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"Sono una.." non feci in tempo a dire "maga" che Yanox completò la frase, facendomi sorridere.
"mmmhhh.." mugugnai, godendomi le carezze di Best. Era stato facile indovinare le sue mani, più forti e salde di quelle degli altri due. Sì, devo andare, è vero, ma è troppo bello e mi concederò un altro momento. Un altro momento di quest'estasi paradisiaca. "Beh, ora viene il difficile.." con gli occhi chiusi e la bocca piegata in un sorriso sognante "Vediamo se indovino anche il prossimo!". |
"Ah, bene..." disse in un sussurro provocante Elv a Gwen "... dai, vieni in mio aiuto... sono tutto solo in una squallida redazione di un giornale, da solo, con la macchinetta per le bibite che mi ha già fregato tre monite senza darmi nulla... fammi fantasticare... come sei vestita? Lingerie? Vestaglia sexy? Solo con una goccia di profumo come le dive del Cinema?" Divertito.
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Ardeas si stese sul lato indicato da Altea, restando tutto teso ed imbacciato, con la tentazione di mangiarsela con gli occhi.
"Si..." disse annuendo "... gioco a calcio..." fissandola "... il bacio della buonanotte?" Arrossendo ancora. "Si... si..." avvicinandosi goffo e lasciando un bacio sulla guancia di lei, avvertendone il buon profumo, sexy ed ammaliante. |
Indaffarata come ero stata finora, ancora non avevo avuto il tempo di godere delle magnificenze del castello ma ora, già che ero sveglia, potevo ammirarle indisturbata, notare i dettagli e scoprire aspetti particolari.
Era uno spettacolo , sotto l’influenza della luna, che però mi dispiaceva condividere da sola. I passi lasciavano presagire che presto avrei condiviso la sala con qualcuno, magari qualcuno che già avevo conosciuto, magari sarebbe stato anche divertente. “ Cosa fai da sola a quest’ora?” I passi mi avevano ingannata perché si trattava di una bambina. Mi accorsi di lei che mi dava di spalle, attenta a osservare un quadro, i suoi lungi capelli boccolosi che cadevano oltre le spalle e le davano un’aria quasi da bambolina. “ Come ti chiami? Ti posso riaccompagnare o chiamare la mamma che venga a prenderti?” Avvicinandomi, piano per non spaventarla e con voce calma e gentile. |
"Calcio...e per che squadra giochi? E per quale tifi" mentre sentii le sue labbra sulla mia guancia, rimasi un attimo basita. Si, era la prima volta lasciavo un uomo toccarmi, appoggiare le sue labbra sulla mia guancia, ma ancora di più rimasi stupita dal fatto andasse oltre, io che non permettevo nessuno mi amasse tranne me.
Poggiai istintivamente le mie labbra sulle sue, il suo profumo era fresco ma imponente. Ardeas non immaginava nemmeno che lui stesse compiendo un miracolo, ovvero distogliermi solo dal pensiero di me stessa. |
Ridacchiai, mentre un brivido saliva al suo sussurro oltre il telefono.
Maledissi la distanza in quel momento. "Già ti immagino, tutto solo, sulla tua sedia girevole e le gambe pigramente appoggiate sulla scrivania, una mano regge il telefono mentre l'altra tenta di fare canestro nel cestino con qualche bozza appallottolata ma con scarsi risultati e tu che maledici l'intero edificio per non avere la possibilità di fare una doccia fredda mentre pensi a me a letto, nella mia camicia da notte corta sopra il ginocchio..." dissi abbassando un po' il tono, terminando con una calda risata. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Best si allontanò, con le mani unte ed altre mani Destresya avvertì sulla sua schiena.
Ancora colò olio sulla sua pelle, che scivolò sui fianchi ed in parte ungendo anche il suo perizoma. Ed un nuovo massaggio cominciò, con meno pressione delle mani, ma comunque virile, sapiente, avvolgente. L'olio era abbondante e Destresya lo sentiva colare lungo i fianchi, lambendo i seni che premevano sotto di lei, persino sui glutei coperti in parte dal perizoma. |
“Gioco con gli amici...” disse imbarazzato Ardeas “... per quale squadra tifo? Beh, per quella di Capomazda City, la più forte e prestigiosa del paese...”
Poi Altea sfiorò le labbra di lui con un bacio. “Oh... Altea...” imbarazzato e stupito lo studentello. |
La bambina non rispose subito a Dacey, restando di spalle a fissare il ritratto.
Poi ad un tratto scosse il capo, sempre senza voltarsi. “Chiunque canterà o si esibirà in questo castello morirà.” Disse all'improvviso. |
“Wow...” disse Elv in un gemito “... ora non penserò ad altro... a meno che non sarai così buona da farti una foto ed inviarmela...” divertito a Gwen.
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