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Sorrisi appena.
"Non so... Forse perché mi manca molto il mio villaggio e ci penso tanto, a quel luogo, a coloro che ci vivono e a cui tengo..." spiegai, con tono vago. "Può darsi che anche tu abbia qualcosa di bello a cui pensare, qualcosa a cui tieni..." guardandolo curiosa coi miei occhioni verdi. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...0f205b0628.jpg |
Lo strinsi a me, forte forte, sentendo tutto il suo corpo contro il mio.
Solo in quel momento mi resi conto che non era più quello fragile di quando era un bambino, ma cominciava ad essere più simile a quello di un uomo. Oh, grande o piccolo, per me sarebbe sempre rimasto il bimbo che veniva da me a recitarmi le poesie col faccino tutto rosso. "Stai bene, piccolo!" gl sussurrai tenendolo stretto, per poi dargli un bacino sulla testa, cosa che non si rivelò essere una buona idea, dato che era tutto salato. Lo tenni stretto per un lunghissimo istante, in quel momento mi sembrava fossimo le uniche persone al mondo. E chissà, forse era così. Poi le sue parole. Sospirai, continuando a tenerlo stretto. "Non ne ho idea, piccolo.." dolcemente "Se riesci ad alzarti proviamo a cercare qualcuno, qualcosa, insomma.. non può essere disabitata quest'isola!" sospirai di nuovo. |
Ad un tratto il telo del furgone si apri da un lato.. Vi erano due uomini e guardai chi aveva parlato.. "Chi siete e dove mi trovo?" fredda e spiccia alzandomi.
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"Io non ho nessuno..." disse Elv "... né affetti, né amici e neanche una bestiola da compagnia... sono solo e me stesso è sempre stata la mia sola causa." Fissando Gwen. "Dunque non ho proprio nulla a cui pensare. Sei fortunata tu..."
Intanto le urla laceranti di quegli animali aumentavano di intensità. Divennero ancor più insopportabili, strazianti, ossessionanti. Ad un certo punto sembrano come mutare, arrivando a sembrare quasi umane, forse perché davvero il dolore lacera ogni creatura vivente e non solo gli uomini. Una vera e propria scesa in un girone dantesco, con mugugni e ringhii che pervero mutarsi in parole di disperata pietà. |
Mi dispiacque molto sentire quelle parole.
Era brutto non avere nessuno! "Oh, mi spiace tu non abbia nessuno" gli dissi, sincera. Poi, i versi degli animali mutarono. "Hai sentito?" gli chiesi piano "Le urla sono cambiate. Ora sembrano più... Umane." Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Icarius, ancora in balia di quell'abbraccio di Destresya e delle sue forme giunoniche che sentiva premere contro il suo corpo bagnato, annuì e cercò di alzarsi.
Dopo un leggero capogiro riuscì a mettersi in piedi, davanti a sua zia. La guardava tutta in quei suoi vestiti zuppi e sporchi di sabbia, al punto da essere appiccicosi ed aderenti, tanto da disegnare alla perfezione tutto quel sublime fisico da paura. Sembrava una dea appena emersa dell'acqua ed il suo primo istinto fu quello di mettersi in ginocchio ai suoi piedi ed implorare di poterla leccare tutta e pulirla dalla sabbia. Ovunque. "Si..." disse "... sembra davvero un'isola sperduta e deserta, zia..." e quelle sue stesse parole lo eccitarono nel profondo, immaginando di essere solo con sua zia in quello scenario primordiale e selvaggio. |
"Siamo ad Agnostor." Disse uno dei due uomini ad Altea. "Lei era addormentata, anzi svenuta in una barca ormeggiata nella baia. L'abbiamo presa con noi. Come si sente?"
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"È un'illusione..." disse Elv a Gwen "... le stiamo ascoltando da diversi minuti e ci sembrano mutare per questo... se resteremo ad ascoltarle ancora finiremo per impazzire..." portandosi le mani alle orecchie per non sentirle più.
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Non credevo che fosse per questo.
Ero certa che fossero cambiate. Allora mi alzai dal lettino e mi avvicinai alla porta premendoci sopra l'orecchio. Non era normale che delle urla animali diventassero umane, ma sapevo cosa avevo sentito. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Ci mise un po' a rimettersi in piedi, già era deboluccio di suo, sicuramente quell'avventura non l'aveva rinforzato!
Scossi la testa nel guardarlo: era proprio un buono a nulla! Ma era vivo, quello era l'importante, ci mancava solo che si mettesse a morire proprio adesso che era sotto la mia responsabilità! Ad ogni modo, sembrava reggersi in piedi, anche se non ne ero proprio sicura. Mi guardai intorno sbuffando. "Mi rifiuto di credere che non ci sia un albergo da qualche parte, voglio una doccia, un letto e una connessione wifi, per la miseria!" palesemente scocciata per quella situazione. "Ce la fai a camminare?" spiccia "Altrimenti aggrappati a me, vediamo un po' che cosa nasconde quest'isola!" alzando gli occhi al cielo, ma porgendogli il braccio. "Io odio il sole, il mare e soprattutto il sole e il mare insieme!" stizzita e furibonda "Quindi vediamo di sbrigarci". Non avevo certo tempo di star lì ad aspettare lui che non riusciva a camminare, piuttosto l'avrei trascinato di peso! |
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