatti imbarcava acqua.
La goletta intanto si allontanava, col capitano che rivolgeva gesti osceni alle tre ragazze.
Anche la lancia di Fabius e dei suoi compagni stava andando via.
Gwen, Altea e Clio ora erano di nuovo nella situazione precedente.
La loro scialuppa era in acqua e sebbene non lontanissima dalla terraferma imbarcava comunque acqua.
Inoltre quelle acque erano infestate dai pescecani.

Altea 09-02-2018 18.02.16

Tutto accadde in fretta.. Odiavo sia il capitano che Fabius e i suoi aiutanti. In pratica eravamo al punto di partenza e per di più non si poteva raggiungere l'isola a nuoto visto i pescecani.. Mi affidai al Buon Dio

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Lady Gwen 09-02-2018 18.12.33

Non ci fu niente da fare, Fabius ci lasciò lì e il capitano ci buttò senza ritegno sulla nostra scialuppa.
Cercai di ignorare lui e i suoi uomini, perchè avevamo problemi più grossi.
La barca faceva entrare acqua e l'isola era lontana.
Ah, e ovviamente gli squali.
"Come facciamo ad arrivare?" a Clio, preoccupata "L'isola non sembra lontanissima, ma ho idea che sarà comunque un'impresa arrivarci..."

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Guisgard 09-02-2018 18.31.15

Erano in balia delle correnti.
La scialuppa imbarcava acqua e le onde cominciarono a spingerla in direzione opposto all'isola.
La goletta era ormai lontana, mentre la lancia di Fabius e degli altri metteva sempre più mare tra essa e la scialuppa delle tre ragazze.
Mai poi quegli uomini, avvedendosi del triste stato delle tre, ebbero compassione di loro.
Ad un tratto la lancia virò di bordo e puntò verso la scialuppa.
Si avvicinò e le tre ragazze poterono guardare gli uomini a bordo.
Rodian era seduto in mezzo ai cani che non smettevano di abbaiare, mentre il deforme servo era immobile sulla prua.
Gli altri due vogavano.
Tutti avevano gli sguardi fissi sulle tre ragazze.
Fabius invece era al timone della lancia e manovrò in modo da abbordare la scialuppa.
Poi si alzò in piedi ed assicurò al timone il cavo della scialuppa, in modo da rimorchiarla.
Infine lanciò un secchio alle tre ragazze, affinchè svuotassero la scialuppa dall'acqua che imbarcava.
Poi il cavo si tese e la lancia cominciò a trainare la scialuppa.

Lady Gwen 09-02-2018 18.35.28

A quanto pareva, Fabius non era così rude come voleva far sembrare.
Infatti ci aiutò dandoci un secchio per svuotare la barca dall'acqua e poi assicurò la scialuppa alla loro lancia.
Allora presi il secchio e iniziai velocemente a togliere l'acqua.
Tutti gli sguardi degli uomini erano su di noi, era un po' imbarazzante, ma cercai di ignorarli e pensare a svuotare la barca.

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